Megalomanie politiche e sociali

ALGHERO – Non possiamo non ringraziare sentitamente il consigliere comunale, capogruppo dell’Udc e leader della maggioranza di centrosinistra che dal 2013 governa ad Alghero, Alessandro Loi per le precise e dotte delucidazioni sulla cosi detta “Riforma Madia”. E’ vero che tale provvedimento tecnicamente lascia fuori Province e Comuni, ma l’indirizzo della norma era proprio quello in linea con quanto sbandierato dagli attuali amministratori ovvero il rinnovamento e soprattutto la volontà di dare spazio, anche in ruoli chiave, a volti nuovi o comunque non solo a pensionati (spesso d’oro). Una questione, dunque, non solo tecnica, ma di opportunità politica.

D’altra parte, forse per gli approfonditi studi da novello giurista, il neo esperto di diritto Loi ha perso contatto col proprio partito, o quel che rimane di esso. Infatti, è risaputo, che già da qualche tempo il suo leader avrebbe manifestato l’intenzione di terminare in anticipo la sua esperienza assessoriale (i motivi sono diversi) e per questo ha anche incontrato alcuni esponenti dello Scudo Crociato tra cui colui che ha preceduto il novello giurista nel ruolo di capogruppo. Sarebbe emersa anche la proposta di far ritornare in Giunta proprio l’ex-titolare dell’Edilizia Privata scalzato in consiglio proprio dall’attuale novello giurista.

Inoltre preghiamo i nostri attuali amministratori di non sentirsi “destabilizzati” per degli articoli di stampa che trovano spazio nei pochi media, e singoli giornalisti, che, non con molte difficoltà, provano a raccontare una narrazione differente rispetto a quanto dettato da Sant’Anna, anzi oggi da Porta Terra. Forse, ripetiamo forse, farebbero meglio a sentirsi “destabilizzati” da altri fattori. Qualche esempio? L’assenza, dopo cinque anni di governo (diretto e indiretto) di un nuovo funzionante appalto di igiene urbana, della mancata realizzazione del Puc e Pul, di un porto ridotto a scalo da paesotto, dei mancati interventi di Maria Pia e Porto Conte, della mancata riqualificazione delle borgate, di interventi isterici sull’aeroporto, dell’affondamento del turismo e soprattutto di essere riusciti ad arginare la drammatica emorragia di posti di lavoro con la disoccupazione che è oramai al 50% della popolazione attiva algherese.

Infine, ma oramai ci si è fatta l’abitudine, è deplorevole il metodo scelto per rispondere alla notizia in esame. Ovvero, disprezzando ogni regola, scritta e non scritta, è stata data e diffusa la risposta attraverso un altro mezzo d’informazione che, in maniera sprezzante e arrogante, critica un’altra testata giornalistica. “E’ chiaro che oramai hanno perso contatto con la realtà, questi sono chiari ed evidenti fenomeni di megalomania politica e sociale“, ha detto a proposito un esperto e apprezzato politico. E se possiamo, un consiglio ai nostri amministratori, entourage e lacchè vari, come scriveva il premio Nobel Grazia Deledda. “Siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne, e la sorte è il vento”. Ed il vento cambia, sempre.

S.I.