Aperture in vista, suoli pubblici: è buio

ALGHERO – “Il 18 maggio è dietro l’angolo ma ancora i titolari di bar e ristoranti non conoscono le scelte dell’amministrazione comunale in tema di suoli pubblici”. Così i consiglieri di Centrosinistra riguardo uno dei punti principali e scontati delle richieste del comparto.

“A costo di sembrare antipatici, vogliamo ricordare al Sindaco Conoci che nel mese di dicembre la maggioranza in consiglio comunale ha approvato la proroga del regolamento dei suoli pubblici con l’impegno di portare entro il mese di Aprile il nuovo regolamento. A tal proposito era stato costituito anche un gruppo di lavoro interassessoriale al quale, dopo l’esplosione dell’emergenza Covid, è stato assegnato l’obiettivo di trovare soluzioni per affrontare la fase 2”

Purtroppo al momento non conosciamo le conclusioni di questo lavoro; invano abbiamo chiesto più volte che il tema venisse trattato in Commissione, dove invece hanno trovato spazio i molteplici tavoli del Turismo e degli esperti tecnici, ma non i tavoli e gli spazi che realmente stanno a cuore al comparto produttivo”. 

“Ora il tempo della titubanza è scaduto, occorre dare al più presto indicazioni chiare a tutti gli operatori, che attendono di sapere se e a quali condizioni riprendere le proprie attività. Una proposta organica da parte dell’amministrazione diventa ormai urgente ed è un onere a cui Sindaco e Giunta non possono più sottrarsi. Non faremo mancare il nostro contributo nel merito.”

“Conte vada via e lasci spazio a patrioti e uomini seri”

ALGHERO – “Il senso dello Stato uno ce l’ha, non se lo può dare. Ciò a cui assistiamo in questi giorni è il fallimento dell’idea di Stato di questa maggioranza di governo, tra Presidenti del Consiglio che organizzano conferenze stampa propagandistiche e commissari strapagati che producono disastri”. Cosi Christian Mulas, capogruppo ad Alghero di Fratelli d’Italia che interviene sulle scelte del Governo Conte guidato da Pd, 5 Stelle e Sinistra.

“La gestione incompetente e caotica dell’emergenza Covid 19 è sotto gli occhi di tutti. Il numero imbarazzante di task force e poltrone – che il  Governo nazionale ha costituito ad oggi 15 task force per un totale di 450 “esperti” – è riuscito per ora ad occuparsi solo di quote rosa, e acuire profondamente lo stato stato di incertezze in cui versa il paese”

“Dietro questo costoso e inutile paravento tecnocratico, restano ben visibili i fallimenti di un governo vigliacco e di tutti i suoi rappresentanti: in primis di Giuseppe Conte, il narcisista, e dei suoi dpcm incompleti e confusi che hanno bloccato l’Italia intera, sottoponendola ad un lockdown dagli effetti disastrosi per le famiglie italiane. Sono sotto gli occhi di tutti i fallimenti del Commissario Arcuri, che da apprendista stregone Guru ha fatto sparire le mascherine, e i fallimenti del ministro dell’economia Gualtieri, che nulla ha fatto per garantire liquidità e sopravvivenza alle imprese e i lavoratori italiani. Sono evidenti i fallimenti del ministro della sanità Speranza, incapace di vigilare sugli ospedali pubblici e di garantire il giusto numero di tamponi, e altrettanto sono chiari i fallimenti del ministro della giustizia Bonafede, attaccato dagli stessi magistrati perché incapace di gestire le carceri e la giustizia. E la lista sarebbe ancora più lunga”.

“Forte con i deboli e debole con i forti”, Stato e questo governo sono incapaci di garantire qualsiasi protezione ai propri cittadini. La gioia per il ritorno di Silvia Romano è stata ridimensionata dalla notizia della resa dello Stato ai terroristi islamisti. Son convinto che la vita umana non abbia prezzo e proprio per questo mi sento profondamente indignato davanti alla notizia del lauto riscatto pagato a quei tagliagole: quel riscatto verrà usato contro altri innocenti e esporrà ad altri rischi altri nostri connazionali all’estero. A questo si è aggiunto l’ulteriore colpo della foto di Silvia con indosso un giubbotto antiproiettile turco, a evidenziare quanto questo governo abbia indebolito la stessa capacità degli uomini dell’AISE, il nostro valido Servizio di Intelligence Esterna, di operare in autonomia senza dover chiedere aiuto ad altri. Lo sciacallaggio politico di Di Maio e Conte in aeroporto rende il tutto ancora più penoso”

“Davanti a tanta incompetenza e ai tanti danni economici, istituzionali e culturali causati, c’è da augurarsi che questi incompetenti se ne vadano e lascino spazio a politici seri, con il senso dello Stato. Non eroi, ma statisti, patrioti capaci di restituire alla nazione e ai suoi cittadini istituzioni che garantiscano libertà, sicurezza e opportunità”.

3miliardi ad Alitalia, piccoli scali e low-cost a secco

ALGHERO– “Altri 3 miliardi di aiuti di stato per la nuova Alitalia, dopo che la vecchia Alitalia ha lasciato debiti di straordinaria importanza con i fornitori che, paradossalmente, vengono aggrediti con cause civili dalla vecchia Alitalia in amministrazione straordinaria per ottenere la revocatoria fallimentare degli ultimi pagamenti effettuati.  Nessun sostegno, invece, ai piccoli aeroporti e ai voli low cost”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde (F.I) commenta la imminente costituzione della nuova Alitalia con l’impiego di ulteriori 3 miliardi di fondi statali, che sommati agli aiuti statali degli ultimi 7 anni portano a oltre 4 miliardi di euro il costo per le casse dello Stato.  

L’esponente politico di FI lamenta che nel frattempo non si hanno notizie della volontà del Governo di aiutare i piccoli aeroporti, che a differenza del recente passato oggi è consentito  fare in funzione del nuovo quadro comunitario temporaneo in materia di aiuti di stato. Ne’ si parla di misure per incentivare i voli low cost. Nel frattempo le compagnie low cost, in assenza di contributi statali, si misurano con le modalità di riempimento degli aeromobili che prevedono forti distanziamenti che demoliscono alla base il modello low cost, basato su prezzi bassi e alto riempimento (load factor) dei velivoli.

“E’ evidente che un basso load factor costringerà le compagnie a praticare prezzi alti –sottolinea Tedde-. Ed è altrettanto evidente che i piccoli aeroporti saranno vittima di questa disarticolazione del sistema dei voli a basso costo che negli scorsi anni li ha fatti crescere e con essi ha ristorato i territori di riferimento, creando sistemi turistici per i quali i voli low cost hanno costituito linfa vitale. Con conseguente nascita e crescita di centinaia di micro imprese e di B&B che hanno rigenerato economie asfittiche.

E’ il caso dell’aeroporto di Alghero, per esempio, che con l’aiuto del low cost ha creato straordinari flussi turistici che hanno rigenerato un tessuto economico piuttosto stramato.” Tedde ricorda che Ryanair ha chiesto ai piccoli aeroporti la forte riduzione o l’annullamento, a seconda dei periodi, delle tasse d’atterraggio e passeggeri. E che gli scali dovranno rispondere entro maggio.   “Credo che lo Stato, dopo avere salvato per l’ennesima volta Alitalia, non possa trascurare di intervenire per salvare i piccoli scali e sostenere i flussi turistici prodotti dai voli a basso costo”, propone Tedde.

“Specie in questo momento storico di straordinaria crisi del trasporto aereo,  e soprattutto di quello low cost. Occorre approfittare della temporanea vigenza delle norme adottate di recente dall’UE col quadro temporaneo in materia di aiuti di Stato, che consentono agli Stati e alle Regioni di sostenere le imprese senza rientrare nel campo di applicazione delle norme sugli aiuti illegittimi. Ma occorre far presto, in modo che prima della riapertura di giugno gli scali possano avere una prospettiva imprenditoriale chiara. Diversamente, si rischia l’asfissia dei piccoli aeroporti e il crollo economico di territori già stremati dal Covid-19 –chiude Tedde-“. 

Fase 2, plauso a Solinas: Sindaci siano coraggiosi

PORTO TORRES – “L’emergenza economica rischia di avere un impatto devastante sul tessuto economico sociale della Sardegna, ancora più devastante se le aziende non riprenderanno le attività produttive”. Cosi Bastianino Spanu Consigliere Nazionale Psdaz riguardo la necessità di imprimere un’accelerata nelle scelte da parte dei Sindaci che devono dare risposte ai territori permettendo e agevolando le ripartenze.

“Comprendiamo benissimo che questo sia il momento più difficile della storia post-bellica. Governare in questa fase è molto complicato e noi siamo e saremo sempre a fianco dei Sindaci e delle Amministrazioni che fanno il bene del Popolo Sardo. Ma, proprio per la delicatezza del momento, la scelta del nostro Governatore Solinas di demandare ai Sindaci la scelta di poter aprire non può che essere vista in maniera ottimale alla luce dell’autonomia dei territori che a nostro avviso è il principio che deve guidare un Amministratore a tutti i livelli”.

“Per questo, vista questa possibilità, riteniamo indispensabile che dove possibile, ovvero dove gli indici di contagio sono bassissimi e dunque non calcolabili ai fini statistici, i Sindaci permettano la ripartenza delle attività cosi come previsto dai Decreti nazionali e dalle Ordinanze Regionali. La nostra Terra è devastata dalla crisi, non si può perdere altro tempo. La gestione nazionale della pandemia è stata pessima, non possiamo pagare altro pegno per tentennamenti legati anche a prudenze giustificabili ma non adeguate alla drammaticità del momento”.

“La Sardegna deve ripartire e il Governatore Solinas fa bene a dare un ultimatum al Governo, ma anche i comuni, dove possibile, non attendano altro e riaprano tutto aiutando con sostegni reali le famiglie e imprese sarde”.

Nella foto Bastianino Spanu (Psd’Az)

S.I.

Adeu Salvatò

ALGHERO – Dire che era un uomo mite, è poco. Mite, però, allo stesso tempo, profondamente innamorato di Alghero tanto da profondere sempre, in qualsiasi occasione, privata o pubblica, un mare di idee, soprattutto nel campo di sua competenza, la sanità. Medico radiologo, molto noto e sempre pronto a dire la sua, con tanta enfasi, ma con mitezza, quasi sottovoce. Così come è andato via. Peccato per l’ultima intervista che non si è riusciti a fare, adeu Salvatò.

S.I.

Riaprono gli spazi Enel in Sardegna

ALGHERO –  Inizia la fase 2 anche per 35 Spazi Enel Partner presenti in Sardegna e pronti ad offrire un servizio non solo di qualità ma anche all’insegna della sicurezza per tutti i clienti e gli operatori. Per avviare la ripresa dell’operatività dei negozi, gli Spazi Enel presenti in Sardegna, in linea con le disposizioni normative previste per la Fase 2, hanno provveduto a riorganizzare gli ambienti all’interno dei punti vendita, predisponendo tutte le misure cautelative per garantire la massima tutela della salute e della sicurezza del pubblico e dei propri operatori. Alghero riaprirà il 25 maggio.

Presso gli Spazi Enel Partner i clienti potranno richiedere l’attivazione o la modifica di contratti luce e gas, la verifica dello stato dei pagamenti e dei consumi, la domiciliazione per  il pagamento delle bollette su conto corrente bancario o su carta di credito e consulenze personalizzate sulle offerte di energia elettrica e gas più adatte alle proprie abitudini proposte da Enel Energia, la società del Gruppo Enel che con più di 13 milioni di clienti è leader del mercato libero dell’energia. Inoltre saranno a disposizione i nuovi prodotti di Enel X, la divisione del gruppo elettrico dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali, per rendere più efficienti i consumi di casa e luoghi di lavoro.

I giorni e gli orari di apertura degli Spazi Enel Partner possono essere consultati all’indirizzo www.enel.it/spazio-enel. All’interno dei negozi, dove si potrà accedere solo se muniti di guanti e mascherina, gli ingressi saranno scaglionati garantendo il distanziamento tra le persone. Ogni punto vendita è provvisto di dispenser di gel disinfettante per la sanificazione delle mani dei clienti. All’interno dei negozi sono inoltre previsti interventi di pulizia aggiuntivi, mediante igienizzazione giornaliera e sanificazione.

Nella foto l’inaugurazione del Punto Enel di Alghero

Riprendono lavori gas. Mercatino Coldiretti

ALGHERO – Riprendono progressivamente le opere pubbliche sospese oltre due mesi a causa dell’emergenza Covid. Già in azione le squadre del settore manutenzioni, alle quali tra qualche giorno si aggiungeranno le unità, venti operai reclutati attraverso i progetti del Reis, che andranno ad incrementare le squadre che si occupano della pulizia e del decoro.  

Da oggi intanto sono riapparsi i mezzi dell’impresa aggiudicataria dei lavori di posa in opera della rete del gas. Si scava in via Manzoni, nel tratto tra via Gramsci e via Kennedy, secondo un calendario che prevede l’attuazione di lavori negli altri segmenti di via Manzoni compresi tra la via Kennedy e via Sassari e tra via Sassari e via Giovanni XXIII°. Inizio degli scavi anche in via Liguria, nel tratto tra via Umbria e via Puglia, e in via XX Settembre, tra via Kennedy e via Sassari. Lavori anche in via Satta, via Don Minzoni, via Rosselli, via Porrino, via Edison, via Pacinotti e una residua parte di via Cavour rimasta in sospeso a causa della chiusura del Dpcm. Il programma completo si estende per le settimane a cavallo tra il corrente mese di maggio e le due settimane di giugno, secondo un calendario che mette in lavorazione più urgente le zone limitrofe al centro per spostarsi poi nelle aree più periferiche.

Da domani, intanto, riprende il mercato settimanale della Coldiretti nel quartiere di Sant’Agostino, nella consueta ubicazione tra le vie Marconi, Satta e Largo Nunzio Costantino.  Riprenderà da mercoledì prossimo, 20 maggio, anche il mercatino di via Sardegna. La riapertura riguarderà le sole categorie alimentari. Il ritorno delle bancarelle per la prossima settimana, su richiesta degli ambulanti, è stato concordato ieri in un incontro tra i rappresentanti dell’A.N.A., l’associazione degli ambulanti, l’Assessore dello Sviluppo Economico Giorgia Vaccaro e il dirigente del settore commercio. Gli operatori del mercatino hanno inoltre la disponibilità ad allestire, per la parte alimentare, il mercato del sabato a Fertilia.  

Rebus tavolini, attività in bilico: spazi aperti vitali

ALGHERO – E’ ancora rebus tavolini ad Alghero. Come ogni anno e come in passato, ritorna in auge, anche in periodo di pandemia, la questione dei “suoli pubblici”. Dopo settimane di tavoli, incontri, riunioni, commissioni, comitati, articoli, interviste, dichiarazioni, telefonate, etc, tutte volte a rendere meno complicata la cosi detta “Fase 2” e in particolare aiutare le attività che rappresentano l’ossatura dell’economia cittadina, sono attesi i provvedimenti e le azioni dell’Amministrazione per evitare il baratro. “Nonostante lunedi 18 maggio si possa riaprire tutto, aspettiamo le risposte alle varie istanze e soprattutto un quadro generale con cui poter lavorare”, evidenziano gli imprenditori.

Tra le richieste, vista la necessità di arginare la possibilità di nuovi contagi, c’è quella, piuttosto ovvio e obbligata, di poter operare e lavorare all’aperto. Alghero è ricca di superficie fruibili, dal centro alle borgate passando per il il litorale. Ampi spazi da poter utilizzare al fine di permettere alle attività di salvare il salvabile. Infatti sono sempre più disperati coloro che hanno (e sono tanti in città) piccole ma importanti e caratteristiche realtà che, con le limitazioni anti-covid, non possono più aprire.

Ad oggi, dopo la scadenza il 30 aprile della proroga delle scelte dell’Amministrazione precedente, si era già in attesa del nuovo “Piano dei suoli pubblici”. Ma, ora, vista l’emergenza, come detto, sono attese scelte in linea con la criticità del momento. “Alghero non è Sassari, dove l’economia è retta da altri comparti, qui, se chiudono bar, ristoranti, locali e quant’altro, crolla una vasta parte dell’economia cittadina”, dice un titolare di ristorante, “non possiamo permetterci ci arrivare cosi in ritardo senza sapere come poter aprire e senza il via libera per ampliare la fruizione all’aperto”. Tra l’altro il Governo ha anche favorito tale iter: basta una dichiarazione con allegati tecnici per aumentare il suolo pubblico. Ovviamente all’interno di vincoli riguardo l’area di riferimento.

Pare, però, che ci siano dei pareri differenti. Ci sarebbe chi “frena” per andare spediti verso questa direzione che non è nient’altro che quella del buon senso e che, sopratutto, andrebbe a ricalcare i più classici indirizzi politici di Centrodestra da sempre a favore delle attività. D’altra parte sussistono prese di posizione più a favore delle imprese e in linea con quanto detto dal Sindaco Conoci di attuare anche l’impossibile pur di aiutare le attività. Certo, non è facile in generale governare Alghero e ancora di più nell’attuale epocale crisi. Periodi che, come noto, acuiscono le differenze sociali e in questo caso quelle tra i “ventisettisti” e gli altri che, nella Riviera del Corallo, nonostante tendenze contrarie, sono la stragrande maggioranza della popolazione. Visto il serio rischio di crisi economica e sociale irreversibile, ovvero famiglie algheresi senza più lavoro e soldi, è urgente attuare le azioni attese e minime per evitare il peggio.

Famigliando, supporto psicologico ad Alghero

ALGHERO – Una ricerca dell’Università Cattolica, pubblicata in questi giorni, scatta una fotografia sullo stato di stress delle famiglie italiane e rivela che il peso dell’emergenza è stato spesso scaricato su di loro, inoltre si è rilevato che Il benessere psicologico è più basso tra i genitori che hanno figli piccoli o adolescenti

Possiamo immaginare che anche dopo il lockdown, i prossimi mesi per le famiglie italiane saranno comunque “critici”; allora per aiutarle in questo tempo di post quarantena, “Famigliando” ha  pensato  di  offrire uno spazio “virtuale” di ascolto e sostegno alla genitorialità, nel quale potrete contattare  la  nostra  psicologa  e  chiedere  supporto: sulla  gestione  del  tempo in  casa,  per  provare  a  ritrovare  le    energie  che  ogni  tanto  ci  abbandonano, per  trovare  strumenti e risorse che ci aiutino a vivere un  ascolto costruttivo in famiglia e per  avere  un  momento  di  conforto  e  confronto.

Il servizio è gratuito ed è rivolto a tutti i genitori e le famiglie e sarà su appuntamento, basterà contattare Famigliando al numero 3701398440 (anche tramite un messaggio). Per ulteriori informazioni potete visitare il nostro sito www.famigliando.it o le nostre pagine social su facebook e instagram @famigliando.associazione 

Fasolino con Campus per la ripresa di Sassari

SASSARI – Terza riunione del tavolo straordinario delle Attività produttive per fronteggiare l’emergenza economica causata dall’epidemia coronavirus, questa mattina nella sala Langiu del Comando. Un incontro «realmente costruttivo», come ha commentato il sindaco Gian Vittorio Campus, che l’ha coordinato, dal quale è emerso un impegno da parte dell’assessore alla Programmazione e Bilancio Giuseppe Fasolino a portare le istanze del territorio in Regione, un territorio che «è stato il primo ad attivarsi per affrontare la crisi economica». E che, come ha concluso il sindaco «ha bisogno per la sua economia di una cura immediata, di una riabilitazione e di una prevenzione», mutuando i termini dalla medicina e paragonando la situazione del Nord Sardegna all’emergenza sanitaria ancora in corso. Valutare dunque l’accesso a crediti a fondo perduto, intesi però in senso ampio: una riduzione o cancellazione di imposte comunali, ad esempio, attraverso cui l’Amministrazione sostiene le attività senza chiedere nulla in cambio; ma questo può essere utile solo nel breve periodo, poi servono politiche che consentano al territorio di ripartire e di non ricadere in nuove crisi. Il primo cittadino ha sottolineato la necessità che anche il mondo della finanza intervenga nel Tavolo straordinario, includendo quindi anche le banche, voce mancante nel dibattito ma fondamentale per tracciare la strada da seguire. E così, rivolto all’assessore Fasolino è stato sancito un impegno: «Noi proseguiremo con questo spazio di confronto, anche con gli istituti di credito, e l’assessore porterà in Regione le esigenze del nostro territorio».

«Siamo pronti – ha concluso il sindaco – a essere la cavia su cui lavorare, visto che siamo stati i primi ad attivarci e a partire in tutta l’Isola con un Tavolo delle Attività produttive per affrontare l’emergenza e considerata la nostra economia diversificata. Da questo territorio bisogna discutere il futuro dell’economia di tutta la Sardegna e decidere che Sardegna vogliamo costruire insieme».

Al Tavolo hanno partecipato il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, parlamentari del territorio, consiglieri regionali e comunali di maggioranza e opposizione, una rappresentanza della Giunta comunale,della Coldiretti, della Camera di Commercio, Confcommercio, Confagricoltura, Confapi e Confidi, Confartigianato, Confindustria, Cia, Coldiretti, Atp, Cna, esponenti del tessuto imprenditoriale locale e rappresentanti dei centri commerciali naturali.

Numerosi gli interventi: dal consigliere Piero Maieli, presidente della commissione regionale delle Attività produttive, al rettore Massimo Carpinelli, a seguire Achille Carlini di Confidi Sardegna, Marco Porqueddu di Pensa, Gavino Sini della Camera di Commercio, Battista Cualbu della Coldiretti, Matteo Luridiana di Confagricoltura, i consiglieri comunali Fabio Pinna, Daniele Deiana e Laura Useri, Giuseppe Canu delegato territoriale di Confcommercio, Antonio Paoni in rappresentanza dei centri commerciali naturali e Valerio Scanu del Consorzio industriale provinciale di Sassari.

Tanti gli spunti su cui continuare a lavorare: il ruolo fondamentale dell’Università per lo sviluppo del territorio, con un nuovo modello che sfrutti l’innovazione tecnologica e digitale per la produzione, trasformazione e commercializzazione di tutti i prodotti sardi; la necessità da parte delle piccole realtà di conoscere i protocolli di sicurezza per essere pronte a riaprire quando sarà il momento; da tutte le parti l’esigenza di una sburocratizzazione e di uno snellimento delle procedure; valutare la possibilità di prevedere forme di credito a fondo perduto ed eventualmente da quali voci attingere del bilancio pubblico ma anche di immaginare interventi strutturali a favore delle attività produttive per renderle competitive con le sfide di un futuro che ancora non conosciamo.

«Importante momento di confronto quello odierno dove sono emersi spunti importanti- ha dichiarato l’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Fasolino- ora parallelamente alla fase di sostegno, e di “cura” del nostro sistema imprenditoriale, dobbiamo lavorare per far tornare grande la Sardegna, imparando anche dalle criticità che sono emerse a seguito della pandemia e per tutto questo serve che il Governo nazionale sia concretamente al fianco della Regione perché solo così le misure messe in campo potranno realmente essere efficaci».

«Le imprese hanno bisogno di essere aiutate e supportate – ha concluso Fasolino- non soltanto in questa fase, ma dobbiamo avere la capacità di guardare oltre e ripensare a cosa fare nel lungo termine per rendere nuovamente competitive le nostre imprese. Da Sassari deve partire un Tavolo permanente con il mondo delle imprese, le istituzioni, l’università per programmare una nuova ripartenza».