“Porticciolo, colpa di Bruno e Giunta”

ALGHERO – “Se fosse una vicenda esclusivamente burocratica sarebbe grave e il responsabile dovrebbe vergognarsi e dimettersi per manifesta incapacità oltre che essere chiamato a pagare di tasca il danno provocato, ma la verità è che la politica, sindaco, vice sindaco, giunta, sono completamente coinvolti nella pratica che riguarda la concessione della spiaggia di Porticciolo e per questo la vicenda è gravissima e non certo priva di risvolti che vanno oltre il campo amministrativo”. Cosi Psd’Az, Ncd e Patto Civico riguardo lo scandalo del divieto di mettere le strutture sulla spiaggia di Porticciolo problema che ha causato un pesante danno economico al campeggio oltre che un grave disservizio all’offerta turistica locale.

“Leggere il decreto numero 184/2016 del TAR dovrebbe far vergognare chi ci amministra, ed in primis il sindaco e la giunta, che dovrebbe rispettare e far rispettare le leggi così come le decisioni della magistratura e che invece dimostra di calpestare ogni regola con una cialtroneria, un disprezzo ed una incapacità che adesso ha anche la certificazione di un Tribunale della Repubblica. Sulla vicenda Porticciolo sindaco e compagni hanno messo insieme una serie incredibile di “errori” nei quali si fa molta difficoltà ad intravvedere la buona fede, la qual cosa, se confermata, porta dritti dritti ad altre conclusioni che non saranno gradevoli per l’amministrazione Bruno. Sulla vicenda del Milese Bruno dopo aver preso il primo schiaffo dal Tar, con un comunicato senza vergogna che avrebbe fatto bene ad evitare, ha fatto a tutti i cittadini una lezione confusa sulla differenza fra interesse pubblico e interesse privato, ma l’unica cosa che tutti hanno compreso con chiarezza è la guerra scellerata scatenata dalla sua amministrazione verso chi cerca di lavorare e produrre”.

“Con la concessione di Porticciolo ha raggiunto una vetta di inettitudine inarrivabile. Leggere il decreto del TAR lascia senza parole e dimostra come anche il Giudice, con grande disappunto, rilevi la esplicita volontà della amministrazione algherese di non rispettare il primo pronunciamento e di ledere il modo grave i legittimi diritti del privato che, al contrario di ciò pensa il sindaco di Alghero, è titolare appunto di diritti legittimi che per prima la pubblica amministrazione deve rispettare e persino tutelare. Invece il Tribunale rileva come ci sia stata in questa vicenda un accanimento contro il rilascio di una concessione legittima ed ora anche il mancato adempimento ad un preciso pronunciamento del TAR che imponeva all’amministrazione di rilasciare la concessione. Nel frattempo dopo aver rilevato con puntualità l’atteggiamento di immotivata avversione nei confronti del titolare della concessione il TAR si vede costretto a prescrivere al comune di Alghero che ” stante l’evidente pregiudizio grave ed irreparabile per il ricorrente” di sospendere il provvedimento di diniego ordinando alla amministrazione un immediato e definitivo riesame della questione, naturalmente rispettando l’istruttoria e i parerei positivi che avevano accompagnato l’avvio della pratica”.

“Una Caporetto di questa portata, sia amministrativa che politica, difficilmente ha riscontri analoghi soprattutto laddove un tribunale della Repubblica si trova costretto a sottolineare che l’amministrazione Bruno ha ripetutamente disatteso le regole calpestando i diritti dei cittadini che amministra e che dovrebbe tutelare. Purtroppo non è una novità per questa amministrazione che evidentemente ritiene di trattare gli Algheresi come sudditi ai quali dispensare a discrezione assensi o dinieghi in base a parametri che andranno indagati approfonditamente. Quel che è certo è che ci troviamo di fronte all’ennesimo attacco della giunta Bruno alla libertà di intraprendere ed alla certezza del diritto con conseguenze negative per la nostra già fragile economia, per il lavoro e le casse stesse della amministrazione, che sarà certamente chiamata a pagare, con i soldi di tutti noi, i danni economici che ha provocato”.

Nella foto la spiaggia senza servizi, bagni e strutture balneari a seguito della decisione del Comune di Alghero

S.I.