“1° livello ospedale sia garantito”

ALGHERO – I lavori, aperti dai presidenti di commissioni, sono stati incentrati sulla delibera di riforma della rete ospedaliera e sulle numerose problematiche che essa presenta per l’area nord-ovest della Sardegna, con il declassamento dei presidi ospedalieri dell’Asl di Sassari a Nodo della Rete Regionale.

Dopo approfondita analisi da parte di tutti i commissari si è convenuto che, cosi come più volte denunciato dai Sindaci e dai rispettivi consigli comunali, il territorio non può essere ulteriormente penalizzato e visti i dati demografici, le specialità presenti nei nosocomi, oltre che la conformazione del territorio, la classificazione di Presidio Ospedaliero di 1° livello è quella più idonea e da questa rivendicazione non si può e non si deve tornare indietro. La discussione ha portato alla decisione che le Amministrazioni Comunali insieme alle Commissioni produrranno entro la metà del mese di Marzo emendamenti al Testo della Delibera, utili affinché il territorio già abbastanza depauperato di servizi e risorse, non debba vedersi ulteriormente declassato.

“Si è convenuto che – spiega il presidente della commissione sanità Alessandro Nasone – nella rivendicazione del 1° livello degli ospedali dell’Asl, debba essere coinvolta anche l’Amministrazione di Sassari; senza un presidio di 1° livello, infatti l’Hub di 2 ° livello non potrà operare in maniera ottimale e svolgere l’attività di alta specialità che è prevista nel Piano Regionale, data la mancanza di quel filtro naturale che solo un presidio di 1° livello può garantire. Siamo convinti che tutte le rivendicazioni e le istanze, trasformate in emendamenti e portate all’attenzione del Consiglio Regionale da parte dei nostri Rappresentanti Regionali del Territorio, possano portare le necessarie migliorie alla delibera di Riforma della Rete Ospedaliera. La Classificazione a 1 ° livello degli Ospedali dell’Area Nord-Ovest della Sardegna è un diritto che deve essere garantito, perché senza questa enunciazione i nostri servizi sanitari vivranno sempre nel limbo e nel pericolo di un ulteriore declassamento; ciò non può essere permesso”.

Nella foto la commissione di ieri a Ozieri

S.I.