Crisi Aeroporto, Governo interessato

ROMA – “Il 19 ottobre Ryanair ha ufficializzato l’intenzione di chiudere, entro la fine del mese, la propria base operativa di volo presso l’aeroporto internazionale di Alghero «Riviera del corallo”. Una decisione con ricadute pesanti in termini economici e occupazionali. Non solo infatti i circa 35 lavoratori del personale di volo con relative famiglie saranno costretti a lasciare l’isola, ma l’intera Sardegna sarà sempre meno collegata con la Penisola. Alghero aveva fatto del trasporto low cost un vero e proprio modello di sviluppo economico e sociale. Questa scelta compromette irreparabilmente la continuità territoriale sulle isole minori”. Lo dichiarano i deputati della Lega Eugenio Zoffili e Guido De Martini firmatari di un’ interrogazione al Governo.

“Si tratta di una situazione aggravata anche dall’immobilismo del sindaco di Alghero che pur avendo dichiarato la sussistenza di trattative in corso tra Ryanair e Sogeaal, per il rilancio del vettore nello scalo di Alghero, in realtà non ha ancora trovato una soluzione. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri delle infrastrutture e dei trasporti, del lavoro e dello sviluppo economico per chiedere quali iniziative il Governo intenda adottare in merito per attenuare le drammatiche conseguenze in termini di collegamenti aerei ed i rilevanti danni economici derivanti per tutto il nord ovest della Sardegna ed evitare il progressivo smantellamento di un importante modello economico di sviluppo”.

“Come Lega – sottolinea il consigliere comunale della Lega, di Alghero, Michele Pais – abbiamo chiesto al Sindaco di conoscere in Consiglio comunale, strategie e programmi a breve, medio e lungo termine della proprietà della Sogeaal. Vorremo sapere inoltre l’eventuale esistenza di un piano di sviluppo aeroportuale e delle rotte utili al potenziamento dello scalo ridotto ormai ai minimi termini e in stato morente, nonché le decisioni in ordine ai livelli occupazionali che puntino a scongiurare licenziamenti, o la messa in cassa integrazione, dei dipendenti”.

Nella foto Michele Pais

S.I.