“Problema alghe colpa di Tedde”

ALGHERO – Replica dell’amministrazione Bruno sul problema della posidonia spiaggiata e della pulizia delle spiagge a seguito delle segnalazioni di queste ore giunte dai media e in particolare dall’agronomo Ferdinando Manconi [Leggi] e in particolare del consigliere regionale Marco Tedde [Leggi] “Se davvero il consigliere Tedde ha a cuore i balneari e il bene della città di Alghero, svesta gli abiti dell’urlatore che mal indossa e collabori costruttivamente alla risoluzione dei problemi che ha contribuito a creare ed al reperimento delle risorse necessarie per smaltire i grossi accumuli di posidonia dal litorale di Alghero”. E’ quanto afferma l’assessore all’Ambiente Raniero Selva, che conferma i grossi passi avanti compiuti negli ultimi anni sul versante della sperimentazione, con l’unico obbiettivo, da una parte di assicurare la libera fruizione delle spiagge, e dall’altra di ridurre gli impatti che immancabilmente si ripresentano ogni anno all’avvio della stagione balneare, limitando al contempo gli effetti indesiderati legati ai fenomeni di degradazione e decomposizione della posidonia, soprattutto in ambito urbano.

E’ questo l’obbiettivo dell’Amministrazione, che col Piano di Gestione dei Litorali in corso di definizione con i competenti uffici provinciali e regionali, la collaborazione dell’Università e degli enti coinvolti, intende attuare interventi sito-specifici per riportare alle condizioni originarie quei aree dove – da un decennio – si accumula annualmente la posidonia per scelta dell’allora Amministrazione Tedde. “E’ il caso di San Giovanni – conferma Raniero Selva – che per le sue caratteristiche e la vicinanza al centro abitato dovrà essere necessariamente bonificato. Vanno quindi in questa direzione gli interventi sperimentali recentemente attuati tra l’area pinetata e la spiaggia “Cuguttu” in località “Maria Pia”, che hanno consentito di recuperare l’intera frazione sabbiosa presente prevedendone la ridistribuzione sul litorale di provenienza. Così come persegue gli stessi obbiettivi l’intesa sperimentale col Parco regionale di Porto Conte – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Alghero – al fine di limitare il ricorso alla discarica per lo smaltimento finale della posidonia che non può essere riposizionata sul litorale d’origine, prevedendo la possibilità di riutilizzare il sottoprodotto, ottenuto dalla vagliatura del materiale presente nei siti di stoccaggio, in agricoltura”.

Diversa la situazione della pulizia degli arenili, con Amministrazione e balneari cui spetta l’onere, come previsto dalla normativa regionale, di garantire la manutenzione e la pulizia delle aree pubbliche e di quelle in concessione. L’ordinanza balneare 2018 all’art.4 disciplina gli obblighi in capo ai concessionari: “curare la manutenzione e la pulizia delle aree in concessione e delle aree limitrofe fino al battente del mare nel rispetto delle prescrizioni stabilite nella deliberazione della Giunta regionale n. 40/13 del 6 luglio 2016 recante “Indirizzi per la gestione della fascia costiera richiamata nelle premesse, predisponendo appositi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti”.

“L’Amministrazione, al fine di interloquire unitariamente con la Regione, accelerare i processi in atto e garantire la massima attenzione alle problematiche riscontrabili nel comune di Alghero che, come è noto è tra le località maggiormente interessate in Sardegna dal fenomeno degli spiaggiamenti della posidonia lungo i litorali, con quantitativi che raggiungono frequentemente le svariate migliaia di metri cubi, grazie all’interessamento del consigliere regionale Raimondo Cacciotto, ha promosso un incontro con tutti gli operatori del comparto, le associazioni di categoria e l’Università, già programmato per i prossimi giorni. In allegato alcuni scatti con le operazioni effettuate a Maria Pia e la bonifica dello storico sito di stoccaggio “Cuguttu”.

Nella foto la sperimentazione davanti Maria Pia

S.I.