ALGHERO – “Quando il mondo gira (anche storto), serve lucidità. Non accondiscendenza cieca.
Un anno fa, se ci avessero chiesto di sostenere un candidato Sindaco espresso da Europa Verde avremmo fatto considerazioni diverse e declinato con un laconico : “No, grazie.”, cosi la lista civica Noi Riformiamo Alghero composta da tutti esponenti che hanno fatto sempre parte del Centrodestra locale e regionale che che, l’anno passato, hanno deciso di sostenere un “progetto civico” che, visti alcuni passaggi, oramai pare cessato per essere quasi totalmente inquadrato dentro il “Campo Largo” di Schlein e Conte.
“Ma la politica non è fatta di foto statiche. È dinamica, a tratti turbolenta; e anche il nostro contesto locale non è immune dai cambiamenti. L’elezione del Sindaco Raimondo Cacciotto è stata resa possibile da un progetto civico ampio, pragmatico e moderato, in cui la nostra lista civica ha avuto un ruolo determinante. Una sintesi coraggiosa tra diversità, capace di guardare al bene comune.
Oggi, però, assistiamo a segnali che non possiamo ignorare. Non per tradire, ma per riflettere.
Senza isterismi, ma anche senza paraocchi. Cambiare idea non è un reato. È prendere atto che qualcosa si sta mettendo in discussione , e che le scelte di oggi avranno conseguenze domani”.
Noi non gridiamo allo scandalo. Ma non siamo nemmeno disposti a far finta di niente. Le scelte individuali vanno rispettate – finché non mettono a repentaglio l’identità, la direzione e l’ambizione di un progetto nato per governare la città con responsabilità e misura. E così ci auguriamo che vada.
Per questo, da oggi, ribadendo il massimo sostegno al Sindaco, saremo ancora più vigili affinché si prosegua sull’attuazione del programma da noi sottoscritto. Ancora più determinati, con voce monolitica e presenza concreta.
“La nostra esperienza, la nostra differenza, non sono orpelli: sono risorse. Ma solo se ascoltate. Solo se valorizzate. Solo se finalizzate all’interesse generale. Un progetto ampio ha senso solo finché resta fedele a sé stesso. Quando comincia a inseguire equilibri di corto respiro, smette di essere “Progetto Alghero” e diventa galleggiamento. E noi, con tutto il rispetto, non siamo qui per galleggiare”.