Porta a porta, condomini allarmati

ALGHERO – Sechi, Salvatori, Marzeddu, Unali, Marras, Marras, Ibba, Dettori, Obino, Sghirru, Moni, Meloni, Lobrano, Tilloca, Casiddu, De Franchis, Cossu, Vacca, Ferro. Non uno, neanche un paio, ma una ventina di amministratori condominiali hanno costituito un gruppo promotore per “avvisare” l’amministrazione Bruno, e in particolare l’assessore all’Ambiente Raniero Selva e l’azienda Ciclat dei problemi, ritenuti anche piuttosto gravi, rispetto al servizio di raccolta dei rifiuti col “porta a porta”.

Una lettera redatta e animata dallo spirito collaborativo e senza volontà di creare nessun “muro contro muro” però finalizzata a trovare delle soluzioni che, in primis, non vedano responsabili dei disagi che, oggettivamente, si andranno a creare proprio gli amministratori di condomini. Del resto il “Servizio di raccolta dei rifiuti urbani viene individuato fra quei servizi individuali e indivisibili posti a carico del possessore od utilizzatore di immobili, è ad essi che si rivolge senza intermediazione sia che detengano gli immobili in autonomi fabbricati sia che li detengano in fabbricati condominiali”.

Ad esempio, la creazione di oasi ecologiche. “In un momento di difficoltà economiche generalizzate, per chi conosce anche singolarmente le difficoltà, la nuova determinazione potrebbe costituire un problema che non sarebbe risolvibile e che certamente non può essere affrontato da nessuno degli amministratori sia in ragione delle loro competenze e neppure per la totale inadeguatezza di mezzi e risorse. E per chiudere, sempre gli amministratori. “Le presenti illustrazioni vengono affidate al buon senso degli organi ed enti in indirizzo per farne tesoro e operare di conseguenza, atteso che non si vuol pensare che sia intenzione di scaricare compiti e incombenze, che non sono dovute e che per le ragioni espresse non si possono e non si vogliono assumere”. E questo è solo uno dei tanti campanelli d’allarme. In un territorio unico, particolare e talmente variegato come quello facente capo al Comune di Alghero non è facile attuare delle prescrizioni univoche. Come per altri settori, probabilmente, occorrono determinazioni realizzate ad hoc, quasi, per ogni differente quartiere o anche porzione di esso.

Nella foto una via di Sant’Agostino

S.I.

LETTERA INTEGRALE:
Al Sig. SINDACO del Comune di ALGHERO
Al sig. Assessore alle politich ambientali del Comune di ALGHERO
Al sig. Responsabile del servizio di igiene urbana
dell’azienda Ciclat Trasporti Ambiente Soc. Coop. ALGHERO
Agli Organi di Stampa
Sede

Il sottoscritto Gruppo promotore di amministratori condominiali, mentre ovviamente plaude all’iniziativa del Comune di Alghero, indirizzata a migliorare un servizi delicato ed importante per l’ambiente in genere, e per la vita dei cittadini amministrati del Comune di Alghero,
valutati
alcuni orientamenti comportamentali che si stanno inserendo, in modo sbagliato, nell’informativa riguardante le varie fasi del programma di attuazione dell’instaurando servizio, al fine di
evitare
fraintendimenti o attribuzione di responsabilità incoerenti rispetto alle diverse competenze, così come impropriamente è avvenuto con il servizi idrico, dove, utilizzando un messaggio di collaborazione civica accolto dagli amministratori di condominio nell’interesse dei propri condomini, ha visto gli stessi, su impropria attribuzione di competenze non riconducibili alla loro professionalità da parte di Abbanoa, trasformarsi, in un crescendo sempre più coinvolgente, in letturisti ed esattori di crediti per conto della società di gestione con tutte le responsabilità da tali incombenze derivanti sia nei confronti dell’Ente di gestione che nei confronti dei Condomini. A seguito di tale valutazione
considerato
che il Servizio di raccolta dei rifiuti urbani viene individuato fra quei servizi individuali e indivisibili posti a carico del possessore od utilizzatore di immobili, è ad essi che si rivolge senza intermediazione sia che detengano gli immobili in autonomi fabbricati sia che li detengano in fabbricati condominiali.
A tenore di tale nozione il servizio, ovvero il suo coordinamento all’interno del condominio i per l’uso delle cose comuni ovvero la conservazione dei diritti inerenti le parti comuni dell’edificio e certamente non intervengono nei comportamenti che ciascuno degli amministrati deve individualmente tenere con le altre figure istituzionali o private con le quali si rapportano direttamente.
Partendo da tale presupposto ogni informazione ovvero ogni modo di fare o di agire circa l’utilizzo del servizio, non può riferirsi o farsi carico agli amministratori, per cui sono fuorvianti le risposte date dai responsabili della società di gestione ai cittadini in merito alla richiesta di informazioni, indirizzando gli stessi a rivolgersi agli amministratori del condominio “i quali potranno informarVi”.
Così come sono inappropriate e inconcludenti le richieste fatte direttamente agli amministratori di individuare nei vari condomini isole ecologiche riservate alla raccolta ai fini del conferimento posta a porta, a tal riguardo sarà bene che le autorità preposte tengano conto che i condominii non hanno aree comuni riservabili per tali scopi, e neppure accessibili direttamente agli addetti.
Fermo restando che non vi sono condizioni oggettive per la creazione di aree idonee, in astratto, prima di ipotizzarne una eventuale applicazione, devono essere considerate le problematiche derivanti dalla supposta creazione delle isole ecologiche condominiali. Infatti l’attuazione delle stesse comporterebbe il sorgere di nuovi costi per il condominio derivanti dalla manutenzione e pulizia dei siti e dei materiali e/o attrezzature. In un momento di difficoltà economiche generalizzate, per chi conosce anche singolarmente le difficoltà, la nuova determinazione potrebbe costituire un problema che non sarebbe risolvibile e che certamente non può essere affrontato da nessuno degli amministratori sia in ragione delle loro competenze e neppure per la totale inadeguatezza di mezzi e risorse.
Si è voluto indirizzare la presente nota, con spirito di collaborazione, rappresentando le criticità di attuazione che le autorità preposte devono tener presenti al fine di affrontare, nell’urgenza dei tempi di attuazione, gli opportuni correttivi rispetto ad una ipotesi di lavoro inattuabile.
Le presenti illustrazioni vengono affidate al buon senso degli organi ed enti in indirizzo per farne tesoro e operare di conseguenza, atteso che non si vuol pensare che sia intenzione di scaricare compiti e incombenze, che non sono dovute e che per le ragioni espresse non si possono e non si vogliono assumere.
Con i migliori auguri di successo
Sechi, Salvatori, Marzeddu, Unali, Marras, Marras, Ibba, Dettori, Obino, Sghirru, Moni, Meloni, Lobrano, Tilloca, Casiddu, De Franchis, Cossu, Vacca, Ferro.