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“Aeroporto, astronave lontana dal territorio: Sogeaal cambi rotta”
ALGHERO – Prendiamo atto che, nostro malgrado, la questione Aeroporto è divenuta centrale. E questo, quasi, fuori tempo massimo. Infatti se solo ieri, dopo un percorso tortuoso e molto al limite, si è arrivati alla partecipazione di due vettori per la Continuità Territoriale, d’altra parte restano tutti irrisolti i quesiti e soprattutto i problemi dell’Aeroporto di Alghero, Infrastruttura che da alcuni anni pare essere “un’astronave” lontana anni luce del territorio e in particolare dai maggiori centri, figuriamoci da quelli minori. Certo le responsabilità di questa situazione sono da distribuire su più soggetti, compreso un nostro mea culpa. Infatti, se la privatizzazione poteva anche essere un passaggio da approvare, questa andava definita con una presenza più solida e strutturata dei maggiori Enti privati e pubblici del Nord Ovest Sardegna. Di sicuro, nonostante i vari proclami e le attese rispetto ad una società che fa capo ad un fondo di investimenti partecipato dallo Stato (e dunque dal Governo, Ministero del Tesoro oggi guidato da Giorgetti), non ci sono state le paventate e proclamate straordinarie ricadute positive che ci sarebbe dovuto essere. Anzi, a fronte di una stagione record (con +68%) e di un mese di gennaio altrettanto positivo, assistiamo attoniti alla richiesta degli ammortizzatori sociali verso i dipendenti da parte della Sogeaal. I sindacati sono già allarmati cosi come tutti coloro che non vogliono che lo scalo diventi sempre più marginale e stagionale andando cosi a condannare tutti gli sforzi atti ad allungare la stagione e creare nuove stagioni per attirare più flussi turistici. Se l’atteggiamento di Sogeaal lascia a dir poco perplessi, se non preoccuparti, è disarmante il fatto che ancora non siano stati fatti degli interventi utili, ad esempio, a migliorare l’accesso all’Aeroporto e la sua maggiore fruizione (cartellonistica, illuminazione stradale, trasporti su rotaie e maggiori su gomma coi comuni del territorio, etc) cosi come si è ancora in attesa dell’agognata nuova zona arrivi e pure dei parcheggi multipiano, come previsto da progetto di anni fa. Un fatto assurdo visto che lo scalo fu consegnato ai privati coi lavori già (in parte) realizzati e pagati. A fronte di queste lacune, ma di un periodo che registra numeri record nel traffico dello scalo, non è facile capire le scelte della Società di gestione aeroportuale che ha deciso di utilizzare in maniera decisa e netta la sua forza con la paventata attuazione degli ammortizzatori sociali. L’utilizzo della cassa integrazione o molto più probabilmente l’applicazione della casa di solidarietà che, in più, consentirebbe a Sogeaal ed F2I di alleggerire i costi in un orizzonte temporale più ampio rispetto alla cassa integrazione. Non vorremmo, come anche già emerso in alcuni commenti di importanti rappresentanti del territorio, che la Sogeaal voglia cavalcare una generale condizione di smarrimento generalizzato e ancora di più presente nel Nord Ovest dell’Isola, per attuare delle scelte non adeguate, più privatistiche che pubbliche, e contrarie allo sviluppo e benessere di tutti. Oggi il territorio sta rischiando di pagare a caro prezzo questa situazione. Per questo chiediamo ai massimi rappresentanti della Sardegna, vista anche la nutrita schiera di rappresentanti eletti in Parlamento alle ultime elezioni con anche il deputato Deidda che ricopre il ruolo di Presidente della Commissione Trasporti, compresi i consiglieri regionali eletti da questo territorio, a partire dal Presidente Pais e dall’asssessore Moro, di intervenire in maniera definitiva facendo chiarezza su quelle che sono le azioni da attivare, anche nell’immediato, al fine di evitare un pericoloso tracollo che trascinerebbe nel baratro gran parte della Sardegna. Partendo dal fatto che stiamo parlando di uno scalo storico dove è nato il traffico passeggeri legato al turismo, senza considerare la garanzia, ogni giorno dell’anno, di un’adeguata a Continuità Territoriale magari proprio, senza ulteriori lungaggini, col vettore statale. Per chiudere, rendiamo noto che sull’importante e centrale tema dell’Aeroporto di Alghero andremo a chiedere un Consiglio Comunale aperto alla presenza, riteniamo indispensabile, dei rappresentanti di Sogeaal, oltre che delle massime cariche Istituzionali”
Christian Mulas, consigliere comunale Udc
Alberto Bamonti, consigliere comunale Riformatori Sardi
Comune, Amp e pescatori: sancito l’accordo nella Commissione di Mulas |video
ALGHERO – La Quinta Commissione consiliare presieduta da Christian Mulas, dopo diversi incontri e una spiccata attenzione verso la questione in oggetto, ha messo tutti d’accordo: pescatori (rappresentanti da Leonardo Zinchiri e Carmelo Mura), Area Marina Protetta e rappresentanti politici, di maggioranza e opposizione. Dopo un periodo piuttosto turbolento, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Andrea Montis, del direttore dell’AMP Mariano Mariani e dei comitati, ritorna il sereno. E questo grazie al confronto serrato svoltosi con incontri e riunioni che hanno portato alla condivisione di alcuni punti salienti utili a poter garantire il ristoro richiesto dalla categoria, senza dimenticare il perseguimento primario della tutela ambientale.
Un percorso che è stato possibile tracciare grazie al finanziamento della Regione Sardegna, recepito dall’Azienda speciale Parco di Porto Conte, con cui si sono potute definire le azioni volte a sanare la perdita di reddito dei pescatori causata dall’interdizione all’uso delle nasse nella Baia delle Ninfe e dai più stringenti controlli sull’uso degli attrezzi rispetto a determinate specie a rischio.
Proprio su questi temi saranno concentrate le attività che coinvolgono gli operatori locali della piccola marineria locale, i quali saranno chiamati a collaborare su diverse iniziative tra cui il ripopolamento di specie a rischio, in particolare il riccio di mare, per i piani di educazione ambientale, il recupero di rifiuti abbandonati e le attività di monitoraggio. Inoltre ci sarà la possibilità di organizzare specifici eventi per la valorizzazione, la promozione e commercializzazione del pescato locale. Soddisfazione rispetto all’accordo raggiunto è stata espressa anche da parte dei vertici dell’Ente Parco visto anche l’importante lavoro svolto da parte del Presidente Tilloca e dei componenti del direttivo Grossi e Bardino con le diverse e continue interlocuzioni con la Regione.
La Pedrera e Asfodelo: lavori nelle scuole di Alghero
ALGHERO – ll Comune di Alghero interviene sulla sicurezza e la manutenzione delle scuole cittadine. Nei giorni scorsi la Giunta presieduta dal sindaco Mario Conoci, su proposta del settore Sviluppo del Territorio e Attività Produttive, ha dato il via libera ai progetti definitivi di due distinti interventi nelle scuole primaria e dell’infanzia “La Pedrera” e “Asfodelo 2”. Per quanto riguarda la scuola “La Pedrera” si tratta di interventi di messa in sicurezza finanziati grazie a fondi PNRR, per un importo complessivo di 535mila euro. L’opera nasce dall’esigenza di portare a compimento parte dei precedenti interventi di messa in sicurezza e adeguamento della struttura scolastica, realizzati nel periodo 2019-2020, cofinanziati dalla Regione Sardegna nell’ambito del Programma Triennale di Edilizia Scolastica Iscol@ – linea di finanziamento Asse II – annualità 2015/2017, i quali hanno riguardato la parziale sostituzione degli infissi esterni, il risanamento di parte delle facciate esterne, la creazione di bocche di lupo per l’aerazione del cavedio sottostante il fabbricato e l’adeguamento di parte degli impianti igienico sanitari.
Nella scuola dell’infanzia “Asfodelo 2” si interviene invece sulla manutenzione della copertura per via di alcune infiltrazioni dal solaio che erano state segnalate dalla dirigenza scolastica, con cui prosegue una interlocuzione costante, al fine di programmare gli interventi senza condizionare il regolare svolgimento delle attività didattiche. In questo caso l’intervento gode della copertura di 118mila euro da fondi di bilancio e grazie all’approvazione del progetto definitivo si potrà procedere con tempestività alla messa in sicurezza. “Già nelle prossime settimane sarà affidato l’appalto, con i lavori che partiranno non appena individuata la ditta, così da accelerare i tempi di esecuzione delle opere necessarie e contenere il prima possibile gli inevitabili disagi a cui si è andati incontro col temporaneo spostamento di alcune classi del plesso scolastico” assicura l’assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru.
Giornata della Memoria, cerimonia commemorativa a Cagliari
CAGLIARI – Cagliari celebra la Giornata della Memoria per rinnovare il ricordo della Shoah e commemorare le vittime dell’Olocausto, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione, la deportazione, la prigionia, la morte. La cerimonia commemorativa promossa dalla Prefettura di Cagliari presso l’Auditorium del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, oltre ai rappresentanti delle Istituzioni, ha avuto un’ampia partecipazione degli studenti, presenti per conservare la memoria di quel drammatico momento storico per l’umanità.
Per la Regione Sardegna, in rappresentanza del presidente Christian Solinas, è intervenuta l’assessore del Lavoro, Ada Lai. “Porto i saluti del Presidente Solinas e della sua Giunta regionale. Siamo riuniti ancora una volta per celebrare la Giornata della Memoria. Io, come assessore del lavoro, simbolo della dignità dell’uomo. Quest’anno sembra ancora più significativo, dal momento che le truppe sovietiche il 27 gennaio 1945 arrivarono per prime presso Auschwitz e lì scoprirono il campo di concentramento e ne liberarono i superstiti. Facevano parte della 60ª Armata del “1° Fronte Ucraino” comandato dal maresciallo Ivan Konev. Ironia della sorte, 78 anni dopo quel giorno drammatico viviamo questa Giornata mentre in Europa si consuma un terribile conflitto scatenato dall’odio, dall’intolleranza, dalla violenza fratricida. Questo sembra confermare quanto diceva Liliana Segre qualche giorno fa a Milano: “Una come me ritiene che tra qualche anno sulla Shoah ci sarà solo una riga tra i libri di storia e poi più neanche quella”. Una triste constatazione che speriamo non si realizzi, ma che in effetti fa pensare come si fa presto a dimenticare l’orrore, la devastazione e il genocidio di milioni di esseri umani in conseguenza delle leggi razziali e della cosiddetta soluzione finale. Non siamo qui solo perché dobbiamo tutelare la democrazia, ma perché siamo tutti convinti, tristemente, che la storia si ripete e la nostra responsabilità ci impone di essere persone impegnate a far si che questo non accada più. Ognuno di noi è chiamato, come invitava Giovanni Paolo II, ad essere costruttore di pace, di solidarietà e di fratellanza sull’esempio dei sette Giusti tra le nazioni, di cui ieri le targhe sono state poste nel Giardino dei Giusti del Palazzo Siotto. Nel nostro piccolo, come Regione sarda siamo impegnati a fronteggiare l’odio e la discriminazione con iniziative concrete. Non solo giornate di sensibilizzazione, ma progetti volti a contrastare il fenomeno dello sfruttamento in campo lavorativo, perché anche questo toglie la dignità all’uomo. Ho riunito anche le nostre comunità di emigrati perché portino questa voce nel mondo, perché il mondo deve prendere atto di cosa è successo. Ricordare la sofferenza, il martirio e la soppressione di milioni di nostre sorelle e nostri fratelli ha senso soltanto se ci impegniamo a costruire e rafforzare alleanze, che consentano a ciascuno di noi di essere, prima ancora di fare, esseri umani, innanzitutto, opponendoci con decisione a tutte le forme di razzismo, emarginazione, intolleranza, isolamento, violenza e sopraffazione. L’indifferenza uccide in tutti i campi. Il modo per sconfiggere questi percoli è di riconoscerci reciprocamente come un’opportunità di bene gli uni gli altri. Concludo con una frase di Anna Frank, una ragazza della vostra età, che quel periodo lo visse in prima persona, “E’ un grande miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché anche se esse sembrano assurde e inattuabili le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Vogliamo crederci anche noi, noi tutti, ed per questo, che anche questa volta siamo qui, e ci saremo ancora”.
La cerimonia è stata anche un momento di narrazione dei fatti e di riflessione sull’immensa tragedia che ha colpito milioni di persone, con le letture dei brani del libro di Vasilij Grossman “L’inferno di Treblinka” e gli intermezzi musicali dell’Orchestra della Classe di esercitazioni orchestrali e del Coro delle voci bianche del Conservatorio di Cagliari. Durante la commemorazione è stata consegnata una medaglia commemorativa a Gabriella Fois, figlia di Francesco Fois, deceduto, deportato dal 9 settembre 1943 all’8 maggio 1945 e internato in Germania
Nessuna chiusura del BdS, massima attenzione a Fertilia: Conoci incontra Cuccurese
Alloggi popolari a Caragol, si sblocca la procedura
Emorragia popolazione in Sardegna: in 10 anni perse 110mila unità, è dramma
CAGLIARI – Nel corso dell’ultimo decennio, tra il 2011 e il 2021, in Sardegna la popolazione in età compresa tra 15 e 64 anni è diminuita di 110mila unità: una contrazione del -9,8%, oltre il doppio del dato registrato a livello nazionale (-4,3%). Nella nostra isola, ancor più che in altre regioni italiane, le trasformazioni della struttura per età della popolazione avranno un rilevante impatto sul mercato del lavoro e, più in generale, sul potenziale di crescita del sistema produttivo e sulla sua capacità di generare ricchezza.
È quanto si evince da un report del Centro studi della Cna Sardegna che lancia l’allarme: a causa dell’evoluzione demografica e del calo occupazionale nel prossimo decennio il valore aggiunto regionale potrebbe contrarsi addirittura del 16% e il reddito pro capite del 6,4%.
Già oggi la popolazione in età da lavoro (15-64 anni) evidenzia una rilevante riduzione, ma nel prossimo decennio si stima una ulteriore accelerazione del fenomeno, con cifre che vanno dalle 200mila unità in meno dell’ipotesi bassa (-19,7%), alle 175mila in meno dell’ipotesi alta (-17,4%), con una ipotesi centrale più probabile che definisce l’entità del calo pari a 188mila unità in meno (-18,6%). Sebbene con toni meno accentuati, il fenomeno trova conferma anche nelle previsioni demografiche elaborate dall’ISTAT, secondo cui nel prossimo decennio l’entità del calo della popolazione in età compresa tra 15 e 64 anni è stimato in un intervallo compreso tra le 144mila e le 139mila unità in meno.
All’origine del fenomeno c’è un dato strutturale di grande impatto: il progressivo defluire verso le classi di età più anziana (65 anni ed oltre) del folto contingente nato durante il baby-boom degli anni ’60 ed il contestuale ingresso in età lavorativa delle più esigue generazioni del periodo successivo. Facendo riferimento alla popolazione in età lavorativa secondo la classificazione Eurostat, che comprende la popolazione con età 20-64 anni, nel corso dell’ultimo decennio (2011-2021) la Sardegna ha registrato 91mila residenti in meno (-8,2%) e senza rilevanti trasformazioni della struttura interna del mercato del lavoro le aspettative per il prossimo decennio sono davvero allarmanti.
Lo scenario attuale. Assumendo la permanenza delle condizioni attuali – ovvero un tasso di occupazione al 54% (occupati 20-64 anni / popolazione 20-64 anni) e un tasso di disoccupazione al 14% (in cerca di occupazione 20-64 anni / forze di lavoro) – nell’arco del prossimo decennio (2021-2031) la contrazione della popolazione in età da lavoro determinerebbe una riduzione del numero di occupati valutabile in un valore compreso tra le 97mila (-17,7%) e le 84mila unità (-15,4%). In definitiva, si definisce uno scenario di crescente difficoltà per le imprese nel reperire forza lavoro e, a parità di produttività, la ricchezza prodotta nell’isola segnerebbe un deciso arretramento.
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Alghero senza Continuità, Tips: “Sfida per tutti”. Fois: “Ancora nessuna notizia” |video
ALGHERO -Nonostante sia, insieme a sanità e lavoro, il tema centrale per la Sardegna, e ancora di più per il Nord-Ovest dell’Isola, visto quanto accaduto di recente, non c’è ancora nessuna novità per i voli in Continuità Territoriale da e per Alghero. Una vicenda assurda che, anche se dovesse essere risolta, denota un allarmante condizione dell’aeroporto Riviera del Corallo.
Negli ultimi giorni ci sono state diverse prese di posizione tra cui quella del Commissario della Provincia di Sassari Pietro Fois che ha chiamato a raccolta i sindaci del territorio, inoltre c’è da registrare il comunicato stampa del Tips al quale aderiscono Cgil, Cisl, Uil di Sassari, Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Confesercenti del Nord Sardegna, Confcooperative, Cna, Confapi di Sassari, Copagri e Camera di Commercio nord Sardegna, Consorzio industriale provinciale di Sassari e Porto Conte Ricerche.
“Stiamo affrontando giorni decisivi per il futuro dei voli in continuità territoriale da e per la Sardegna e in particolare per l’aeroporto di Alghero al momento escluso dalle offerte delle compagnie per il bando sulle rotte agevolate. Il Tips condivide tutte le azioni che il territorio sta cercando di sviluppare per giungere ad una soluzione positiva in un momento nel quale il diritto alla mobilità dei sardi viene messo seriamente in discussione. La gravità della situazione impone che si apra quanto prima un confronto con le istituzioni, a partire da quella regionale, finalizzato a individuare a individuare urgenti e stabili soluzioni”.
“Ritiene innanzitutto che si debba allontanare l’idea che il disimpegno dei vettori dall’aeroporto di Alghero possa rappresentare un ridimensionamento in ottica stagionale. Scalo di un intero territorio che conta oltre 350mila residenti che con la presenza di un sistema rilevante di istituzioni e imprese resta appetibile e strategico tutto l’anno e non solo nei mesi estivi, semmai è la Regione che deve garantire investimenti e sviluppo organico dell’intero sistema aeroportuale isolano”.
“Ora, in questo delicato momento, occorre un’azione continua, coesa e determinata da parte dell’intero territorio per promuovere azioni urgenti per il riconoscimento definitivo e concreto del diritto alla mobilità, che coinvolgano direttamente il governo italiano e quello europeo, una sfida che deve coinvolgere tutti”
Le parole del commissario Fois:



