Spese pazze? Occhi puntati sulla Meta

ALGHERO – “Mentre la Città, a quattro giorni dalla vigilia del Natale, appare depressa e spenta, come mai si era vista in passato, viene a galla un fiume di danaro pubblico gestito dalla Fondazione Meta speso con modalità che ritengo sia utile verificare con estrema attenzione”. Cosi il consigliere comunale Michele Pais che ritorna sull’ultimo degli infiniti casi scoppiati in questi mesi. Le opposizioni puntano gli occhi sulla Meta e in particolare sulle sue spese. “Ad esempio sulla scelta di destinare una grossa somma ad un’artista invece che un altro nel concerto di Capodanno, stesso discorso per le somme per la logistica e gli aspetti tecnici”.

“E’ evidente che, al di là della formale regolarità procedurale, somme così importanti non possono prescindere dall’utilizzazione delle procedure ad evidenza pubblica, della gara o bandi pubblici. Contratti di servizi; rimborsi viaggio, vitto ed alloggio; affidamento di gestione di beni a soggetti privati”. Pais ricorda che “aveva denunciato l’illegittimità assoluta della procedura dell’acquisto del terreno vicino al nuraghe Palmavera, tanto da farmi presupporre che tale procedura fosse il normale metodo di azione di tale Ente pubblico, il cosi detto “metodo Palmavera”. Sul punto sono stato costretto a formulare una formale diffida di annullamento costituirà materia di doverosa verifica della Magistratura”.

“Nel frattempo l’amministrazione dorme o, piu’ probabile, condivide i metodi ed anzi li suggerisce. E’ evidente che ogni responsabilità, politica, amministrativa e giuridica, sia tutta in capo all’Amministrazione e, specificamente, Sindaco ed Assessore secondo i quali va tutto bene. Vedremo. Me lo auguro per loro. Sono davvero furibondo per come stanno riducendo la nostra Città”, chiude Pais.

Nella foto Pais in Consigio

S.I.