Famiglie in crisi, Abbanoa tuteli gli algheresi

ALGHERO  – “Sul fronte tributario e fiscale il comune di Alghero, come altri comuni della Sardegna, sta andando incontro ai cittadini con ogni mezzo. Lo ha dimostrato con l’approvazione del nuovo regolamento per la dilazione dei pagamenti dei tributi. In questa fase così nera dell’economia italiana è indispensabile aiutare tutte le famiglie e le imprese che oggi stanno vivendo il dramma socio economico causato dall’emergenza covid”. Così Christian Mulas in qualità di presidente della commissione consigliare sul servizio idrico integrato. 

“Scongiurare la desertificazione economica del paese, della regione e della città è preciso compito di ogni rappresentante politico. Per questo non possiamo tacere davanti alla ripresa delle bollette pazze di una società che nuovamente infligge una stoccata al cuore ai cittadini algheresi; Abbanoa. I nuovi salatissimi conguagli rischiano di danneggiare le famiglie e le imprese, causando ulteriori chiusure e una progressiva perdita di posti di lavoro, proprio mentre le statistiche ci dicono che in Italia ci sono 4.4 milioni di posti di lavoro a rischio per via della contrazione economica legata alla pandemia. Con le aziende ferme a causa dei continui stop per zona rossa, come faranno a pagare? Bollette su bollette, forse qualcuno non ha ben chiara la situazione in cui si trovano cittadini e imprese algheresi oggi. Questo atteggiamento ingiustificatamente aggressivo verso centinaia di famiglie e imprese algheresi e sarde che magari si sono trovati da un giorno all’altro senza un reddito e senza mezzi di sostentamento. Sarebbe vergognoso.

“Abbanoa dovrebbe comprendere la situazione e considerare se sia saggio procedere. È già capitato in passato che i giudici abbiano ritenuto illegittimi i conguagli inviati dalla partecipata pubblica. Come Presidente della Commissione che si occupa del sistema idrico integrato, convocherò il prima possibile una Commissione su questo tema per far sentire ad Abbanoa la voce dei cittadini e arrivare a una soluzione del problema che tuteli il tessuto economico sardo e algherese”.