“Attacchi social alla Meloni, linguaggio indegno da Di Nolfo”

CAGLIARI – “È gravissimo che anche i rappresentanti delle Istituzioni facciano irresponsabilmente il verso alle piazze violente, accusando, in un post sui social, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di essere ‘complice del genocidio’. Valdo Di Nolfo ha utilizzato un linguaggio indegno e inadeguato per un consigliere regionale. Un modo abietto di fare, strumentalmente, propaganda politica sulla pelle del popolo palestinese. Sarebbe opportuno che la presidente Todde, visto che Di Nolfo è stato eletto nella lista ‘Uniti per Todde’, e il centrosinistra prendessero immediatamente le distanze da questi toni e da queste accuse, che nulla hanno a che vedere con la legittima polemica politica e che configurano il reato di diffamazione”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha commentato un post social pubblicato dal consigliere Di Nolfo in cui il l’onorevole di Alghero diffonde tramite una grafica il seguente messaggio: “”Io sono Giorgia. Io sono donna. Sono madre. E sono complice di un genocidio”.

Marino, l’Aou a Pais: “Nessuno smantellamento, anzi qualità e quantità”

SASSARI-  Nessuno “smantellamento silenzioso” dell’ospedale Marino di Alghero. Sono le rassicurazioni della Direzione strategica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari all’indomani di alcuni articoli di stampa. Un intervento doveroso, volto a chiarire alcuni temi per rispetto dei cittadini e degli operatori sanitari che lavorano ogni giorno con professionalità e impegno.

L’Aou di Sassari opera come un’unica azienda: non esistono strutture di serie A e di serie B, né a Sassari né ad Alghero. Le strumentazioni in dotazioni all’Azienda sono distribuite e utilizzate nelle varie strutture in base alle esigenze cliniche, sempre con l’obiettivo di garantire ai pazienti la massima funzionalità dei servizi.

“L’Azienda ha sempre lavorato per migliorare le dotazioni tecnologiche di tutte le proprie strutture operative. Ogni scelta viene fatta valutando il contesto e la destinazione più appropriata, in modo da rendere le strutture operative ed efficienti”.

“Nel caso specifico citato dagli articoli di stampa, occorre chiarire che ad Alghero è stato portato un ventilatore polmonare di fascia alta, che va a sostituire un ventilatore di fascia intermedia già presente. Quest’ultimo, più compatto e di dimensioni ridotte, è stato destinato al Day surgery di Palazzo Clemente a Sassari, dove le caratteristiche degli spazi lo rendono particolarmente adatto. Non si tratta quindi di uno spostamento in sottrazione, ma di un ricollocamento funzionale che permette di valorizzare entrambe le apparecchiature nei contesti più idonei”.

“Scelte di questo tipo rientrano nella normale attività gestionale e hanno un unico obiettivo: garantire qualità e continuità nell’assistenza ai pazienti. È importante sottolineare che l’Aou di Sassari continuerà a investire e a lavorare in questa direzione, senza divisioni tra strutture, ma con la consapevolezza di essere un’unica realtà sanitaria al servizio del territorio”, cosi dall’Aou.

Consorzio del Porto: promozione, progetti e più accoglienza. Restano i nodi Prg e Molo Sopraflutto

ALGHERO – Dusseldorf, Palma di Maiorca, Cannes e Genova. E poi, ancora con la Rete dei Porti, anche a Montecarlo. Il Consorzio del Porto in costante azione per la promozione del principale approdo della Riviera del Corallo, di Alghero e del suo territorio. Attività che l’attuale management porta avanti dal primo minuto del suo insediamento consapevole del fatto che tale modus operandi non possa che portare vantaggi, sviluppo e ricadute economiche utili a far crescere non solo il Porto, come detto, ma anche l’intero comprensorio di riferimento.

La risposta, nei vari appuntamenti fieristici, è stata ottima con un importante riscontro da parte degli operatori di settore e il grande fermento dei semplici curiosi che, come spesso accade, possono trasformarsi in diportisti che giungono nel centro catalano. Un porto, quello di Alghero, che continua a migliorarsi sia in termini di conoscenza sia per i servizi offerti; questo grazie principalmente al lavoro quotidiano dalle marine operanti nello specchio acqueo algherese: Aquatica, Ser-Mar, Mar de Plata e Ambrosio, tutte realtà imprenditoriali strutturate e consolidate, che danno lustro allo scalo marittimo del nord-ovest della Sardegna.

 

Tra le iniziative in atto ce n’è una di grande rilevanza sociale finalizzata a rendere il porto sempre più accogliente e ospitale: a breve, infatti, sarà posizionato nella banchina Dogana, un sollevatore mobile progettato per trasferire persone con disabilità dalle imbarcazioni a terra. Ma non solo, questo dispositivo potrà anche essere utile per agevolare lo spostamento di persone con scarsa mobilità, a causa di un ferimento o di altre motivazioni, sempre dai natanti alla banchina. Un importante intervento che vede il Porto di Alghero abbattere le barriere architettoniche facendo un notevole passo avanti verso l’inclusione e l’accoglienza.  

Continua il sostegno alle attività sportive e sociali da parte del Consorzio del Porto di Alghero come ad esempio l’importante progetto dell’Accademia della Vela Latina del Mediterraneo che, insieme alla struttura Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’Adolescenza della Asl n.1 di Sassari e il CTR Esperienze, ha dato vita ad un corso dedicato ai ragazzi con difficoltà o esigenze terapeutiche specifiche, tra cui giovani con sindrome di Down, Asperger, autismo e altre fragilità. Il progetto coinvolge un centinaio di bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 17 anni, si sviluppa nei mesi estivi ed autunnali come parte di un programma terapeutico che utilizza il mare e la vela latina per favorire il reinserimento e la crescita personale di questi giovani.

Per chiudere resta l’annosa attesa per l’approvazione del Piano Regolatore del Porto che, insieme all’irrisolta questione del “Molo di Sopraflutto”, se definite potrebbero portare nuova crescita e sviluppo all’infrastruttura, agli operatori ed essere volano per l’intero territorio. Per questo il Consorzio rilancia l’appello alla politica regionale e locale affinchè si possano finalmente raggiungere questi strategici obiettivi.

 

Elezioni provinciali e metropolitane: democrazia senza popolo

ALGJERO – “Le recenti elezioni “provinciali” svoltesi in Sardegna hanno mostrato, ancora una volta, il volto grottesco di un sistema politico che esclude il popolo per rafforzare i giochi di potere delle consorterie partitiche. È doveroso dirlo con chiarezza: ciò che si è appena consumato non è un momento di democrazia, ma la rappresentazione plastica della sua negazione.

Il meccanismo elettorale adottato – privo di reale partecipazione popolare, ridotto a una conta numerica di voti ponderati – ha trasformato un’istituzione teoricamente rappresentativa in un teatro imbarazzante, dove a decidere non sono i cittadini ma le segreterie di partito e gli equilibri interni alle loro filiere di potere. Soltanto in alcuni casi, grazie all’impegno e al coordinamento di amministratori non allineati alle segreterie, il sistema perverso è stato sconfitto e ha portato all’elezione di consiglieri indipendenti.

I numeri esibiti come trofei da una classe politica autoreferenziale, se confrontati con la reale partecipazione del popolo, fanno sorridere amaramente. C’è ben poco da esultare. Questa non è democrazia, è partitocrazia allo stato puro: un meccanismo che conserva, distribuisce e spartisce potere con una legittimazione soltanto formale, priva di reale mandato popolare.

Per i piccoli comuni, cuore pulsante della nostra Isola, il danno è ancora più grave: il voto ponderato li marginalizza, riducendone il peso politico e svilendo ulteriormente il loro ruolo. È un segnale chiarissimo di come lo Stato consideri i suoi territori: periferie da amministrare, non comunità da rappresentare.

Per noi indipendentisti, questo è un campanello d’allarme. Non possiamo accettare che la sovranità popolare venga progressivamente esautorata, che la voce del nostro popolo venga messa a tacere in nome
di logiche estranee agli interessi della Sardegna. Dobbiamo avere il coraggio di denunciare questa deriva, di smascherare il paradigma coloniale che si perpetua attraverso queste pratiche, di ribadire che la democrazia senza popolo non è democrazia”.

La Sardegna merita istituzioni realmente rappresentative, fondate sulla partecipazione diretta dei cittadini e sul rispetto delle comunità locali, non l’ennesima caricatura di democrazia imposta da un
sistema che ha come unico scopo quello di mantenere se stesso. O si avvia un percorso di autogoverno fondato sulla partecipazione popolare, oppure i nostri territori resteranno ostaggio di decisioni imposte dall’esterno.

Repùblica è e resterà la voce di chi non si rassegna a questa farsa e agirà affinché queste dinamiche vengano superate e tutti gli enti locali possano ritrovare rappresentanza e connessione reale con i territori”.

Repùblica

 

 

“No allo smantellamento del Marino”, richiesto l’ennesimo Consiglio sulla Sanità

ALGHERO – “Ho presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per chiedere chiarezza sull’ennesimo episodio che conferma il progressivo smantellamento dell’Ospedale Marino di Alghero”. Lo dichiara Michele Pais, consigliere comunale della Lega, che interviene dopo la denuncia della UIL FPL a firma di Oscar Campus, sul trasferimento a Sassari di dispositivi sanitari di ultima generazione, sostituiti al Marino con apparecchi tecnologicamente superati.

“Si tratta di un fatto gravissimo – sottolinea Pais – che, se confermato e non chiarito, si inserisce in un quadro del piano di depotenziamento dell’Ospedale ortopedico che da tempo denuncio con forza. L’Ospedale Marino è stato progressivamente svuotato di risorse e prospettive, a seguito del fumoso passaggio gestionale dalla AOU alla ASL, che si concretizzerà effettivamente dal 1 gennaio 2026, un’operazione fatta senza alcuna logica sanitaria, contro la volontà del territorio e con l’unico obiettivo di una ritorsione politica. Una scelta scellerata che rischia di compromettere un’attività chirurgica straordinaria, messa in campo in particolare dall’unità operativa di ortopedia, che non si capisce come potrà essere garantita dall’ASL”.

Secondo Pais, il trasferimento delle apparecchiature “è solo l’inizio di un disegno che potrebbe coinvolgere a breve anche medici e infermieri, con ricadute devastanti sulla qualità dell’assistenza e sul diritto alla salute dei cittadini di Alghero e del territorio”.

Nell’interrogazione il consigliere leghista chiede al Sindaco di chiarire le ragioni del trasferimento delle apparecchiature, di garantire la permanenza delle risorse destinate all’ammodernamento del Marino e di attivarsi immediatamente nei confronti della Regione e dell’ASL per scongiurare ulteriori depotenziamenti.

“Non possiamo più restare in silenzio di fronte a questo smantellamento silenzioso, e il Consiglio comunale deve prendere posizione con un voto – conclude Pais –. È arrivato il momento di convocare un Consiglio comunale sulla sanità, come richiesto a gran voce anche dai cittadini, dai comitati e dalle organizzazioni sindacali, per difendere con trasparenza e determinazione il futuro della nostra sanità locale” conclude Pais.

Voto Metropolitano, Pirisi si congratula con l’Ansini. Tensioni in Maggioranza

ALGHERO –  A rompere il silenzio, per alcuni imbarazzato, da Porta Terra riguardo lo storico e importante voto che ha definito il primo “Consiglio Metropolitano”, è il presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi che, in modo ecumenico e, come suo solito, volto a smussare gli spigoli e spegnere i focolai (finché si potrà…),  a commentare l’esito delle elezione di “secondo livello” che vede come unica eletto un esponente di opposizione ovvero la consigliera di Forza Italia Nina Ansini, mentre la maggioranza di Centrosinistra non è riuscita, per mancanza di raccordo interna ad essa e per evidenti scelte differenti, comprese quelle piuttosto particolari di votare consiglieri non algheresi, ad eleggere un suo esponente. A rimanere al palo sono stati Alberto Bamonti e Giusy Piccone.

“La Presidenza del Consiglio Comunale di Alghero desidera esprimere le più sincere congratulazioni alla Consigliera Nina Ansini per la sua elezione a componente della nuova Città Metropolitana di Sassari. Siamo certi che la sua esperienza e la sua dedizione saranno fondamentali per il successo di questo nuovo ente territoriale”, così Pirisi che è anche il presidente del Partito Democratico di Alghero.

“La Consigliera Ansini ha sempre dimostrato un forte impegno per la nostra città e per la nostra comunità, e siamo convinti che porterà avanti con passione e dedizione il suo nuovo ruolo. In particolare, siamo certi che la Consigliera Ansini porterà tutte le istanze della città di Alghero nel nuovo ente intermedio, avendo come unico fine la crescita di Alghero e il benessere dei suoi cittadini. La sua presenza nella Città Metropolitana di Sassari sarà un importante collegamento tra la nostra città e l’ente territoriale, e siamo convinti che lavorerà per garantire che le esigenze e le priorità di Alghero siano rappresentate e tutelate”

“Auguriamo alla Consigliera Nina Ansini buon lavoro e successo nel suo nuovo incarico. Siamo certi che la sua dedizione e il suo impegno saranno fondamentali per il futuro della nostra città e per il benessere dei suoi cittadini”. Intanto, come dice qualcuno, “tra una evento e l”altro, non bisogna dimenticare di (ri)fare politica e soprattutto di guardare in alto, non solo per gli eventi, ma anche per fare decollare le principali economie, lavoro, infrastrutture importanti, collegamenti veri anche in bassa stagione, sviluppo e sostegni strutturati alle fasce più deboli”.

“Pd, Sinistra e 5 Stelle messi all’angolo dai capi-bastone sassaresi”

ALGHERO – “Rivolgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro e i complimenti a Nina Ansini, unica rappresentante del Consiglio comunale di Alghero eletta nel nuovo Consiglio metropolitano di Sassari. Sono certo – afferma Michele Pais, consigliere comunale della Lega – che saprà interpretare al meglio le esigenze e gli interessi della nostra comunità, che rappresenta il secondo centro per importanza dopo il capoluogo”.

Pais, però, accompagna le congratulazioni a una riflessione amara:
“Questa elezione mette in evidenza un fatto grave: la maggioranza di sinistra algherese non è stata capace di esprimere altri rappresentanti in seno al Consiglio metropolitano. Ha preferito piegarsi alle logiche delle segreterie di partito, relegando Alghero a un ruolo marginale. Checché se ne dica o quali giustificazioni si vogliano trovare, i numeri parlano chiaro: la nostra città è rimasta ai margini, priva del peso e della rappresentanza che avrebbe meritato”.

Un’occasione persa, secondo l’esponente della Lega, per far valere il ruolo e la dignità di Alghero all’interno dell’area vasta:
“La compagine politica di sinistra che sostiene l’attuale amministrazione si è dimostrata irrilevante e totalmente subalterna alle logiche delle segreterie politiche e dei ‘capibastone’, incapace perfino di sostenere la candidatura della consigliera Giusy Piccone, rimasta senza un solo voto da parte dei colleghi algheresi oltre al proprio. Una scena desolante che ha trasformato la sua candidatura in un vero e proprio ‘macello politico’, consegnando di Alghero un’immagine debole e divisa”.

Pais ricorda come la Lega avesse scelto di sostenere il candidato algherese Lelle Salvatore in una logica di unità e non di divisione, “proprio per difendere il ruolo e il peso della nostra città all’interno della nuova città metropolitana, e che solo per una manciata di voti non è andata a buon fine. Ma sono orgoglioso – aggiunge – di aver difeso dignità e rappresentanza piuttosto che logiche spartitorie che nulla hanno a che fare con gli interessi dei cittadini e del territorio. Un coraggio che rivendico insieme al consigliere Salvatore, che ringrazio per essersi messo a disposizione, e che esprime quella dignità che la politica spesso dimostra di non avere, come in questo caso”.

“Ora il nostro territorio dovrà affidarsi esclusivamente a Nina Ansini, che porta sulle proprie spalle la responsabilità di rappresentare non solo la sua parte politica ma l’intera comunità algherese, compresa quella sinistra che non è stata capace di difendere la città. Mi auguro – conclude Pais – che, nonostante sia sola ed esponente di una parte politica diversa da quella che esprime il sindaco metropolitano, con il suo impegno e la sua determinazione riesca a difendere il ruolo che Alghero merita”.

“Voto Metropolitano: disfatta di Sinistra, 5 Stelle e Pd. Centrodestra forte e in salute”

ALGHERO – “Le prime elezioni metropolitane di Sassari hanno certificato una sonora sconfitta della sinistra. Il centrosinistra puntava a conquistare 11 seggi, ma ne ha ottenuti solo 10, dimostrando incapacità di convogliare i voti sui propri candidati. Ad Alghero, in particolare, entrambi i candidati della maggioranza non sono stati eletti: un risultato che lascia la sinistra cittadina con le ossa rotte.
Ciò che si è consumato è stato il maldestro tentativo del PD di mostrare i muscoli, concentrando molti voti ponderati sui propri candidati e sacrificando i propri alleati. In primis i 5 Stelle. Un modo per riaffermare la supremazia del PD e mandare un messaggio chiaro agli alleati: dopo il disastro Todde, ormai prossima alla decadenza, il candidato presidente della Regione lo sceglierà il PD. Immaginiamo già le discussioni e le tensioni tra “alleati” nei prossimi mesi.
Il voto metropolitano è stato inoltre l’ennesima riprova dell’inconsistenza del consigliere regionale del territorio, Valdo Di Nolfo, la cui candidata della lista “Uniti per Todde”, è stata lasciata fuori da qualsiasi ragionamento di coalizione.
Sul fronte opposto, il centrodestra, con la lista identitaria di amministratori, ha eletto 4 consiglieri, cui si aggiungono con favore i due rappresentanti Ansini e Sassu. In totale sono dunque 6 i consiglieri di centrodestra eletti nell’assise metropolitana.
Il dato conferma che se il centrodestra si fosse presentato unitariamente, come propugnavamo, il risultato sarebbe stato lo stesso: la nostra area politica è forte e in salute, capace di pesare in maniera decisiva negli equilibri della nuova assemblea.
Per Fratelli d’Italia la vittoria arriva anche con l’elezione di Roberto Cadeddu, che porta con sé i valori e le idee del nostro partito e saprà dare voce anche alle istanze del territorio algherese, sostenuto dall’algherese Alessandro Cocco. Un ringraziamento va inoltre a tutti i candidati della lista Comunità e Territorio, che hanno contribuito con impegno e spirito di squadra a costruire questo risultato.
Ora il centrodestra deve ritrovare piena unità, senza cedere alle sirene delle scorciatoie politiche o, peggio, del trasformismo, bensì mantenendo la barra dritta: solo così sarà possibile allargare ancora di più il consenso e riportare dentro un progetto di crescita autentico anche gli alleati centristi”.
Pino Cardi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Alghero

Michele Carboni (Forza Italia): “Mio impegno per i piccoli comuni”

SASSARI – «La mia elezione nel Consiglio Metropolitano di Sassari rappresenta un risultato che va ben oltre la dimensione del comune da cui provengo.
Nughedu San Nicolò, con i suoi 800 abitanti, è il paese più piccolo ad aver espresso un rappresentante in questo organismo, e proprio per questo il consenso ottenuto assume un significato ancora più importante: cinquemila voti che non sono numeri, ma fiducia, impegno condiviso, lavoro di squadra.
Un ringraziamento sincero va agli amici, agli amministratori e a tutti coloro che hanno creduto in questa sfida, a partire dal consigliere regionale Piero Maieli e dai sindaci e dagli amministratori che hanno sostenuto la mia candidatura, infatti il loro appoggio ha dimostrato che anche dalle piccole realtà può emergere competenza e dedizione per progetti di respiro più ampio, capaci di incidere realmente sul futuro del nostro territorio.
Questo risultato non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Il mio impegno sarà rivolto in particolare ai territori troppo spesso rimasti ai margini, come il Meilogu, il Logudoro e il Goceano, aree che meritano pari dignità e centralità all’interno delle politiche provinciali e metropolitane.
Lavorerò in piena sinergia con il Presidente Mascia, sostenendolo fin dal primo giorno in un compito che non sarà semplice, ma che con capacità e determinazione può restituire a Sassari e alla sua provincia il ruolo che spetta loro.
Credo che il voto espresso in mio favore sia un segnale chiaro: le comunità chiedono attenzione concreta, risposte immediate, scelte coraggiose. Non servono slogan, servono progetti veri.
La mia voce in Consiglio sarà quella delle piccole comunità che non vogliono rassegnarsi a restare periferia, ma che hanno diritto ad essere protagoniste.
Per questo continuerò a lavorare con serietà e passione, perché nessun territorio venga lasciato indietro e perché la Provincia di Sassari possa ritrovare la sua piena centralità nel contesto regionale.
I miei più sentiti auguri alla collega Nina Ansini e a tutti i componenti del neo nato Consiglio metropolitano».

Michele Carboni, sindaco Nughedu San Nicolò

Il Centrosinistra algherese non entra a Palazzo Sciuti, forti malumori

ALGHERO  – Come spesso accade, ma viste la liquidità, per non dire altro, della politica locale, le elezioni fungono ancora una volta da sveglia. Perfino da doccia fredda, per alcuni. Ed è così che, anche il voto di “secondo livello” per l’elezione del primo Consiglio Metropolitano ha gli stessi effetti: un vero scossone.

E questo in entrambi gli schieramenti anche se, una bislacca narrazione ha cercato e cerca continuamente di annacquare. Gli italiani, oramai da tempo, sono abituati a votare scegliendo tra due poli più, al massimo, forze civiche locali e centriste che, volta per volta, decidono i candidati da sostenere in base ai programmi, nei casi più virtuosi, e in base a prebende varie, nei casi meno onorevoli.

Per questo, anche il voto per Palazzo Sciuti, ha visto questo orientamento che, senza ombra di dubbio, è stato sviato dalla presenza di forze di una parte (Centrodestra) all’interno del listone facente capo al sindaco dem di Sassari. Questione che, è innegabile, ha visto e vede diverse ripercussioni in particolare nei rapporti tra i vari leader nello specifico Antonello Peru, Marco Tedde, Piero Maieli e gli altri esponenti di spicco del territorio come Nicola Lucchi e Barbara Polo.

Strappi che, secondo alcuni, si andranno sicuramente a ricucire quando gli inevitabili scossoni del post- voto si saranno meno presenti. Anche se, in vista di sempre più probabile elezioni regionali (e non solo) anticipate, qualche riflesso potrebbe esserci. Stesso discorso, ma più nell’immediato, riguarda quanto avvenuto ad Alghero. Un vero e proprio caso politico che, come in quasi tutte la questioni spinose, vede giù un’afflato di minimizzazione tipico della nouvelle vague della contemporanea gestione pubblica.

Forza Italia, partito di Centrodestra e di opposizione, è riuscito a far eleggere una rappresentate (Nina Ansini), mentre della maggioranza algherese di Centrosinistra, allargata ai Civici, non è stato eletto nessuno. In corsa c’erano Giusy Piccone (5 Stelle) e Alberto Bamonti  (Noi Riformiamo Alghero). Ma, il loro sprint, non è andato oltre Rudas. E questo anche contro i pronostici che vedevano, almeno la prima, vista anche le guide regionali e locali targate sinistra e 5 stelle, poterci riuscire. Invece niente. Neanche un dem. Nessuno della maggioranza del sindaco Cacciotto è riuscito a varcare la porta di Palazzo Sciuti. E ciò a fronte del fatto che i numeri della maggioranza del “Campo largo”, o larghissimo come dice qualcuno, avrebbero potuto fare eleggere tranquillamente almeno due consiglieri, se non addirittura tre. Un vero peccato e un occasione persa per Alghero.

All’interno della compagine di Cacciotto, è evidente che sono mancati dei voti, a quanto pare,  “dirottati” altrove, fuori le mura, almeno.  E ciò non potrà che aprire una situazione, almeno, di verifica, se non di crisi. Questo se si ragiona nei termini tradizionali della politica, ma, come detto, viviamo una “nouvelle vague” che, quasi certamente, vedrà pochi o assenti riflessi a fronte di segnali che, invece, nell’ottica anche del blasone che dovrebbe avere una città come Alghero, andrebbero presi in forte considerazione. Tradotto: c’è il rischio forte che il centro catalano d’Italia sia messo sempre più in un cantuccio, per non dire in uno sgabuzzino.