Music is my boyfriend ad Alghero

ALGHERO – Questo sabato all’Arcafe’ primo appuntamento della serata Bada Bing! ovvero la musica più bella degli ultimi 50 anni mixata dalle due dj donne versatili per eccellenza, per la prima volta ad Alghero, “Music is my boyfriend”. Una sorta di “revival” di qualità. A Torino esiste ed ha grande successo da anni “avanzi di balera”, qui nasce Bada Bing!, ma il concetto è lo stesso: divertirsi e dimenticare per qualche ora le seccature quotidiane.

“Music is my boyfriend,” ospite fisso di queste serate, è un progetto di selecta che nasce nel 2007 nei sobborghi cagliaritani per poi aver trovato spazio in città più grandi come Torino, Milano, Roma. Si tratta di due dj donne, sarde, ovvero Claudia Spettinè e Manuela Apple la cui esperienza musicale è stata caratterizzata da influenze elettroniche e afro-bit, fino ad arrivare alla tropical house, electro, trap. Hanno collaborato con i produttori cagliaritani: Signora Franca, Arrogalla e hanno partecipato a numerosi festival come Dù Bauladu Fest, Sulla terra leggeri, Signal festival, Quit festival, Il Pagliaio festival a Roma, Radio Rat Torino, Bunker Sonidero Torino con Palm Wine.

Tra le varie collaborazioni lavorative sono state sponsor per la Nike Italia all’evento organizzato da Elita “We own the night” a Milano. I loro set non distano molto da quanto proposto dall’altra paladina sarda dell’electro Elisa Bee, anche se per Bada Bing! si spazierà tra tutta la musica conosciuta, o meno, degli ultimi decenni, dal rock alla dance dalla canzone italiana al punk fino all’elettronica e reggae. L’inizio della serata è fissato per le 23 circa, l’ingresso è gratuito. La direzione artistica e organizzazione è a cura dell’associazione Primigenia e Arcafè.

Nella foto le due dj del progetto Music is my boyfriend

S.I.

Alghero, parte Mes que un mes

ALGHERO – Ad Alghero entrano nel vivo i festeggiamenti per il Cap d’Any 2017-2018 con il programma di eventi “Més Que Un Mes”, organizzato dal Comune di Alghero e dalla Fondazione Meta, che da domani, martedì 5 dicembre, proseguiranno sino al 20 gennaio. Spettacoli, concerti, mostre, mercatini e Spazio ai Bimbi con EcoCarosello la giostrina ecologica, giochi gonfiabili e il villaggio di Babbo Natale & la Bottega degli Elfi. Si parte questo martedì con la XV^ edizione del FestivAlguer che propone “Road… sweet home” con Olivier Grossetête. Negli spazi dell’ex mercato di via Sassari, sarà allestito il laboratorio-atelier tenuto dall’eclettico artista francese che inviterà il pubblico alla costruzione della sua monumentale struttura intitolata “Des Bâtisses Soeur aux villes Ephémères (costruzione monumentale partecipata in cartone)”. Il laboratorio, aperto da martedì a venerdi dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, coinvolgerà all’incirca 150 partecipanti e durerà quattro giorni.

Grossetête metterà in scena dal vivo le sue ardite installazioni con due differenti performance: sabato mattina, dalle ore 11, il pubblico potrà partecipare alla “Costruzione”, ovvero la realizzazione di una torre a dimensioni naturali nella centrale piazza Sulis. Domenica pomeriggio, invece, sarà il momento della “Decostruzione”, ovvero la conseguente demolizione della torre, con tanto di festa finale, organizzata nel cuore del salotto cittadino.

Sempre martedi, alle ore 18 presso la Torre di San Giovanni, inaugurazione del Mercatino di solidarietà a cura dell’AICCA. Proseguono gli eventi dedicati agli 80 anni dalla scomparsa di Antonio Gramsci con il progetto “La verità è sempre rivoluzionaria” dal titolo “Get Up Stand Up – Storia di Antonio Gramsci” alle ore 18.30, presso la sala conferenze de Lo Quarter, a cura dell’associazione culturale Malik. Dedicato a Gramsci anche l’appuntamento di mercoledì 6 dicembre nella sala conferenze de Lo Quarter alle ore 18, a cura della Società Umanitaria, con la proiezione del film “Nel mondo grande e terribile” alla presenza del regista Daniele Maggioni.

Giovedì 7 dicembre, alle 17.30, presso la Torre di Porta Terra, inaugurazione di Abluzionidoro, esposizione personale dello scultore del ferro Roberto Ziranu. Alle ore 17.30 di giovedì, inaugurazione del presepe di carta, presso Atelier di via Carlo Alberto ( fianco Liceo Manno ), a cura dell’UTE; a seguire, alle ore 19, sempre nei locali dell’Atelier di via Carlo Alberto, inaugurazione della mostra “Il colore diventa forma”, esposizione personale di pittura a cura di Michele Garrò. Tutti eventi che anticipano la giornata di venerdì quando, a partire dalle ore 18, Alghero si vestirà a festa con l’attesa accensione dell’albero di Natale a Porta Terra e delle luminarie con l’allestimento urbano “eLuceFu” a cura di Tonino Serra con la collaborazione dell’architetto Giorgio Donnini e dello stilista Antonio Marras.

Nella foto alcune delle installazioni realizzate da Marras

S.I.

Fo(l)k a Sa Mandra con Junkera

ALGHERO – Kepa Junkera, figura di punta della scena musicale dei Paesi Baschi e virtuoso di trikitixa, l’organetto diatonico tipico di quella regione, approda ad Alghero per presentare il suo nuovo disco “Fok”. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Maria Carta, è in programma mercoledì 29 novembre presso l’azienda agrituristica Sa Mandra con inizio alle 18. “Fok” (cioè fuoco), doppio album contenente 34 tracce, è l’omaggio del grande artista basco per la cultura catalana, e giunge quattro anni dopo un analogo progetto dedicato alla Galizia. Junkera vi ha coinvolto oltre 200 musicisti provenienti da Catalogna, Valencia, Baleari e anche da Alghero, per rivisitare brani di musica tradizionale delle regioni dove si usa la lingua catalana. Ecco il perché anche della presenza di alcuni artisti algheresi e non solo.

Tra le 34 tracce del disco compare “Mariner”, un tradizionale arrangiato a suo tempo da Claudio Gabriel Sanna per i Calic, e lo stesso musicista algherese lo rilegge per la voce di una straordinaria interprete come Franca Masu.
Ma il progetto si amplia e la partecipazione della Sardegna si estende al duo Fantafolk (Andrea Pisu launeddas e Vanni Masala organetto); alle voci del Cuncordu e Tenore di Orosei, e anche ai suoni dei Mamuthones della Pro Loco di Mamoiada registrati lo scorso aprile a Monteleone Roccadoria, dove Kepa Junkera si era esibito in occasione del primo appuntamento di “Freemmos”, le giornate ideate dalla Fondazione Maria Carta per parlare di spopolamento dei piccoli comuni della Sardegna.

Alla presentazione di Alghero, nell’evento intitolato “ Catalani, baschi, sardi: i suoni dell’identità”, saranno presenti anche gli artisti sardi che affiancheranno l’organettista basco che così spiega il progetto: “l’anno scorso ho iniziato questo viaggio senza definire molto bene la sua fine, senza sapere con certezza che cosa andavo a scoprire. Avevo la convinzione che sarebbe stato qualcosa di grande e questo mi ha portato a conoscere una cultura appassionante”.

Nella foto Kepa Junkera

S.I.

Alghero, ecco la stagione teatrale

ALGHERO – Tra la leggerezza dell’ironia e i segreti della scienza, il fascino di incantevoli fiabe sulle punte per la Stagione di Prosa e Danza 2017-18 al Teatro Civico di Alghero organizzata dal CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna, con il sostegno della Fondazione META, fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Alghero e inserita nel calendario “Mes Que un Mès” degli eventi del Cap d’Any 2017-18. Dieci spettacoli in cartellone tra dicembre e aprile con scoppiettanti commedie e variazioni in noir, tra immortali capolavori e testi contemporanei accanto a inedite coreografie per un suggestivo affresco di varia umanità – tra presente e futuro. Questa mattina, al Teatro Civico, la presentazione alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Alghero Gabriella Esposito, del presidente della Fondazione Meta Raffaele Sari e del direttore artistico CeDAC Valeria Ciabattoni.

Tra i protagonisti artisti del calibro di Pamela Villoresi con Claudio Casadio, Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio, l’attore e comico Riccardo Rossi, Benedicta Boccoli e Maximilian Nisi, Nicola Pistoia e Paolo Triestino, oltre alla fisica e giornalista Gabriella Greison e a stelle della danza come Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta. Un esilarante one-man-show e la magia della clownerie, i “witches’ Sabbath” e la scoperta della fisica quantistica, brillanti e maliziose pièces nel segno di Carlo Goldoni e dello spirito parigino e un “caso di coscienza” tra libertà e fato per una stagione raffinata e coinvolgente, che privilegia i moderni linguaggi della scena tra riletture di classici e nuova drammaturgia. Intanto la prossima settimana, negli uffici della Fondazione Meta a Lo Quarter dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19, partirà la campagna abbonamenti riservata nei primi due giorni ( 28 e 29 novembre ) ai vecchi abbonati che intendono rinnovare, mentre per i nuovi abbonati i giorni saranno il 30 novembre e il 1° dicembre.

Il sipario si aprirà – lunedì 11 dicembre alle 21 – su “That’s Life! Questa è la vita!”
– travolgente monologo scritto (insieme ad Alberto Di Risio, uno degli autori di Fiorello) e interpretato da Riccardo Rossi: un vero one-man-show in cui il poliedrico attore, comico e conduttore televisivo riflette sul significato dell’esistenza e sull’inesorabile trascorrere del tempo, con sottile umorismo e gustosi riferimenti (auto)biografici. Il mutare dei gusti e delle abitudini – dalla passione per le mode dell’adolescenza al rito del check-up della maturità, dal rimpianto per la giovinezza al dubbio fascino degli “anta” per un divertissement che insegna ad affrontare le diverse stagioni della vita con la giusta distanza e pazienza… per sé e per gli altri – e una buona dose di (auto)ironia.

Riflettori puntati – mercoledì 10 gennaio alle 21 – su Benedicta Boccoli e Maximilian Nisi, protagonisti di “Fiore di Cactus” di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy, sapida commedia degli equivoci tra ingarbugliate e “spinose” relazioni sentimentali, per la regia di Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese. La pièce racconta la movimentata esistenza di un dentista così innamorato delle donne da non volerne sposare nessuna, finché, costretto a inventarsi una “moglie”, chiede aiuto all’algida segretaria, segretamente invaghita di lui. La fortunata commedia (un successo anche nella versione di Abe Burrows, da cui Gene Saks ha tratto l’omonimo film con Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn) descrive le contraddizioni del cuore con romantico finale “a sorpresa”.

Una moderna favola sulle punte – domenica 14 gennaio alle 21 -con “Lo Schiaccianoci” del Balletto di Roma sulle note di Pëtr Il’ič Čajkovskij: il coreografo Massimiliano Volpini rilegge la trama, ispirata a un racconto di E. T. A. Hoffmann, trasportando la vicenda nelle degradate e misere periferie di una grande città. Il sogno di Clara – e degli altri ragazzi del quartiere – diventa quello di sfuggire a un destino già scritto e il dono di un misterioso benefattore, un pupazzo, rappresenta “colui che ce l’ha fatta” a varcare il confine invisibile che divide le diverse classi sociali. Se la “battaglia dei topi” si trasforma in uno scontro di strada, nel finale ritorna la dimensione onirica e festosa dell’originale, tra danze di tutti i paesi del mondo.

S’intitola “Pss pss” il poetico spettacolo della Compagnia Baccalà in programma sabato 3 febbraio alle 21: spazio all’arte dei clowns con la performance di Camilla Pessi e Simone Fassari, diretti da Louis Spagna, per un emozionante racconto senza parole « con tutta la gravità, l’innocenza e la crudeltà dell’essere». Una partitura in cui le acrobazie circensi si sposano all’intimità e precisione di una grammatica di gesti e sguardi, secondo una nobile tradizione che spazia da Buster Keaton a Charlie Chaplin e Jacques Tati, senza dimenticare il cinema di maestri come Federico Fellini e Tim Burton. I due artisti indagano nei labirinti del cuore umano, mostrando gli impulsi più bassi e terreni e i più elevati slanci di generosità, in un piccolo “poema” visionario.

“Il mondo non mi deve nulla” di Massimo Carlotto – in cartellone mercoledì 14 febbraio alle 21 – è «una commedia ironica e amara a ritmo di mambo» interpretata da Pamela Villoresi e Claudio Casadio, per la regia di Francesco Zecca: sullo sfondo di una Rimini tranquilla, in attesa dell’arivo dei turisti, l’incontro tra un ladro sfortunato e una ex croupier avrà esiti inaspettati. La pièce tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore, sceneggiatore e drammaturgo mette l’accento sulla pericolosa “attrazione del vuoto” che porta i due personaggi sull’orlo di un baratro, costringendoli a riflettere sul senso della vita. Tra rassegnazione e disincanto, un uomo e una donna, in una situazione estrema e paradossale, si trovano davanti a una scelta che potrebbe cambiare il destino.

Viaggio in un mondo incantato, abitato da elfi e fate, con “Il Mantello di Pelle di Drago” del Jas Art Ballet – lunedì 19 febbraio alle 21 – con le étoiles Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta e i danzatori del Teatro alla Scala Maurizio Licitra e Antonella Albano. Ispirandosi alla novellistica popolare, tra fiabe e leggende, le coreografie di Massimiliano Volpini raccontano le avventure della misteriosa dama – fata o regina – alla ricerca delle ultime “anime pure”. Una storia inventata, ricca di simbolismi, in cui l’aspirazione verso un mondo migliore si traduce in un itinerario tra paesaggi fantastici e incontri straordinari, riflesso di un percorso interiore, sulle musiche evocative di Aram Kachaturian, Georges Bizet, Ludwig Minkus e Franz Liszt.

Tra teatro e scienza, “1927 / Monologo Quantistico” scritto e interpretato da Gabriella Greison, per la regia di Emilio Russo – venerdì 9 marzo alle 21 – ricostruisce, a partire da una celebre ed emblematica fotografia che ritrae ventinove uomini (quasi tutti fisici, diciassette dei quali erano o sarebbero diventati Premi Nobel) – la nascita della moderna fisica quantistica. L’atmosfera degli incontri – “witches’ Sabbath” (il riposo delle streghe), secondo la definizione di Albert Einstein – che vedevano riunite alcune delle menti più brillanti del ventesimo secolo, rivive in una narrazione avvincente, impreziosita da immagini, musica e video, che svela la dimensione privata e “umana” dei grandi scienziati che hanno cambiato il mondo con la teoria dei quanti.

Un magnifico affresco della società ne “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni – venerdì 16 marzo alle 21 – nella versione di uno dei più interessanti registi italiani contemporanei, Antonio Zavatteri che mette in scena il microcosmo racchiuso in tre botteghe: «quella di mezzo ad uso di caffè; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere;quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia di biscazza». Tra le perdite al gioco di un mercante e le ansie della moglie, le cure del caffettiere e la malizia di don Marzio, una donna in cerca del marito e i sogni di una ballerina il grande commediografo veneziano mostra vizi e virtù degli umili e dei potenti. Nel cast: Alberto Giusta, Cristiano Dessì, Marco Zanutto, Massimo Brizi, Ivan Zerbinati, Sara Cianfriglia, Cristina Pasino, Alex Sassatelli e Mariella Speranza.

Il talento istrionico e la verve di Gianfranco Jannuzzo e il fascino di Debora Caprioglio in “Alla faccia vostra!!!”, irresistibile commedia di Pierre Chesnot, con adattamento e regia di Patrick Rossi Gastaldi – giovedì 12 aprile alle 21 – per uno spietato ritratto di famiglia tra invidia e avidità. L’improvvisa scomparsa di un celebre scrittore mette a nudo i veri sentimenti dei suoi parenti e conoscenti: la figlia e il genero come la seconda moglie del defunto iniziano a far pianiper il futuro, e perfino il vicino di casa si rivela fin troppo “interessato” mentre l’unica a piangere la perdita è la fedele governante. Tra imprevisti e colpi di scena dalla vicenda grottesca si innesca un vortice di comicità, tra crisi di nervi, gaffes e inattese rivelazioni con finale a sorpresa.

Chiuderà in bellezza la Stagione del CeDAC ad Alghero – giovedì 19 aprile alle 21 – un’altra commedia francese di successo, “La cena dei cretini” di Francis Veber
, diretta e interpretata da Nicola Pistoia e Paolo Triestino. La singolare consuetudine d’un gruppo d’amici, che amano farsi beffe dei propri ospiti per eleggere il miglior “cretino” si ritorcerà contro uno di loro, che per una serie di imprevedibili circostanze si ritrova in compagnia della sua “vittima”, tra visite indesiderate di ex amanti e ispettori del fisco. Una serata indimenticabile per il protagonista, costretto a fare i conti con le conseguenze di un cinico e stravagante gioco di società, con l’esaperazione della moglie che ha deciso di lasciarlo, nonché con i maldestri tentativi di aiutarlo del suo ospite, che rischia ogni volta di provocare una catastrofe – per la sua totale incapacità di seguire le complicate regole mondane e adattarsi alla diffusa e irrinuciabile ipocrisia.

La Stagione di Prosa e Danza 2017-2018 al Teatro Civico di Alghero è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna, con il sostegno della Fondazione META – fondata e sostenuta dal Comune di Alghero, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dall’Isola.

INFO & PREZZI

Abbonamento a 10 spettacoli (Prosa e Danza)

platea: intero € 100 – ridotto € 90

palco: intero € 90 – ridotto € 80

Abbonamento a 8 spettacoli (Prosa)

platea: intero € 80 – ridotto € 70

palco: intero € 70 – ridotto € 60

Biglietti

platea: intero € 15 – ridotto € 13

palco: intero € 13 – ridotto € 10

loggione: €

Anche Samuel per la notte del 31

ALGHERO – Saranno Samuel e gli Ofenbach le star del capodanno di Alghero. La notte del 31 dicembre, sul palco del Cap d’Any allestito nell’area portuale, sarà di scena la dance internazionale degli Ofenbach, duo francese che sta spopolando in tutto il mondo. Attualmente impegnati negli Stati Uniti, saranno ad Alghero per l’unica tappa italiana della loro tournee invernale e per chiudere un anno straordinario. Per gli Ofenbach triplo disco di platino per le vendite in Italia della hit “Be Mine” e oltre cento milioni di ascolti sulle piattaforme streaming. Il duo francese, formato dai Dj Cesar Laurent de Rummel e Dorian Lauduique, è vicino nel bissare il precedente successo con il singolo “Katchi”, diventato autentico tormentone in tutte le radio. Protagonista della notte del 31 dicembre anche Samuel, cantautore e virtuoso chitarrista conosciuto per essere il frontman dei Subsonica. Il codice della bellezza, l’esordio solista di Samuel, è uno degli album più apprezzati e ascoltati in Italia nel 2017 come dimostrano i cinque singoli estratti, da Vedrai a La luna piena sino a La statua della mia libertà. Dopo il successo dei concerti estivi è ora impegnato nel tour autunnale in Italia e in diverse città europee da Londra a Barcellona, ma anche Parigi, Bruxelles, Dublino e Amsterdam. Allo scoccare della mezzanotte l’appuntamento immancabile con lo spettacolo pirotecnico.

“Un programma in linea con la vocazione internazionale di Alghero – ha detto l’assessore alla cultura Gabriella Esposito – le famiglie e i bambini saranno al centro di molti appuntamenti. Un calendario vario che, soprattutto nei fine settimana, ci accompagnerà al nuovo anno. C’è l’importante collaborazione di tante associazioni che insieme all’amministrazione comunale e alla Fondazione Meta. Un’unione di intenti che contribuisce nel migliore dei modi a rendere ineguagliabile l’offerta di Alghero. Chiudiamo un anno ricco di eventi internazionali dove il filo conduttore è la strada come la grande partenza del 100° Giro d’Italia di ciclismo, il mondiale di tennis in carrozzina e il mondiale rally”. Il Cap d’Any a l’Alguer non sarà soltanto le festa del 31 dicembre, ma, come sperimentato con successo lo scorso anno, sarà “Mès que un Mes”.

Oltre un mese di eventi a partire dai primi di dicembre sino alla prima decade di gennaio. Tra gli appuntamenti che saranno presentati di volta in volta, anche la stagione teatrale Cedac che si aprirà al Teatro Civico l’11 dicembre con l’attore Riccardo Rossi. Ritorna l’appuntamento con il Mamatita Festival, il FestivAlguer, il Mercat Artijanal Birralguer, Aperitivi nuragici, mostre e mercatini di Natale, poi i bambini e le famiglie che saranno protagonisti di diversi eventi. Ci saranno momenti culturali dedicati in particolare al 70° anniversario della Costituzione e all’80° anniversario dalla morte di Antonio Gramsci.

Amministrazione comunale e Fondazione Meta hanno pensato anche agli arredi urbani curati dall’artista Tonino Serra. La città sarà addobbata con luci e colori a partire dall’accensione dell’albero di Natale a Porta Terra che dall’8 dicembre darà il via ai festeggiamenti. “Natale e Capodanno come festa di tutti – ha evidenziato il presidente della Fondazione Meta, Raffaele Sari Bozzolo – tappa finale di un 2017 denso per Alghero di avvenimenti e visibilità. Alghero è una città con una storia da conservare ed arricchire, un’identità da difendere e sostenere e un sogno da continuare, come un impegno che si può e si deve onorare”.

Nella foto la conferenza stampa du presentazione

S.I.

Cap d’Any, ecco gli Ofenbach

ALGHERO – Anche quest’anno il capodanno in piazza ad Alghero vedrà protagonista la musica “dance pop”. Se Lara Taylor era sconosciuta anche agli appassionati del genere, il duo che è stato scelto per chiude il 2017 ha sicuramente qualche carta in più da giocarsi a partire dal singolo “Be mine” che ha registrato diversi milioni di visualizzazioni su you tube. Loro sono gli Ofenbach ovvero Dorian Lo e César de Rummel. Dj e produttori francesi di musica “dance pop”.

Si ispirano, anche se con sfumature molto differenti e con brani molto meno “catchy” e più morbidi, a più famosi artisti del settore come Swedish House Mafia, Steve Angello e Sebastian Ingrosso che hanno fatto decollare questo genere. La presentazione dei vari appuntamenti da parte dell’amministrazione comunale e Fondazione Meta è fissata per questo sabato. Nel mese di dicembre ci saranno anche altri spettacoli legati al teatro, musica e altre forte artistiche.

Nella foto il duo francese Ofenbach che sarà protagonista della notte al porto del capodanno algherese

S.I.

Meta, stagione teatrale? |video

ALGHERO – Mentre la questione degli spazi pubblici, come quasi tutti le altre connesse all’operato dell’amministrazione Bruno, è ancora irrisolta, è purtroppo palese che non si sia riusciti a produrre una programmazione e promozione adeguate per le manifestazioni realizzate dal Comune e dalla Fondazione Meta. A questo si aggiunge la perpetrata chiusura del Teatro Civico. Prima per lavori di ristrutturazione, poi per la definizione del sistema anti-incendio e infine per la tragedia della morte, cadendo dentro la struttura del centro storico, di una giovane mamma algherese. Una serie di accadimenti che, di fatto, impediscono ad Alghero di avere una stagione teatrale. Mentre altri luoghi iniziano a promuovere gli appuntamenti dei prossimi mesi, la Riviera del Corallo è, anche in questo settore, è ritornata indietro di diversi anni.

Un peccato. Infatti solo pochi anni fa il cartellone teatrale, con anche concerti di artisti nazionali (Battiato, Paola Turci, etc), stava diventando un altro elemento di richiamo utile a ravvivare i “mesi spalla” che, invece, a parte alcuni appuntamenti locali che non riescono a richiamare neanche i flussi regionali, paiono sempre più asfittici. A puntare i riflettori su tale questione e in particolare sulla situazione del Teatro Civico è Mario Tocci. Il docente di legislazione dei beni culturali all’Università di Sassari, componente del Circolo Terrestri, commenta l’operato della Fondazione Meta in connessione all’assenza di un cartellone della stagione teatrale.

Nella foto e video il professore Mario Tocci

S.I.

Mamatita, ecco The Pose Brothers

ALGHERO – Eleganza, carisma, presenza e non molti capelli sono le caratteristiche con cui si presenta. Giocoliere, considerato tecnicamente uno dei migliori nella sua disciplina. Origini argentine, tanta gavetta in Spagna, soprattutto in terra catalana, e un forte legame con l’Italia: Fernando Pose porterà nella Riviera del corallo il suo “The Pose Brothers”, spettacolo di trasformismo e giocoleria. “Quien es quien?”, “Chi è chi?”, è la domanda su cui fonda la sua performance. Hernan è una maschera del teatro Price di Madrid e si trova sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma ha sempre un asso nella manica per uscire dai pasticci in cui si mette. Perché lui è Hernan, “Il giocoliere”. Nell’esatto momento in cui Hernan è sulla strada per chiudere il Price, il teatro Principal di Barcellona brucia, lasciando per strada un numero infinito di artisti senza lavoro. Tra questi c’è Fernando. Hernan e Fernando si incontrarono a Barcellona, o a Madrid, o in nessuno dei due posti. Sta di fatto che da allora Fernando e il suo alter ego lavorano insieme. Uno spettacolo di giocoleria con palline da rimbalzo, trasformismo e magia comica.

Fernando Hernan Pose Bonanno è nato a Buenos Aires, in Argentina. Nazionalità italiana, 40 anni, è partito dal Paese natio nel 2000 per dedicarsi esclusivamente al suo numero di palle di rimbalzo e impartire lezioni di giocoleria, passando per l’Italia, la Spagna, la Francia e la Germania. I più recenti lavori sono stati al teatro Circo Price a Madrid e il Circ-Cric a Barcellona. Ha lavorato in festival, gran Galà e teatri e ha sostenuto lezioni nelle migliori scuole di circo di Spagna: la Carampa a Madrid e il Rogelio Rivel a Barcellona, stages e workshop in convention nazionali internazionali di giocoleria. Attualmente vive a Barcellona, dove continua a lavorare al suo numero classico e a crearne altri, innovando e ricercando sempre nuove tecniche. Pose sarà venerdì alle 21.30 al corso, nello slargo di San Francesco, sabato alle 22.30 in piazza dei Mercati e domenica alle 20.30 in piazza del Teatro.

Nella foto The Pose Brothers

S.I.

Festa de Les Maries del 2017

ALGHERO – Giovedì 7 e venerdì 8 settembre ha avuto luogo l’edizione 2017 della festa de Les Maries presso la chiesa campestre di Nostra Signora della Speranza nell’agro di Alghero, con il patrocinio della Fondazione Meta e del Comune di Alghero. I devoti e affezionati hanno partecipato numerosi come nelle scorse edizioni. Il Comitato Nostra Signora della Speranza, che da decenni si occupa dell’organizzazione, da alcuni anni collabora con diverse associazioni che operano nel territorio di Alghero e che partecipano nella stesura del programma dei festeggiamenti civili. Mercoledì 7 l’associazione culturale gastronomica Saber i Sabor ha curato la gara gastronomica Les verdures de la tradició algueresa, vinta dalla ricetta Verginya i pebre al forn di Giovanna Solinas. Per la parte musicale il Comitato ha dato l’incarico a Berto Solinas e Daniela Riu, che hanno animato con musica latino americana e canzoni classiche italiane.

Venerdì 8, dopo la conclusione dei festeggiamenti religiosi, con la processione con la benedizione dei campi, accompagnata dalla banda musicale A. Dalerci, spazio alla musica in catalano, organizzata dalla Plataforma per la llengua. Il primo ad esibirsi sul palco è stato Àngelo Maresca Lo Barber, seguito dai Dos Pardalets, Marc Serrats i Carles Belda, con un repertorio di musica catalana. La serata si è conclusa dopo che Lo Barber ha ripreso in mano lo spettacolo, invitando sul palco anche l’amico Antoni Martinelli. Rumba catalana, bàlzigues alguereses e canzoni tradizionali, per una serata che ha visto la lingua catalana protagonista.
La festa de Les Maries alla chiesetta Nostra Signora della Speranza si conferma uno spazio di autentica fede, tradizione e algheresità. L’appuntamento è ora fissato per il 18 dicembre alle ore 16.00, giorno in cui si terrà una messa in onore di Nostra Signora della Speranza. Il Comitato del 2017 ringrazia i numerosi collaboratori, senza i quali le celebrazioni religiose e gli eventi civili non si sarebbero svolti.

Nella foto la festa della Speranza

S.I.

Lo Barber reconquesta l’Alguer

ALGHERO – Mercoledì 30 agosto la musica popolare algherese è stata la protagonista, durante il concerto Cants, Històries organizzato da Àngel Maresca Lo Barber. In una piazza Pino Piras gremita sono stati eseguiti i 18 brani raccolti nel cd presentato quest’anno che ha dato il nome alla serata, con l’alternarsi di canzoni scritte da Lo Barber e alcune tradizionali. Lo spettacolo è stato presentato da Irene Coghene, che da anni si occupa di cultura algherese, frequentando associazioni come la Plataforma per la llengua. L’amicizia con l’artista le ha permesso di chiacchierare con lui per ricordare Alghero e il contesto sociale in cui sono nate alcune delle sue canzoni, come Al carrer de la pretura e Alguer, Algueresos. Maresca, figlio della tradizione delle barberie dove oltre a rasoi e i pettini erano immancabili le chitarre e i mandolini, in una città di altri tempi che non bisogna dimenticare.

La serata ha visto l’alternarsi di diversi artisti, come il giovane Cristian Melone alla fisarmonica che ha accompagnato Al carrer del Carme, parole di Luigino Salis, e Ballar. Dalla Catalogna è arrivato per l’occasione Xavier di Tarragona con il quale Maresca ha eseguito la Ballada de Sant Antoni, Lo 17 de maig 1943-1973 e Joaní Pescador, in memoria del padre dell’autore. Assai apprezzato dal pubblico l’interpretazione del compositore Giuseppe Manca alla tromba con il brano Joves, arrangiato in stile Bossa nova. Sul finire della serata un’altra importante collaborazione con la Coral Nova Alguer di cui Maresca è un socio fondatore. Il coro, sempre presente alle attività canore volte a mantenere la musica popolare algherese, ha eseguito la tradizionale S’és desfet lo matrimoni e Joan Hortolà, testo di Joan Cano e musica di Maresca. L’ultimo ospite è stato Berto Calaresu Probonaro con i suoi famosi cucchiai ha permesso la conclusione della serata, momento in cui Àngel Maresca ha dedicato Les Bàlzigues ai tanti presenti.

Dimecres 30 d’agost la música popular algueresa és estada la protagonista durant lo concert Cants, Històries organitzat d’Àngel Maresca Lo Barber. En una plaça Pino Piras ben plena de persones són estades exegüides les 18 cançons recollides en el cd presentat enguany, que ha donat lo nom a la tardada, amb cançons escrites de Lo Barber i calqui una tradicional. L’espectàcul és estat presentat de Irene Coghene, que d’anys se ocupa de cultura algueresa, frequentant associacions com la Plataforma per la llengua. L’amistat amb l’artista li ha permitit de xatxarar per enrecordar amb ell l’Alguer i el context social en les quals són nades certes cançons, com Al carrer de la pretura i Alguer, Algueresos. Maresca, fill de la tradició de les barberies on, a més dels rasors i pinzells, no manqueven mai guiterres i mandolins, en una ciutat d’altros temps que no menester a olvidar.

La tardada ha vist diversos artistes, com lo jove Cristian Melone a la fisarmònica que ha acompanyat Al carrer del Carme, paraules de Luigino Salis, i Ballar. De la Catalunya és arribat per l’ocasió de Tarragona, amb el qual Maresca ha exegüit la Ballada de Sant Antoni, Lo 17 de maig 1943-1973 i Joaní Pescador, en memòria del pare de l’autor. Assai apreciat del públic de l’interpretació del compositor alguerés Giuseppe Manca a la tromba amb la cançó Joves, arranjat en estil Bossa nova. Acabant la tardada, una altra important col·laboració amb la Coral Nova Alguer de la qual Maresca és soci fundador. La coral, sempre present en les activitats canores finalitzades a mantenir la música popular algueresa, ha exegüit la tradicional S’és desfet lo matrimoni i Joan Hortolà, text de Joan Cano i música de Maresca. L’últim convidat és estat Berto Calaresu Probonaro amb les culleres, que ha permitit la conclusió de l’espectàcul, moment en el qual Àngel Maresca he dedicat Les Bàlzigues als tants presents.

Nella foto il concerto de Lo Barber

S.I.