Ennesima tegola per la Todde, la Consulta boccia la moratoria sulle rinnovabili

CAGLIARI – E’ illegittima la moratoria varata lo scorso anno dalla Giunta regionale guidata da Alessandra Todde, con cui si sospendevano per un anno e mezzo tutti i nuovi progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

In pratica è stato bocciato l’articolo 3. Il pronunciamento, come spiega il Sole 24 Ore, arriva dalla Corte costituzionale che, nello specifico, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo 3. Ossia quella parte della legge regionale che introduceva il divieto di realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili per un periodo di 18 mesi, in attesa dell’approvazione del provvedimento legislativo con cui si individuavano le aree idonee. La moratoria, da alcune parti contestata perché troppo rigida ma anche troppo morbida e da altri applaudita, è stata ritenuta in contrasto con la normativa nazionale e europea in materia di decarbonizzazione e transizione energetica.

Donne, Vino e Innovazione, tavola rotonda all’Alberghiero

ALGHERO – Giovedì 13 marzo alle ore 9.30 presso il prestigioso Istituto Professionale Servizi Alberghieri e Ristorazione “E.Lussu”di Alghero si terrà la Tavola Rotonda Regionale “Donne, Vino e Innovazione” organizzata dalla delegazione sarda dell’Associazione Nazionale “Donne del Vino”, in collaborazione con I.P.S.A.R. “E. Lussu” e patrocinata dal Comune di Alghero e dalla Fondazione Alghero.

L’Associazione Nazionale “Donne del Vino” che riunisce produttrici, vignaiole, ristoratrici, enotecarie e giornaliste con oltre 1000 socie, in Sardegna ha una presenza di 50 socie, ha l’obiettivo di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo.

Ogni anno si organizzano le giornate delle Donne del Vino, appuntamento importante a livello nazionale che coinvolge tutte le associate e che quest’anno, arrivata alla 10° edizione, ha come tema “DONNE, VINO, INNOVAZIONE.” L’innovazione nel settore vinicolo si declina in molteplici forme: dall’adozione di tecnologie avanzate in vigna e in cantina, alla sostenibilità ambientale, fino alla comunicazione digitale e buone pratiche per dialogare con i consumatori.

La finalità della Tavola rotonda è quella di confrontarsi e di condividere con i portatori di interesse temi sul campo vitivinicolo, sull’enoturismo, ma anche della comunicazione innovativa della formazione delle prospettive di lavoro, di quanto si sta realizzando e cosa bisogna ancora fare.
L’iniziativa è coordinata da Nadia De Santis (consulente di Marketing Territoriale Wine App Sardegnawinefood e socia dell’associazione ddv) che condurrà la mattinata con il seguente programma:
Apertura lavori Angelo Parodi, Preside I.P.S.A.R. “E.Lussu”, di seguito gli interventi dell’Amministrazione Comunale.

Sarà presentata l’Associazione Nazionale “Donne del Vino” da Nina Puddu – Produttrice F.lli Puddu di Oliena Delegata Regionale DDV, poi si susseguiranno i diversi interventi. La vigna didattica a cura di Luciana Baso – Produttrice Quartomoro di Sardegna di Marrubiu, Cultura del Vino nel Territorio Antonella Usai – Presidente Museo del vino Enoteca Regionale di Berchidda. L’imprenditoria giovanile Naomi Deaddis – Produttrice Cantina Daaddis enologa, Presidente Sezione Coldiretti Sedini, Innovazione in Cantina Maria Domenica Meloni della Cantina del Vermentino Monti.

Ed infine Dalla Cantina alla Tavola, Marina Piras di Cagliari Sommelier Degustatore AIS che aprirà le danze per il brindisi finale con i vini che raccontano le eccellenze del territorio DOC, DOCG della Sardegna, offerti dalle socie che hanno aderito all’iniziativa: Francesca Cabras, (Azienda Arvesiniadu, Bono), Naomi Deaddis (Cantina Deaddis, Sedini), Antonella Pisu (La dolce Vigna, Atzara), Donatella Buttu (Cantina di Dorgali), Nina Puddu (Azienda Puddu di Oliena), Luciana Baso (Quartomoro di Sardegna, Marrubiu), Angelica e Roberta Tani (Cantina Tani, Monti), Daniela Pinna (Tenute Olbios, Olbia), Maria Domenica Meloni (Cantina del Vermentino Monti). La tavola rotonda è aperta a tutti ed è ad ingresso libero.

Nella foto Nadia De Santis organizzatrice dell’evento

Sinistra Italiana (AVS) contro i referendum del Governo di Centrodestra

CAGLIARI – Sinistra Italiana Sardegna sostiene i 5 sì al referendum e sarà presente all’appuntamento che si svolgerà domani, giovedì 6 marzo, nel Padiglione D della Fiera di Cagliari dalle ore 9:30 con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.

“Un appuntamento che concluderà l’Assemblea delle Assemblee generali della Cgil Sarda, con cui si darà il via ad una straordinaria stagione di partecipazione democratica, in vista della consultazione referendaria che si svolgerà tra il 15 aprile e il 15 giugno”.

Per il segretario regionale di Sinistra Italiana Sardegna Eugenio Lai: “La Corte costituzionale ha ritenuto validi cinque quesiti referendari per i quali, nel 2024, la Cgil ha raccolto 5 milioni di firme. Per questo motivo ciascuno e ciascuna di noi, con il voto, ha la possibilità di cambiare in meglio il Paese e la nostra isola delle disuguaglianze. Sinistra Italiana Sardegna sosterrà il sì durante la campagna per la consultazione referendaria” – conclude il segretario regionale Lai – “Perché la povertà assoluta ha toccato i massimi degli ultimi dieci anni e perché dobbiamo riconquistare i diritti e le tutele nel lavoro prima che sia troppo tardi, prima di arrivare ad una drammatica crisi sociale senza precedenti”.

Per la vicesegretaria regionale di Sinistra Italiana Sardegna e responsabile del lavoro Liliana Golosio: “Non si può rimanere inermi di fronte alla deriva neoliberista delle tutele e delle garanzie nel mondo del lavoro. L’aumento dell’occupazione sbandierato dal governo è una grande bugia, una truffa che nasconde un lavoro sempre più povero e politiche predatorie contro le lavoratrici e i lavoratori. Per questo motivo Sinistra Italiana Sardegna sosterrà i cinque sì ai referendum” – Prosegue la vicesegretaria regionale Golosio – “Perché ogni anno muoiono mille persone sul lavoro e vogliamo rendere il lavoro più sicuro. Perché vogliamo cancellare le leggi che hanno reso le lavoratrici e i lavoratori più poveri e precari d perché vogliamo cancellare l’ingiustizia che nega il diritto alla cittadinanza a 2 milioni e 500 mila persone che vivono e lavorano in Italia”.

Nella foto Eugenio Lai e Nicola Fratoianni (Allenza Verdi e Sinistra)

Nuova struttura, servizi moderni e rete pubblico-privato: l’Alberghiero può essere rilanciato, intervista con Parodi | video

ALGHERO – Denatalità, calo demografico, invecchiamento della popolazione, emigrazione giovanile, paghe, non sempre, congrue, affitti alle stelle, pochi alloggi, servizi fermi al secolo scorso, intrattenimento ridotto al lumicino, forte concorrenza di altre località, aeroporto sempre meno performante e altre, grandi e piccole cose, che certamente non stanno favorendo, da anni, sviluppo e crescita di queste parte della Sardegna. Anche in altre aree la fotografia non è molto difforme, ma, in questo caso, stiamo parlando di Alghero e del suo territorio che, rispetto ad altri luoghi, sono stati pionieri in diversi fondamentali aspetti.

Oggi, o meglio da qualche lustro, non è più così. Niente è perduto, d’altra parte occorre, come spesso scriviamo accelerare su tutto in particolare sulle cose da fare. “A parole siamo i campioni del Mondo”, usa commentare un commerciante del luogo. Ma, oramai, gli annunci non illuminano più gli occhi di nessuno, contano i fatti. Su tutti i temi, compreso quello derimente delle strutture scolastiche e in generale delle scelte (rinviate nel tempo) di creare un “polo della formazione”, non c’è stata corrispondenza tra parole e fatti. Le aree indicate non sono tante, del resto occorrono delle prerogative ben precise: non troppo lontano dalla centro cittadino, che siano collegate e magari vicine a futuri snodi viari. Fine di via XX Settembre? A decidere sarà, o meglio già doveva essere la politica nostrana.

Ancora non è stato fatto e questo, come detto, ha inciso in maniera negativa sul panorama formativo e dunque sociale ed economico locale. In particolare, come (ri)sollevato in questi giorni a soffrirne è stato l’Istituto Alberghiero. Non che manchino o siano mancate ottime professionalità nel corpo dirigenziale o docente e nemmeno nell’offerta didattica, ma, le enormi criticità elencate a inizio articolo, hanno oggettivamente messo in sofferenza un “gioiello” della formazione con una storia di enorme rilevanza e riferimento per tutta la Sardegna,

Nessun amarcord, ma semplicemente non dimenticare il passato. Del resto è troppo facile fare “spallucce” o dire “cosa ci possiamo fare, è andata così”. Questo è l’atteggiamento peggiore che va contrastato in ogni dove con passione, volontà e dedizione per la propria città, come fanno in tanti, forse non sufficienti. Ma, anche per il presente e futuro dell’Alberghiero, come confermato dal dirigente del polo tecnico professionale di Alghero, dott. Angelo Parodi, è necessario dare maggiore impulso e fare delle scelte che possano evitare di andare oltre il drastico e preoccupante calo che vede, in cinque anni, perdere la metà degli iscritti. Dati che, in una località turistica, dove la richiesta di manodopera è perenne, dovrebbero far allertare e attivare tutti. Oggi, non domani. Coi fatti, non con le parole,

Sull’argomento, abbiamo sentito le parole chiarificatrici del dirigente Parodi che fa luce facendo anche un ragionamento più ampio.

ECCO LE PAROLE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. ANGELO PARODI

“Giunta Todde e sua Maggioranza vittime dei poteri forti, il Pd si smarchi”

CAGLIARI – “L’anomalo comportamento della Maggioranza in Consiglio regionale, come della stessa Giunta, fanno capire che non sono liberi di usare la logica ed il buon senso.
Lo hanno ampiamente dimostrato in questi giorni di discussione del DL 40, sulla Sanità, dove la formalità è stata sempre rispettata, ma la volontà popolare, anche stavolta come con la “Pratobello”, no!
Dopo aver investito tanto tempo ad ascoltare le tante proposte, spesso migliorative, di modifica da parte delle varie associazioni portatrici di interesse, quali gli Ordini dei Medici, Infermieri ed OO.SS., nonché delle Associazioni di Categoria e dei Sindacati Confederati, come tantissimi Sindaci, questa maggioranza ha deciso di non considerare nessuna proposta.
Ma la stessa sorte è toccata a tutte le proposte portate avanti anche dalla minoranza in Consiglio che, in un’ottica di sincera collaborazione, ha cercato di migliorare alcune asperità ma si è vista, pure lei, bocciare qualsiasi attività propositiva.
E’ evidente che il Consiglio, ma anche la stessa Giunta, sono schiacciati e gestiti da “un tacco pesante sulla schiena” che nulla ha a che fare con il buon governo, rifiutandosi di utilizzare il buon senso e la logica, dovuti alla democrazia, ma non rispondendo agli interessi generali che appaiono invece riconducibili ad un singolo.
Sembrano aggiogati, come i buoi destinati a portare avanti un carro, che sfortunatamente trasportano interessi diversi da quelli del buon funzionamento della Sanità.
Lascia perplesso che a questo gioco, di sudditanza ed asservimento ad evidenti ordini di scuderia extra regione, si sia prestato il PD, che ha da sempre rappresentato un faro democratico e di competenze, in un campo largo basato spesso sull’incompetenza”.

Piero Maieli, consigliere regionale di Forza Italia

Futuro Borgate, “Dopo decenni, grazie a Di Nolfo, si respira clima diverso”

ALGHERO – “Dopo decenni di riunioni e chiacchiere che non hanno portato ad alcun risulto concreto riguardo il futuro delle borgate, ieri sera a Guardia Grande si è respirato un clima diverso. Era nitida la volontà della politica di approdare a risultati tangibili per questa parte del territorio algherese dimenticata da troppi anni. Il consigliere regionale Valdo di Nolfo insieme all’assessorato regionale al Demanio, alla squadra comunale capeggiata dal Sindaco Raimondo Cacciotto e dall’assessore all’Urbanistica Roberto Corbia hanno dato l’impressione di credere veramente a un progetto di rilancio del territorio e di avere la volontà e le energie per attuarlo.
Arriviamo da anni di immobilismo mortificante che hanno portato allo spopolamento delle borgate. Arriviamo dalla fortissima protesta contro l’atteggiamento menefreghista delle passate amministrazioni comunali che ci hanno costretti a chiedere addirittura l’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte pur di riavere indietro la nostra dignità. Arriviamo da un bando regionale vinto per la rifunzionalizzazione delle ex scuole delle borgate e poi scippato da una politica che se n’è fregata anche delle regole.

Vogliamo tuttavia pensare che questa possa essere davvero la volta buona. Dopo tanta sofferenza è il tempo del rinnovamento, è giusto che tocchi a noi. Un territorio meraviglioso il nostro che deve tornare a vivere. Saremo al fianco della politica in questo percorso, per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti e le generazioni a venire.

Foto: Uno stralcio del bando per la rifunzionalizzazione degli immobili regionali del 2015. Le scuole delle borgate di Alghero furono tutte ammesse al finanziamento ma poi escluse illegittimamente”.

Amabile Simbula – Comitato di Borgata di Santa Maria la Palma
Antonio Zidda – Comitato di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà
Tonina Desogos – Comitato di Borgata di Maristella

Giunta Regionale, ecco le ultime adottate

AGLIARI – Ecco, di seguito, le ultime delibere adottate dalla Regione Sardegna.

Affari Generali. La Giunta regionale, su proposta dell’assessora degli Affari Generali, Mariaelena Motzo, d’intesa con il collega dell’Industria, Emanuele Cani, ha approvato l’attivazione di interventi per razionalizzare e integrare i sistemi informativi attualmente in uso nell’amministrazione regionale, nelle sue agenzie e negli Enti collegati, al fine di assicurare un’efficace condivisione dei dati perché attualmente, esiste una frammentazione tecnologica, caratterizzata da numerose piattaforme, con conseguenti criticità duplicazioni di procedure e maggiori oneri per cittadini, professionisti e imprese.

Sanità. La Giunta, su proposta dell’assessore Armando Bartolazzi, ha approvato i bilanci d’esercizio 2022 delle aziende del Servizio sanitario regionale. Il controllo sui bilanci delle aziende sanitarie è di natura economico-finanziaria e consiste nella verifica della conformità degli atti alle norme di contabilità, redatti dalle aziende sanitarie regionali.

La Giunta, sempre in materia di Sanità, ha approvato l’attivazione del reparto detentivo ospedaliero presso il Presidio ospedaliero Santissima Trinità di Cagliari, con la disponibilità di n. 4 posti letto. L’assistenza sarà assicurata da personale infermieristico e operatori socio-sanitari che vengono messi a disposizione o reclutati appositamente per la struttura. Nel caso in cui non vi siano pazienti ricoverati nella struttura, il personale infermieristico e gli operatori socio-sanitari verranno assegnati temporaneamente ad altri reparti in base alle necessità.

Lavori Pubblici. L’esecutivo, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici, Antonio Piu, si è espressa favorevolmente, dando parere di competenza, alla richiesta di declassificazione del tratto della statale 126 dir, compreso tra il km 9,340 e il km 11,600 da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su istanza del Comune di Calasetta.

Ambiente. Su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, la Giunta ha deciso il rilascio nulla osta, sino al 31 marzo 2025, all’ esercizio provvisorio del bilancio dell’esercizio all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPAS). Proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’anno 2025, sino a tutto il 31 marzo prossimo, anche Agenzia Conservatoria delle Coste.

Parco Manca, “Cocco dimentica le responsabilità’ della sua Amministrazione”

ALGHERO – “Leggo sulla stampa che un consigliere di centrodestra ha depositato un odg per la valorizzazione del Parco GianMarco Manca.
Posto che, dopo aver più e più volte denunciato l’assurdo abbandono di quello spazio, non posso che essere d’accordo con il ridargli nuova vita, ho trovato piuttosto paradossale presentare un odg per decidere una cosa che è già da tempo nei piani dell’Amministrazione Cacciotto e che è già negli atti approvati dal consiglio comunale con il bilancio previsionale.
Il parco intitolato al Caporal maggiore GianMarco Manca è, infatti, ricompreso tra gli immobili che saranno oggetto di valorizzazione, come deliberato dal consiglio comunale nella seduta dello scorso 5 di febbraio.

Peraltro, devo aggiungere che mi pare piuttosto surreale che il cdx che amministrava la città mentre si consegnava il parco al degrado oggi abbia scoperto la soluzione per risolvere il pasticcio creato. Al proposito è utile ricordare che la struttura, nota anche come parco della Merenderia, funzionava e funzionava bene fino alla primavera del 2021, quando l’Amministrazione di cdx con una scelta dell’assessorato al demanio decise, legittimamente, di non rinnovare la concessione a chi la gestiva, ma, scelleratamente, non prorogò neppure l’affidamento fino a un nuovo bando e a una nuova assegnazione e non individuò nessuno che si occupasse della custodia.
Ripetutamente, ma senza risultato, dai banchi dell’opposizione denunciammo, insieme ai colleghi della minoranza, lo stato di abbandono a cui, con questa scelta, si stavano destinando il parco e la struttura.
Con immagini e video diverse volte, insieme alla consigliera Esposito, documentammo cosa stava succedendo: il progressivo abbandono e i danni ingenti che atti di vandalismo stavano producendo sulla struttura incustodita. Denunciammo come le scelte sbagliate dell’Assessora al demanio stessero determinando un danno erariale sul quale la stessa Corte dei Conti avrebbe dovuto puntare un faro.

Insomma, pur nella diversità delle idee, ho stima del consigliere Cocco, persona che, normalmente, studia e analizza gli atti prima di intervenire, ma in questo caso mi permetto di osservare un difetto di memoria.
Resto, infatti, assolutamente d’accordo sulla necessaria valorizzazione del Parco GianMarco Manca, azione su cui la giunta, peraltro, sta già lavorando, ma per capire il presente è bene non dimenticare il passato, quando l’allora Assessora Caria e la giunta presero le decisioni che lo consegnarono al degrado, lasciando il parco incustodito per circa 3 anni (fino, quantomeno, all’attuale soluzione tampone con l’affidamento della custodia alla protezione civile…)”.

Pietro Sartore, consigliere comunale Pd

“Parco, massimo sostegno al presidente Orru’”

ALGHERO – “Con riferimento alle recenti dichiarazioni dell’opposizione riguardo alla riunione andata deserta organizzata dal Parco di Porto Conte, desideriamo chiarire e ribadire alcuni punti importanti. L’affermazione che tale episodio rappresenti una sfiducia nei confronti del Presidente dell’Assemblea, in quota PD, è del tutto infondata e non corrisponde alla realtà dei fatti. nell’ultima riunione si sono verificate assenze di alcuni consiglieri di maggioranza dovute a impegni personali in alcuni casi imprevisti, cosa che può verificarsi nel corso di un mandato.

Ci preme ricordare che la stessa opposizione sembra dimenticare le difficoltà riscontrate durante la scorsa legislatura, quando, sotto il loro governo, si verificava frequentemente l’impossibilità di raggiungere il numero legale in assemblea, a causa delle numerose assenze dei componenti della maggioranza, che portavano all’annullamento delle riunioni. Queste difficoltà non vennero mai interpretate come una sfiducia nei confronti del Presidente, ma piuttosto come il risultato delle difficoltà organizzative e logistiche tipiche di ogni organismo collegiale.

Desideriamo, inoltre, rassicurare i colleghi dell’opposizione che non esiste alcuna frattura o tensione con il Presidente dell’Assemblea, che sta lavorando dal primo giorno coinvolgendo anche l’opposizione nella programmazione dei lavori. Continuiamo a lavorare in modo costruttivo e collaborativo, come sempre, per il bene della nostra comunità e per una gestione corretta degli enti locali. Invitiamo pertanto l’opposizione ad evitare letture strumentali della situazione e a concentrarsi sull’importante lavoro che ci attende, nell’interesse di tutti.

AVS
Città Viva
Futuro Comune
Movimento 5 Stelle
Noi Riformiamo Alghero
Partito Democratico
Orizzonte Comune

“Via dell’Artigianato, la Favela di Cagliari”

CAGLIARI – “Potrebbe sembrare una favela o una periferia degradata di una città
del Terzo Mondo, ma è solo via dell’Artigianato angolo via
dell’Agricoltura, il confine tra Cagliari ed Elmas. Da qui il centro
del Capoluogo dista solo 10 minuti di macchina, neanche 5 chilometri,
ma il mondo civile sembra essere lontano anni luce. Una fetta di
territorio, dove regnano degrado, sporcizia, prostituzione, discariche
a cielo aperto e incuria, dimenticata da anni da parte di chi, Enti e
Amministrazioni, dovrebbe garantire ordine, sicurezza, pulizia e
manutenzioni. Una sorta di terra di nessuno, al confine tra legalità e
presidio, senza alcuna telecamera a sorvegliare i vari traffici,
garantita dalle oltre 50 attività commerciali che operano da decenni,
e illegalità, visibile a occhio nudo e tangibile in ogni suo aspetto.
Ogni giorno le due strade, da tempo regno incontrastato di prostitute
e protettori, sono percorse da centinaia di mezzi, che accedono alle
attività artigianali e commerciali, come quelle dell’impiantistica,
del noleggio mezzi e strumenti professionali, dell’autoriparazione e
dell’autoricambio frequentate da migliaia di persone che, per lavoro o
come clienti, si recano nelle attività presenti nell’area, dove opera
anche un servizio di ristorazione self service. Da settimane, senza
che nessuno intervenga, una tubatura rotta ha trasformato la strada in
un fiume di acqua e fango che raccoglie ogni genere di rifiuto e
sporcizia, creando un habitat ideale per insetti e topi che regnano
indisturbati. Inoltre, un canale di scolo, essenziale per il deflusso
delle acque piovane verso la laguna di Santa Gilla, è completamente
ostruito da un canneto e da una crescente quantità di rifiuti. Nel
caso di un pesante nubifragio, come già accaduto più volte, l’area
andrebbe sott’acqua senza rimedio, mettendo in serio pericolo persone,
mezzi e attività produttive.

I commercianti e gli artigiani questa mattina hanno inoltrato al
Comune l’ennesima pec di segnalazione per la grave situazione e
chiesto alle proprie Associazioni di Categoria di intervenire.

“Non sappiamo più cosa fare e a chi rivolgerci per avere pulizia,
controllo e una riqualificazione dell’area. Abbiamo anche paura per la
nostra incolumità fisica perché, più volte, siamo stati minacciati da
personaggi non raccomandabili: sta diventando un problema di ordine
pubblico. Paghiamo migliaia di euro in tasse e contributi, come se
operassimo in centro città, ma questa zona è trattata come una zona di
serie Z. Essendo periferia della periferia, le Amministrazioni non si
accorgono di chi opera qui e non intervengono, in maniera energica,
nel risolvere i disagi perché non siamo il salotto buono da mostrare a
turisti e visitatori. Da anni, noi imprenditori e lavoratori,
segnaliamo i disagi nell’operare in queste condizioni; anche i clienti
si lamentano e hanno sempre più difficoltà nel venire presso le nostre
aziende; infatti molti hanno già optato nell’andare a fornirsi da
aziende che offrono gli stessi servizi ma in zone dove non regna il
degrado. Il timore è che tale situazione possa influire negativamente
sulle nostre attività e, quindi, sui bilanci delle aziende. Più volte
abbiamo segnalato i problemi che, anche quando vengono risolti, nel
giro di pochi giorni, a volte addirittura poche ore, i problemi si
ripresentano puntualmente. Servirebbero le telecamere di sorveglianza
soprattutto per chi usa quegli spazi come discarica e, soprattutto la
notte, la utilizza come area dove la legge non esiste”.

Federico Marini

Nella foto la condizione via dell’Artigianato