Alghero zimbello della Sardegna

ALGHERO – “La montagna ha partorito il topolino. E’ proprio il caso di dirlo. Amministrazione (Sindaco e assessori competenti), Presidente e Cda della Meta, Direttore della Meta e soprattutto “Comitato Scientifico” (di cui fanno parte anche Antonio Marras, Gianni Garrucciu, Bianca Piztorno, Giovanni Izza, etc) hanno prodotto il programma illustrato in conferenza stampa e divulgato attraverso la solita e poderosa macchina comunicativa in capo a Sant’Anna. Ma nonostante questo, ancora una volta, non possiamo non esimerci da sottolineare (nostro malgrado) delle gravi pecche e anche qualcosa di più che vanno ad inficiare il “prodotto turistico Alghero” e soprattutto anche la nostra fiducia nelle Istituzioni che, nel caso dell’attuale amministrazione, è già da tempo ridotta al lumicino. Ma questo Capodanno pare essere veramente la pietra tombale su ogni eventuale possibilità di uscire dal tunnel in cui la Riviera del Corallo si trova da qualche anno. Infatti, come abbiamo più volte sottolineato, il settore dell’intrattenimento e più in generale quello degli spettacoli (e dunque anche la mia ampia offerta culturale) possono rappresentare veramente una via d’uscita dalla crisi creando tangibili possibilità per fare impresa e attivare investimenti che, col sostegno di una lungimirante amministrazione, potrebbero creare sviluppo e crescita e contribuire a dare lavoro in un periodo di profonda crisi occupazionale. Detto questo, non possiamo che restare basiti dall’apprendere ancora una volta che le scelte sono fatte “coi piedi” e nonostante i presupposti viene predisposto un programma che, al netto di alcuni appuntamenti di valore, vede trovare spazio ancora una volta coloro che propongono l’eterno format della festa della birra e altri a cui è assegnato ancora il weekend migliore.

Questo mentre tante realtà, storiche o meno, vengono escluse dalle scelte dall’amministrazione ciò nonostante tali associazioni, agenzie, operatori singoli, etc se ascoltati potrebbero dare un apporto migliorativo e fattivo al calendario e in taluni casi, come in quello della realtà rappresentata dal sottoscritto, spesso anche in maniera del tutto gratuita. Mentre non solo la pluralità di contributi è stata attuata, ma anche un pericoloso e drammatico passo indietro verso quella che doveva essere la tanto conclamata e strombazzata (in campagna elettorale) “destagionalizzazione”. In questo senso abbiamo fatto un vertiginoso salto indietro che non può che spaventare vista la netta riduzione del periodo di vitalità turistica il quale è inoltre evidente è sempre più legato alle scelte (anche estemporanee e spesso contrastate) dei privati.

Oltre questo non possiamo non sottolineare la scarsità della proposta per la notte del 31. Un ospite superpagato e sconosciuto che sta facendo diventare Alghero lo zimbello della Sardegna dopo essere stato il luogo in cui si è inventato il capodanno. Mentre oggi assistiamo ad un generale pressapochismo, approssimazione e dilettantismo che non potevano che produrre il peggiore capodanno di sempre di Alghero. Un nome, per il concerto in piazza, che non conosce nessuno. Una cantante, o meglio “vocalist”, che interpreta canzoni di altri e che sicuramente farà uno spettacolo piacevole. Ma questo non può giustificare la spesa di 40.000 euro solo per il suo cachet più spese che dovrebbero arrivare a raggiungere i 70.000 euro. Una cifra enorme per una proposta scadente, mediocre che relega Alghero ad una “bidda” come del resto sta già accadendo da qualche anno a questa parte ovvero da quando si è deciso che le priorità sono altre. Anche se devono ancora spiegarci quali siano queste priorità, visto che per adesso vediamo una città morire, senza più collegamenti aerei, assente di turisti stranieri e adesso perderemo anche quelli regionali. Insomma un disastro che deve vedere i rappresentanti di categoria, e nello specifico la Confcommercio, e anche gli esponenti politici che hanno a cuore gli algheresi intervenire immediatamente per mettere una fine e trovare subito delle soluzioni per salvare il salvabile, prima che sia troppo tardi”.

Marco Cassitta
Agenzia Lime

Capodanno: tutti gli appuntamenti

ALGHERO – “Il Cap d’Any si è sempre caratterizzato per un calendario di grande respiro, con numerosi appuntamenti che tuttavia apparivano scollegati tra loro pur essendo fortemente identitari. Vista la sensibilità dai cittadini di Alghero, dimostrata durante la serata di beneficienza organizzata nel calendario eventi in onore ai festeggiamenti di Sant Miquel, di notevole rilievo è l’allestimento di un banco di beneficienza predisposto presso ogni spettacolo/evento in favore delle regioni terremotate. Un programma di 40 giorni denominato “Mès que un Mes” messo a punto dall’Amministrazione Comunale e dalla Fondazione Meta, che vede il contributo di molti artisti e associazioni culturali, musicali ed artistiche”. Cosi dalla Fondazione Meta riguardo gli appuntamenti di capodanno.

“Il Cap d’Any a l’Alguer gode del contributo per manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico, ai sensi della L.R. 7/1955, art. 1, lett C) dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio. Un cartellone di grandi appuntamenti articolato da “eventi ponte” per ricucire i vari momenti/appuntamenti quotidiani tra loro; proprio per questo motivo tutto l’allestimento del Centro Città viene realizzato con lunghi fili rossi che da Piazza Porta Terra collegano idealmente tutti gli edifici del Centro Storico e di una sorprendente installazione in Piazza Civica, il cuore della Città. Come gli edifici che mantengono la loro identità questi armoniosi fils rouges raffigurano anche il filo conduttore rappresentativo ed identitario del Cap d’Any 2016/2017 intrecciando il Rosso Natale con il Rosso Corallo, simbolo della città di Alghero.
Il cartellone si apre giovedì 1 dicembre con una serie di appuntamenti dedicati al Centenario dalla nascita di
Simon Mossa (1916/2016) un progetto della RAS, Asse.to alla Cultura in collaborazione con Comune di
Alghero, Fondazione META, Ass.ne MASTROS e Società Umanitaria Cineteca Sarda. Dal convegno di
aperura con la presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura Claudia Firino e Pietro Simon, figlio di Simon
Mossa, alla inaugurazione dello spazio delle mostre identitarie presso le Sale Espositive de Lo Quarter, al recital “Pagina Bianca Feltrinelli la Sardegna e Simon Mossa” curato da Gianluca Medas, al ciclo di proiezioni “I film della mia vita. Antonio Simon Mossa e il cinema tra passione e mestiere” curato dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda”.

“Nell’arco dei festeggiamenti del Natale e Capodanno due importanti inaugurazioni: aprono il Museo della
Città e il Museo Casa Manno.
Il weekend da venerdì 9 a domenica 11 vede Alghero protagonista della XLIII Assemblea Nazionale Città dell’Olio dove molti sindaci e amministratori dei Comuni sardi saranno degli alunni speciali della Scuola Quadri presso la Facoltà di Architettura. La città è Tappa Finale Girolio d’Italia 2016. Oltre 50 sindaci proveniente da tutta Italia si incontrano presso Lo Quarter che viene allestito per l’occasione con stand e mercatini dei produttori dei Comuni appartenenti all’Associazione Città dell’Olio. Giunto alla 14° edizione, dall’11 al 17 dicembre il Festivalguer offre spettacoli musicali e di intrattenimento, teatro di strada e performance. Con il teatro itinerante di Claudio Zanotto e l’Asina Geraldina, la street art di La Fille Bertha, il teatro di Romina de Novellis, il laboratorio di luce di Giancarlo Cauteruccio, la parata itinerante
della Discesa dei Giullari di Maurizio Giordo, la performance musicale di Musica Ex Machina, la performance
Riverrun in Effige con Michela e la regia di Lorenzo Mori, #Koi# performance ispirata da “Passavamo sulla
terra leggeri” di Sergio Atzeni a cura di Chiara Murru e Franciscu Medda Arrogalla ed il concerto di Enzo
Avitabile e i Bottari di Portico (domenica 18 dicembre in Piazza Pino Piras)”.

“Trasversalmente il programma prevede concerti di grandi nomi. In Piazza Pino Piras si esibiscono Filippo
Graziani in acustico (8 dicembre ore 21), le Fortissimo String Quartet (sabato 10 dicembre ore 21), Enzo
Avitabile (domenica 18 dicembre ore 21) ed il trio Li Calzi – Righeira – Carlone (sabato 7 gennaio).
Franca Masu ci accompagna verso il Natale presentando “Stella Maris” con Franco Beccalossi (accordeon),
Salvatore Maltana (contrabbasso) ed il Quartetto d’Archi dell’Orchestra da Camera della Sardegna. Il
concerto è il 23 dicembre nella Cattedrale di Santa Maria. Tra Natale e Capodanno tre appuntamenti con la 5° edizione del Barri Vell curato dalla Associazione Jana Project: una serata dedicata all’amicizia e al lavoro che lega Enzo Favata e Marcello Peghin (lunedì 26 dicembre, Sala Conferenza Lo Quarter), una serata musicala “Tre in Una Torre”, dove i tre musicisti si cimentano a turno in un assolo (martedì 27 dicembre Torre di San Giovanni) e il concerto finale di Enzo Favata & Co. (mercoledì 28 dicembre Cinema Miramare)”.

“E ancora, i concerti del Coro Polifonico Algherese (6,7,28,29 dicembre), il concerto dei Giovani Musicisti
curato dall’Associazione Musicale A. Mordenti (domenica 11 dicembre Cortile interno Lo Quarter), il concerto gospel con i The South Carolina (martedì 27 dicembre Cinema Miramare), il concerto di capodanno (1 gennaio) ed il quintetto di ottoni Kimbe’Brass (5 gennaio) ed i concerti di musica corale tradizionale con il Coro Iddanoa Molteleone (venerdì 6 gennaio ore 20.30 Chiesa San Michele) e il Coro Femminile Duennas ( domenica 8 gennaio ore 21 Chiesa San Michele). La notte del 31 dicembre vede salire sul tradizionale palco allestito al Porto Lara Taylor, cantante spagnola interprete del famoso Respect Me che affiancata dagli Ibiza Bandit Band propone un esplosivo spettacolo dance che farà ballare tutti fino a tarda notte. Come da tradizione lo spettacolo pirotecnico illumina la città e saluta l’arrivo del nuovo anno. Per i più piccoli gli appuntamenti iniziano l’8 dicembre con la festa di apertura in Piazza Porta Terra. L’animazione e i laboratori proseguono con La Focaccia di Babbo Natale della RM Management (lunedì 19 dicembre), 5 giorni di invasioni con gli spettacoli dei Moonlight Invasion nel centro storico nella settimana di Natale e gli appuntamenti in Piazza Pino Piras il 6 gennaio dedicati alla befana con Les Estrenes – Festa dels Reis a cura de la Plataforma de la LLengua e il grande spettacolo curato dalla Associazione Culturale La Nuova Piccola Compagnia in collaborazione con i Vigili del Fuoco “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Goldoni, pubblicato prima a puntate e poi edito in volume con titolo”.

“Secondo appuntamento dedicato alla gastronomia dopo il Girolio, il tradizionale appuntamento con il
Mercato Artigianale & Birralguer Winter edition
, la manifestazione gastronomica dedicata ai prodotti
artigianali e allo street food, a cura della Associazione Beachgroup Alguer, si svolge il giovedì 29 e venerdì
30 dicembre nel Mercato Ortofrutticolo. Tanti gli appuntamenti con le esposizioni e mostre in Città.
Dall’1 al 23 dicembre le esposizioni del mercato artigianale della Associazione Culturale Artico animano le
botteghe di Piazza Pino Piras con “Artico Exposed”.

“Nella Torre di San Giovanni domenica 18 dicembre si svolge la conclusione del Concorso Fotografico
FotografiAlamo, curata dal ristorante Alamo
. La Torre di Sulis ospita dal 5 al 23 dicembre il laboratorio di lingua inglese per bambini dove sarà possibile, per i piccoli protagonisti, fare fotografie con Babbo Natale. Dal 19 al 25 dicembre nella Torre di San Giovanni l’Associazione Mani Umane presenta Natale & Dintorni, una mostra che racchiude più esposizioni: Sacre Famiglie è una mostra su svariati presepi provenienti da tutto il mondo; Sotto l’Albero è un mercatino di oggetti natalizi prodotti dai detenuti; Befaniadi le Olimpiadi delle Befane è una gara di giochi a squadre costituite da un adulto e un bambino in costume da befana (5 gennaio Lo Quarter)”.

Nella foto Meta e amministrazione

S.I.

Sardegna al World Trade Market

CAGLIARI – La Sardegna in vetrina nel Regno Unito, mercato-obiettivo che ha registrato le maggiori percentuali di crescita nel biennio 2015-16 con un complessivo più 36 per cento di presenze rispetto al 2014. Da lunedi a mercoledì 9, la Regione accompagnerà e supporterà al World Travel Market di Londra, fiera turistica tra le più prestigiose al mondo, 40 operatori isolani (hotel e catene alberghiere, tour operator e agenzie di viaggi, società di servizi e consorzi), accreditati dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, che avranno uno spazio espositivo nello stand ‘Sardegna Endless Island’.

“L’isola punta a confermare nel 2017 il fortissimo appeal sul mercato britannico – dice l’assessore Francesco Morandi, presente all’appuntamento londinese – e a consolidare il suo posizionamento sui mercati internazionali, specie quelli ‘storici’, con la strategia basata sulla straordinaria qualità di vita. Attorno ad essa – aggiunge – stiamo strutturando un’offerta competitiva, in cui, accanto al prodotto principale marino-balneare, rientrano aspetti legati a identità e cultura. Su questi è stato definito un cartellone di eventi con programmazione triennale, la valorizzazione degli itinerari in parchi e aree protette, benessere e buon cibo, e una serie di percorsi enogastronomici, sostenibilità, cammini e attività sportive. Tutte motivazioni di viaggio con le quali la Sardegna intende ispirare nuovi visitatori del Regno Unito, nel corso di tutto l’anno e su tutto il territorio regionale”.

Il Wtm è l’evento leader mondiale per il settore viaggi: un’opportunità per realizzare incontri, avviare contatti, prendere accordi. La fiera è aperta a tutte le categorie del mondo dei viaggi (circa 40 settori): saranno presenti 50 mila professionisti da 182 destinazioni. Si stima che il giro d’affari nel 2014 e 2015 sia stato intorno ai 2,5 miliardi di sterline in ciascuna delle due edizioni. La fiera londinese è una tappa di promozione fondamentale, da sempre ‘bussola’ delle tendenze della successiva annata turistica, appuntamento che, oltre al business, offre agli operatori la possibilità di aggiornarsi sugli sviluppi del turismo internazionale.

Da gennaio ad agosto di quest’anno, dal Regno Unito la Sardegna ha ricevuto 68 mila arrivi, contro i 63 mila dei primi otto mesi dello scorso anno, e ha ricevuto 396 mila presenze nelle strutture ricettive rispetto alle 348 mila del 2015, con incrementi dell’8,5 e del 14 per cento. Una crescita notevole che si aggiunge a quella del 2015: 19 per cento negli arrivi e 22 per cento nelle presenze. Nel biennio il balzo è stato dunque del 27,5 per cento negli arrivi e del 36 per cento nelle presenze. Il Regno Unito è il quarto bacino di affluenza più numeroso per la Sardegna a livello internazionale, dietro Germania, Francia e Svizzera, ottavo assoluto considerando anche i mercati nazionali. Le richieste del mercato di lingua inglese sono orientate sia verso i prodotti più tradizionali come turismo balneare e culturale, sia verso quelli più innovativi, turismo enogastronomico e attivo–sportivo.

Nella foto il WTM

S.I.

Nasce il logo Alghero-Turismo |video

ALGHERO – Presentato il rinnovato logo di “Alghero Turismo”, trait d’union delle potenzialità turistico-comunicative di tutte le specificità della Riviera del Corallo. “E’ un restyling del logo già utilizzato in passato dall’ex Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Alghero – ha sottolineato il direttore Meta, Paolo Sirena – accuratamente rinnovato e attualizzato dall’elaborazione grafica del professionista Massimo Porcheddu, che dai prossimi giorni sarà veicolato su tutti i supporti, sito internet compreso. www.alghero-turismo.it si rifà il look e offrirà una guida pratica per pianificare in casa la vacanza ad Alghero: arricchito nei contenuti, il sito turistico della città sarà il principale veicolo del piano di comunicazione annuale in via di definizione dalla Fondazione Meta e dall’assessorato al Turismo per tutta l’offerta culturale, archeologica e sportiva di cui Alghero sarà protagonista nel 2017″.

“Alghero investe sulla programmazione e la comunicazione, e lo fa con la consapevolezza che questo è il momento giusto per rafforzare la destinazione. E’ un’azione molto importate, parte di un disegno più articolato di marketing territoriale che vede al centro la città di Alghero che si dota di nuovi, moderni e sviluppati strumenti di promozione di qualità. La sfida è quella di rafforzare l’identità, decentrarla e renderla facilmente comunicabile” sottolinea l’assessore al Turismo, Gabriella Esposito. “E’ un marchio che, tra le altre cose, racchiude in se la filosofia che muoverà il lavoro della Fondazione nei prossimi anni – precisa il presidente Meta, Raffaele Sari Bozzolo – la multidirezionalità dell’azione che dobbiamo intraprendere per il bene comune della città in più direzioni, con forza e grande senso identitario”.

“Da un lato le nuove tecnologie, l’App dedicata ai turisti e gli strumenti più moderni – ha concluso il sindaco Mario Bruno ripercorrendo il lavoro di programmazione e innovazione avviato ad Alghero – dall’altra si investe e si rafforza l’informazione tradizionale: da quì la scelta di riqualificare l’immobile pubblico di via Cagliari, nel cuore della città, per rendere un servizio informativo, rivolto tanto ai cittadini quanto ai turisti, più attento e strategico. Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale del calendario di manifestazioni ed eventi del Cap d’Any 2016-2017″.

Nella foto la presentazione del logo

S.I.

Tracollo Turismo: gestione amatoriale

CAGLIARI – “Meno 5% di presenze negli alberghi algheresi che deve essere sommato al più 10% in Sardegna: una vera e propria “Waterloo” per l’industria dell’accoglienza algherese, da sempre motore del turismo isolano”. Così Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia-Sardegna commenta i dati relativi ai flussi di visitatori del 2016. “A questi dati preoccupanti occorre aggiungere quelli che riguardano il segno meno del settore extra-alberghiero, che raggiunge vette superiori al 30%. Tutto ciò accade nonostante le crisi del Nord Africa e i problemi della Turchia liberino milioni di turisti nel Mediterraneo”. [Leggi].

“E’ evidente che la prima causa di questa “picchiata” del turismo algherese è la perdita di 272 mila passeggeri dello scalo nei primi 9 mesi dell’anno, causata dal mancato varo di politiche per il sostegno dei voli low cost ma anche dal blocco decretato da Pigliaru e Deiana nell’ottobre del 2014 della continuità territoriale sulle rotte minori. Ma occorre fare anche qualche riflessione sulla nebbia che avvolge la promozione della città e del territorio e l’offerta di eventi (in mano all’assessorato al Turismo comunale e alla Fondazione Meta): musei chiusi, eventi inesistenti e promozione del giorno dopo fatta su manifestazioni prive di reale capacità attrattiva sono la costante algherese di queste ultime stagioni. Ma, nonostante tutto, influisce negativamente anche la promozione dell’isola che vien fatta con investimenti milionari negli aeroporti isolani. E’ come se la Fiat promuovesse le sue auto all’interno degli stabilimenti. In Sardegna siamo passati dal centrodestra che ha attuato politiche per l’incremento e la destagionalizzazione dei flussi a politiche di promozione e in tema di trasporti confuse o inesistenti che hanno prodotto risultati fallimentari. La risorsa strategica del turismo isolano viene trattata in modo amatoriale”.

“Eppure le promesse elettorali di Pigliaru erano interessanti: Osservatorio Turistico, incentivazione dei collegamenti aerei, rete fra operatori e territori, superamento del turismo balneare con promozione del turismo rurale, culturale e nautico e lotta all’abusivismo sono rimaste mere enunciazioni di principio. Credo che la Giunta dei professori debba prendere finalmente atto dell’incapacità degli accademici al governo di affrontare il tema dei trasporti e del turismo con scelte che non siano di sola facciata. E son convinto che Pigliaru debba una volta per tutte guardare in faccia la realtà, dotarsi di risorse di governo lontane dal suo mondo fatto di dotte enunciazioni e più vicine ai sardi e ai loro problemi. Alghero e la Sardegna – ha concluso Tedde- non possono aspettare il domani di Pigliaru in eterno”.

Nella foto i bastioni nel centro di Alghero

S.I.

Dati Turismo 2016: Caporetto di Alghero

SASSARI – La stagione 2016 va in soffitta. La Federalberghi-Confcommercio per la Provincia di Sassari, 94 associati iscritti su 110 strutture alberghiere operanti in area provinciale, ultima e rende note le rilevazioni relative al periodo maggio – settembre, e le paragona con l’andamento dello stesso periodo dell’anno precedente. Sono stati campionati – fanno sapere dagli uffici delle Confederate di Via Pascoli – 18.259 posti letto, quindi su base stagionale 554.780. Gli arrivi nazionali hanno raggiunto quota 34.996, quelli d’oltralpe 59.376, le presenze connazionali hanno toccato le 119.534, quelle straniere 261.084. L’indice di riempimento posti letto, ottenuto dividendo le presenze totali per i posti letto disponibili totali è stato del 68,61%. Nell’omologo periodo dell’anno 2015, l’indice di riempimento era salito al 69,60%. La perdita, in area vasta, si limita ad un punto percentuale. Vale la pena, vista l’eterogeneità del prodotto turistico provinciale, soffermarsi sui numeri delle varie territoriali. Alghero: campionati 11.934 posti letto, quindi 365.060 su base stagionale, 22.090 arrivi area Italia, 42.915 arrivi area prevalentemente europea. Le presenze nazionali sono state 67.692, quelle straniere 192.715. L’indice di riempimento posti letto rispetto all’anno 2015 perde 4,88 punti di competitività (che di fatto diventano 6 punti in meno sulle presenze), passando da 76,21% all’attuale 71,33%. Impressiona la perdita di volume da mercati transfrontalieri: le presenze garantite da quei mercati passano, per giugno, da 86,10% del totale del 2015 a 74,34% del 2016, per luglio da 86,93% a 76,76%, per agosto da 78,52% a 62,49%. Solo in parte recuperate dalle maggiori presenze garantite dal mercato nazionale. Una inequivocabile conseguenza, questi cali, dei minori arrivi sullo scalo Riviera del Corallo, imputabile alle 14 destinazioni internazionali collegate in meno rispetto al recente passato.

Diversa la musica in area Golfo Asinara. Da quelle parti, il miglioramento è sensibile: campionati 6.325 posti letto, quindi 189.720 su base stagionale. Arrivi nazionali 12.906, arrivi d’oltralpe 16.461, presenze italiane 51.842, presenze estere 68.369, indice di riempimento posti letto al 63,36% contro lo 54,04% del 2015. Una crescita di 9,32%, in linea con la crescita del resto dell’Isola, che può essere spiegata anche in ragione di una maggiore accessibilità del prezzo del prodotto alberghiero rispetto ad esempio a quello algherese, in un anno nel quale gli aumenti medi delle bigliettazioni aeree hanno inciso sul complessivo budget a disposizione della vacanza. In più, aree Nord Sardegna equidistanti tra Alghero e Olbia hanno indubbiamente drenato le maggiori presenze garantite dallo scalo olbiese. Non irrilevante, il maggior gettito garantito dallo scalo portuale portotorrese, che per prossimità ha beneficiato le località turistiche più a ridosso.

Ovviamente, la grande crescita dell’area del Golfo non è bastata, stante la diversa offerta di posti letto con Alghero, a controbilanciare la perdita complessiva di riempimento letti provinciale. Per Alghero, invece, nei mesi clou dell’estate rivierasca, si contano le perdite. La ragione è quasi banale: la prossimità dello scalo aeroportuale favorisce lo “short break” in area limitrofa allo stesso. I minori passeggeri in aeroporto hanno quindi condizionato la capacità di saturazione del posto letto da giugno ad agosto, appannaggio di una clientela indipendente nell’organizzazione del suo tempo libero. Settembre, pur essendo alla voce tariffaria ancora un mese di spalla, garantisce la piena fruizione del prodotto marino-balneare, oltre al transito di clienti mediati da Agenzia o Tour Operator, i quali garantiscono densità di presenze (trasportate prevalentemente per mare e distribuite in Sardegna su gomma). Con questo si spiega la sua crescita, già documentata da precedenti analisi.

“Adesso – comunica il Presidente Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari Stefano Visconti – l’attenzione e gli sforzi organizzativi traguardano il prossimo anno. Le azioni commerciali degli albergatori sono già in atto, volte alla vendita di camere e servizi. Funzionali, questi ultimi, all’arrivo di presenze che sul territorio trascinano tante altre economie diverse. Per questo motivo, tutti gli operatori riuniti in associazione, con forza, richiedono alla Regione, socio unico della Società di Gestione Aeroportuale So.ge.a.al., di garantire a quest’ultima e ai suoi manager l’operatività necessaria affinchè si possa tornare ai livelli di transiti che, fino alla fine del 2015, rendevano lo scalo Riviera del Corallo primo avamposto commerciale del territorio. Operatività che verrebbe certamente garantita, in tempi utili per programmare la stagione 2017, da un immediato intervento sul capitale sociale. Visconti conclude evidenziando che le politiche di destinazione spettano alla Regione e non agli aeroporti che, invece, dovrebbero essere strumenti per attuare dette politiche. Su questo la Regione è da sempre mancata e da questo in larga parte derivano i problemi dell’aeroporto”.

Nella foto il centro storico di Alghero

S.I.

Turismo nautico: Alghero perde milioni

ALGHERO – “Una barca del genere (tra i 18 e i 24 metri), ormeggiata in un porto, crea un indotto medio di 41.594 euro l’anno. Circa 20.000 vengono spesi per la barca tra costi di gestione e ormeggio. La quota residua è la spesa sostenuta dall’armatore e dagli altri ospiti in shopping, ristorazione, cultura, intrattenimento e trasporti”. Sono ancora una volta i Riformatori Sardi che, coerenti con la loro linea di pensiero da sempre finalizzata a sostenere progetti e azioni dedite allo sviluppo e crescita dei territori, ritornano su uno dei temi centrali del mancato sviluppo e drammatica crisi che attraversa Alghero: la mancata realizzazione del nuovo porto.

“I numeri confermano che i porti turistici rappresentano una fondamentale realtà di crescita economica e sociale: per ogni 4 ormeggi si genera un posto di lavoro stabile creato direttamente dalla gestione del “marina” o indirettamente dai servizi connessi grazie al fatto che il diportista, nella sua caratterizzazione di “stanziale” o “in transito”, possiede una elevata capacità di spendita. Perché ad Alghero no? Perché il Porto di Alghero non è in grado di attrarre turismo nautico? Quanto dobbiamo ancora attendere la riqualificazione dello scalo?”

Nella foto un esempio di imbarcazione che potrebbe giungere nel porto di Alghero una volta riqaulificato

S.I.

Tracollo Turismo: chiude Las Tronas |video

ALGHERO – L’annata 2016 verrà ricordata come una delle peggiori stagioni turistiche di sempre. Almeno fino ad oggi lo è. Come accade spesso in questi casi al netto dei dati, seppur faro di ogni ragionamento, e delle varie comunicazioni, più o meno partigiane, sono i fatti a raccontare al meglio di ogni cosa la realtà. Dopo 60, ovvero da quando ha aperto, quest’anno, salvo ripensamenti dell’ultim’ora, l’Hotel Las Tronas chiuderà. L’albergo extralusso divenuto anche un brand della bellezza della Riviera del Corallo, incastonato in una baia potenzialmente dal valore immenso. Tra i bastioni e il colle del Balaguer, oggi zone prive di cura e riqualificazione. Tra balaustre provvisorie (da due anni) ammassi di alghe putrescenti e una struttura come il Cavall Marì che da solo imprimerebbe un impulso al settore turistico, se dato dato in mano a privati con possibilità di grossi investimenti, si trova la meravigliosa struttura ricettiva.

Diminuzione dei voli, offerta turistica quasi inesistente, decoro e pulizia della città ai minimi termini, nessuno spazio per l’intrattenimento pubblico al chiuso e soprattutto un’assoluta mancanza di strategia e regia turistica negli ultimi anni tra Comune, Regione e territorio hanno prodotto una pessima condizione tanto da far pensare ai proprietari di chiudere i battenti per i mesi invernali. Una scelta che si vuole scongiurare. Ma che, come spiegato al meglio dall’intervista di Algheronews a titolare Vito La Spina, non dipende certo dai tagli della Ryanair, ma, come detto, da tutta una serie di fattori non positivi che questi ultimi anni hanno acuito i loro effetti negativi e anche devastanti.

Nella foto Vito La Spina

S.I.

Tracollo Turismo: Alghero stagionale

ALGHERO – “Come nei migliori film thriller, ecco il finale che non ti aspetti. Un po’ schizofrenico, come d’altronde la stagione che passa in archivio, tra le più travagliate per lo meno psicologicamente, degli ultimi anni”. I dati, forniti da Federalberghi-Confcommercio Provincia di Sassari passano in analisi i rendiconti di 30 strutture ricettive operanti in area provinciale su 93 iscritti in Associazione e 110 esistenti. Partendo da Alghero, i posti letto campionati sono stati 2.330 quindi su base mensile 69.900, gli arrivi connazionali sono stati 3.540, quelli stranieri 9.765, le presenze da oltretirreno hanno raggiunto le 9.677 contro 42.274 da mercati internazionali.

“L’indice di riempimento posti letto passa – fanno sapere da Federalberghi – da 70,25% del settembre 2015 a 74,32% del settembre appena trascorso, segnando un miglioramento del 4,07%. Se possibile, dato ulteriormente migliorato da quanto successo nel resto della provincia: su 1.055 posti letto campionati tra Sassari, Stintino, Castelsardo e Valledoria, quindi 31.650 su base mensile, emerge che gli arrivi di italiani sono stati 1.911, quelli internazionali 3.694. Le presenze di turisti connazionali si sono attestate a 5.082, quelle straniere a 14.507. Ciò che più conta è il miglioramento dell’indice di occupazione letti, che passa da 55,34% del settembre 2015 al 62,21% del settembre in archivio. Si migliora di 6,87%, un risultato davvero inatteso viste le premesse di inizio stagione. Complessivamente, il dato provinciale occupazione letti migliora di 4,54% nel paragone dei mesi di settembre, visto il maggior numero di posti letto offerti da Alghero rispetto al resto dell’area in esame. Certamente, questa chiusura in crescendo non basterà a portare in positivo il dato complessivo maggio-settembre, per fornire il quale l’Associazione sta elaborando le relative tabelle, che renderà note prossimamente. A testimonianza di una stagione in chiaroscuro, incerta fino alla fine”.

L’analisi spetta al Presidente Stefano Visconti. “Le motivazioni di queste performance sono da ricercarsi principalmente con il cambio di genere del turista medio. Infatti, complici i minori arrivi sull’aeroporto Riviera del Corallo, si sono ridotti gli “short break” che ad esempio ad agosto hanno inficiato l’occupazione letti, a favore di presenze portate da tour operator che hanno scelto la nave per veicolare i propri clienti. “In più – prosegue il Presidente – l’eccezionale annata che ha contraddistinto l’operato dell’aeroporto di Olbia ha sicuramente beneficiato in particolar modo località equidistanti tra i due aeroporti del nord Sardegna, per esempio Castelsardo. Per effetto di prezzi più contenuti rispetto all’alta stagione, considerato che settembre dalle nostre parti è ancora un mese di piena estate, non sono stati scoraggiati i turisti che hanno accordato la loro scelta al nostro angolo di Sardegna. Tutto ciò detto – afferma Visconti – , appare la tenuta della località Nord Ovest, che evidentemente ha ancora capacità proprie di attrarre flussi turistici, fino a quando la stessa risulta facilmente raggiungibile soprattutto dall’estero”.

Questo assunto è pienamente dimostrato da ciò che accade già dai primi di ottobre: in concomitanza con la riduzione dei voli sugli scali del Nord dell’Isola, e dei collegamenti via mare, ecco che fioccano le chiusure di fine stagione degli hotel. “Quest’anno – precisa il Presidente Visconti – , ad Alghero, visto l’azzeramento dei collegamenti aeroportuali internazionali e il ritorno del terminal ad uno scalo stagionale, alcune strutture tra le più prestigiose si trasformano da annuali a stagionali. Colpisce il caso dell’Albergo di lusso Villa Las Tronas, cinque stelle cittadino dal blasone importante. Viene meno la sua clientela prevalente nei mesi invernali, quella straniera. Non da meno l’Hotel Domomea, albergo quattro stelle dal punteggio attribuito dalla propria clientela elevatissimo, che sceglie “obtorto collo” per la stessa ragione di fermarsi per il periodo invernale”. Sono segnali davvero inequivocabili, da non prendere a cuor leggero. Si parla spesso di destagionalizzazione, dimenticando che il presupposto fondamentale affinchè ciò possa poi trasmettersi nei fatti è che la località turistica sia collegata al resto del mondo, con vettori aerei che consentano la “vacanza breve” in un periodo (quello autunno-invernale) dove quella è l’unica alternativa di vacanza. “Per questo motivo – conclude Stefano Visconti – le sorti della Società di Gestione Aeroportuale dello scalo Riviera del Corallo ci stanno cosi a cuore, visto che il suo destino si intreccia indissolubilmente con quello della filiera turistica del Nord Sardegna. La chiave per la crescita del comparto sono le politiche di destinazione, dove gli aeroporti sardi, possibilmente in rete tra loro, possano essere un avamposto commerciale e strumento col quale veicolare i turisti”.

Nella foto un incontro del Consorzio Turistico Riviera del Corallo che rappresenta la maggior parte delle strutture ricettive algheresi

S.I.

5 anni fa l’ultimo grande San Michele

ALGHERO – E’ facebook che, tra le tante opzioni che offre, c’è anche quella di ricordarti quello che avevi postato o fotografato qualche anno fa. In questo caso 5 anni fa. Una splendida cascata di fuochi d’artificio dalla Torre di Sulis per celebrare il patrono di Alghero. E soprattutto uno straordinario concerto di Franca Masu accolto da una fiumana di gente, dalle vie Simon, Mazzini, Xx Settembre, dai bastioni fino a sotto il palco posizionato al lato dell’Istituto Alberghiero. E nei giorni prima tanti altri appuntamenti con cori, musica rock, dj, arte e tradizione. La conclusione della Festa de Sant Miquel che, proprio quell’anno, aveva toccato il massimo del suo splendore grazie ad una perfetta sinergia tra amministrazione comunale, assessorato al Turismo, Fondazione Meta, artisti e operatori culturali finalizzata a proporre degli spettacoli legati alle proposte locali e al massimo regionali. Questo per una chiara scelta di differenziare rispetto a quanto proposto l’estate e in altri periodi dell’anno in cui, all’epoca, giungevano e si proponevano nella Riviera del Corallo spettacoli di caratura nazionale e anche internazionale.

Sembrano passati secoli ed invece è trascorso solo un lustro. I giovanissimi, ad esempio coloro che oggi sono ancora studenti degli Istituti Superiori, ovviamente non possono ricordare al meglio quei giorni, ma chi ha dai vent’anni in su fino agli adulti avanzati hanno bene impressa quell’edizione di Sant Miquel e in generale della proposta di spettacoli, cultura e intrattenimento che si predisponeva in quegli anni. Sembra veramente un’altra epoca per Alghero e forse lo è, ma non per strani accadimenti astrali o eccezionali episodi, ma esclusivamente per scelte politiche di chi ha amministrato Alghero dal 2012 fino ad oggi.

Scelte premiate dall’apprezzamento degli algheresi ma soprattutto dai turisti. Un flusso di visitatori, soprattutto, dell’Isola che riusciva a compiere un passo verso la tanto agognata destagionalizzazione. Una parola che oramai, visto il tracollo dei “mesi spalla” e il generale disastro del turismo nel 2016, sembra oramai (di nuovo) un’utopia e ciò, per essere chiari, si traduce in maniera nefasta sull’economia con una sempre maggiore perdita di posti di lavoro in un tessuto sociale già sfibrato e precario. Del resto scelte come quelle effettuate in quegli anni, se perseguite, ad oggi avrebbero prodotto, come per altri format tipo “Primavera in Riviera”, delle solide e definitive ricadute sul territorio. Invece sembriamo all’anno zero con “Alghero che perde lo scettro del turismo”, cenerentola della Sardegna e tutto questo dopo essere stato un Comune che, fino pochissimi anni fa, era il faro di settori come gli spettacoli, intrattenimento e in generale cultura ovvero dei turismi.

Nella foto lo spettacolo pirotecnico per i festeggiamenti di San Michele nel 2011 con sindaco Tedde, assessore turismo Conoci e presidente di Meta Delogu

S.I.

Franca Masu “Lo pais meu”

Franca Masu “Tria la vida”