Posidonia, Curedda & co. contro Forza Italia

ALGHERO – “Soddisfazione, tanta. Finalmente s’interviene con decisione sulle cattive scelte del passato, che tanti, troppi danni hanno creato negli anni all’immagine turistica della Riviera del corallo, con ricadute pesanti sull’economia locale”. Cosi, tramite nota stampa, i consiglieri Francesca Carta, Vittorio Curedda, Giuseppe Fadda “Soddisfazione, tanta. Finalmente s’interviene con decisione sulle cattive scelte del passato, che tanti, troppi danni hanno creato negli anni all’immagine turistica della Riviera del corallo, con ricadute pesanti sull’economia locale”.

“E lo si fa con la programmazione, lo studio e la progettazione. Così, dopo aver risolto una delle piaghe più devastanti lasciate in eredità dalle passate Amministrazioni comunali di destra, la nettezza urbana, restituendo decoro alla città e un’immagine finalmente “pulita” alle migliaia di turisti che ogni anno scelgono Alghero, l’attenzione dell’Amministrazione si sposta sulla decennale problematica costituita dalla gestione dei siti di stoccaggio della posidonia spiaggiata. Vere e proprie discariche a cielo aperto, ideate e realizzate dall’allora Amministrazione comunale a guida Forza Italia senza considerarne le ricadute negative sul versante sociale, turistico e igienico. Una scelta miope quella di occupare parte del litorale urbano di San Giovanni dalle cosiddette alghe in putrefazione”.

“Il tutto senza un preventivo studio sull’impatto generato da simili stoccaggi e senza le dovute cautele in termini di immagine, che tanti danni hanno creato al tessuto turistico ma anche ai residenti del quartiere più litoraneo. Non un semplice errore, come dimostra il danno causato sul Calich e la marea gialla, per aver omesso uno studio sull’impatto ambientale del depuratore, ma un vero modus operandi quello portato avanti da quelle sciagurate amministrazioni sul versante ambientale. Oggi, grazie all’azione messa in campo negli ultimi anni, il problema sarà finalmente portato a soluzione”.

“Per la prima volta, infatti, verrà rimossa la catasta di posidonia putrescente presente sul litorale di San Giovanni e bonificato il sito, restituendo fruibilità ad una spiaggia che, seppur sacrificata dalla non balneabilità decretata dal lontano 1997, potrà finalmente ricoprire il ruolo sociale, sportivo e ambientale che ben gli s’addice, come peraltro dimostrato dal clamoroso successo riscosso dagli eventi di spettacolo realizzati nelle ultime estati in quei tratti di spiaggia”. 

Nella foto Curedda e Fadda

S.I.