Incendio, indagini e responsabilità

ALGHERO – Vedere ripartire un incendio dopo quasi 12 ore non è sicuramente normale. D’altra parte Risparmio Casa era ricolma di prodotti infiammabili. Per questo indagini e accertamenti non sono facili. Anche se, salvo sorprese, si può partire da un punto fermo: la matrice non dolosa dell’incendio. Altro aspetto, su cui paiono tutti concordare la non completa sufficienza di uomini e mezzi al momento della propagazione delle fiamme. E poi anche l’analisi sul sistema anti-incendio dell’attività.

Prime avvisaglie verso le 20. Poi alle 22 le fiamme. Dopo qualche ora il grosso incendio. Ma la mattina seguente la distruzione con la ripresa del fuoco. Ed è proprio su questo punto che paiono soffermarsi le prime analisi. Si parla anche di sottovalutazione dell’allarme, possibile, forse quanto a disposizione dei primi soccorsi non era sufficiente. Altrimenti, vigili del fuoco capaci ed esperti come quelli intervenuti avrebbero quasi immediatamente bloccato completamente le fiamme. Invece, ed è quello che ha causato più danni alla struttura e dunque ai poveri algheresi che hanno visto le loro case distrutte, l’incendio ha ripreso vigore la mattina seguente. Un fatto piuttosto grave e su cui, certamente, verterà parte dell’inchiesta.

Altri elementi in mano della Procura della Repubblica e dei Carabinieri sono quelli, come detto, in apparenza piuttosto certi ovvero della partenza dall’attività Risparmio Casa del fuoco. Forse un corto circuito oppure un eccessivo riscaldamento dei macchinari o altro. Fatto sta che, sentendo anche delle persone che vi lavoravano, già prima della chiusura (intorno alle 20.00) ci era accorti di un odore acre e fumo. Ma, all’inizio, non pareva niente di preoccupante. E poi, però il dramma. Fortunatamente, ed questa la vera buona notizia, nessuno si è fatto male. Inoltre altro aspetto positivo è che la struttura ha retto, nessun cedimento da far pensare al peggio, nonostante le temperature infernali nei basamenti. Adesso sarà compito della Procura accertare le responsabilità e poi avviare il percorso per le azioni risarcitorie e soprattutto la riqualificazione dell’immobile. Gli avvocati sono già al lavoro.

Nella foto i vigili del fuoco impegnati il giorno dopo la partenza dell’incendio

S.I.