Impianto trattamento posidonia a San Marco, verso fine dei lavori

ALGHERO – “Si avviano verso la conclusione i lavori di realizzazione dell’impianto per il trattamento della posidonia spiaggiata di San Marco. Nei prossimi giorni partiranno anche i lavori per l’area di messa in riserva (dove potrà essere stoccata la posidonia in attesa di essere trattata), cosa che apre alla concreta possibilità di veder a breve liberati dalla posidonia i siti di stoccaggio, che non fanno certo bella mostra sull’arenile di Alghero, a cominciare da quello che da anni ha sottratto al pubblico utilizzo il Lido di San Giovanni. L’impianto di trattamento permetterà di recuperare la sabbia e dopo il lavaggio riportarla sulle nostre spiagge, mentre la posidonia verrà riutilizzata in diversi modi, primariamente per produrre substrato vegetale.

In un Paese ad alta burocratizzazione come l’Italia, la durata di un mandato amministrativo non è praticamente mai sufficiente per portare a termine un’opera pubblica. Il tempo che intercorre tra l’idea, la progettazione e la definitiva realizzazione dell’opera attraversa, pertanto, più stagioni amministrative, spesso con differente orientamento politico.
Per questo la continuità amministrativa è un valore e i buoni amministratori sono quelli che, oltre a portare avanti le loro idee, sanno proseguire, magari con piccole modifiche migliorative, ma senza stravolgimenti, il lavoro di chi li ha preceduti.

Quello che si è fatto in Alghero per risolvere il problema dello smaltimento della posidonia spiaggiata è proprio uno dei rari esempi in cui nella nostra città si è praticata in modo virtuoso la continuità amministrativa.
Un progetto nato dall’intuizione della giunta di centrosinistra, con l’assessorato all’ambiente guidato allora da Raniero Selva, che, grazie alle risorse trovate a Cagliari da Raimondo Cacciotto, al tempo consigliere regionale, iniziò a lavorare per restituire agli algheresi parte del Lido di San Giovanni. La posidonia allora, come speriamo ancora per poco, per essere lavata doveva poi essere portata nello stabilimento di Quartu, da cui ritornavano indietro camion di sabbia pulita.

La giunta di centrodestra di Conoci, con l’assessorato all’ambiente guidato da Andrea Montis, ha avuto poi il merito di credere in quella operazione e di darle seguito. Di concerto con la Provincia di Sassari ha così avviato la realizzazione dell’impianto nell’area industriale di San Marco, cosa che, ovviamente, renderà meno oneroso liberare gli arenili dalla posidonia e restituire loro la sabbia lavata.
Oggi con l’amministrazione Cacciotto e con Selva di nuovo alla guida dell’assessorato all’ambiente, i cui dipendenti in questi anni hanno rappresentato il principale virtuoso fattore di continuità, si può finalmente chiudere il cerchio con la realizzazione dell’area di messa in riserva e la conclusione dei lavori di costruzione dell’impianto di trattamento e con la conseguente eliminazione dei siti di stoccaggio. Finalmente così gli algheresi e i loro ospiti potranno riprendere possesso di quegli spazi che per troppo tempo sono stati loro sottratti per essere utilizzati per stoccare la posidonia”.

Pietro Sartore, consigliere comunale del Partito Democratico

“Altro che appelli, tempi record per le boe: dovete sospendere tutto”

ALGHERO – “Campo Boe, sospendere immediatamente la posa”, cosi l’ex-presidente del Consiglio Regionale Michele Pais che evidenzia come “a tempi di record, mai visti prima, nonostante un dibattito in corso e ben due mozioni presentate dal sottoscritto a Comune e Parco, iniziano le operazioni di posizionamento delle BOE da punta negra alla dragunara passando dal lazzaretto, olandese e porto conte, che precluderanno ancoraggio e balneazione”.

“I tempi record: si scopre che l’autorizzazione della Regione sia del 18 marzo, la richiesta del Parco di posizionamento del 19 marzo e l’autorizzazione (atto dovuto) Capitaneria della medesima data.
Ma tutta questa solerzia burocratica di Regione e Parco, a cosa è dovuta? Forse dall’intenzione di rendere vane l’esito della discussione della mia richiesta di sospensione?”

Nella foto le boe nel porto di Alghero pronte ad essere posizionate

Campo boe, appello di Cacciotto e Marinaro: “Occorre il contributo di tutti”

ALGHERO – “Creano perplessità le affermazioni del consigliere Tedde in merito alle mie dichiarazioni pubblicate questa mattina sulla stampa. Infatti l’indicazione della precedente composizione del Cda del Consiglio del Parco è un’esigenza di chiarezza, e non di certo un attacco alla precedente Amministrazione. Peraltro non posso che prendere atto positivamente del recente cambio di opinione manifestato da Fratelli d’Italia e Lega. Analogamente non si può dire per Forza Italia. Su queste semplici constatazioni si è basato il mio intervento, invero già anticipato nell’ultimo consiglio comunale, non certamente su accuse relative alle progettualità ereditate, in relazione alle quali ho sempre espresso valutazioni non pregiudiziali”.

“Nessuno deve sentirsi sotto accusa. Mai come in questo caso occorre il contributo delle diverse forze politiche per giungere ad un risultato positivo. Però non intendo farmi mettere alla gogna da forze politiche che oggi chiedono il contrario di quanto hanno manifestato durante la loro amministrazione e oggi in modo sorprendente mi accusano con faziosa pretestuosità di non assumere iniziative che, all’evidenza, avrebbero dovuto portare avanti durante il loro mandato, quando avevano la responsabilità del governo del Parco e dell’AMP. Nel merito, la posizione dell’Amministrazione è chiara ed è stata esplicitata ieri in commissione dal Vicesindaco Marinaro”. Così il Sindaco Raimondo Cacciotto sul procedimento del progetto sui campi ormeggio nell’Amp Capo Caccia Isola Piana, all’esito anche della Commissione V di ieri, nel corso della quale il Vicesindaco Francesco Marinaro ha chiarito quanto in programma da parte dell’Amministrazione.

“Alla luce della nota della Ras con la quale sono state evidenziate specifiche criticità del procedimento – spiega il Vicesindaco – abbiamo il dovere di approfondire le questioni poste dal Servizio Demanio. E’ in ogni caso necessario in questa fase il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse e degli enti coinvolti ( Città Metropolitana, Servizio Demanio della Regione, Parco e Comune) per rimodulare il progetto e giungere ad un equilibrato soddisfacimento delle aspettative di tutela degli habitat della posidonia, di quelle del settore della nautica, degli operatori economici coinvolti a vario titolo, delle imprese e delle famiglie che traggono il loro reddito dalle attività di supporto allo sviluppo del porto di Alghero. L’auspicio – conclude Francesco Marinaro – è che attraverso un percorso condiviso da tutti gli attori, si giunga ad una sintesi in grado di soddisfare gli irrinunciabili obiettivi di salvaguardia dell’Amp, dello sviluppo economico e culturale del territorio”.

Campo boe, Cocco: “Cacciotto non cerchi la rissa, serve serietà”

ALGHERO – “Le dichiarazioni del sindaco Cacciotto sul progetto del Campo Boe sono quanto meno contraddittorie. Da un lato, chiede collaborazione, dall’altro cerca colpevoli e attacca il centrodestra. Un atteggiamento poco utile a risolvere un problema complesso che riguarda il futuro della nautica algherese.

Se oggi Cacciotto riconosce che il progetto “non va bene e va rimodulato”, viene da chiedersi: cosa sia stato fatto negli ultimi quattro mesi. Il parere di VINCA della Regione, che ha stravolto il progetto iniziale, è arrivato a novembre e da allora l’amministrazione non sembra essere intervenuta. Le risposte, vaghe, e le novità comunicate ieri in commissione non sono rassicuranti e dimostrano che sulla questione serve la massima serietà.

Se poi il problema è stato la disattenzione della politica, allora va detto chiaramente che tutto il Consiglio Comunale, incluso chi oggi governa, ne è responsabile. Infatti, né il Sindaco né i consiglieri di sinistra presenti nella scorsa consiliatura avevano mai eccepito nulla sul progetto del Parco.

Su questo punto si registra positivamente l’intervento del collega Christian Mulas, che ha richiamato tutti alla coerenza.

La verità è che questa volontà di cercare la rissa sembra più un tentativo di distrarre la propria base elettorale dalle difficoltà che la sinistra sta incontrando, sia a livello cittadino che regionale.

Con Fratelli d’Italia, invece, continuiamo a lavorare concretamente per trovare soluzioni condivise con i comparti economici. Per questo domani, sabato 22 marzo alle ore 10:00, presso la sala conferenze del Polisoccorso in via Liguria 14, abbiamo organizzato un incontro pubblico aperto a operatori del settore, politica e cittadini. L’obiettivo è individuare proposte concrete per una rimodulazione del progetto senza imporre un lockdown del mare di Alghero”.

Alessandro Cocco, Fratelli d’Italia Alghero

“Campo boe, dov’erano Cacciotto e Di Nolfo fino ad oggi?”

ALGHERO – “Le accuse ingenerose di Cacciotto per il Campo boe nei confronti delle forze moderate che lo sostengono creano profonda delusione”, così Forza Italia che spiegano che si tratta di “uno scaricabarile intellettualmente disonesto e politicamente scurrile. È perfettamente inutile che Cacciotto costruisca un atto di accusa scalcagnato nei confronti di chi lo ha preceduto e che oggi è al suo fianco. Ci dica qual è stata la sua posizione allorché l’Assemblea del Parco ha approvato il Triennale delle opere pubbliche in cui era inserito il progetto. Non abbiamo notizia di sue significative prese di posizione in contrario.

“E nemmeno di prese di posizione di Di Nolfo, che oggi si erge a maestrino dopo aver sonnecchiato sia nell’Assemblea del Parco allora, sia in quest’anno di legislatura regionale, nella quale s’è distinto solo per avere amabilmente scopiazzato interventi e proposte di Forza Italia sulla eliminazione della addizionale sui diritti di imbarco. Lavoriamo assieme per migliorare il progetto e creare un clima di condivisione. Ma abbandoni questo dannoso scaricabarile. Sforziamoci di guardare al futuro e di progettare la Alghero dei prossimi decenni”.

“Stupito dalle pesanti parole di Cacciotto, basta attacchi alla precedente Amministrazione”

ALGHERO – “Con riferimento alle recenti dichiarazioni del Sindaco riportate dal quotidiano La Nuova Sardegna, in cui si punta il dito contro la precedente amministrazione del Parco di Porto Conte, esprimo il mio disappunto per tale atteggiamento, che trovo irrispettoso, soprattutto alla luce del fatto che alcune delle persone che oggi lo affiancano nell’amministrazione provengono proprio dalla “destra” che ha governato in passato.

La politica urlata, fatta di improperi spesso pesanti, nei confronti di chi ha governato in passato, sembrava essere una pratica superata, soprattutto alla luce della linea adottata dal nuovo Sindaco e dalla sua amministrazione, che si presenta con una maggioranza e un consiglio comunale composti in larga parte da figure che hanno ricoperto ruoli rilevanti nell’arco degli ultimi 15/20 anni della politica algherese. Per questo, mi trovo abbastanza sorpreso e amareggiato dalle parole emerse recentemente sulla stampa, che sembrano quasi un attacco diretto e ingiustificato nei confronti della precedente amministrazione, in particolare in relazione alla gestione del Parco di Porto Conte.

Va ricordato che l’assemblea del Parco e quella dell’Area Marina coincidono con il consiglio comunale e che molti degli attuali amministratori erano presenti in quella stessa assemblea. Per questo motivo, credo che sia necessario un approccio più misurato e prudente prima di lanciarsi in critiche verso il recente passato. Non nego che su alcune tematiche, come la gestione del campo boe, sia necessario un impegno maggiore da parte di tutti, ma da presidente della commissione ritengo fuori luogo apprendere da organi di stampa attacchi a chi ha governato fino a pochi mesi fa, inclusi esponenti di spicco che oggi fanno parte dell’amministrazione Cacciotto.

Riguardo alla questione del campo boe, siamo assolutamente disposti a prendere in considerazione le istanze del settore nautico, che è un comparto fondamentale per la nostra economia. Tuttavia, non accettiamo lezioni da nessuno, né da chi in passato è rimasto in silenzio né da chi oggi si alza a fare la morale.. Invito quindi a un confronto costruttivo, senza cadere in facili strumentalizzazioni, per lavorare insieme per il bene della nostra città e dei suoi cittadini”.

Presidente della Commissione consiliare Ambiente
Christian Mulas

Pineta verso Fertilia, ritorna il decoro: nuove staccionate e cura del verde

ALGHERO – Anche le piccole cose, diventano importanti quando sono passati troppi anni dalla loro sistemazione. Del resto stiamo parlando di un tratto di litorale tra i più trafficati e dal potenziale enorme pregio che, però, si trova in condizioni non così degne e decorose. L’attuale Amministrazione, col sindaco Cacciotto e l’assessore Selva, e grazie ai progetti Lavoras avviati nella scorsa consigliatura dall’assessore Montis, sta finalmente ridando lustro a quella porzione della Riviera del Corallo.

Tra la pineta di Maria, spiaggia fronte Palazzo dei Congressi, Calich e ingresso di Fertilia, sono attesi e in progettazione diversi interventi. Nel frattempo, che è già un passo avanti, sono state posizionate delle nuove staccionate dal personale del Comune col coordinamento di Sergio Floris. “Giornata di sopralluoghi tra i cantieri aperti in città per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Insieme all’assessore Selva e al RUP Sergio Floris siamo stati in pineta, dove si sta procedendo con l’installazione delle nuove staccionate, e al Balaguer, dove sono stati eseguiti importanti interventi di pulizia e di manutenzione del verde. Grazie a tutti gli operai per la preziosa collaborazione nel rendere Alghero sempre più decorosa”, queste le parole del sindaco Cacciotto.

Nella foto Floris, Cacciotto e Selva

Campo boe, Mariani: “Chi decide è la politica”. Orrù e Mulas: “Aperti a modifiche”, Marinaro: “Iter con diverse irritualità” | video

ALGHERO – Treno a idrogeno, Circonvallazione, Campo boe e chissà quant’altro sono grandi temi che però paiono, quasi totalmente, essersi palesati solo adesso. Eppure, anche per le inedite alleanze politiche che hanno condotto alla vittoria dell’attuale Maggioranza e del sindaco Cacciotto, molti esponenti, in differenti ruoli, sono stati nei “posti di comando” della macchina amministrativa comunale e perfino provinciale e regionale. Eppure, almeno questo è il commento diffuso, paiono tematiche di cui in pochi o quasi nessuno sapeva niente. Almeno nella loro ricaduta, positiva o negativa che fosse, sul territorio.

Nella commissione Ambiente, convocata dal presidente Christian Mulas che ancora una volta si distingue per rendere operativo e utile tale organismo facendo il possibile per rendere chiare e confrontare le varie posizioni in campo, si è parlato del “Campo boe”. Al netto di una progettualità che l’attuale Direttivo e Presidente Orrù hanno totalmente ereditato, come ricordato oggi, in maniera piuttosto tranchant, è stato il direttore dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana Mariani a ricostruire la vicenda puntando i riflettori anche sulla paternità (politica) dell’iniziativa tutto in capo all’Assemblea dell’Azienda speciale Parco di Porto Conte e poi toccando anche altri aspetti, più tecnici, del progetto.

Il presidente Orrù, dal canto suo, come detto, ha ricordato che tale iniziativa è stata decisa dalla precedente governance, seppur passata in Assemblea che rispecchia il Consiglio Comunale, e poi ha ribadito la volontà, come emerso anche dalle parole dello stesso Direttore Mariani, dal presidente Mulas, di fare il possibile per “rimodulare la presenza delle boe nello specchio acquo del mare di Alghero che, anche a seguito di un rinvio delle scadenze del Pnrr, può vedere modificate le ubicazioni in particolare quelle fuori dall’Amp, come richiesto dal mondo della nautica”. Ma, in chiusura, sono giunte del vice-sindaco e assessore ai lavori pubblici, Francesco Marinaro, le parole più forti e perfino dure, seppur pronunciate con la solita flemma, “la Regione ci segnala, tramite degli atti, che sono ci sono state delle irritualità nel procedimento per l’attuazione e poi anche diverse modifiche del progetto, che fanno pensare al fatto che ci possano essere delle prese di posizioni ufficiali da parte dell’Amministrazione in base a quanto ci diranno gli uffici”, come detto, parole piuttosto importanti e che lasciano presagire eredità non proprio brillanti. Intanto il tema sarà discusso e affrontato in Consiglio Comunale grazie ad un ordine del giorno del presidente Mulas che sarà predisposto insieme ai vertici del Parco e Area Marina Protetta. Ma, una delle ipotesti in campo, potrebbe essere l’annullamento del progetto in auto-tutela e il ritorno in conferenza di servizi, percorso, per, irto di ostacoli e molto oneroso. Durante la commissione sono intervenuti Pais, Cocco, Madau, con l’intento di trovare una soluzione.

Nella foto la commissione ambiente con Mariani, Orrù, Mulas, Marinaro e Pirisi

ECCO LE PAROLE DEL DIRETTORE DELL’AMP E PARCO MARIANO MARIANI

Montagna di gusci di ricci a Porticciolo, Orrù e Mulas: “Aumentiamo i controlli”

ALGHERO – Negli scorsi giorni il personale della compagnia Barracellare durante la perlustrazione del litorale ha ritrovato, lungo la costa nord di Alghero, una catasta di gusci di ricci mare. Circa 5.000 resti di echinodermi che, molto probabilmente, sono stati svuotati nello stesso posto per ricavarne, e poi vederne, la preziosa e prelibata polpa. La segnalazione è stata subito raccolta dal presidente della Commissione Ambiente Christian Mulas e dal presidente del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana Emiliano Orrù.

Come presidente del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana e come Presidente della Commissione Consiliare Ambiente e Area Marina Protetta, esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione per il grave fenomeno che continua a interessare il nostro territorio. “Nonostante il divieto assoluto di raccolta dei ricci nell’Area Marina Protetta di Capo Caccia e Isola Piana e la raccolta contingentata degli operatori autorizzati negli altri specchi acquei, assistiamo con dispiacere alla continua violazione delle normative, con il risultato di un paesaggio naturale rovinato da inciviltà e degrado. I gusci abbandonati non sono solo una chiara evidenza di un comportamento irresponsabile, ma costituiscono un serio pericolo per l’ecosistema marino locale, compromettendo la biodiversità e minacciando l’equilibrio dell’ambiente. È fondamentale che tutti i cittadini e le istituzioni uniscono le forze per proteggere il nostro patrimonio naturale e contrastare queste azioni dannose con maggiore rigore e consapevolezza”.

“Inoltre invitiamo le persone ad evitare di acquistare prodotti non certificati perchè non essendo tracciati possono anche causare gravi problemi di salute. Al fine di aumentare la protezione del territorio e fare il possibile affinché queste situazioni possano essere arginate saranno messi in campo più controlli da parte del personale competente e in particolare della Vigilanza ambientale, Corpo Forestale e Barracelli che andranno anche a posizionare delle foto-trappole per individuare i responsabili di azioni illegali”.

Nella foto i resti dei ricci di mare recuperati da Barracelli