Pienone? Non ricordate Alghero

ALGHERO – Il titolo di un quotidiano regionale riguardo l’andamento della stagione turistica ha scatenato il popolo dei social che non nient’altro che la popolazione reale trasferita sul web. “Alghero, verso il pienone anche a settembre”. Una comunicazione che, però, pare scontrarsi con quanto riportato nell’articolo medesimo. Infatti leggendo bene il “pezzo” si comprende che ci sono stati dei segnali positivi nonostante il taglio dei 14 voli Ryanair che, bisogna ricordarlo, trasportavano una media di 2000 passeggeri al giorno. Anche se tali viaggiatori non sostavano tutti ad Alghero, risulta impossibile pensare che questo non possa avere influito sull’andamento della stagione turistica. La verità, come comunicato anche dai rappresentanti di categoria, è che quest’anno c’è stato un ritorno al trasporto navale (fino i primi di agosto erano già state trasportate su Porto Torres circa 11.000 persone da Barcellona) e sono giunte più famiglie con auto e questo ha leggermente incrementato i ricavi delle strutture classiche come hotel, mentre tutte le altre hanno sofferto come non mai fino addirittura ai negozi e locali, intesi soprattutto come bar, che hanno registrato un crollo dei fatturati con scontrini di agosto che erano paragonabili a quelli del giugno di un paio di anni fa.

“Ma se neanche ad agosto c’era il pienone, Alghero piena non ve la ricordate”, commenta un imprenditore algherese. E come dargli torto: solo pochi anni fa da El Trò fino al Lido era una fiumana di gente incredibile con anche, soprattutto ad agosto, infinite colonne di auto di ritorno dal mare o verso i luoghi di maggiore attrazione. A lui cui gli fa eco un’altra cittadina che gestisce un b&b “anche a settembre? Perchè i mesi prima c’era il pienone? Abbiamo visto tutti che c’era molta meno gente, soprattutto nei mesi di spalla, mentre è aumentato un po’, come da sempre accade, ma molto meno degli altri anni, ad agosto, ma nessun pienone. E poi tra i commenti anche una serie di improperi per una condizione oggettiva che non può essere rappresentata come un “pienone”. Al massimo possiamo dire che, forse, la stagione può essersi salvata. Di sicuro i flussi economici, e dunque turistici, si stanno modificando a favore di ristoranti e strutture ricettive alberghiere in questo modo c’è la possibilità di avere un introito sicuro ma si perdono importanti fette di mercato, e dunque di villeggianti, ovvero importante ricadute economiche, che si stanno spostando verso altre località sarde dove viene garantita un offerta a 360° che va dall’intrattenimento di vario tipo alla buona ristorazione fino ai concerti e soprattutto alla pulizia dei luoghi e alle tante occasioni di svago.

Insomma quella che era Alghero qualche lustro fa, ma gli indicatori perchè la Riviera del Corallo possa nel breve periodo ritornare a quei fasti paiono esserci tutti. Anche se bisogna fare attenzione a coloro che pare vogliano far abituare gli algheresi ad accontentarsi. Ma non è così, infatti il centro catalano può garantire prosperità, benessere e anche perfino ricchezza a larga parte della popolazione attraendo anche investitori da fuori.

Nella foto di fine luglio alle 20.30 la zona di Porto Salve ad Alghero

S.I.