Crisi: autocelebrarsi è da marziani

ALGHERO – Pienone ad Alghero o città deserta? Il tema sta tenendo banco da giorni. Come oramai accade sempre, nonostante vi siano gli smartphone pronti ad immortalare tutto, ci si ostina a battagliare su una condizione di evidente crisi. Una sorta di guerra fra poveri. I commercianti hanno visto un calo vertiginoso degli introiti. Pochi gli appuntamenti di spettacolo nel mese di dicembre. Bar, locali e ristoranti lavorano appena solo il sabato. Nonostante faccia da settimane un clima primaverile la gente giunta ad Alghero è stata poca, molto poca.

Tale condizione, oltre essere subita dagli algheresi e registrata dai media, è approdata anche in maniera preponderante sui social. “Ho parlato con numerosi colleghi: nemmeno più lacrime per piangere”, scrive Enrico Daga, rappresentante di categoria, albergatore e soprattutto consigliere comunale del Partito Democratico di Alghero. “Per essere chiari: io avrei fatto un pubblico elogio a quei commercianti che mostrano tanta sensibilità e lungimiranza, altroché autorizzazione di solo pubblico”. Daga si riferisce a quanto riportato anche dal consigliere dell’Udc Monica Pulina.

L’esponente del Pd poi si sposta sul tema del settore ricettivo con un chiaro attacco all’amministrazione Bruno. “Investire per riempire i pochi hotels aperti, qualche b&b per due giorni, e ottenere qualche comparsata sulla stampa come da cliché, mi pare poca cosa rispetto al deserto nelle strade e nei negozi di queste festività. Non fare autocritica e continuare a celebrare se stessi mi pare oltremodo ridicolo. Ma dev’essere che a Marte funziona così. È bello giocare alla politica quando a rischiare la pelle sono altri”. Del resto è piuttosto inedito esultare per qualche decina di persone in piazza Civica e soprattutto per 1.200 posti letto venduti per Capodanno. Forse qualcuno dimentica l’invasione dei centomila che avveniva alcuni anni fa nella Riviera del Corallo.

Nella foto il consigliere comunale Enrico Daga in commissione

S.I.