Deserto invernale, “Crollo voli, urgono azioni delle Giunte Comunali e Regionali”

ALGHERO – I dati del crollo delle tratte sull’aeroporto di Alghero di novembre debbono far riflettere l’Amministrazione e la politica algherese. Il passaggio da 36 a 7 tratte, pari a -80%, costituisce indice della necessità di cambiare registro e di mettere in campo un progetto complessivo che in un triennio consenta l’ampliamento della stagione strutturando attività ed eventi che attraggano flussi turistici anche nei mesi autunnali ed invernali. Crediamo sia innegabile che Alghero abbia i “numeri” per fare turismo tutto l’anno utilizzando i suoi straordinari “asset”. Storia, cultura, sistema museale, ambiente e caratteristiche climatiche ci danno la possibilità di strutturare grandi progetti di turismo attivo. Conditi dall’organizzazione di grandi eventi nei mesi di “spalla”, legati alle tradizioni e alle eccellenze eno gastronomiche, con cadenza annuale, promossi con larghissimo anticipo. Da progettare e organizzare con il Consorzio Turistico, le Borgate, i Centri Commerciali naturali e le rappresentanze delle categorie produttive legate ai fenomeni turistici. Organizzando “pacchetti turistici” articolati in brevi periodi di permanenza legati ai vari eventi attrattori. Sgombrando il campo dalla improvvisazione e costruendo un sistema che produca ricadute valutabili e misurabili. Ma, in mancanza di una struttura stabile che li possa ospitare ribadiamo per l’ennesima volta che è necessario acquisire urgentemente in locazione un teatro tenda modulare capace di ospitare almeno 1500 spettatori. Non è difficile, i costi sono contenuti e ampiamente ripagati dalle ricadute economiche, occupazionali e di immagine. Ma anche la Todde e il Governo regionale debbono fare la loro parte: siamo ancora in attesa degli esiti del “Bando nuove rotte”, costruito dalla precedente Giunta di centrodestra, che fu peraltro oggetto di un Convegno organizzato ad Alghero da Forza Italia. Bando pubblicato a maggio, del quale non si conosce la sorte, che per Alghero prevede 19 nuove rotte triennali. Nutriamo la convinzione che Alghero abbia straordinarie potenzialità, che possono esprimersi solo ed esclusivamente se la Giunta comunale e il Governo regionale emargineranno la loro cultura politica priva di programmazione e legate a squilli di tromba e annunci propagandistici creati da un evidente abuso di intelligenza artificiale. Noi, da parte nostra, intendiamo dare il nostro contributo”, cosi Marco Tedde di Forza Italia.

Deserto invernale, la “ricetta” di Alessandro Cocco

ALGHERO – “In questi giorni si è acceso un piccolo dibattito sullo sviluppo economico, partito da Olbia.
Il sindaco Nizzi ha scritto agli operatori dicendo “niente rinnovo del suolo pubblico per chi tiene chiuso il locale per più di 30 giorni l’anno.”
Qualcuno anche qui ad Alghero ha esaltato la scelta, altri sono stati più scettici. Oggi leggiamo che gli operatori olbiesi hanno risposto – a mio avviso giustamente – chiedendo di discutere prima le condizioni per restare aperti.
Una piccola premessa: sono convinto che tra nord-est e nord-ovest della Sardegna ci sia una differenza culturale profonda.
A Olbia l’impresa fa l’impresa; la politica, generalmente, crea le condizioni migliori per permetterle di lavorare.
Da noi – non solo ad Alghero, ma in generale qui nel nord ovest – per anni la politica ha raccontato la favola di poter fare tutto lei: anche l’imprenditore. Se ci si abitua a questo, si finisce per credere che ogni problema si risolva con una delibera, consegnando più potere alla politica – e quindi ai politici. Il risultato è una comunità in cui tutti sono convinti che i problemi debba risolverli qualcun altro. Una comunità assuefatta, dipendente e, in definitiva, meno libera.
Tornando al tema. Non ho in mano tutti i numeri di Olbia, ma una cosa la so: i locali aprono quando i ricavi superano i costi e chiudono quando succede il contrario. Vale a Olbia, ad Alghero e ovunque. Per questo, onestamente, non copierei la mossa di Nizzi.
Ad Alghero, per esempio, i suoli sono già distinti tra annuali e stagionali: chi tiene la concessione annuale paga un canone più basso rispetto allo stagionale.
Ma se l’economia algherese resta limitata al turismo, con collegamenti ridotti d’inverno, è inevitabile che d’inverno le imprese chiudano.
E poi manca però coerenza su altri fronti: per esempio sulla TARI degli alberghi, dove chi è stagionale paga meno di chi apre tutto l’anno.
Se vogliamo discutere di vero sviluppo e di aperture parliamo dell’elefante nella stanza. Ad Alghero abbiamo:
– una patrimoniale perenne con l’addizionale IMU al massimo,
– nessun PUC,
– abbiamo l’addizionale IRPEF al massimo,
– una TARI che cresce ogni anno,
– un Comune proprietario di tanti immobili inutilizzati che, nel frattempo, paga affitti altrove,
– un bilancio elefantiaco, che pretende di fare tutto e spesso finisce per non fare bene nemmeno le cose essenziali.
Se vogliamo più aperture fuori stagione – non solo per i turisti, ma soprattutto per i residenti – dobbiamo tagliare le tasse.
Far pagare la patrimoniale al Ccomune, vendendo o valorizzando gli immobili inutilizzati. Dobbiamo razionalizzare il bilancio comunale e aprire spazi per chi vuole investire, soprattutto giovani imprenditori.
Ecco, secondo me, questo è il vero terreno di confronto: come costruire incentivi. Non ha senso scatenare una guerra contro o tra ristoratori e strutture ricettive.
Se proprio dobbiamo “copiare Olbia”, iniziamo da qui: meno politica che vuole sostituirsi all’impresa, più libertà, più responsabilità. Una politica che smette di promettere miracoli e si concentra su ciò che deve fare: creare le condizioni perché lavoro e sviluppo siano possibili.
Il resto sono solo slogan”.
Alessandro Cocco, consigliere comunale Fratelli d’Italia

“Dimissioni Satta, ennesimo fallimento della Giunta Todde”

CAGLIARI – “È durata appena venti mesi l’avventura da assessore di Gianfranco Satta. Nonostante la presidente Todde abbia più volte escluso rimpasti o rimpiazzi, oggi l’Assessore dell’Agricoltura, invitato con forza dai suoi ex compagni a liberare la poltrona, ha annunciato le dimissioni. L’ennesima dimostrazione del fallimento della Giunta Todde, che perde il primo, ma certamente non ultimo, pezzo. Una Giunta inadeguata da bocciare non solo per i risultati e l’attività finora svolta, ma anche perché ostaggio delle beghe partitiche per la spartizione delle poltrone, che a breve si ripeterà dapprima con le nomine nelle aziende sanitarie e poi con la sostituzione di altri Assessori. A Gianfranco Satta un’umana comprensione e solidarietà”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha commentato le dimissioni dell’Assessore della Giunta regionale.

Deserto invernale, finalmente se ne discute: le parole di Emiliano Piras

ALGHERO – “In questi giorni fa notizia l’intenzione del sindaco di Olbia, (come fatto emergere da Algheronews ndr) che vorrebbe non concedere il suolo pubblico a quelle attività che rimangono chiuse per più di un mese consecutivo.
Si è scatenata anche in città la discussione per quanto concerne l’utilizzo del nostro suolo pubblico con fazioni a favore o contrarie a questa possibilità.
È chiaro che il discorso comunque vada affrontato tenendo in considerazione tanti aspetti, e non con un giudizio tranchant.
Il nostro regolamento definisce già due casistiche specifiche su chi ha delle agevolazioni rispetto alla stagionalità delle aperture; cioè la differenza del costo, che è doppio per chi dichiara di tenere aperto il locale per meno di 10 mesi, e l’obbligo di rimuovere gli arredi esterni durante il periodo di chiusura.
Su questo aspetto, che fa già delle differenze, entra in gioco la “correttezza” degli esercenti e dei tecnici che presentano la pratica spesso non rispettando le prescrizioni; e quindi necessitano dei tanto richiesti e necessari controlli mirati al rispetto del regolamento, che a questo punto devono essere più incisivi e puntuali, ancor di più di quanto in tal senso al l’amministrazione già faccia.
L’argomento tra l’altro non può essere derubricato solo ed esclusivamente alla concessione o meno del suolo pubblico, ma va visto anche nell’ottica delle politiche aziendali che comunque devono sempre guardare al proprio bilancio; e che probabilmente viste le presenze in città nel periodo invernale, e per alcune la collocazione, non  potrebbero tutte insieme reggere il mercato della bassa stagione.
Un ulteriore elemento di analisi è Alghero come città, sia come città dei residenti che come destinazione turistica nei mesi spalla alla stagione estiva, quando oltre alle spiagge bisogna garantire servizi e offrire delle alternative al mero turismo balneare.
La nostra città, già solo per il fatto di avere una popolazione residente di gran lunga superiore rispetto a tutte le località turistiche della Sardegna, permette  una vitalità di gran lunga superiore, e tranne che in pochissimi giorni di novembre e febbraio, chiunque venga ad Alghero, troverà un numero riguardevole di pubblici esercizi,  bar, ristoranti e negozi aperti e pronti ad accoglierli; quindi mi sento di dissentire con chi dice che d’inverno ad “Alghero è tutto chiuso”.
Le soluzioni nell’immediato per cercare di “premiare” chi decide di rimanere aperto e riuscire a stimolare chi invece ritiene di non farlo, possono essere quelle di incentivare attraverso gli strumenti di agevolazione fiscale sui tributi locali e sull’ancor più efficiente, capillare, organizzazione di eventi  che possano richiamare il turismo interno.
Proprio partendo da quest’ultima accezione (turismo interno) va introdotto il tema dei trasporti, tirando così in ballo la politica regionale che dovrebbe farsi carico di prevedere uno stanziamento di risorse importante che miri ad attivare, anche attraverso ad incentivi mirati, un potenziamento della programmazione di rotte da e per la Sardegna, che ha già, anche se sopite, tutte le potenzialità professionali e strutturali per poter accogliere il turista anche nei mesi invernali”.

Emiliano Piras, consigliere comunale

“Scala Erre esplode di rifiuti, è emergenza nel Nord Sardegna”

CAGLIARI – “Nel Nord Sardegna siamo oltre il limite, la discarica di Scala Erre è praticamente esaurita e ogni giorno aumenta il rischio di una emergenza rifiuti per Sassari e per l’area metropolitana” – dichiara Claudia Camedda, segretaria generale Fit Cisl – mentre i territori chiedono risposte, la Regione prende tempo sul progetto del termovalorizzatore di Truncu Reale, un atteggiamento attendista che non affronta il problema e che rivela una grave mancanza di visione”. 

“La legge italiana stabilisce una gerarchia precisa nella gestione dei rifiuti, prevenzione, riuso, riciclo, recupero energetico, smaltimento”, ricorda Gianluca Langiu, segretario regionale, “riconoscendo il recupero energetico come opzione ambientale preferibile quando riciclo e riuso non sono sufficienti a chiudere il ciclo, il termovalorizzatore è quindi uno strumento necessario per rispettare gli obblighi normativi e garantire un sistema moderno, sostenibile e autosufficiente”. Camedda precisa che “l’impianto previsto, pubblico e tecnologicamente avanzato, non contrasta con il riciclo ma ne è il completamento, perché esiste sempre una parte di rifiuti non riciclabili che deve essere trattata con sicurezza, in tutta Europa si punta su meno discariche, più innovazione e più tutela dell’ambiente, la Sardegna non può tornare indietro”. Aggiunge ancora Langiu: “chi alimenta paure infondate sulla termovalorizzazione si assume la responsabilità di costi più alti, più trasporti fuori provincia, più inquinamento e rischi sanitari. Nel frattempo la Giunta regionale rimanda decisioni e il Nord Sardegna scivola verso una crisi annunciata, con i cittadini che pagano di tasca propria e i lavoratori che restano nell’incertezza”. Per la Fit “è il momento della politica che decide, che mette al centro l’interesse collettivo e non il calcolo del consenso: chiediamo un cambiamento immediato, la Regione apra il confronto con amministrazioni, sindacati e operatori del settore e sblocchi senza ulteriori indugi l’impianto di Truncu Reale, i termovalorizzatori non sono il problema, il problema è l’immobilismo, la Sardegna non può essere ostaggio dei no ideologici, servono scelte chiare, serve coraggio, serve farlo adesso”.

La magia del Cap d’Any, presentato il programma

“Il Cap d’Any di Alghero si conferma protagonista di grandi manifestazioni culturali e sociali, lungo un filo conduttore ininterrotto che dall’estate a Sant Miquel ha regalato emozioni, partecipazione, coinvolgimento della comunità. Grazie ad una efficace collaborazione tra Comune, Fondazione, il mondo delle associazioni locali e i vari artisti, siamo in grado di comporre un calendario delle festività di fine anno ricco di grandi eventi, con uno sguardo attento alle esigenze di tutti, dai più piccoli alle nuove generazioni, alle famiglie. Alghero è al centro della scena con protagonismo, nell’esaltare anche il proprio patrimonio identitario quale elemento che ci distingue ed arricchisce”. Parole del sindaco Raimondo Cacciotto, che ha voluto ringraziare tutti per la capacità di programmare un’offerta di indubbia qualità che conferma la città di Alghero meta privilegiata per il Capodanno in Sardegna. Amministrazione comunale e Fondazione Alghero presentano il Cap d’Any 2025-2026, l’edizione numero trenta – realizzato col contributo della Regione Sardegna – Ass.to al Turismo ed il coinvolgimento attivo del mondo culturale, artistico e associativo locale.

Tutti i dettagli dell’evento identitario che tradizionalmente rilancia la Riviera del Corallo oltre i confini regionali, sono stati svelati alla stampa questa mattina nella sala conferenza del Quarter. Col sindaco, il presidente della Fondazione Alghero, Graziano Porcu, accompagnato da Roberto Fiori del Consiglio d’Amministrazione, dalle assessore al Turismo ed alla Cultura Ornella Piras e Raffaella Sanna, dalla delegata alle Politiche Familiari Maria Grazia Salaris, insieme ai referenti delle tante associazioni che collaborano alle manifestazioni. Numerosi e di qualità gli eventi che impreziosiranno la città a dicembre e gennaio, con un nuovo allestimento urbano diffuso dove si intrecciano colori, sapori ed emozioni: il grande villaggio di Babbo Natale nella Torre di Piazza Sulis, il mercatino natalizio in Largo San Francesco, la pista di ghiaccio al Quarter, le “Nasse di Luce” in Piazza Municipio e Piazza del Teatro, gli eventi enogastronomici all’ex Mercato, le performance itineranti ed originali del Festivalguer che trasformeranno piazze, vie, giardini e luoghi simbolo della città catalana in un mosaico dinamico di esperienze artistiche.

“È un programma che trasforma gli spazi della nostra città in luoghi vivi e accoglienti, capaci di raccontare la nostra storia. Abbiamo un obiettivo semplice – sottolinea Ornella Piras – regalare emozioni, senso di appartenenza e fare della città un grande palcoscenico di cultura, gusto e convivialità. L’intento forte e chiaro è quello di rafforzare il senso di comunità, in modo che chi viene a trovarci possa sentirsi a sua volta accolto, sentirsi a casa”. Concetti rilanciati e rafforzati da Raffaella Sanna, l’assessora alla Cultura del Comune. “Grazie alla sinergia tra Amministrazione e Fondazione Alghero abbiamo costruito un programma ricco di appuntamenti di valore che contribuiranno a creare un’atmosfera magica e coinvolgente durante tutte le feste. Soprattutto nel centro storico, ma non solo, la nostra città sarà teatro di appuntamenti ed iniziative davvero di qualità, con tantissimi momenti musicali e culturali che allieteranno tutto il periodo natalizio”. Maria Grazia Salaris ha invece rimarcato la forte attenzione al coinvolgimento delle famiglie e delle fasce più deboli, con tanti eventi in calendario aperti alla partecipazione dei più piccoli e importanti manifestazioni di solidarietà.

 
La trentesima edizione del Cap d’Any de l’Alguer avrà un’eco speciale a livello regionale e nazionale, in linea col nuovo ed ambizioso indirizzo voluto dal Cda della Fondazione Alghero presieduto da Graziano Porcu. “Più di un mese di comunicazione mirata in tutti i principali scali collegati con gli aeroporti sardi di Cagliari e Olbia, sponsorizzate social nei diversi canali e campagne marketing dalla forte vocazione emozionale. Un modo per promuovere la cultura, l’identità la storia e il territorio di Alghero che vada oltre il singolo evento – puntualizza il presidente – oltre le stagioni. Perché è l’immagine e la bellezza di Alghero la carta vincente per veicolare l’immagine del nord Sardegna, il suo ambiente, e intercettare nuovi flussi di turisti e vacanzieri nelle diverse stagioni dell’anno”. Tra gli appuntamenti da non perdere: il 28 novembre sarà il giorno dell’inaugurazione della pista di pattinaggio e dei mercatini di Natale; il 7 dicembre l’accensione del grande Albero di Natale e delle nuove installazioni urbane ideate dallo stilista algherese Antonio Marras con gli studenti e i tutor del Liceo Artistico “F. Costantino” guidati dal flower design Tonino Serra.

Fois nuovo presidente della Società Mutuo Soccorso algherese

ALGHERO – È lo scrittore e storico Massimiliano Fois il nuovo presidente dell’importante sodalizio algherese. Nata legalmente nel 1883 ma preesistente dal 1857, la Società Operaia Mutuo Soccorso algherese, con ancora la sua sede storica nei Bastioni Marco Polo, continua, dopo anni, il suo percorso mutualistico e soprattutto culturale.

Ad Oggi conta un’ottantina di soci che spera di incrementare nel 2026. Le Società, nate in Europa e poi in tutto il mondo nel XIX secolo e che avevano come padrini e soci onorari Garibaldi e Mazzini, avevano lo scopo di fornire assistenza reciproca tra i lavoratori, come contributi economici per malattie, spese mediche e altri aiuti, attraverso un fondo comune alimentato dalle quote degli iscritti e donatori.

In età moderna, senza mai abbandonare lo scopo sociale, gli ideali di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, si occupano di creare o promuovere eventi culturali, incontri, corsi e altro. Rinnovato anche il CDA, composto dal Cav. Luciano Pinna, Presidente uscente, ex ferroviere, Paolino Bitti ex Guardia Carceraria, Giulio Masala ex operaio e sindacalista e la maestra Saphira Pittorru.

“Commissione a Inno Bay, spreco di risorse pubbliche: denuncia”

ALGHERO – “Crediamo sia arrivata l’ora di porre un deciso stop alla convocazione di Commissioni con ordini del giorno bizzarri, in aperta violazione delle norme che ne regolano il funzionamento e con spreco di risorse pubbliche. Oggi è la volta di una “strana” convocazione della IV Commissione, competente in materia di Pubblica istruzione e servizi sociali, per partecipare ad un convegno che si concluderà con la firma di una convenzione fra l’Amministrazione e altri soggetti. Attività del tutto estranee ai compiti e funzioni delle Commissioni. E’ evidente che se i singoli commissari intendono partecipare al convegno lo possono fare, ma senza far gravare sulle casse pubbliche il pagamento di gettoni di presenza. Con queste convocazioni astruse si sprecano i soldi degli algheresi e si corre il rischio di far accendere sull’attività delle commissioni i riflettori degli organi giurisdizionali che vigilano sulla corretta spendita del denaro pubblico. Per tali motivi i consiglieri di Forza Italia fin da ora annunciano che non parteciperanno a questa commissione e a tutte le altre il cui ordine del giorno e le attività previste non rientrino nelle funzioni istruttorie e consultive ad esse attribuite, e saranno loro malgrado costretti a fare le dovute segnalazioni agli organi competenti a contrastare lo spreco di pubbliche risorse”, così i consiglieri di Forza Italia Tedde, Caria, Bardino, Peru e Ansini del Gruppo consiliare di Forza Italia.

Deserto invernale, irrompe Nizzi: “Coraggio e visione, parole sante”

ALGHERO – Se da una parte, a Olbia, le parole di Nizzi (sicuramente e volutamente forti) hanno provocato una fattiva discussione anche serrata con l’apertura delle parti sociali e delle organizzazioni di categoria, Confcommercio  in primis, dall’altra, ad Alghero, hanno provocato le solite, oramai stucchevoli, polemiche di una comunità che oramai vive e vegeta, quasi esclusivamente, sui social. E proprio su facebook si sono raccolte alcune posizioni antitetiche: da parte una parte (pochi) chi respinge le parole del sindaco del comune gallurese e dall’altra, la maggior parte, tra cui la nota presentatrice e volto tv di Alghero, Sara Piccini, a favore.
Tra queste ultimi voci anche quella dell‘imprenditrice turistica Donna Maria Mercedes Lopes che, da tempo, cerca di portare all’attenzione dei più una visione meno localistica e più globale e soprattutto con l’obbiettivo di svegliare coscienza oramai, nella quasi totalità, anestetizzate da manifestazioni, social e litanie varie volte a rappresentare una realtà dove tutto appare impossibile da realizzare, salvo poi apprendere che a pochi chilometri qualcosa, o di più, si muove.
“Finalmente un segnale concreto contro lo spopolamento dei centri storici. Il sindaco di Olbia interviene con un’ordinanza chiara: chi tiene le serrande abbassate per più di 30 giorni consecutivi perde l’autorizzazione all’uso del suolo pubblico. Una presa di posizione forte, seria, che tutela la vivibilità della città e l’immagine turistica del territorio. Olbia manda un messaggio semplice: una città viva non può permettersi vetrine spente e servizi inesistenti dalla stagione invernale. Alghero — un tempo modello, pioniera, antesignana in Sardegna — dovrebbe prendere appunti. Perché, se vogliamo davvero tornare a essere competitivi, dobbiamo rimettere al centro il valore di un territorio che ha sempre rappresentato “la Porta del turismo in Sardegna”, non la sua uscita di servizio. La destagionalizzazione non si fa a parole. Si fa con il coraggio di scelte amministrative che generano movimento, vita, lavoro e qualità. E con la consapevolezza che un centro spento non porta turismo… lo respinge. Che anche Alghero ritrovi la sua visione. È ora di riaccendere le luci”.

“Italia che collabora”, convegno al Lo Quarter

ALGHERO – Dal 27 al 29 novembre, a Lo Quarter, ad Alghero, si terrà con un convegno dal titolo “L’Italia che collabora – Attrattività, ricerca, famiglie e persone – Il Nord Ovest della Sardegna verso la Inno Bay” e ricca di  appuntamenti al Quarter, ai quali sono attese  autorevoli presenze, dalla Commissaria  della Agcom Laura Aria, al Presidente di Invitalia Sergio Schisani, al Presidente della Fondazione di Sardegna Giacomo Spissu, rappresentanti del il mondo dell’imprenditoria, delle associazioni, dell’Università e della ricerca scientifica.  “Il progetto è quello di far nasce e ad Alghero e nel  Nord Ovest della Sardegna un distretto dell’innovazione nel Mediterraneo, costruito attorno alla qualità della vita, alla ricerca, alla tecnologia e al benessere delle persone”, fanno sapere da Porta Terra.