Secal zoppa, ora è caccia agli evasori

ALGHERO – “Più equità fiscale e una vera giustizia tributaria e sociale, così da recuperare l’enorme mole di crediti derivanti dai mancati introiti. E’ di circa 70 milioni di euro l’ammontare dei residui attivi mai riscossi ad Alghero secondo la più recente stima del dott. Zamboni. Motivo per cui, su indicazione del Consiglio comunale, la gestione dei servizi di formazione banche dati, accertamento da evasione e riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extra-tributarie del Comune di Alghero sarà esternalizzata”. Lo annuncia l’assessore alle Finanze e Patrimonio, Gavino Tanchis, all’indomani dell’approvazione in giunta del capitolato speciale di appalto che anticipa il bando pubblico.

“L’appalto riguarderà servizi che Secal non è in grado di compiere – precisa – iniziative a costo zero per le casse cittadine perché l’aggio verrà corrisposto solo dopo la riscossione e sui conti correnti dell’Amministrazione e non, come accadeva in passato con la scellerata gestione tributaria del Centrodestra, su quelli di Tributi Italia”. L’esternalizzazione del servizio è parte integrante del più ampio processo di razionalizzazione della Pubblica amministrazione, e segue le direttive in campo pubblicistico che richiedono un’amministrazione orientata sempre più al perseguimento di risultati concreti, sia in termini operativi che finanziari.

“Siamo per l’equità e la giustizia fiscale perché più sono gli utenti che pagano, meno si paga. Inoltre non appare giusto, al cospetto dei sacrifici che ogni famiglia e attività compiono, esistano evasori totali sui tributi cittadini graziati, sino ad oggi, da una società di riscossione che, per come concepita e costruita soprattutto dopo la fuoriuscita di Tributi Italia dal capitale sociale, non è in grado di assecondare tutte le fasi inerenti la riscossione coattiva dei tributi come da concessione affidatale” sottolinea Gavino Tanchis. Vanno in questa direzione tutte le novità di politica fiscale recentemente introdotte ad Alghero: la possibilità di spalmare i debiti più elevati addirittura su 120 rate e senza fideiussione; la rottamazione delle cartelle con sistemi estremamente più vantaggiosi di quelli praticati da Equitalia.

Nella foto l’assessore Tanchis

S.I.