Bocche Bonifacio, fermare navi

SASSARI – La Camera di Commercio di Sassari scrive ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Toninelli, all’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Costa, e alla Regione Sardegna per intraprendere un percorso condiviso che abbia come obiettivo la sicurezza della navigazione nella Bocche di Bonifacio.

Lo spunto lo ha dato la Cna Gallura e il suo presidente Benedetto Fois, che ha posto l’accento sul problema relativo alla sicurezza della navigazione nelle Bocche di Bonifacio  – specchio d’acqua nel quale transitano ogni anno circa 3000 navi di cui il 55 per cento ad alto rischio ed il 31 a medio alto rischio in uno stretto che, secondo l’Organizzazione Mondiale del Mare è tra gli otto più pericolosi del pianeta- e nel Golfo dell’Asinara sollecitando un’azione condivisa. Navi di grande cabotaggio tracciano le loro rotte quotidianamente nelle acque del nord Sardegna ed è costante il rischio che possa accedere l’irreparabile.

” Il rischio c’è ed è costante, navigare nelle acque a nord dell’Isola non è semplice– sostiene Italo Senes, componente di giunta camerale e delegato al settore della nautica – i nostri ecosistemi, patrimonio naturale irriproducibile dell’arcipelago de La Maddalena e dell’Asinara non possono rischiare di essere colpiti da versamenti di carburante a seguito di un eventuale situazione di emergenza in mare. In più di un occasione si è rischiato che questo accadesse. E’importante, ora, trovare una soluzione.”

“La Camera di Commercio di Sassari, in risposta alle pressanti richieste dei tanti che hanno la chiara percezione dei rischi ambientali che corrono i territori costieri del Nord Sardegna e della Corsica Meridionale a causa della navigazione indiscriminata sulle Bocche di Bonifacio, ha convocato un tavolo di lavoro con l’intento di stimolare e studiare proposte rivolte a minimizzare i possibili rischi di catastrofi”, si scrive nella lettera.

Alla prima riunione hanno partecipato diversi soggetti ed istituzioni tra cui i Sindaci di Porto Torres e Santa Teresa Gallura, un delegato del Sindaco di Bonifacio, il Presidente dell’Autorità Portuale della Sardegna, i delegati delle Capitanerie di Porto Torres e di La Maddalena, l’Ufficio Trasporti di Bonifacio, il Presidente Nazionale della FedePiloti, i delegati del Parchi di La Maddalena e dell’Asinara, l’AssoArmatori e i rappresentanti dell’Associazione CNA Gallura; il Sindaco di La Maddalena che pur non potendo partecipare all’incontro ha dato la sua piena disponibilità al sostegno dell’iniziativa.

Un messaggio di un sistema territoriale che prosegue spiegando ai suoi interlocutori: “Le Bocche di Bonifacio costituiscono un tratto di mare nevralgico e sono considerate acque internazionali per cui possono essere percorse da tutte le navi senza alcun vincolo come ad  esempio l’imposizione di un servizio di pilotaggio a pagamento durante il loro attraversamento.  Annualmente registrano il passaggio di circa 3000 navi commerciali di grande cabotaggio, provenienti da tutto il mondo, che in tal modo accorciano le distanze di molti percorsi pur seguendo precise rotte a causa della vicinanza della terra ferma e dei bassi fondali di quel tratto marino. L’incontro ha permesso di condividere interessanti proposte che, se messe in atto, potrebbero contribuire a minimizzare i rischi a fronte di un impegno economico abbastanza limitato in proporzione ai danni che potrebbero essere evitati”.

“In particolare – aggiunge la nota inviata ai due dicasteri e alla Regione- si è pensato alla costituzione di una stazione di pilotaggio in funzione 24 ore su 24 da localizzare a Santa Teresa Gallura o a Bonifacio, gestita in collaborazione dalla Regione Sardegna e dalla Regione Corsa, il cui utilizzo sarebbe a titolo gratuito. Per quanto su esposto, si auspica che gli Onorevoli Ministri, Toninelli e Costa, possano incontrare quanto prima una delegazione per analizzare congiuntamente il problema e condividere le linee d’azione più opportune da seguire.

Nella foto uno scontro nelle Bocche

S.I.