Turismo: agosto col segno meno

ALGHERO – “Agosto è il mese principe dell’industria delle vacanze isolane, e la provincia di Sassari non fa certo eccezione. Vista la forte connotazione marino-balneare del prodotto turistico nostrano, non stupisce che i posti letto nell’area che va da Stintino a Castelsardo, comprendendo Sassari, Alghero, Valledoria, Sorso e località minori rasenti il tutto esaurito”. E’ il presidente di Federalberghi Stefano Visconti a riportare un quadro dettagliato del mese di agosto. Arrivi, presenze, introiti e altre informazioni utili a comprendere l’andammento della principale industria del territorio. In sintesi, mentre il Nord-Africa è (purtroppo) in guerra e poteva essere questa una stagione stellare, ancora sono i segni meno a prevalere. E questo per un serie di motivi che va dai tagli dei voli ad un’offerta turistica in capo alle amministrazioni pubbliche sempre più carente e poco programmata.

“Campionati in provincia, grazie alla risposta puntuale degli Associati a Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari, 32 strutture ricettive su oltre 90 iscritte. Circa 110 sono invece quelle operanti in totale. I posti letto presi a base di ragionamento sono stati 3.473 quindi 107.663 su base mensile. Gli arrivi nazionali hanno toccato quota 8.361, gli arrivi da bacini esteri 10.998. Le presenze nazionali si sono fermate a 42.530, quelle straniere 53.150. Sul totale di 95.680 presenze oggetto di campionatura, il 44,45% provengono da bacino interno italiano, il 55,55% da mercati prevalentemente europei. L’indice di occupazione letti, ottenuto dalla frazione tra posti letto occupati e posti letto potenziali, ha raggiunto il 88,87%, contro il 89,67% dell’agosto 2015. Una perdita, seppur lieve, di 1,20% che vale la pena analizzare per territori”.

“Su Alghero, del totale, sono stati analizzati 2.136 posti letto, quindi 66.216 su base mensile. Gli arrivi stranieri battono quelli italiani 6.960 a 4.956, le presenze nazionali sono 11.916, quelle straniere 21.846. L’indice di occupazione letti passa al 87,95% di agosto 2016 dal 91,14% di agosto 2015. Una flessione di 3,19 punti percentuali, dato in controtendenza con le crescite regionali riportate dai dati dell’Assessorato al Turismo. Per l’area del Golfo dell’Asinara, invece, su 1337 posti letto campionati, quindi 41.447 su base mensile, gli arrivi d’oltralpe sono 3.405 contro 4.028 italiani. Le presenze sono rispettivamente 16.758 e 20.684. L’indice di riempimento posti letto agosto 2015 è stato 89,10%, quello di agosto 2016 90,34%. Un lieve incremento, pari al 1,24%, che da solo non basta nell’area provinciale a recuperare la perdita algherese”.

“Analizzando più nel dettaglio la situazione relativa all’occupazione in Riviera del Corallo –rende noto il Presidente Stefano Visconti- , va detto che le strutture ricettive che non migliorano le performance rispetto all’anno precedente sono distribuite a macchia di leopardo sul territorio. Nello specifico –prosegue il Presidente- , le strutture alberghiere che hanno contato prevalentemente sulle quote di mercato libero o mediato da O.T.A. (on line tour operator), essendo queste ultime in drastica riduzione, hanno totalizzato occupazioni inferiori alle attese quindi agli storici degli anni precedenti. Viceversa, grazie alla collaborazione con Tour Operator tradizionali e Agenzie di Viaggio, le strutture ricettive che hanno previsto maggiori aperture verso quei canali commerciali vedono rialzarsi l’indice di occupazione. Quindi –precisa Visconti- una diminuzione dell’indice di occupazione che non riguarda tutte le strutture ricettive, anche se i miglioramenti di chi cresce non bilanciano le perdite di chi è in calo. Appare quindi sempre più chiaro il fatto che la riduzione dei passeggeri trasportati sullo scalo algherese, -conclude Visconti- essendo il vettore aereo il mezzo di trasporto selezionato per gli “short break”, ovvero le vacanze brevi che aiutano a riempire i buchi occupazionali, porti inevitabilmente a minori occupazioni soprattutto ad Alghero”.

“Per il resto della provincia, il dato sensazionale è il superamento del 90% di riempimento letti, che può essere spiegato col fatto che, sulla parte più a est della provincia, giova l’influenza dell’aeroporto di Olbia, mentre su Stintino, Porto Torres, Sassari può valere la più che rispettabile crescita dei transiti portuali portotorresini. Complessivamente, è una buona stagione, visto il calo contenuto d’occupazione rispetto all’anno 2015, uno dei migliori dell’ultimo quinquennio. Se però allarghiamo il compasso- si sofferma il Presidente Visconti- il resto dell’Isola avanza di 10 punti percentuali (dati Assessorato Turismo Regione Sardegna), quindi in questo senso si può registrare un insuccesso”.

“L’Associazione, per averne conferma, si è soffermata sui dati di porti e aeroporti del Nord dell’Isola. Da Via Pascoli, quartier generale delle Confederate, fanno sapere che: arrivi a Porto Torres da gennaio ad agosto 2016 679.406 contro 533.138 stesso periodo anno precedente; porto di Golfo Aranci, 442.943 gennaio agosto 2016, 392.763 stesso periodo anno precedente; porto di Olbia 2.287.977 gennaio-agosto 2016, 1.882.398 stesso periodo anno precedente; aeroporto di Olbia 1.876.143 gennaio-agosto 2016, 1.656.861 stesso periodo anno precedente; aeroporto di Alghero776.000 gennaio-luglio 2016 contro 958.000 stesso periodo anno precedente. Gli arrivi in Sardegna, complessivamente, beneficiano del segno più. Propedeutico, il trasporto, per qualunque crescita economica. Gli operatori, viceversa, non perdano stanti le difficoltà la cultura dell’accoglienza e la voglia di investire e credere nelle proprie aziende, che può essere la chiave per aumentare l’appeal del territorio”.

Nella foto un incontro degli albergatori e associazioni di categoria del territorio

S.I.