Italia, un paese senza Stato

ALGHERO – Orune, Pattada, Fonni, Buddusò, tanti altri centri della Sardegna bloccati da giorni a causa della neve e del gelo. Fortunatamente non non si debbono registrare catastrofi come quelle avvenute in Abruzzo, dove hanno perso la vita diverse persone che si trovavano nell’Hotel Rigoplano. Un tragedia, questa, tra le più terribili di sempre anche perchè causata da un’evidente lacuna dei soccorsi e ciò non può che far aumentare rabbia e dolore per le tante, troppe, vite perse. Tutto questo nel 2017 in Italia, Europa. Uno Stato e una Comunità Continentale che non riescono a tutelare la vita delle proprie popolazione evidenzia quanto siano entità, spesso, inutili rispetto ai compiti primari per cui sono preposte. Razzisti nei confronti della propria gente.

Gravi problemi, come detto, per cui ci sarebbe dovuta essere un’attenta programmazione, pianificazione delle azioni e pronto intervento degli organismi preposti, in primis la Protezione Civile. Realtà che, però, devono essere coordinate e attivate nel migliore dei modi dal Governo centrale. Ma, a dramma avvenuto, si sente ripetere il solito ritornello: è un evento eccezionale. Non accadeva da almeno 30 anni. L’Italia, un paese tra i primi al mondo, può ancora essere governata col torcicollo da una classe politica (tutta: destra, sinistra, centro, grillini, etc) totalmente inadatta? D’altra parte i governanti sono solo lo specchio della società civile. Ed è questo il punto. Oramai esiste un’enorme questione culturale. Stiamo perdendo le persone migliori e le forze fresche che scappano, vanno fuori a lavorare. Inoltre la natalità è sotto zero. A questi dati demografici si aggiunge il fatto che non esista più una vera scuola politica nelle sedi, associazioni, partiti che, anche se perfettibile, faceva da “filtro” tra la piazza (oggi anche virtuale) e le istituzioni. In Italia la politica mette bocca su tutto. Rarità nel mondo occidentale almeno in relazione all’Europa e al Nord America. Dunque coloro che vengono scelti e votati hanno un ruolo che va ben oltre i compiti assegnati in tutte le altre democrazie. La politica decide su ogni aspetto, dunque, nel caso specifico anche su chi deve guidare la Protezione Civile o chi deve essere il commissario straordinario al terremoto (Vasco Errani, leader del Pd e già presidente della Regione Emilia-Romagna). Salvo poi accorgerci che sarebbe stato meglio avere dei tecnici. Ma quali tecnici?

L’Italia, con le sue appendici isolane (e sempre più isolate come nel caso della Sardegna), è un paese sempre più povero. Sia economicamente, che (soprattutto) culturalmente. Si trova sempre più scoperto nei ruoli chiave che nei momenti di emergenza, ad esempio, sono richiesti per guidare i vari processi. In tutto questo s’innesta l’obbligo del rispetto ai regolamenti di un’Europa che è palesemente stufa di aver al proprio interno uno Stato che non rispetta i patti e chiede sempre di andare oltre le norme. Certamente terremoto e nevicate record sono casi eccezionali, ma entrambi gli accadimenti erano prevedibili. O meglio, il maltempo era arcinoto che sarebbe arrivato in questi giorni e con anche un’intensità molto rilevante. Per quanto riguarda il sisma è oramai evidente che larghe porzioni del territorio nazionale devono essere definitivamente sgomberate, da abitazioni e attività, perchè a serio rischio crolli. E poi sono mesi, anche oggi, che gli esperti dicono che ci saranno nuove scosse.

Scelte non facili, ovvio. Infatti per prendere queste decisioni, anche impopolari, occorre uno Stato. Ma in Italia, per diversi motivi, alcuni accennati nell’articolo, lo Stato non c’è. Tanto meno l’Europa. Un popolo oramai sempre col cappello in mano: dal Re ai tedeschi, agli Usa ed Europa. Nonostante abbia una ricchezza immensa nel suo patrimonio artistico e naturalistico non riesce ad alzarsi e camminare sulle proprie gambe. In ogni settore, a partire dalla vera industria ovvero il Turismo, occorre perennemente un sostegno esterno. Rari gli esempi virtuosi. Un paese così non può andare avanti. O meglio, andrà avanti, ma è destinato a perdere la sua vera cultura, tradizione, lingue, arte, storia, insomma l’essenza, lo spirito. Del resto, sono proprio molti degli attuali politicanti che stanno tentando di farci capire che dobbiamo alzare bandiera bianca indicandoci come unico futuro il ripopolamento dello Stivale e Isole dai flussi migratori esteri. Ma l’esempio della Francia, evidentemente, non insegna niente. Italia, povera Patria, un paese senza Stato.

Nella foto l’Hotel Rigoplano dove sono morte diverse persone per il mancato sgombero della struttura

S.I.