Dopo Bruno, non c’è Bruno. Forse…

ALGHERO – Dopo Mario Bruno, non c’è Mario Bruno. Questa è la notizia emersa nell’intervista di ieri allo stesso Ad un anno dal cruciale appuntamento col voto Sindaco di Alghero. Tra le parole, calibrate al millimetro e pesate col bilancino, è la prima volta che il Primo Cittadino conferma tale ipotesi. “Al di là della mia persona, lavoriamo per dare continuità” e soprattutto “pensiamo anche all’individuazione di un nuovo candidato, magari più giovane”. Ad un anno dal voto, passaggio che sarà fondamentale per il futuro di Alghero, iniziano a prefigurarsi alcuni percorsi e nel caso di quanto detto dal sindaco, possono pure esserne tracciati di nuovi.

Del resto, c’è poco da girarci introno, o si va con le coalizioni classiche oppure potrebbe nascere una nuova “cosa” allargata e trasversale. Quest’ultima ipotesi potrebbe spingere perfino a derubricare pure nel centro catalano la medesima alleanza che governa l’Italia. Tradotto: se dovesse nascere un’alleanza trasversale in cui venissero escluse le parti più estreme, non è escluso che la Lega possa andare coi 5 Stelle. Ovviamente siamo, ancora, nel campo delle ipotesi e, ad oggi, visti anche gli accadimenti, è più facile e quasi sicuro che si prefiguri un panorama con tre maggiori aree a cui destinare il proprio voto: Centrodestra, Centrosinistra e 5 Stelle.

Molto, se non tutto, purtroppo per chi invece vorrebbe programmare per tempo, si deciderà a seguito del voto delle regionali di febbraio. Certo, non è escluso, che se l’esito dell’udienza di “rito abbreviato” di ottobre palesasse una fine anticipata dall’amministrazione Bruno, non è escluso che la Regione decida di far votare il Comune di Alghero insieme alla Regionali. Altrimenti, come è più credibile che accada, le urne saranno aperte a maggio 2019. E guardando a quella data che, come detto, sarà cruciale per la Riviera del Corallo, per la prima volta emerge che Bruno potrebbe non ricandidarsi a Sindaco. Del resto, non bisogna dimenticarlo, c’è (prima) anche la finestra delle Regionali. Ma, a parte le sue scelte, è da tempo che gli occhi sono puntati su altri nomi tra cui Raimondo Cacciotto, Gabriella Esposito (attuale vice-sindaco) e, poi, come già anticipato da Algheronews, anche Giusi Piccone. Inutile per adesso affannarsi, a parte dare le doverose notizie, infatti nel Centrosinistra e in particolare in casa dem il metodo prescelto, è sempre quello delle “primarie”.

Anche se nessuno dimentica quanto avvenuto nel 2014 con la famosa diatriba e rottura che ha portata Pd e Bruniani a separarsi. Un ricordo, anche se in questa fase apparentemente meno vivo, che invece è sempre ben presente nelle memoria di diversi esponenti democratici e non solo. Per questo, la calma apparente del solleone e mare estivo, xanax naturale de l’Alguer, cela, ma non troppo, la lava pronta ad eruttare dal vulcano della politica cittadina a fine estate, ancora di più da ottobre.

Nella foto la Giunta Bruno con ancora l’ex-assessore Cacciotto (oggi consigliere regionale del Pd)

S.I.