Pigliaru s’inchina alla Tirrenia: basta

CAGLIARI – “Basta con gli inchini all’armatore. Pigliaru ci fa o ci è?” Così Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, commenta l’esito “ridicolo” della riunione a villa Devoto tra la Giunta e i rappresentanti della compagnia di navigazione. “La convenzione deve essere rivista perché lo stesso documento prevede la verifica degli equilibri economici dopo tre anni. Qualcuno avvisi il “vispo” presidente che ne sono passati quasi sei. Per quanto riguarda le tariffe – prosegue Cappellacci- chiunque abbia provato soltanto a prenotare un viaggio in questi anni può verificare la parole dell’amministratore delegato della compagnia di navigazione. Stiamo parlando delle stesse Tirrenia e Moby sanzionate per 29 milioni per abuso di posizione dominante sulle rotte sarde su segnalazione delle società di logistica, vessate dalla condotta delle compagnie? Il presidente della Regione su questo non ha proprio nulla da dire? Trasferiscono la sede senza neppure una telefonata e lui “torna a cuccia” solo perché gli assicurano che nascerà una nuova compagnia dalla fusione delle due attuali e verrà in Sardegna”.

“Stiamo parlando dello stesso “abile” armatore – evidenzia Cappellacci, dopo aver pubblicato sulla su pagina di facebook il report sulla Moby- di una compagine che ha 40 milioni di perdite nei primi tre mesi dell’anno e che ha bruciato 100 milioni di cassa in un solo anno? Saremmo curiosi anche di sapere se siano state pagate le rate per l’acquisto della Tirrenia o se lo Stato e la Regione stiano continuando a trattare con i guanti bianchi un debitore in ritardo. Quando un comune mortale si comporta così, Equitalia bussa puntuale alla porta. Insomma, il vertice ci oggi conferma una sola cosa: il presidente della Regione e il suo assessore non sono parte della soluzione, ma sono parte del problema”.

Nella foto il presidente Pigliaru

S.I.