Mensa: mamme sul piede di guerra

ALGHERO – Uno dei recenti casi che hanno visto impelagata l’amministrazione Bruno riguarda il regolamento mensa. Questione sollevata dall’Ncd ha visto una serie di scontri e polemiche con anche la mancata risposta in Consiglio da parte della Giunta. Fatto a dir poco inusuale e inedito che qualifca l’attuale situazione politica. Sul tema, però, i genitori non vogliono più aspettare e chiedono una risposta dopo essere stati ricevuti a Sant’Anna. Incontro a cui non sono seguiti i fatti come annunciato. Cosi la delegazione di mamme ha scritto una lettera aperta che qui pubblichiamo integralmente.

Lettera delle mamme all’amministrazione Bruno:
“Il giorno 23.10.2015 si è svolto un incontro tra alcuni genitori degli alunni della Scuola dell’Infanzia e Primaria di Alghero e l’Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Mario Bruno e dall’assessore alla pubblica istruzione Gabriella Esposito. Il colloquio verteva sulla necessità di segnalare il disagio, avvertito da numerose famiglie della nostra città, relativo alle nuove modalità di accesso e fruizione del servizio mensa scolastica. A tal proposito è necessario ricordare che l’attuale amministrazione ha commutato la precedente modalità di pagamento, che prevedeva l’acquisto di buoni pasto, in una retta, da versare anticipatamente in una soluzione unica o in rate bimestrali. Questo pagamento copre l’erogazione dei pasti fino a maggio. L’eventuale fruizione della mensa a giugno dovrà essere corrisposta a parte.

Apparentemente non cambia il costo del singolo pasto, ma notevoli sono le diversità per quanto concerne l’ammontare totale e gli eventuali rimborsi. Così come scritto, infatti, nella brochure esplicativa del comune (scaricabile all’indirizzo http://www.comune.alghero.ss.it/.galleries/doc-comunicazione/Mensa_2015-2016.pdf): “La quota di contribuzione spettante a ciascun utente ( elaborata a seguito di un’analisi dettagliata dei pagamenti predisposti dagli utenti negli ultimi tre anni) è la quota da pagare del genitore/tutore in base alla fascia di reddito a cui appartiene, moltiplicata per i giorni di mensa che l’amministrazione intende erogare e che sono stati rilevati in 146 giornate annuali, decurtata il numero di assenze nell’arco dell’intero periodo di refezione scolastica, che è mediamente di circa il 20% per la scuola dell’infanzia e del 10% per la scuola primaria.”

Le assenze che dovessero tuttavia superare tale quota non sono rimborsate se non in seguito ad una mancata fruizione continuativa della refezione scolastica, pari a 10 giorni per la scuola primaria e 12 giorni per la scuola dell’infanzia.

Durante l’incontro era stata garantita la possibilità di rimodulare le modalità di pagamento, in base alle proprie esigenze e senza dover fornire motivazioni specifiche, soprattutto per una questione di riservatezza, segnalando le proprie intenzioni anche solo via e-mail. L’assessore Esposito si era anche impegnata affinché fosse garantita la possibilità di rimborso nel caso in cui il totale delle assenze, in riferimento alle percentuali previste per le due tipologie di scuole e certificabile dalle stesse, si fosse discostato di un certo numero di giorni non cumulativi rispetto a quelli già previsti dalla “statistica”.

Il resoconto dell’incontro e l’esito, a parole positivo, avrebbe dovuto essere reso pubblico di lì a poco. Abbiamo atteso invano che l’amministrazione diffondesse attraverso i suoi canali ufficiali, gli accordi raggiunti, sollecitando con garbo questa doverosa divulgazione anche attraverso l’invio di alcune e-mail all’indirizzo del sindaco, alle quali si andrà ad aggiungere la raccolta firme, avviata già da alcune settimane. A tutt’oggi non vi è stata alcuna risposta, sebbene l’argomento sia di notevole importanza, dal momento che coinvolge numerose famiglie, le quali a breve, tra l’altro, dovranno far fronte al pagamento della seconda rata bimestrale, in scadenza il 5 Dicembre.

Dal momento che siamo a ridosso di tale termine e che la parola data rende merito solo a chi davvero la rispetta, determinandone in alcuni casi anche l’affidabilità, è più che mai opportuna e non più differibile una solerte risposta da parte dei referenti dell’amministrazione comunale”.

La delegazione dei genitori
Alessandra Saiu, Oriana Burruni, Anna Di Perla, Cristina Costantino,
Maria Giuseppina Caputo, Antonella Nieddu