Chimica verde, fallimento Pd-5s

PORTO TORRES – “Il progetto della riconversione industriale con la Chimica Verde è fallito, così come il PSd’Az aveva ampiamente e più volte denunciato! Lo avevamo previsto da tempo, ecco perché in questi anni abbiamo scritto e ribadito a chi di competenza di vigilare sul rispetto degli accordi previsti nel protocollo d’intesa del maggio 2011”. E’ ancora una volta il Partito Sardo d’Azione a puntare i riflettori sul gravissimo problema della mancata realizzazione del progetto di Chimica Verde dell’area di Porto Torres. Problema che, come già ricordato dal segretario Ilaria Faedda, candidata alle regionali, riguarda l’intero Nord-Ovest Sardegna e non può non essere risolto. 

“La Chimica Verde doveva essere la chiave di volta per il rilancio del territorio attanagliato da una forte crisi economica e invece ci ritroviamo di fronte all’ennesima beffa messa in atto da Eni con la complicità dell’amministrazione Pentastellata del Comune di Porto Torres e del governo regionale targato PD”.
 

“Entrambi sono diretti responsabili di questo fallimento e delle conseguenze negative che si andranno a ripercuotere sulla nostra città in termini occupazionali. L’attuale amministrazione M5S non ha mai preso e non ha mai avuto una posizione ferma e responsabile su questo tema, oltretutto nemmeno menzionato nel loro programma. L’unica cosa che hanno fatto su queste vicende è essere la stampella della Giunta Pigliaru  e di tutto il Centro-Sinistra”.

“Ci viene spontaneo dunque domandarci come mai dopo un atteggiamento di totale indifferenza al problema e dopo 3 anni e mezzo di mutismo e assenza sulle politiche industriali, proprio in campagna elettorale, convocano i vertici della Multinazionale di stato in Consiglio Comunale! Cosa evidente che le lettere al ministro Di Maio finiscono dritte nel cestino della carta!

“Il PSd’Az, fin dalle prime avvisaglie di disimpegno degli accordi sottoscritti, ha sempre sostenuto che tutte le risorse contenute nel “Protocollo d’intesa”, a partire dai  200 milioni di euro previsti per la realizzazione di quella centrale a bio masse che non è più nei piani di ENI, debbano essere investiti nel territorio di Porto Torres. Così come ha sempre sostenuto che tutta la filiera della Chimica Verde deve essere portata a compimento, ne va della credibilità delle Istituzioni che hanno sottoscritto l’Intesa e del rispetto dell’intero territorio”.

Il business energetico futuro e quello imminente del fotovoltaico fanno parte di strategie finanziarie della Multinazionale di Stato e, pertanto, non possono essere considerati il ripiego o l’alternativa ai mancati investimenti sulla Chimica Verde e, ancor meno, la risposta occupazione che occorre al Nord Ovest della Sardegna per uscire dalla morsa della crisi. Per la parte che ci competerà, i Sardisti faranno in modo che il prossimo Consiglio Regionale sia il garante dell’applicazione di quei protocolli d’intesa, firmati e mai attuati, che riguardano il nostro territorio”.

“Il nostro sistema imprenditoriale ed i disoccupati locali si aspettavano dal progetto della Chimica Verde risposte importanti e significative, ecco perché noi non abbasseremo la guardia e vigileremo costantemente che, nell’attuazione dei progetti che riguarderanno il nostro comparto industriale, vengano sempre salvaguardate e coinvolte maestranze e imprenditoria locali. La cosa che ci conforta è che nella Regione Sardegna finalmente si passerà da un governo di burocrati a un governo Sardo d’Azione”. 

Nella foto Ilaria Faedda

S.I.

“Caos Step, Bruno responsabile”

ALGHERO –  “Anziché cartoline natalizie gli algheresi ricevono gli auguri del Sindaco, della sua giunta e della maggioranza tutta, tramite avvisi e ingiunzioni di pagamento recapitati dalla Step di Sorso ma che  portano la firma del primo cittadino e dei suoi, che hanno scelto di lasciare  i cittadini nelle mani di una società il cui unico scopo è quello di fare profitti frugando  nelle tasche degli algheresi.  E così ad Alghero, grazie alla amministrazione comunale, ci si scopre tutti evasori.  Famiglie, imprese, associazioni, la furia esattrice di Bruno e c. non  risparmia praticamente nessuno”. Cosi il Partito Sardo d’Azione riguardo i gravi problemi ad aziende e famiglie algheresi a causa degli accertamenti della Step di Sorso società incaricata dall’amministrazione Bruno. 

Naturalmente era tutto scritto e lo avevamo detto. Una amministrazione che si priva del controllo diretto del settore più delicato per metterlo in mani che hanno il solo scopo di guadagnare il più possibile grazie ad agi altissimi, senza nessun riguardo per i risvolti sociali ed economici che una azione del genere provoca, è una amministrazione che insieme alla incapacità di amministrare dimostra poco rispetto e poco amore verso i suoi cittadini. Era così chiaro che sarebbe successo quello che sta accadendo che è impossibile credere sia stato fatto con buoni propositi. Perché delle due una, o siamo amministrati da dilettanti allo sbaraglio oppure lo scopo era proprio quello di dare all’esterno il servizio a tutti i costi per motivi quasi impossibili da capire. Sta di fatto che Mario Bruno e i suoi hanno fatto questa scelta della quale sono pienamente responsabili, tutti. E pensare che l’avevano presentata con la solita tiritera del “pagare tutti per pagare meno” e della “equità sociale delle tasse”. Il risultato è una mazzata su famiglie e  imprese, il tessuto vitale e spesso più fragile, della nostra comunità.  La verità è che una azione di recupero  giusto ed equilibrato poteva e doveva essere fatta tramite la società di proprietà del comune, la Secal, la quale non avendo profitti da fare sulle spalle degli algheresi avrebbe agito, sotto le direttive di una amministrazione normale, con oculatezza e misura”.

“Ma di normale in questa gravissima vicenda non c’è nulla se non il solito comportamento del sindaco che dopo aver creato il danno, esattamente come per la 4 corsie, il Centro Residenziale Anziani, la posidonia spiaggiata, la sanità, l’aeroporto, ecc.ecc., cerca di scaricare su altri le sue stesse responsabilità. Ma in questo caso, come per gli altri, risolvere il danno sarà complicatissimo e, se si escludono le parole al vento di questi giorni, solo ogni singolo cittadino potrà difendersi impugnando la propria “cartella pazza” spendendo ulteriori soldi per consulenti e professionisti. 

“Gravissima quindi questa vicenda, ma per un verso anche grottesca. Abbiamo letto a caratteri cubitali il Partito dei Sardi, quello di Maninchedda, chiamare i sardi alla “rivolta fiscale” ignaro che i sardi, quelli di Alghero di lì a poco sarebbero insorti proprio contro l’amministrazione comunale targata Bruno nella quale l’assessore competente alle finanze,  e coautore col sindaco di questo pasticciaccio brutto, era proprio quel Gavino Tanchis esponente di punta del suo partito. Insomma il Partito dei Sardi fa a parole la rivolta fiscale ma nei fatti massacra i sardi di Alghero con la Step di Sorso, per questo   rinominata Equisorso . Risultato? Dimissioni ( o rimozione ) immediata dell’assessore che aveva fortemente voluto col sindaco la STEP ad Alghero. Il sindaco tenta così di smarcarsi scaricando sul suo assessore in fuga ogni responsabilità e annuncia, per parare il colpo, il ritiro o la revisione delle cartelle pazze”.

“Il primo cittadino prosegue come sin ad ora ha fatto: fa assumere le responsabilità derivanti dalle sue nefaste iniziative politiche ai suoi assessori, li dimette o fa dimettere e prosegue come niente fosse a tagliare nastri e ad inaugurare festoni natalizi quasi che nulla di quanto sta accadendo alla sua città ed ai suoi abitanti sia riconducibile alla sua personale e pessima attività amministrativa. Ma la responsabilità era e resta del sindaco. Sarebbe suo anche il compito di porre rimedio ma, visti i precedenti, il male minore a questo punto sarebbero le sue dimissioni immediate. Lo farà? Naturalmente No. Ha ancora sei mesi di regali da recapitare agli algheresi”.

Legambiente per “spiagge pulite”

ALGHERO – Meglio tardi che mai. Facile commentare in questo modo l’intervento, definito da tutti tardivo, ma atteso ed essenziale, da parte di Legambiente sulla condizione delle spiagge a seguito degli interventi messi in atto dall’amministrazione comunale. La movimentazione tramite mezzi a seguito di incarico dell’assessorato all’ambiente è stata da subito criticata. Prima in maniera soft, poi si è resa necessaria la protesta da parte dei balneari che sono stati supportati da migliaia di algheresi e tantissime attività e realtà private che non potevano più sopportare la vista di un litorale in condizioni critiche. 

Questo per la presenza, più volte denunciata, di quella che era posidonia oramai divenuta, di fatto, rifiuto per la presenza massiccia di rifiuti in particolare microplastiche. Dunque, a parte quella fresca che si deposita sulla battigia e non deve essere toccata, ma al massimo ordinata sulla arenile, giusto per renderlo sempre fruibile, l’altra deve obbligatoriamente essere vagliata e poi conferita in discarica. 

E, dopo essere stati più volte chiamati in causa, rispondono anche all’appello di Algheronews [http://www.algheronews.it/dove-sono-gli-ambientalisti] intervenendo sul tema. E in particolare Legambiente a confermare l’emergenza che è sotto gli occhi di tutti. “Foto di microplastiche dalla spiaggia di Maria Pia e ospedale marino. Non si può non tener conto del problema. I fondali marini e le coste si stanno riempiendo sempre più di frammenti di plastica. Questo influenza anche l’animato problema della movimentazione delle foglie spiaggiate di posidonia. Se si spostano le foglie (seguendo le discutibili norme regionali o per utilizzi che le allontanano dalla battigia), devono essere non solo separate dalla componente sabbiosa, ma devono essere separate dalle varie plastiche. E’ tempo che, come puliamo le nostre strade (o dovremmo pulire), si inizino a pulire sistematicamente i litorali da tutto ciò che buttiamo nei fiumi e nei mari. Plastiche, gomme, cicche,… che le onde ci restituiscono ad ogni mareggiata”. Ovviamente Legambiente ci va con prudenza, ma, visto anche il poco tempo a disposizione, non c’è altro da fare che intervenire e cancellare i vari siti di stoccaggio (San Giovanni, Maria Pia e Fertilia) buttando tutto in discarica e ripulendo le varie aree che, in tutti e tre casi, potranno vedere interventi utili alla creazione di servizi per il tempo libero, svago, sport, famiglie e turisti. 

Nella foto la condizione del materiale presente in parte del litorale di Alghero

S.I.

Mario Bruno, il Pd e Alghero

ALGHERO – Hanno rotto e guerreggiato. Si sono scontrati perfino con toni spesso molto accesi. Poi, come un nuovo colpo di fulmine, è scoppiato ancora l’amore. Un rinnovato sentimento che trasforma il Partito Democratico nell’unica forza politica che sostiene Mario Bruno. E tutto questo, tra festività, elezioni regionali e tempi tecnici, ad un paio di mesi dall’iter per le comunali. Dopo l’addio dell’Udc, Upc, Sinistra Civica (sciolta in altre sigle) al Sindaco, oltre la sua lista civica, era rimasto solo il Partito dei Sardi e, appunto, il ritrovato abbraccio coi dem. Ma, come annunciato in anteprima da Algheronews, anche il Pds ha mollato Mario Bruno. A prescindere da quello che faranno le due consigliere, tra l’altro, come detto, alla fine di un periodo che difficilmente sarà elettoralmente ribadito, resta l’importante elemento politico. E a parte l’ironica allegoria iniziale inquadra fino alla fine questa esperienza come almeno marziana. 

Del resto solo qui, e per motivi spesso ancora da comprendere appieno e far emergere (si prospetta una campagna elettorale molto pepata), poteva accadere che una forza presentatasi con un proprio sindaco (Enrico Daga) alle elezioni poi diventasse l’unico e principale alleato di quello che era stato, invece, il nemico politicamente giurato per essersi candidato contro i dem non permettendogli, in questo modo, di poter neanche pensare di vincere le elezioni nel 2014. Inoltre si aggiunge che coloro che militano nella lista civica di Bruno da tempo, se non tutti, molti, cosi come del gruppo di Curedda, di entrare o ritornare nel Pd. Ma, nonostante le diffuse richieste, ancora nessuno di questi ha ottenuto la tessera. 

Insomma, anche se Alghero è sempre stata originale e non sarà questo a fermane la sua corsa, un bailamme politico mai visto che, ovviamente, ora lo possiamo dire ancora in maniera più netta, si è ripercosso in modo devastante sul tessuto sociale ed economico della città. Ancora di più se si pensa che con governi “amici” a Roma e Cagliari praticamente Alghero, in questi oltre 5 anni, non ha ottenuto quasi nulla di concreto e valido per mettersi al passo di altre località turistiche regionali e non che oramai, tramite anche investimenti privati, oltre che pubblici, hanno staccato Alghero 

L’esempio lampante è l’Aeroporto. Per non parlare delle altre decine di questioni ancora irrisolte e che se solo un paio di esse (quelle maggiori) fossero state portate a compimento la storia sarebbe stata molto diversa. Purtroppo, non saranno un paio di voli (forse) in più d’estate per cambiare rotta ad un territorio che ha intrapreso un percorso parallelo a quello reale. Un po’ come, per alleggerire la situazione, in “Ritorno al futuro” ovvero un “paradosso spazio temporale” che ha prodotto una realtà differente, mentre, al più presto, occorrerà rimettere mano al “flusso canalizzatore” e grazie ad un Doc e Martin locali ripristinare un normale “continuum spazio temporale”. Perchè, in effetti, Alghero non ha (più) bisogno di  “uomini della provvidenza”, il cui provvido resta tutto da valutare, ma semplicemente di un ritorno alla normalità e al pragmatismo di persone capaci e preparate e soprattutto non marziane, ma terrestri.

Nella foto di qualche mese fa Bruno, rappresentanti del Pd e della maggioranza nella sede di via Mazzini

S.I.

Bruno fermi declino: si dimetta

ALGHERO  – “Tanto tuonò che piovve, ci verrebbe da dire. La pioggia, in questo caso, è quella delle “cartelle pazze” e, a quanto pare , l ‘ombrello è rappresentato dalle dimissioni dell’assessore Tanchis. Dimissioni che Forza Italia Alghero ritiene necessarie ma assolutamente non sufficienti”. Cosi Forza Italia-Alghero riguardo i problemi della Giunta Bruno con l’addio dell’assessore Tanchis che oltre che essere un’ennesima mazzata sull’attuale amministrazione inquadra il suo sostegno in una sola forza politica ovvero il Partito Democratico. 

“L’esponente algherese del Partito dei Sardi è si, infatti, il principale responsabile dello scellerato depotenziamento della Secal a vantaggio della Step, la Società di Sorso mandataria da pochi mesi dell’accertamento e riscossione dei nostri tributi locali, ma non il solo. Al suo fianco vi furono il sindaco Bruno, la Giunta e quella risicata e inconsapevole maggioranza che li sostiene (o li sosteneva). Così come allora, pertanto, ci aspettiamo che anche in questa occasione si trovino fianco a fianco a presentare alla città scuse e dimissioni. Tanti, troppi, settori cittadini stanno soffrendo oggi le sorti derivanti dalle scelte e dalle non scelte di questa amministrazione e in tanti, troppi, casi la misura è giunta oramai al colmo; dalla improvvida gestione del centro residenziale per anziani, alla pianificazione dell’agro, dalla nefasta azione svolta sul nostro litorale, allo scandalo delle “cartelle pazze”, solo per citarne alcune, non vi è ambito nel quale Bruno e sodali non abbiano esteso gli effetti della propria inabilità politica”. 

E allora, ancora una volta, rinnoviamo l’invito a farsi da parte e ad occuparsi delle festività natalizie, se non di questioni personali ben più delicate, risparmiando ad Alghero e agli algheresi lo strazio di vederli completare l’opera minatoria nei confronti della nostra città.  Seguano l’esempio di Tanchis e di tutti gli innumerevoli assessori che si sono succeduti al capezzale di questa amministrazione; la peggiore che Alghero potrà mai ricordare e, speriamo, presto dimenticare”.

Nella foto il Consiglio con gli esponenti di Forza Italia

S.I.

Pesce spada, sardi penalizzati

ALGHERO – “Nell’anno 2013 la Comunità Europea istituiva un Piano d’azione per il rispetto delle norme della politica comune della pesca, in virtù del suddetto piano l’amministrazione Italiana adottò, con decreto  del 3 Giungo 2015, a firma del Ministro Martina, misure tecniche per ridurre il numero di imbarcazioni autorizzate alla pesca del pesce spada  nel mediterraneo con l’attrezzo del Palangaro”. Cosi i Riformatori Sardi tramite il candidato alle regionale Alberto Zanetti, riguardo un problema connesso alla pesca in Sardegna. 

“In poche parole, in base al decreto citato, chi voleva continuare a pescare il pesce spada doveva dimostrare, dall’oggi al domani, di aver pescato nel triennio 2011 – 2014 almeno 750 kg di pesce spada, fornendo la necessaria documentazione. A seguito della norma solo poche barche, in Sardegna, entrarono a far parte dell’elenco di quelle autorizzate alla pesca del pesce spada per il triennio 2015 -2018, sino al mese di Febbraio 2019.
Le barche che vorranno, da Febbraio 2019 , continuare a pescare il pesce spada dovranno, per ottenere il rinnovo dell’autorizzazione, dimostrare di aver pescato nel triennio trascorso almeno  750 kg di pesce spada  , inoltre il Ministero disporrà la cancellazione immediata e definitiva dall’elenco delle barche autorizzate in caso di accertata assenza di catture, per un periodo pari a due annualità consecutive”.

“Ancora una volta delle norme generali calate dall’alto pongono in seria difficoltà la categoria dei pescatori  Sardi senza tener conto che i tempi e i modi della pesca  sono dettati da fattori diversi e incognite quali le condizioni meteo, la presenza o meno di pescato,la richiesta del mercato e le mille difficolta che ogni giorno la categoria dei pescatori deve affrontare  .Siamo certi che tali incognite non possono assolutamente diventare discriminanti per i nostri pescatori.  In Sardegna , infatti, le poche barche autorizzate alla pesca del pesce spada sono piccole barche che svolgono anche altri tipi di pesca quale, ad esempio, quello dell’Aragosta  su cui si concentrano durante il periodo consentito dalla Regione Sardegna (che va da Marzo a quello estivo) considerato anche l’incremento di richiesta  Estiva dovuto dai grandi flussi turistici in Sardegna”.

“La maggior parte dei pescatori Sardi  si dedicano  alla pesca del pesce spada  a partire dal mese  di settembre  e spesso le condizioni meteo non permettono di effettuare ingenti catture tali da poter soddisfare i quantitativi richiesti per il mantenimento dell’autorizzazione. A tal proposito interpelleremo le forze di Governo, in particolare chiediamo l’attenzione del Ministro Centinaio, affinchè questo ulteriore Colpo a danno della  Marineria Sarda venga bloccato e si permetta alle barche già presenti negli elenchi di poter proseguire l’attività di pesca a prescindere dai quantitativi catturati. Non vorremmo passasse il concetto che chi cattura piu’ pesce abbia maggior diritto rispetto a chi, per svariati motivi, invece  non è riuscito”.

S.I.

Rugby, brutta sconfitta per l’Amatori

ALGHERO – Una gara difficile per i padroni di casa che hanno affrontato una formazione  che ha giocato mettendo in campo una delle sue caratteristiche principali: la fisicità. Il punteggio molto basso è la prova di come si è lottato e soprattutto in avanti Pesapane e compagni non hanno avuto vita facile tutt’altro. La cronaca, a livello di punteggio e marcature, offre davvero poco. Il primo tempo è finito 0-0, con a tabellino solo un cartellino giallo al pratese Puglia.

Nella ripresa il punteggio si è sbloccato. Al 5’ minuto sono gli ospiti a trovare la via della meta con Ruotolo. Puglia trasforma per i primi 7 punti della gara. L’Amatori cerca una reazione e al 14’ è il tongano Oneone a riuscire a bucare la difesa avversaria e piazzare la palla in meta. Sul pari si continua a lottare ma è un piazzato degli ospiti al 37’, firmato da Puglia, a chiudere i giochi. La gara è terminata 7-10 per gli ospiti che si portano via 4 punti mentre l’Alghero ne guadagna uno e si porta a quota 18, in attesa di vedere i risultati delle gare di domani. Amatori Rugby Alghero

TABELLINO GARA:

Alghero, stadio Maria Pia  – Sabato 8 Dicembre 2018Serie A, Girone 3, IV giornata

Amatori Rugby Alghero vs Cavalieri  Union Rugby Prato Sesto 7-10 (1-4)

Marcatori: p.t.  0-0 s.t. 5’m. Ruotolo tr Puglia(0-7); 14’ m. Oneone tr Micheli(7-7); 37’cp Puglia(7-10)

Amatori Rugby Alghero: Micheli, Madeddu R.(15’st Arru), Serra, Delrio, Pesapane, Oneone, Anversa, Fernandez, Sciacca, Ceglia, Fall, Paco , Prette, Spirito, Salaris(15’st ilie)

All. Tino Paoletti

Cavalieri Union Rugby Prato Sesto: Lunardi, Torri, Marzucchi, Vincenti(22’st Noviro), Fattori, Puglia, Renzoni, Casado, Reali, Scuccimarra(5’st Tallè),  Ruotolo, Calamai, Liguori, Cesareo, Cusimano.

All. Carlo Pratichetti

Arb. Antonino Nobile (Frosinone)

AA1 Bertocchi (Cagliari), AA2 Uccheddu (Cagliari)
 


Cartellini: al 30’ pt giallo a Puglia(Prato Sesto); al 7’ s.t. giallo a Ceglia(Alghero); 14’ st rosso a Ceglia(Alghero), giallo a marzucchi(Prato Sesto)

Calciatori: Micheli 1/1 trasformazione meta (Alghero); Lunardi 1/1 trasformazione meta (PratoSesto); Puglia 1/1 cp

Note: giornata caratterizzata dal vento di Maestrale,  circa, campo in ottime condizioni, spettatori intorno ai 600.


Punti conquistati in classifica: Amatori Rugby Alghero 1, Cavalieri Union Rugby Prato Sesto 4

Dove sono gli ambientalisti?

ALGHERO- Che fine hanno fatto gli ambientalisti? E’ la domanda che maggiormente circola in città e in particolare nella “piazza virtuale” rappresentata dai social. Tale interrogativo deriva dall’assenza di un loro pronunciamento o perfino segnale di protesta o disaccordo rispetto alla gestione del tema posidonia e in particolare della gestione della pulizia e decoro delle spiagge.

“Ma com’è possibile che la Alghero ambientalista si sia addormentata, anni faquando mettemmo in atto un piccolo ripascimento alla rotonda del Centro Congressi di Maria Pia le tentarono tutte per poterci criticare ed oggi siagisce senza ritegno?”, è il professore Sergio Ginesu a rompere il velo di ipocrisia e puntare i riflettori su un’altra anomalia del periodo che stiamo vivendo.

Il geologo, accademico dell’Università di Sassari, riporta l’interrogativo che un po’ tutti si pongono vedendo le immagini delle azioni di questi giorni. Salvo prova contraria, non ci sarebbero irregolarità e comportamenti fuori legge, certo è che sul posto, in questi giorni, erano presenti le varie forze dell’ordine e in particolare la Finanza di mare che pare a breve debba intervenire con qualche provvedimento per adesso non attuato vista anche la responsabilità e supervisione dei lavori in capo ai dirigenti comunali e alla Polizia Municipale.

Intanto  la battaglia continua. La raccolta firme ha raggiunto numeri record, cosi come i video e commenti sul tema in particolare in capo ai balneari che giustamente vogliono raggiungere l’obbiettivo auspicato da tutti i cittadini ovvero avere le spiagge pulite tutto l’anno, la zona di San Giovanni con nuovi servizi e Maria Pia riqualificata. Tutto questo, per essere chiari, per creare economie e posti di lavoro, dunque tamponare l’emergenza povertà che è sempre più crescente, pure ad Alghero. Anche per questo, e viste le battaglie che hanno portato avanti in questi anni (alcune reputate ingiuste) sarebbe stato importante vedere in prima linea anche gli ambientalisti, invece.

Nella foto la spazzatura nel punto di stoccaggio a San Giovanni

S.I.

Consigliere in rotta con Tanchis

ALGHERO – Quello che sta accadendo da tempo ad Alghero a livello politico e sociale è più vicino a Marte che alla Terra.Uno statement che viene ripetuto da tutti, in particolare da coloro che ne sono protagonisti. E questo non può che aggravare, se ce ne fosse bisogno, l’inquadramento verso il negativo di tale periodo che, parla il calendario, è oramai ai titoli di coda. Ultimo passaggio che lascia perplessi riguarda le dimissioni dell’assessore Tanchis. “Non ci sono più le condizioni politiche e personale per per andare avanti”, ha detto. Ma non, solo, da delegato uscente della Giunta Bruno ma pure da coordinatore dei Partito dei Sardi. Nonostante questo, ecco la sorpresa (che poi tanto non lo è, visti appunto questi 4 anni e mezzo) che giunge dalle parole di Mario Bruno: “ho parlato con le due consigliere del Partito dei Sardi, Marina Millanta e Elisabetta Boglioli e mi hanno garantito fiducia”.

Se non fossimo ad Alghero, nel 2018, stenteremmo a crederci. Ma, difatto, una consigliera che afferma di non avere lasciato il Pds di Paolo Manichedda ma di aver preso le distanze dal gruppo consiliare di Alghero e dalla comunità Pds di Alghero per divergenze con il suo segretario. Rimango nel PDS nel coordinamento del nord-ovest (e comunque con un certo malumore pare per non aver ottenuto la delega allo Sport e l’altra che invece è ancora nello stesso partito, mentre il coordinatore cittadino lascia la Giunta e dichiara di non esserci più condizioni “politiche e personali” per andare avanti, le due sue ramificazioni consiliari avrebbero detto di andare per un’altra strada. Allora, delle due l’una: o Tanchis non ha più voce in capitolo in seno alle due consigliere (ed è stato praticamente sfiduciato) oppure le sirene di Porta Terra, ancora una volta, seppure per molto poco, hanno fatto breccia nelle orecchie delle due rappresentanti.

Certo, poco, molto poco cambia. Infatti, a parte il responso giudiziario del 18 dicembre, oramai il mandato è finito. Però, fa specie, che, neanche in tale occasione, nonostante delle evidenti fratture per non dire altro e soprattutto il diffuso malumore e proteste di quasi tutte le categorie cittadine, ci siano persone, ancora disponibili a mantenere il quadro governativo attuale rischiando addirittura (come pare) di essere escluse dal partito di appartenenza che, fino a prova contraria, è guidato dal coordinatore, in questo caso proprio l’assessore uscente Tanchis.  Altro che laboratorio politico, Alghero è su Marte, anche se calendario alla mano, ancora per molto poco.

Nella foto il congresso del Pds col coordinatore cittadino Tanchis

S.I.

E’ disastro, Bruno segua Tanchis

ALGHERO – “Convocazione urgente della commissione di controllo e garanzia presieduta dal consigliere Salaris per verificare eventuali irregolarità negli migliaia di atti di riscossione inviati dalla step.
Così i consiglieri comunali Maria Grazia Salaris ed Emiliano Piras richiedono che si faccia chiarezza sulle cartelle pazze che stanno invadendo le case degli algheresi”. Cosi si apre la nota dei due rappresentanti di Centrodestra che intervengono su uno dei tanti gravi problemi che stanno affliggendo il Comune di Alghero e in particolare quello dei tributi con l’imminente addio alla Giunta da parte dell’assessore Tanchis, come anticipato da Algheronews [http://www.algheronews.it/giunta-bruno-tanchis-verso-addio/]


“In questi giorni, alla vigilia di Natale, i nostri concittadini stanno subendo l’ennesima vessazione messa in atto  dal sindaco Bruno. Un vero e proprio tsunami che si è palesato per via della scelta di esternalizzare il servizio di riscossione coattiva dei tributi,  ora in capo alla alla STEP. Su questa scelta , in Consiglio Comunale ci siamo opposti con tutte le nostre forze, perché convinti che con un investimento adeguato,  il servizio potesse essere svolto dalla società S.e.c.a.l., senza dover invece andare a cercare società che non tenessero conto delle reali esigenze dei cittadini, ma che pensassero solo, così come sta accadendo, al proprio tornaconto personale con un aggio tra l’altro davvero smisurato”.

Gli effetti negativi di questa scelta scellerata  ,l’ennesima dell’amministrazione Bruno, li stanno subendo le imprese e le famiglie della nostra città che in questi giorni si vedono recapitare delle cartelle relative al ricalcolo di T.A.R.I.  e I.M.U. del 2013, con l’applicazione nei più dei casi dei coefficienti più alti previsti dai regolamenti, e in altri sbagliando completamente l’inquadramento di destinazione previsti dagli strumenti di riferimento vigenti. Mentre per quanto riguarda il ricalcolo T.A.R.I.  si deve tornare indietro attraverso una delibera di consiglio che faccia un’interpretazione autentica del regolamento, condizionando così le scelte del soggetto riscossore”.


“Siamo fortemente preoccupati per quanto concerne le “cartelle pazze” che riguardano L’ I.M.U., poiché, a parte per quelle palesemente errate per evidenti errori di interpretazioni di destinazione urbanistica, nel contratto siglato tra amministrazione e la società che ha vinto l’appalto non venivano previsti strumenti di “calmieramento” che mirassero ad applicare i coefficienti più bassi previsti dal regolamento I.C.I. approvato nel 2007 e tuttora in vigore. Dopo le dimissioni dovute dell’Assessore Tanchis bene farebbe il Sindaco a seguire l’esempio del suo ex fedele e finalmente liberare la città da questo disastro amministrativo”.

Nella foto i consiglieri Piras e Salaris

S.I.