La Regione può finanziare i low-cost

ALGHERO – La Regione può investire sul low-cost. Una frase attesa da tutti, ma non come boutade o ennesimo tema della discordia, ma proprio come decisione ufficiale degli organi preposti ovvero la Commissione Europea. E, secondo quanto riportato in queste ore dalle agenzie, a Bruxelles avrebbero finalmente sciolto il nodo legato agli “aiuti di Stato”. Dentro quello che è definito “regolamento generale di esenzione per categoria” viene stabilito che gli Stati membri possono investire denari negli aeroporti regionali che arrivano fino a 3milioni di passeggeri. In pratica una “sentenza” attesa da troppo tempo che andrebbe a superare alcuni degli ostacoli alla base dei problemi ad Alghero con la Ryanair e il seguente taglio dei voli a favore di Cagliari dove, bisogna ricordarlo, nel 2009 fu creata, per scelta dell’allora governo regionale, un’altra base. Ma, finalmente, c’è qualche spiraglio legato anche a precedenti indicazioni divulgate piu volte da politici e sindacati. Quello che tutti, soprattutto le tante piccole attività in ginocchio della Riviera del Corallo, attendevano da mesi.

L’assessore Deaiana, che a breve andrà a guidare la Port Authority, resta piuttosto prudente anche se conferma che “per la Sardegna si aprono scenari interessanti, anche se non immediati, soprattutto per Alghero”. Mentre meno tentennante la commissaria per la Concorrenza, ovvero colei che decide, Margrethe Vestager “vogliamo fare in modo che le società di gestione possano competere in maniera paritaria nel mercato interno” e poi “questo permetterà alla Commissione Europea di concentrare gli sforzi sui veri aiuti di Stato”. Parole che suonano come una dolce melodia o ancora come una vera e propria speranza per un territorio, quello algherese e del Nord-Ovest dell’Isola, abituato per oltre 15 anni a volare a prezzi stracciati e con le low-cost che hanno, di fatto, colmato le gravi lacune della continuità territoriale. Percorso interrotto per le note vicissitudini legate ai trasporti e anche per la mancanza di azioni a livello locale legate al turismo e infrastrutture. Ma le nubi grigie sul trasporto aereo isolano pare, ora, possano essere finalmente sgombrate anche se, ovviamente, c’è da attendere la definizione da parte della Commissione Europea del nuovo regolamento e dunque assegnare le corrette direttive alle società di gestione aeroportuali.

Nella foto le compagnie “low-cost” Ryanair ed Easy Jet

S.I.