Sanità, Areus: fatto e abbandonato

CAGLIARI – “Un servizio, quello di gestione delle urgenze e delle emergenze, che fino a pochi anni fa rappresentava un’eccellenza del sistema sanitario sardo ma che oggi si sta lentamente sfaldando”, così il Vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde ha commentato l’ultima interrogazione sulle criticità dell’Areus, Agenzia per la gestione delle emergenze nata nel 2014.

“Pervengono sempre con maggiore frequenza notizie circa le gravi criticità che a distanza di circa 4 anni dalla sua istituzione continuano ad affliggere AREUS. L’Agenzia è autonoma, ma per la gestione dipende dall’ATS che pare averla abbandonata a se stessa. Le più rilevanti problematiche riguardano proprio la gestione di cui dovrebbe curarsi l’ATS. Problematiche che vanno dalla collocazione e gestione del personale, alle forniture e alla disponibilità e gestione delle strutture operative essenziali per fronteggiare le emergenze. In particolare – precisa il consigliere regionale algherese – è la carenza di risorse umane a preoccupare, con circa 3 medici che mancano all’appello nelle centrali operative di Sassari e Cagliari, 30 nelle postazioni medicalizzate e circa 20 infermieri tra centrali e postazioni territoriali. Non paiono, tuttavia, di minore entità le carenze in termini quantitativi e lo stato in cui versano i mezzi di soccorso impiegati nel servizio, obsoleti ed in alcuni casi inutilizzabili in quanto mancano le risorse per la loro manutenzione e riparazione”.

“Come del resto non meno importanti sono le criticità che AREUS è costretta a gestire in ordine al servizio di elisoccorso negli aeroporti di Alghero, Olbia e Cagliari rispetto al quale i voli di linea hanno la precedenza sui voli di soccorso. Una innaturale precedenza che comporta, specie nel periodo estivo durante il quale mediamente si registrano un atterraggio o un decollo ogni 3 minuti, un oggettivo e sensibile rallentamento nella gestione del servizio di elisoccorso con ritardi che possono marcare la differenza tra la vita e la morte di coloro che vengono soccorsi. Come se non bastasse il servizio di elisoccorso sconta poi negativamente le limitazioni nell’accessibilità alle strutture aeroportuali e la condivisone degli spazi e della logistica tra gli operatori dell’aerostazione e quelli sanitari”

“I controlli, protocolli di sicurezza eccessivamente stringenti rallentano, infatti, ulteriormente la gestione delle emergenze che, invece, richiedono snellezza, rapidità ed efficacia. A completare un quadro già desolante ci sono le dotazioni dei mezzi di soccorso del servizio 118 che a quanto ci risulta sono ferme al 1998, anno della sua istituzione. Per queste sarebbe necessario un potenziamento e un’adeguata redistribuzione territoriale. Per queste ragioni, insieme al Gruppo di Forza Italia ho chiesto con un’interrogazione un intervento immediato e di conoscere i motivi che hanno portato la Giunta Pigliaru a istituire AREUS nel 2014 per poi abbandonarla, facendo perdere al sistema regionale di emergenza e soccorso quel primato che lo rendeva uno dei punti di forza del sistema sanitario sardo”, ha concluso l’ex Sindaco di Alghero.

Nella foto l’ospedale di Sassari

S.I.