Asl Sassari, a Ploaghe nasce l’Hospice San Giovanni Battista

PLOAGHE – La Asl di Sassari apre L’Hospice “San Giovanni Battista”: la struttura
realizzata a Ploaghe ospiterà i primi pazienti dal 17 novembre 2025.
La Asl n. 1, potenzia così la propria rete assistenziale territoriale con l’attivazione di un Hospice
residenziale che si integra alla rete delle cure palliative oncologiche domiciliari del Nord ovest
Sardegna.
All’Hospice, secondo il parere del Medico di Medicina generale o dei Medici ospedalieri, potranno
accedere i pazienti che si trovano in quella fase della malattia non più suscettibile di guarigione, e per
i quali non risultano adeguate le altre forme di assistenza (come i pazienti in fase avanzata e
avanzatissima di malattia, con una presumibile aspettativa di vita inferiore a sei mesi, e per i quali non
vi fossero le condizioni per garantire l’assistenza a domicilio). Sono 8 i posti letto che andranno ad
offrire un complesso integrato di prestazioni sanitarie assistenziali ed alberghiere, fornite in maniera
continuativa per 24 ore al giorno, per 7 giorni alla settimana da personale della Asl di Sassari.
Si pone l’obiettivo di mantenere accettabile la qualità della vita, alleviare il dolore dell’assistito ed il
senso di impotenza dei familiari.
Con l’attivazione dell’Hospice la Asl intende ridurre il numero di ricoveri e di giornate di ricovero in
strutture di degenza per acuti; inoltre punta a completare l’offerta assistenziale delle cure domiciliari
integrate nel territorio, e migliorare la qualità dei percorsi di continuità assistenziale.
La struttura
All’interno del compendio dell’Ex Fondazione San Giovanni Battista, la Asl di Sassari, con un
finanziamento Regionale di un milione di euro, ha ristrutturato una palazzina di circa 1.200 metri
quadri, destinandola all’Hospice.
L’edificio, su due piani, ospita al piano terra l’area dell’accoglienza, delle attività sanitarie
(ambulatori, sala riunione, sala per i colloqui, spogliatoi, palestra); al primo piano sono presenti sei
stanze singole e una doppia, per un totale di 8 posti letto, tutte dotate di bagno in camera e poltrona,
oltre all’area relax e soggiorno, con annessa cucina attrezzata che verrà a messa a disposizione dei
pazienti e dei lori parenti, e agli spazi dedicati alla guardiania e alla preparazione dei farmaci.

Cimitero di Alghero, caos personale: sciopero in vista

ALGHERO – “I dipendenti della Barbara b senza stipendio dal 15 del mese: a rischio sciopero al cimitero
comunale di Alghero Situazione difficile per i dipendenti della Barbara b, i lavoratori impegnati quotidianamente al cimitero comunale di Alghero. Dal 15 del mese corrente , infatti, non hanno ancora ricevuto la retribuzione dovuta, nonostante continuino a garantire la presenza e i servizi essenziali
all’interno del cimitero.
La mancata corresponsione dello stipendio ogni mese sta creando malcontento e
preoccupazione tra gli operatori, molti dei quali contano su quel compenso per far fronte alle
spese quotidiane. “Lavorano con impegno e rispetto, ma da giorni aspettano una risposta
concreta. Non chiedono altro che ciò che spetta”, spiega il Segretario Territoriale Fiadel Stefano
Delrio.
La cooperativa Barbara b, che da tempo gestisce il cimitero del Comune di Alghero, non ha
ancora fornito una comunicazione ufficiale sulle cause del ritardo. Anche dal Comune, al
momento, non sarebbero giunte rassicurazioni precise sui tempi di pagamento.
Di fronte al perdurare di questa situazione, i lavoratori e Sindacato stanno valutando la
possibilità di proclamare una giornata di sciopero, che si svolgerebbe nel pieno rispetto delle
normative e delle procedure previste dalle autorità competenti.
L’auspicio è che la questione possa essere risolta in tempi rapidi, nel rispetto dei lavoratori e
della continuità dei servizi cimiteriali, fondamentali per la cittadinanza.
Un richiamo, dunque, al dialogo e alla trasparenza tra le parti, affinché non si ripetano simili
episodi che ledono la dignità di chi, ogni giorno, svolge con dedizione un lavoro spesso invisibile
ma indispensabile”.

Stefano Delrio, Fiadel

Sistema viario arcaico, troppi incidenti e odissea Circonvallazione: cercasi strade moderne e sicure

ALGHERO – Tra le tante priorità di chi governa i processi, dalla politica alle rappresentanze di categoria, non può che esserci la vita delle persone. Non solo in termini di qualità e dunque di servizi (tutt’ora troppo assenti), ma proprio di sicurezza e salute. A parte il sistema sanitario che, come emerge ogni giorno è sempre in emergenza, ci sono molti altri aspetti a partire dal sistema viario.

La Sardegna, come emerso dai dati diffusi in questi giorni, ha il record di incidenti stradali. Un triste e preoccupante primato che dovrebbe allarmare tutti, in particolare i governanti che dovrebbero porre questo come primo punto, insieme a trasporti (da e per l’Isola) e Sanità, altro che feste e festicciole.

Del resto i dati parlano chiaro: in Sardegna ci sono stati, nel 2024, 3583. 192 più dell’anno precedente con una crescita del 5,7%. Aumentano anche i decessi: da 110 a 113. L’anno europeo della sicurezza stradale, il 2019, ha visto l’Isola andare in totale controtendenza con un valore che il più alto d’Italia: in sei anni ci sono stati 42 decessi in più.

Certo, su questi dati pesano velocità, distrazione, guide in stati alterati, ma è evidente a tutti, da tempo, che le strade sono spesso delle trappole: segnaletica lacunosa o assente, illuminazione inesistente, pochi guard-rail così come è raro trovare strade con carreggiate divise e più sicure. Senza considerare le carreggiate con pavimentazione sconnesse e insicure.

Basti pensare alla viabilità del territorio algherese che ogni anno registra una sequela disarmante di incidenti e , nonostante questo, siamo fermi ad collegamenti che praticamente sono identici a quelli di oltre mezzo secolo fa. Questo a fronte dell’aumento straordinario di traffico con mezzi molto più impattanti e mastodontici, in particolare quelli legati al mondo del lavoro.

Senza considerare i picchi di traffico durante i mesi caldi. Che vedono arterie, ad esempio come il collegamento dal Calich fino a Porto Conte, essere le medesime di inizio ‘900.  Oppure la “Due Mari”, arteria pericolosissima così come i vari collegamenti con l’aeroporto o, dall’altra parte, gli innesti tra agro e strada di Bosa, dove, anche qui, nonostante l’estate siano presi d’assalto da residenti e turisti, gli asfalti e la segnaletica sono risibili, per non dire peggio. Salvo poi, spesso, ritrovarsi tutti registrare ancora un incidente o, peggio, ennesima croce. Nel frattempo, come nell’opera di Godot, Alghero e gli algheresi attendono da oltre 30 anni la così detta “Circonvallazione”, opera che, almeno nella parte comunale, pare non vedrà ancora la fine. Una vera e propria odissea simbolo della stagnazione e dell’immobilismo del territorio. 

 

Alghero, al via i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso

ALGHERO – E’ stato consegnato in questi giorni il cantiere per l’ampliamento e la riqualificazione del Pronto soccorso dell’ospedale Civile di Alghero. Un primo intervento di circa un milione e mezzo di euro che consentirà di ridisegnarne gli spazi e rendere più ampio, funzionale e rispondente alle esigenze del territorio a forte vocazione turistica l’area dedicata all’Emergenza – Urgenza, senza trascurare la qualità della vita ospedaliera per gli operatori.

L’intervento prevede opere edili ed impiantistiche finalizzate all’adeguamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Alghero al fine di creare percorsi di accesso, di attesa e di trattamento separati tra pazienti “ordinari” e “infettivi”, prevedendo sia il flusso dei pazienti deambulanti che accedono dall’ingresso pedonale, sia percorsi per i barellati che accedono alla struttura ospedaliera tramite il trasporto in ambulanza.

Il progetto esecutivo per il restyling del presidio di emergenza-urgenza è stato presentato nei giorni scorsi dal progettista, Martino Pisano, e dal Direttore dell’Area Tecnica della Asl n. 1, Vinicio Demurtas, e al Rup del progetto, il geometra Stegano Scarpa, durante un sopralluogo degli spazi che nei prossimi mesi verranno interessati dalle attività di cantiere: al sopralluogo oltre all’Area Tecnica, hanno partecipato il Commissario straordinario della Asl, Paolo Tauro, la Direttrice dell’Area medica del presidio, Anita Giacconi, il direttore del Pronto Soccorso, Giovanni Sechi, i rappresentanti della ditta Abozzi di Sassari che si e’ aggiudicata i lavori.

In queste settimane è previsto l’accantieramento della struttura, mentre entro ottobre e’ atteso l’inizio dei lavori.

L’attività del presidio di Emergenza Urgenza non verrà mai interrotta – assicura il commissario straordinario della Asl di Sassari, Paolo Tauro – verrà programmata per rendere minimi i disagi all’utenza e agli operatori sanitari. Chiediamo a tutti i cittadini, ai lavoratori e alle associazioni un po’ di pazienza: si tratta di lavori ormai non più rinviabili e indispensabili per rendere funzionale e adeguata alle esigenze di questo territorio la struttura che si occupa della presa in carico di pazienti critici. E’ doveroso dare risposte immediate al territorio, pertanto vigileremo che il cronoprogramma venga rispettato e mi attendo che i lavori vengano conclusi entro giugno 2026 per far fronte degnamente alla prossima stagione estiva”.

Il cronoprogramma prevede lavori per un periodo di tempo di circa dieci mesi. “Il progetto – spiega l’ingegner Pisano – gode di un finanziamento regionale per la riorganizzazione della gestione della struttura in caso di eventuali, future, attività legate alla pandemia”.

In continuità con quello esistente, sarà realizzato un nuovo edificio di circa 430 metri quadri, con la distinzione delle lavorazioni edili in due trance. Da una parte la realizzazione di nuovi volumi di superficie coperta di 430 mq, realizzati in continuità rispetto al corpo esistente, per arricchire il pronto soccorso di nuovi servizi, con aree dedicate al filtro disinfezione, attesa barellati, sala d’attesa anche per pazienti pediatrici, blocco servizi igienici, depositi, ambulatori, sala tac, codici rossi, Obi (Osservazione breve intensiva) e pubblica sicurezza, oltre a spazi dedicati agli operatori. A cui seguirà la ristrutturazione dei locali già destinati a Pronto soccorso, per il quale si cercano ulteriori finanziamenti, con l’adeguamento funzionale e l’ammodernamento generale degli spazi.

Un intervento importante e molto atteso che potenzia il presidio e va nell’ottica di migliorare l’accoglienza e l’esperienza di cura per gli utenti che vi si recano per far fronte a situazioni di emergenza, che sono in continua crescita”, conclude Tauro.

Nel 2024, dal 01 gennaio al 7 ottobre, il Pronto Soccorso dell’ospedale “Civile” di Alghero ha registrato 18.936 accessi, saliti nel 2025 a 19.550 con un incremento degli accessi vicino al 4%: la struttura algherese è destinata a raggiungere i 25.000 pazienti assistiti entro la fine dell’anno.

Formazione per la sicurezza: successo di Francesconi alla IKM Gabi Noah

ALGHERO – In un contesto operativo sempre più complesso e in rapido mutamento, la preparazione tecnica e normativa rappresenta un fattore imprescindibile per garantire efficacia e sicurezza.
Tiziano Francesconi ha completato con successo un corso di addestramento Police di altissimo livello presso il prestigioso Quartier Tecnico Generale Europeo della IKM Gabi Noah, centro di formazione riconosciuto a livello mondiale per l’eccellenza nella preparazione di operatori della sicurezza, forze dell’ordine e reparti speciali.

Sette giorni intensi, con sessioni quotidiane di otto ore, frutto di una preparazione triennale, hanno permesso a Tiziano di affrontare un programma rigoroso e completo, sviluppato per fornire solide basi normative e competenze pratiche indispensabili per operare in ambienti complessi e dinamici, come quelli che le forze dell’ordine affrontano quotidianamente.

Il corso ha coperto tutti gli aspetti fondamentali del ruolo: dall’uso regolamentato delle armi da fuoco e delle attrezzature di servizio, alle tecniche di arresto e autodifesa, fino alla gestione tattica di situazioni delicate, anche in team. Sono state approfondite metodologie per la difesa personale, l’intervento in situazioni di emergenza, il controllo di folle, le tecniche di controllo e ammanettamento, integrando normative e protocolli operativi.

Marino, l’Aou a Pais: “Nessuno smantellamento, anzi qualità e quantità”

SASSARI-  Nessuno “smantellamento silenzioso” dell’ospedale Marino di Alghero. Sono le rassicurazioni della Direzione strategica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari all’indomani di alcuni articoli di stampa. Un intervento doveroso, volto a chiarire alcuni temi per rispetto dei cittadini e degli operatori sanitari che lavorano ogni giorno con professionalità e impegno.

L’Aou di Sassari opera come un’unica azienda: non esistono strutture di serie A e di serie B, né a Sassari né ad Alghero. Le strumentazioni in dotazioni all’Azienda sono distribuite e utilizzate nelle varie strutture in base alle esigenze cliniche, sempre con l’obiettivo di garantire ai pazienti la massima funzionalità dei servizi.

“L’Azienda ha sempre lavorato per migliorare le dotazioni tecnologiche di tutte le proprie strutture operative. Ogni scelta viene fatta valutando il contesto e la destinazione più appropriata, in modo da rendere le strutture operative ed efficienti”.

“Nel caso specifico citato dagli articoli di stampa, occorre chiarire che ad Alghero è stato portato un ventilatore polmonare di fascia alta, che va a sostituire un ventilatore di fascia intermedia già presente. Quest’ultimo, più compatto e di dimensioni ridotte, è stato destinato al Day surgery di Palazzo Clemente a Sassari, dove le caratteristiche degli spazi lo rendono particolarmente adatto. Non si tratta quindi di uno spostamento in sottrazione, ma di un ricollocamento funzionale che permette di valorizzare entrambe le apparecchiature nei contesti più idonei”.

“Scelte di questo tipo rientrano nella normale attività gestionale e hanno un unico obiettivo: garantire qualità e continuità nell’assistenza ai pazienti. È importante sottolineare che l’Aou di Sassari continuerà a investire e a lavorare in questa direzione, senza divisioni tra strutture, ma con la consapevolezza di essere un’unica realtà sanitaria al servizio del territorio”, cosi dall’Aou.

Dono per te, raccolta di sangue al Civile per San Michele

ALGHERO – La Asl di Sassari, in occasione della festa patronale di San Michele Arcangelo, organizza ad Alghero una giornata straordinaria dedicata alla donazione del sangue.

“Un dono per te” e’ l’iniziativa promossa dal Sc di Medicina di Laboratorio dell’ospedale “Civile” di Alghero, in collaborazione con l’Avis comunale della città, che lanciano un appello alla popolazione: “Avvicinatevi alla donazione, donare il sangue è un gesto di grande generosità che riguarda tutti, indistintamente, perché a ciascuno di noi può capitare di averne bisogno per sé o per un familiare”.

Lunedì 29 settembre il Centro Trasfusionale sarà aperto alla donazione del sangue dalle ore 09.00 alle 12.00: a tutti i donatori verrà donato a loro volta un omaggio floreale.

La Asl di Sassari ringrazia tutti coloro che, attraverso la loro generosità, giornalmente salvano delle vite e migliorato la qualità della vita di molte persone.

“Ma è anche l’occasione per ringraziare gli operatori della Asl e tutte le associazioni di volontariato, perche’ molte vite umane vengono salvate grazie alla sinergia che esiste tra le strutture trasfusionali e le associazioni”, così chiudono dall’Asl di Sassari.

 

“Caos viabilità, a Fertilia urge una vera rotatoria”

ALGHERO – Fratelli d’Italia presenta in Consiglio Comunale un ordine del giorno per la riprogettazione e realizzazione di una vera rotatoria all’incrocio tra la SS127bis, via della Nurra, via dell’Istria e via Zara, all’ingresso della borgata di Fertilia.

“Parliamo di uno snodo strategico – dichiara il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Pino Cardi – che interessa non solo i residenti della borgata, ma anche i collegamenti verso l’aeroporto, le spiagge del litorale e la città di Alghero. Oggi quell’incrocio è fonte di disagi e rischi – quando non di incidenti – per automobilisti, ciclisti e pedoni, aggravati nei periodi di maggiore traffico turistico. È nostro dovere intervenire con decisione, specie ora, al termine della stagione turistica”.


La proposta è quella di attivare l’Amministrazione per avviare i colloqui necessari con ANAS per la definizione di un progetto condiviso: “La competenza statale non è certo una scusa perché l’Amministrazione Cacciotto resti ferma: che il sindaco e l’assessore competente si facciano promotori davanti ad ANAS dell’urgenza di un progetto”.


“La rotatoria a Fertilia – prosegue Cardi – è un’opera di pubblica utilità che migliorerebbe la fluidità della circolazione, ridurrebbe sensibilmente il rischio di incidenti e restituirebbe vivibilità e sicurezza alla borgata. Fertilia non può continuare a essere trascurata: è la porta d’accesso alla città e merita la massima attenzione”.

Fratelli d’Italia ribadisce così il proprio impegno concreto sul tema delle infrastrutture e della sicurezza stradale: “Non servono promesse, servono atti concreti. Con questo ordine del giorno chiediamo al Sindaco e alla Giunta di dare priorità assoluta all’intervento” conclude Cardi.
Pino Cardi, Coordinatore Cittadino Fratelli d’Italia Alghero

“Oculistica e sale operatorie, lavori grazie al Centrodestra. Niente nuovo ospedale, gravissimo”

ALGHERO – “Oggi sono stati aperti anche gli ultimi due cantieri che avevamo programmato nella scorsa legislatura: il nuovo reparto di Oculistica al quarto piano e la ristrutturazione delle sale operatorie del secondo piano, entrambi all’Ospedale Civile di Alghero” – dichiara il consigliere comunale Michele Pais.

“Tutti questi lavori – prosegue – sono stati finanziati e progettati durante il nostro governo regionale e oggi iniziano a vedere la luce dopo il naturale iter di progettazione e autorizzazione. Un grande risultato che si aggiunge a quelli già in corso per il posizionamento della risonanza magnetica di ultimissima generazione, che permetterà finalmente di effettuare esami oggi esclusi ad Alghero e che costringono tanti pazienti a viaggi della speranza verso altri ospedali”.

Pais sottolinea anche il ruolo decisivo del personale tecnico della Asl, guidato ad Alghero dal geometra Luciano Sechi: “Un lavoro straordinario che merita di essere riconosciuto e che dimostra come, quando c’è una programmazione seria e risorse certe, le opere diventano realtà”.

Non solo. A breve partiranno anche i lavori di ristrutturazione integrale della hall e del colonnato esterno dell’ospedale, oltre al rifacimento completo della camera mortuaria. Lavori per decine di milioni di euro. Inoltre saranno avviate le procedure di autorizzazione per la costruzione della nuova palazzina del Distretto, finanziata con 5 milioni di euro sempre dalla scorsa legislatura e destinata a sostituire l’attuale immobile di via Manzoni che ospita la diabetologia.

“Insomma – conclude Pais – un grandissimo lavoro di programmazione e finanziamento che è giusto che i cittadini conoscano”.
“Purtroppo -conclude Pais con una nota polemica- della programmazione della nuova Giunta, invece, a distanza di due anni non si conosce traccia, neanche un solo euro, se non una pseudo riforma utile solo a sostituire i direttori generali. Ma l’aspetto più grave ed ostile alla nostra sanità è stato, come primo atto, la revoca del finanziamento e programmazione per la costruzione del nuovo ospedale di Alghero. Un’azione compiuta con l’avvallo passivo del rappresentate territoriale, che non potrà mai essere perdonata, e di cui ha completa responsabilità”.

“Odissea opere pubbliche: fiumi di denaro e lavori fermi, assurdo”

ALGHERO – “Richiedere oggi, a distanza di due anni, i 2 milioni di euro stanziati dalla Regione nel 2023 per la circonvallazione rappresenta una grande responsabilità che pesa sulle spalle dei cittadini. Non solo: in questo periodo il costo complessivo dell’opera è ulteriormente lievitato di 1 milione e 400 mila euro, aggravando una situazione già difficile e mettendo a rischio la conclusione definitiva dei lavori”.

Così Michele Pais, consigliere comunale della Lega ad Alghero, che nell’ultima seduta di Consiglio comunale è tornato a denunciare le gravi inefficienze dell’amministrazione: “La circonvallazione rischia di trasformarsi in un cantiere infinito, mentre i ritardi accumulati e la lievitazione dei costi raccontano di una macchina comunale lenta e poco incisiva. I cittadini non meritano di vedere ancora una volta sfumare un’opera fondamentale per la mobilità e lo sviluppo della città”.

Pais richiama poi l’attenzione su tutte le altre incompiute che pesano su Alghero: “Il Comune ha il dovere di dare priorità a tutti i cantieri aperti e mai conclusi: penso a via Simon, piazza Pino Piras, il Municipio di via Columbano, la piscina comunale, l’ex cotonificio e gli impianti sportivi. Per portarli a termine servono circa 20 milioni di euro, risorse che devono essere assegnate in tempi brevissimi all’assessorato alle opere pubbliche. Alghero dispone di un enorme avanzo di amministrazione, che va indirizzato, in tutto o in gran parte, proprio per chiudere queste vere e proprie cattedrali nel deserto, oggi simbolo di degrado cittadino”.

Il consigliere leghista sollecita inoltre un’analisi attenta sull’utilizzo delle risorse già disponibili: “È indispensabile verificare perché i tanti milioni destinati ad Alghero nella scorsa legislatura regionale siano ancora fermi. Penso, oltre alla circonvallazione, ai fondi per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi, ai 2 milioni e mezzo per Casa Manno e ai 3 milioni per il Palazzo dei Congressi, spesi solo in parte. Un fiume di denaro che avrebbe già dovuto trasformarsi in opere e servizi concreti, ma di cui i cittadini non hanno ancora visto alcun beneficio”.

 

Nella foto il catrame liquido posizionato il 18 luglio, dal giorno nessun avanzamento nella rotatoria del Carmine