Fondazione: mostra sul Kurdistan nella Torre Sulis

ALGHERO – L’Associazione “L’Albero Cavo” inaugura la mostra “Tacciano le armi” con le fotografie di Stefano Stranges e Marioluca Bariona,  patrocinata dalla Fondazione Alghero | Musei Eventi Turismo Arte.

La mostra che si compone di 31 scatti e anticipa la presentazione del libro – reportage “Tacciano le armi” di Adriana Fara, Stefano Stranges e Marioluca Bariona in collaborazione con la FOCSIV, le traduzioni in inglese di Alessandra Mariano, pubblicato da Edizioni Eugraphìa nella collana di saggistica Skepsi.

In occasione della mostra saranno proiettati due video della durata di dieci minuti, realizzati durante il viaggio dei tre autori nel Kurdistan iracheno a marzo scorso, in occasione della visita di Papa Francesco in quelle terre.

“Tacciano le armi” è un libro–reportage sul Kurdistan iracheno che raccogli impressioni, interviste, testimonianze e saggi di autori iracheni, curdi e italiani. L’importanza e il significato del viaggio apostolico di Papa Francesco per la popolazione di quella terra, raccontato in un reportage tra i volti delle persone nei campi profughi e rifugiati, nelle vite dei cristiani dimenticati in una Medina e su frontiere sempre più porose e insidiose. Il libro,di 128 pagine, comprende alcune poesie tratte da: Laura Schrader, “Canti d’amore e di libertà del popolo kurdo”, © 2019 END Edizioni; “Sherko Bekas. Scintille di mille canzoni”, © 2017 Scienze e Lettere; Paola Splendore, “Choman Hardi. La crudeltà ci colse di sorpresa”, © 2017 Edizioni dell’Asino.

 

Stefano Stranges è un fotografo e fotoreporter indipendente italiano.Classe 1978, inizia la sua carriera professionale nel 2006 nel mondo della moda e del reportage di viaggio, ma ben presto punta il suo obiettivo verso le tematiche sociali più problematiche del pianeta. Iniziano quindi le collaborazioni con ONG nazionali e internazionali.
I suoi scatti catturano le dure realtà che attanagliano la società contemporanea, dallo sfruttamento alle guerre civili, dai disastri causati dalle catastrofi naturali alle problematiche dovute ai cambiamenti climatici. Con le sue foto ha sovente raccontato come l’uomo, nonostante le varie avversità, riesca sempre a ritrovare la forza di creare un nido, anche in assenza di pareti. Ha immortalato lo sfruttamento legato alla produzione degli strumenti tecnologici, dagli abitanti del Congo nelle miniere di coltan alla immensa discarica tecnologica del Ghana, in un reportage che lo ha portato a essere premiato con diversi riconoscimenti internazionali. Questo lavoro è stato inoltre argomento di una talk tenuta al TEDx della città di Rovigo nel 2019. Ha trattato la questione dell’infanticidio di genere nelle aree del sud dell’India e quella delle problematiche ambientali nel nord dello Zimbabwe in una lunga collaborazione con l’ONG Terre des Hommes. Dal 2017 ha avviato un progetto legato alla didattica e sensibilizzazione in aziende e centri formativi in qualità di relatore. Alcune sue foto fanno parte della Collettiva EXODOS, mostra che nel 2019 ha ricevuto la Medaglia d’oro al valore sociale dal Presidente della Repubblica.
Ha pubblicato i suoi reportage su numerose riviste, tra le quali Rolling Stone, Il Reportage, Millenium del Fatto Quotidiano, Jesus Magazine, Il Manifesto, La Stampa, La Repubblica, Left Magazine, Famiglia Cristiana. I suoi lavori sono stati esposti in varie mostre, sia personali che collettive, in Italia ed Europa.

 

Adriana Fara è nata ad Alghero. Giornalista professionista, ha collaborato con la Rai, La Stampa e il Corriere della Sera per la cronaca giudiziaria e gli esteri. Ha ricoperto il ruolo di direttore responsabile di due magazine nazionali, uno dei quali dedicato all’Africa. Missioni estere: tre anni nei Balcani (Albania, Kosovo, Serbia, Macedonia, Bosnia), due in
Africa (Missione UNMEE-Etiopia ed Eritrea), Libano, Iraq e Kurdistan. Ha vissuto in Arabia Saudita, Kuwait e in Bahrain per cinque anni, dal 2010 al 2015.
Pubblicazioni: “Bahrain, Never mind” 2017 e “Kally Wally Bahrain” 2018
Ed. RaineriVivaldelli.
“Tacciano le armi” 2021 Ed. Eugraphia

 

Marioluca Bariona nato nel 1971, ha vissuto a Torino, Ventimiglia e Genova, dove si è laureato in scienze infermieristiche. Ha insegnato presso le università di Pisa e Torino.​ Fotografo autodidatta e attivista, utilizza la fotografia come mezzo di sensibilizzazione ai problemi sociali e predilige un linguaggio fotografico concreto e rivolto all’osservazione della realtà. Ha pubblicato su riviste internazionali ed esposto a Torino.

 

 

STRALCI DA “TACCIANO LE ARMI”

 

Il significato di Bartella è “La figlia della rugiada”. Molti cristiani vivevano e vivono ancora lì e molti altri hanno lasciato questo luogo di tragiche sofferenze. Sono conosciuti come persone di buon cuore, intelligenti e grandi lavoratori. Molte di queste persone sono medici, ingegneri, insegnanti e artisti, come mio suocero. Tuttavia, questo semplice villaggio è stato attaccato molte volte nei secoli passati e l’ultimo attacco è stato da parte dell’ISIS che è arrivato portando bandiere nere, spade,

molteplici tipi di armi e, soprattutto, non ha avuto alcuna pietà. “Ricordi di Pioggia” di Aelen. “Sono sicuro che il Papa vorrà anche incontrare i fondamentalisti integralisti, dicendo loro che crede in Dio, nell’amore e nella riconciliazione perché loro hanno un’influenza sulla strada. “Ankawa”, intervista a Bashar Matti Warda, Arcivescovo Caldeo di Erbil.

 

“A questo punto possiamo inquadrare la domanda: che significato ha nel mondo di oggi l’Iraq? Per me è il nervo lesionato dal quale si è diffuso l’attuale malessere arabo. Questo malessere è parte importante del malessere islamico. Dunque il viaggio lo ritengo un pellegrinaggio nel più ampio malessere islamico del quale Francesco ha colto l’urgenza di curare il punto di origine”. “Francesco” di Riccardo Cristiano

“Sono venuta alla luce in questo angolo di mondo e in questa cultura durante il genocidio di Saddam Hussain. La campagna di Anfal, come la chiamò Saddam, ci costrinse alla fuga nel vicino Iran, e oggi sto scrivendo questo testo all’indomani dell’ennesimo genocidio del nostro popolo, e in particolare dei curdi della nostra antica fede yazida, i pochi che sono sopravvissuti a 73 precedenti genocidi iniziati nei giorni delle espansioni islamiche, 13 secoli fa. “Escaped” di Seivan M. Sali

Mostra: “TACCIANO LE ARMI” Mostra e Libro – Reportage sul Kurdistan Iracheno

 nei giorni della visita di Papa Francesco

Luogo: Torre di Sulis Fondazione Alghero | Musei Eventi Turismo Arte Piazza Sulis, 07041 Alghero SS

Inaugurazione: Mercoledì 3 Novembre 2021, ore 18.00

Periodo: dal  3 novembre al 15 novembre 2021

Orari:  Tutti i giorni dalle 10-12 dalle 15-19

Info e prenotazioni: L’Associazione “L’Albero Cavo”,  info@lalberocavo.it

340 321 10 28