“Sinistra algherese alimenta l’odio”

ALGHERO – La ventata di revival che, da qualche tempo, soffia nella Riviera del Corallo non poteva sottrarsi anche anche al ritorno dell’antitesi tra antifascisti e fascisti. Un salto indietro di diversi decenni che riguarda diversi settori della società locale che non poteva, purtroppo, comprendere anche la politica. E non solo per questo scontro, anche molto accesso sui social, tra le opposte estreme fazioni, ma per un generale “modus operandi” che ricorda il passato remoto, soprattutto nella gestione della cosa pubblica.

Entrando nel caso in particolare, è CasaPound Italia risponde alla lettera inviata da circa 50 cittadini Algheresi al sindaco Mario Bruno, in cui si chiede al primo cittadino di non autorizzare più banchetti ed iniziative dell’associazione nella città di Alghero. “In un epoca in cui anche i comici diventano leader politici non poteva mancare chi, millantando il ruolo di tutore della democrazia e libertà, vorrebbe vietare le iniziative e l’espressione alla nostra associazione, arrogandosi il diritto di decidere chi abbia diritto di parola perché incapace al confronto politico – afferma Andrea Farris Coordinatore Regionale di CasaPound Italia – ma dubitiamo fortemente che i cittadini Algheresi si lascino abbindolare”.

“Non ci faremo trascinare nella logica degli opposti estremismi da poche persone mosse da odio politico -continua Farris – ma continueremo con serenità a portare avanti le nostre iniziative al fianco dei cittadini”. “CasaPound Italia partecipa ormai da anni alle competizioni elettorali accettandone le regole, ed eleggendo in tutta Italia consiglieri comunali – prosegue Farris – mentre la lettera inviata al sindaco sa tanto di un estremo tentativo per far salire la tensione e impedire qualunque tipo di confronto politico”.

“Crediamo sinceramente che i problemi di Alghero siano il lavoro, la lotta alla povertà, il recupero di Fertilia, il rilancio dell’aeroporto – conclude Farris – e riteniamo quindi che i firmatari della lettera avrebbero fatto meglio a stilare un elenco delle proprie proposte per supportare i cittadini, piuttosto che chiedere la censura di chi la propria rivoluzione ha ancora il coraggio di portarla in piazza, senza cercare il supporto di padrini e padroni a capo delle istituzioni”.

Nella foto la commemorazione di CasaPound dei martiri delle foibe a Fertilia

S.I.