“Pai, non ascoltarci è un’ingiustizia”

ALGHERO – “La procedura di approvazione dello Studio di Compatibilità Idraulica del PAI per il territorio della bonifica algherese si arricchisce di un nuovo capitolo. Nel risiko delle competenze e del rimbalzo di responsabilità, da Cagliari, l’ADIS ci da notizie ufficiali: potremmo produrre il nostro studio tecnico nella fase delle osservazioni che avverrà nella procedura immediatamente successiva a questa in atto e che in questa fase il loro dialogo è aperto solo con l’amministrazione comunale”. Cosi Tiziana Lai, presidente del Comitato Zonale Nurra rispetto all’annoso, e soprattutto irrisolto, problema del Pai e dunque della Variante della Bonifica che, ad oggi, nonostante ultimatum e scadenze agostane, ancora non è stato definitivamente approvato.

“L’amministrazione comunale algherese, richiamata nella nota dell’Autorità di Bacino come per il momento l’unico ente interlocutore, è quindi l’unico ente, fino alla prossima fase dell’iter amministrativo, che avrebbe potuto prendere in carico le nostre istanze e farle pervenire alle autorità regionali che hanno poi il compito di approvare. Alla nostra amministrazione comunale abbiamo sempre chiesto di prendere in carico le nostre istanze, e invece di verificarle e porle all’attenzione appunto degli organi regionali, le ha sempre snobbate ed anzi tacciate come provocatorie e strumentali”.

“L’iter dello studio adesso prevede il passaggio nelle mani degli Assessori Regionali che compongono il comitato istituzionale, per l’approvazione che di fatto chiude questa prima fase del procedimento, e a cui sono già state inviate le nostre istanze. La nostra costanza e perseveranza nel rilevare gli evidenti errori macroscopici e di falsa interpretazione della realtà territoriale per porli all’attenzione delle autorità competenti si radica sul principio di partecipazione tra amministrazione pubblica e cittadini, caposaldo del nostro ordinamento amministrativo e principio fondamentale per la tutela dell’interesse pubblico”.

“Sulla base di questo principio abbiamo sempre cercato il dialogo con l’amministrazione comunale prima, ora con gli Assessori Regionali ed ulteriormente con gli uffici. L’unico nostro obiettivo è, soprattutto in questa fase di progettazione, che si verifichi quanto da noi evidenziato e si corregga ove necessario, perchè rimandare le correzioni alla fase successiva o dopo l’approvazione dell’iter, costringerebbe tutti noi contribuenti cittadini ad un immane sforzo economico”.

“L’amministrazione Comunale infatti, per chiudere il processo amministrativo di adeguamento del PAI, nella seconda fase della variante in art.37, si troverà sicuramente costretta a dover correggere il proprio studio che verrà certamente stravolto dalle osservazioni che giungeranno con ulteriori costi a carico delle casse comunali. Nel frattempo i nostri amministratori comunali si renderanno responsabili di aver lasciato il proprio territorio e le sue aziende nella condizione di massimo vincolo per un tempo indefinito e sicuramente non breve”.

“Chiediamo che le nostre istanze, portate avanti anche con la collaborazione tecnica ed economica della popolazione residente, siano prese in carico e valutate attentamente. E’ responsabilità dei nostri rappresentanti evitare adesso che ne hanno la possibilità, un futuro aggravio di spese sia per l’amministrazione comunale che per i cittadini che intendono difendersi da quella che ritengono un’ingiustizia legata alla fretta di dover dare delle risposte dal sapore politico e non di certo di tutela dell’interesse pubblico”.

Nella foto un tavolo sulla Bonifica con Tiziana Lai

S.I.