“Baruffe e teatrini, fallimento del progetto civico di Cacciotto: Algheresi stufi”

ALGHERO – “Crediamo che gli algheresi siano poco interessati alle “baruffe” della maggioranza che con il sindaco Cacciotto amministra la città. La nostra comunità è interessata a capire se dopo un anno e mezzo questa amministrazione e questo sindaco hanno la forza, le competenze e la capacità di fare il bene di Alghero. I recenti cambi di casacca dei consiglieri e la delegittimazione politica di assessori costituiscono la prova della decomposizione di una maggioranza “posticcia”, priva dei più elementari presupposti e di valori e obbiettivi comuni. Il lessico utilizzato dal sindaco, che parla espressamente di “ricatti”, rende evidente la totale assenza di collante ideale”, cosi il gruppo consigliare di Forza Italia Alghero che commenta le ultime vicissitudini della maggioranza del sindaco Cacciotto. 

“Ma fa emergere anche il fallimento di una rabberciata ipotesi di maggioranza basata sulla “valorizzazione delle differenze”, che costituiva una formula per giustificare il tentativo di mettere assieme valori e obbiettivi politici fino a quel momento contrapposti. Questa esperienza politica va a passi veloci verso la dissoluzione. Con senso di responsabilità mettiamo in evidenza che non gioiamo per questa “caporetto” che rischia di creare danni irreversibili alle famiglie e alle imprese algheresi. Auspichiamo che Cacciotto dimostri finalmente di avere la capacità di prendere in mano le redini della maggioranza e della Giunta, smetta di galleggiare in questa melma amministrativa e assuma finalmente iniziative politiche serie, sganciate da questa propaganda martellante che cerca di contrabbandare il “nulla cosmico” come attivismo e raggiungimento di obbiettivi straordinari”.

“Gli algheresi sono stanchi di questo teatrino e di queste scene da avanspettacolo e vorrebbero che venissero affrontati i problemi di una città che oggi sta regredendo politicamente, culturalmente ed economicamente”, chiudono i consiglieri di Forza Italia, Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo consiliare di Forza Italia

“Fine del progetto civico, Cacciotto vira a sinistra: Selva non ha più la mia fiducia””

ALGHERO – “La metamorfosi della maggioranza che sostiene l’amministrazione guidata dal Sindaco Raimondo Cacciotto impone una riflessione seria e trasparente sulle cause dell’attuale situazione. È doveroso ribadirlo: non si tratta di una vicenda personale, ma esclusivamente politica”, cosi il consigliere comunale Christian Mulas che, visto quanto recentemente accaduto e a seguito di alcune relazioni politiche “sfilacciate” e, forse, mai decollate, nonostante il corposo sostegno in termini di voti e di consenso verso l’attuale schema governativo cittadino, ha deciso di prendere atto degli accadimenti e di non sostenere più l’assessore indicato a inizio mandato. Figura, che ha in doto l”importante delega all’ambiente, che fu condivisa da Mulas e dal consigliere Giampietro Moro, eletto in Città Viva e, recentemente, transitato in Europa Verde / Avs. 
“All’inizio della consiliatura, in un contesto delicato e con una Giunta in difficoltà nel trovare un equilibrio, la nomina dell’assessore tecnico Raniero Selva fu possibile grazie a un’intesa civica tra il sottoscritto e la lista Città Viva, rappresentata dal consigliere Giampietro Moro. Fu una scelta di responsabilità, nata per garantire stabilità e per sbloccare finalmente l’Assessorato all’Ambiente con delega alla nettezza urbana, allora paralizzato dall’assenza di un accordo politico sulla nomina”, così Mulas che conferma quanto anticipato da un paio di media locali riguardo una situazione oramai arcinota ai più.
“Oggi, però, lo scenario è radicalmente cambiato. La coalizione che sostiene il Sindaco Cacciotto non è più quella uscita dalle urne: si è consolidata una nuova maggioranza, fortemente sbilanciata verso le componenti della sinistra cittadina, alterando profondamente quell’equilibrio civico e plurale che aveva permesso la nascita della Giunta”.
“Un cambiamento che solleva serie preoccupazioni sulla reale capacità dell’amministrazione di affrontare i problemi degli algheresi. In questo nuovo contesto, è apparso evidente come la posizione dell’assessore Selva  inizialmente designato come figura tecnica e di sintesi  non sia più chiara né coerente con l’impianto politico che ne aveva giustificato la nomina”.
“L’ambiguità della sua collocazione e l’assenza di una linea definita rispetto ai recenti assetti hanno reso inevitabile la chiusura del rapporto fiduciario. Non si può chiedere responsabilità agli altri quando manca chiarezza nella propria posizione. La disponibilità offerta a inizio consiliatura, orientata esclusivamente a garantire un contributo tecnico al buon governo, deve oggi considerarsi superata. I profondi mutamenti politici intervenuti impongono coerenza e una revisione delle scelte compiute.
La mia decisione non nasce da risentimenti personali, ma è la conseguenza oggettiva di uno scenario politico che ha perso la sua fisionomia originaria e che richiede, ora più che mai, scelte nette, trasparenti e coerenti”.
“Da questo momento il mio impegno sarà rivolto a valutare con la massima serietà l’azione dell’amministrazione, verificando se risponde realmente ai bisogni degli algheresi o alle logiche di una nuova maggioranza più attenta alle proprie dinamiche interne che ai problemi della città.
Fra gli algheresi e le manovre di palazzo, scelgo gli algheresi. E continuerò a farlo con determinazione e coerenza”.
Nella foto: nel Teatro Civico, il momento topico tra Cacciotto e Mulas riguardo la nomina di Selva

“Pronto Soccorso, situazione esplosiva e pochi posti letto: Todde assente”

ALGHERO –  “Situazione esplosiva, quella che sta vivendo il Pronto soccorso algherese. Caratterizzata principalmente da carenza di medici e di infermieri professionali e supplenza per i Servizi ospedalieri che operano “ a scartamento ridotto”, cosi Marco Tedde, capogruppo consiliare di Forza Italia. 

“La dotazione odierna di medici oggi è di 5 turnisti + 1 esente dal turno notturno. Cosa che provoca stress cronico ed esaurimento mentale e fisico del personale medico. Ciò a fronte di una normativa nazionale che ne prevede 9 più il Direttore. Solo momentaneamente la “voragine” dei medici è colmata dai famosi “gettonisti”, che però interromperanno il loro rapporto a giugno del prossimo anno”.

“Il contesto sanitario in cui opera e la perdita di moti servizi ospedalieri costringe il Pronto soccorso ad esercitare pesante opera di supplenza. La cardiologia è aperta solo h 12 senza reperibilità, la pediatria è chiusa di notte e nei festivi. Manca il neurologo. Insomma, un “bollettino di guerra” che incide negativamente sul livello della sanità algherese. Eppure, nonostante questa situazione vicina al disastro, il Pronto soccorso algherese grazie al senso di responsabilità ed all’impegno dei pochi operatori, registra circa 25 mila visite all’anno, che sono le medesime di Oristano che ha però un Ospedale di I livello “reale”, con numerosi reparti mancanti ad Alghero, quali terapia intensiva , cardiologia e utic, neurologia, psichiatria etc. Il Pronto soccorso algherese serve un distretto di circa 78.000 abitanti con neanche 80 posti letto, ovvero 1 posto letto ogni 1000 abitanti. In Italia (che è la cenerentola d’Europa in tal senso) è 3,7 per 1000 abitanti. Probabilmente quello di Alghero è il tasso di posti letto più basso di tutta la Sardegna in relazione al bacino di utenza. E questo senza considerare i flussi turistici estivi che dopo Olbia ad Alghero sono i più numerosi di tutta la regione”.

“A coronamento di questa delicata situazione, a Sassari, che costituisce l’Hub di riferimento, hanno difficoltà ad accogliere pazienti inviati dal Pronto soccorso algherese nei reparti di Neurologia, Pneumologia , Malattie Infettive , Ematologia, Medicina d’Urgenza, e ultimamente di Neurochirurgia”.

“La triste conclusione è che questi pazienti vengono inevitabilmente dislocati in Medicina ad Alghero, con tutte le difficoltà conseguenti. Insomma, una situazione da “Bollettino di guerra”, che non può essere sanata dall’impegno indiscutibile degli operatori. Nel frattempo esponenti del Governo Todde invece di impegnarsi a risolvere i problemi della sanità, ricevono presso i loro uffici pazienti a soli fini di propaganda e di acquisizione di clientela elettorale”.

“Crediamo sia finito il tempo della propaganda e delle promesse sterili. La Todde deve impegnarsi personalmente per sciogliere questi pesanti nodi che affliggono la sanità nel suo complesso e quella del territorio algherese in modo ancora più pesante”.

Piu cresce a Porta Terra: scossoni. Città Viva contro Moro e Cacciotto. Mulas “molla” Selva

ALGHERO – Come anticipato da Algheronews, [LEGGI] la giornata di sabato 8 novembre ha contribuito a modificare gli assetti della Maggioranza che sostiene Cacciotto. Campagna di adesioni e crescita di Europa Verde / Alleanza Verdi e Sinistra (di fatto due differenti contenitori per un unico partito) che, come da locandina e convegno dell’8 novembre a Galboneddu, includeva tra i relatori dell’incontro prettamente politico, oltre al sindaco e la consigliera Podda, già transitati nella forza di sinistra radicale, anche l’assessore Raniero Selva e il consigliere comunale Giampietro Moro. Quest’ultimo eletto nella civica Città Viva e col delegato all’ambiente di sua espressione e non solo. Infatti, all’approdo in Giunta aveva contribuito, in maniera decisiva, anche il via libera di Christian Mulas, allora con Orizzonte Comune e poi passato nel Psd’Az.

Un alert politico che, a parte i caratteristici rumors da bar, non poteva che produrre degli effetti: Moro ufficialmente in Europa Verde / Avs (si mormora che possa diventarne il coordinatore cittadino) e Selva, anche se in questo caso non ci sono (ancora) conferme, anch’esso con Antonio Piu, assessore regionale leader isolano di Europa Verde, oltre che “regista” dell’amministrazione Cacciotto.

Cambiano gli equilibri col gruppo di sinistra radicale che, oltre Occhioni e Arca Sedda, si allarga a Podda e Moro con una rappresentanza che, al netto delle partecipate, vede 3 assessori e il sindaco. Una virata, come commentano i bene informati, verso sinistra e con sempre meno denotazione “civica”. 

Ma, come detto più volte, l’attuale compagine governativa si regge o almeno si dovrebbe reggere anche sulle altre due “gambe”: Partito Democratico e Gruppo Centrista., guidato da Maria Grazia Salaris e Pietrino Fois.  A parte l’organico e indubitabile sostegno dei 5 Stelle, consigliera e partito, per le altre forze tali movimenti potrebbero produrre degli effetti. A partire dal consigliere Mulas che non trovando più alcuna rappresentanza nè in Giunta nè nelle partecipate, potrebbe porsi in una posizione (ulteriormente) transitoria se non, addirittura, di opposizione.

Nel frattempo, com’era lecito attendersi e come detto, arrivano le prime reazioni ufficiali a tale situazione con la nota del coordinamento di Città Viva che si scaglia contro Moro e punta il dito anche contro Cacciotto.  “Prendiamo atto e senza sorpresa della decisione di cambiare casacca del Consigliere Moro eletto nella lista di Città viva nelle ultime elezioni Comunali. E’ l’ennesima conferma che in diversi si candidano nei Partiti e nelle liste civiche come se queste fossero dei taxi da utilizzare per l’occasione solo per proprio uso e consumo, senza minimamente tenere conto degli impegni presi con gli elettori a cui ci si è rivolti chiedendo il voto per se e per la lista di appartenenza».

E ancora: “Per quanto fin qui detto non si può non ricordare quanto sostenuto dal Sindaco Cacciotto in occasione della sua investitura a Sindaco da parte dei partiti e delle liste civiche il quale con fermezza sosteneva che sarebbero state intollerabili cambi di casacche da parte dei consiglieri eletti”.

“Ora siamo difronte ad atteggiamenti che poco hanno a che fare con la politica ma molto a che fare con interessi personali che vengono spacciati come scelte che la democrazia permette. In conclusione visto quanto sia delicato il momento chiediamo non sia il caso che il Sindaco convochi con la massima urgenza i Partiti e le Liste civiche facenti parte della maggioranza per quei chiarimenti utili a sgomberare quelle opacità che i cambi di Casacca hanno determinato”.

 

Nella foto l’incontro dei partiti che hanno sostenuto la candidatura di Cacciotto

Far west e aggressione al Baja di Conte, denunciate tre persone

ALGHERO – Per il grave episodio di violenza che si è verificato la scorsa estate in una struttura alberghiera cittadina, tre cittadini italiani, di cui uno minorenne, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato del Commissariato P.S. di Alghero per una brutale aggressione ai danni di un dipendente dell’hotel in cui alloggiavano.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il cameriere addetto al servizio in piscina aveva rifiutato di servire gratuitamente una bevanda a un giovane ospite del gruppo di turisti campani, al quale aveva spiegato che non potevano essere servite bevande a chi fosse sprovvisto dell’apposito braccialetto che identificava i clienti con trattamento “all inclusive”. L’episodio, in un primo momento, sembrava essersi chiuso senza ulteriori conseguenze.

Dopo alcune ore, però, il dipendente è stato raggiunto dal ragazzo, dal padre di quest’ultimo e da un altro componente della comitiva. I tre lo avrebbero accerchiato e colpito con calci e pugni, continuando ad infierire anche quando l’uomo era già caduto a terra. Solo l’intervento di altri lavoratori dell’albergo ha permesso di interrompere la violenta aggressione.

Le indagini condotte dagli agenti del Commissariato P.S. di Alghero hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e identificare tutti i responsabili.

I tre – padre, figlio e un amico –, che non risultano appartenere né essere collegati ad associazioni mafiose, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di lesioni personali aggravate, nonché segnalati alla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Sassari per la valutazione circa l’adozione di idonee misure di prevenzione.

Secondo quanto emerso, l’aggressione non sarebbe stata un episodio isolato: durante l’intero soggiorno, la comitiva avrebbe tenuto atteggiamenti intimidatori e arroganti nei confronti del personale, creando un clima di tensione all’interno della struttura.

“Quasi Famosi”, la nuova voce della musica indipendente sarda su Radio del Golfo

ALGHERO – È partita su Radio del Golfo la nuova trasmissione “Quasi Famosi”, uno spazio
radiofonico interamente dedicato alla musica indipendente e alle band emergenti
della Sardegna. Il programma va in onda a giovedì alterni alle ore 18:30 ed è
condotto da Emanuele Ceravola e Chiara Cabula.
“Quasi Famosi” nasce con l’obiettivo di valorizzare il panorama musicale isolano,
offrendo agli artisti indipendenti uno spazio per raccontare le proprie storie,
condividere i propri sogni e far ascoltare le proprie produzioni originali. Ogni puntata
si sviluppa attraverso interviste, approfondimenti e brani autoprodotti, con
un’attenzione particolare alle diverse influenze e alle sonorità che caratterizzano la
scena contemporanea sarda.

La trasmissione è frutto dell’esperienza consolidata dei due conduttori: Chiara Cabula, ideatrice e conduttrice di “Straordiradio” su Radio Onda Stereo dal 2020 al 2024, e Emanuele Ceravola, batterista, insegnante di musica e co-conduttore della stessa trasmissione nella stagione 2023/24. La loro
collaborazione ha dato vita a uno spazio fresco e autentico, capace di accompagnare il pubblico alla scoperta delle molteplici realtà musicali dell’isola.

“Quasi Famosi” ha già ospitato artisti di rilievo internazionale e regionale come Forelock, Irene Loche, Awake for Days e King Howl, contribuendo a far conoscere un patrimonio culturale spesso poco valorizzato. La trasmissione è trasmessa sulle frequenze FM di Radio del Golfo (93.9, 98, 98.3), sul canale DAB+ 9C e in streaming sul sito ufficiale della radio. Con “Quasi Famosi”, la musica indipendente della Sardegna trova finalmente uno spazio riconosciuto e stabile per esprimersi, consolidando la propria presenza nel panorama culturale regionale.

Capodanno, Pezzali a Sassari: sarà “guerra di campanile” tra i principali comuni sardi

SASSARI – Sarà Max Pezzali il protagonista dell’attesissimo concerto di Capodanno a Sassari. L’icona del pop rock italiano, interprete dei sogni, delle mode e dei gusti di intere generazioni di giovani, è stato scelto dal Comune di Sassari per regalare alla città un evento di altissimo livello con cui salutare il 2025 e accogliere il prossimo anno con un carico di energia, di divertimento e di entusiasmo. Il cantante degli 883 era stato “lo special guest” del Capodanno di Alghero nel 2023 raccogliendo tanti consensi grazie ad una scaletta di canzoni nota al grande pubblico. In questo modo, grazie anche agli esosi finanziamenti regionali, cresce la concorrenza e la “sfida” tra gli eventi di fine anno che vedranno protagoniste le piazze di tutte le principali città della Sardegna e in particolare di Olbia, Sassari, Alghero, Castelsardo e poi Arzachena, La Maddalena e ancora Cagliari, Oristano, Nuoro e tante altre. Insomma un’Isola in festa dove prende forma una sorta di “guerra di campanile” che poco o niente contribuisce ad incamerare economie oltre Tirreno.

“Bene gli eventi di Capodanno in continuità col Centrodestra”

ALGHERO – “Apprendo con soddisfazione che l’amministrazione comunale ha deciso di riproporre il format del capodanno su tre giornate, ideato durante la mia amministrazione nel 2023 ( Lazza, Max Pezzali,ecc)   e confermato con successo anche nel 2024 ( Ligabue, Anna Pepe, Guè, Noiz Narcos, ecc) . Un modello originale  che ha reso Alghero la principale destinazione turistica della Sardegna per le festività di fine anno, capace di unire intrattenimento, cultura e promozione del territorio.

È un segnale positivo di continuità amministrativa, che si vede in tantissime altre scelte,  che l’attuale amministrazione abbia scelto di valorizzare un progetto che ha dimostrato la sua efficacia, contribuendo in modo concreto alla crescita dell’immagine della città e alle importanti ricadute economiche per il settore turistico e commerciale. Dopo alcune dichiarazioni e posizioni contrarie espresse in passato, constatare oggi un riconoscimento esplicito di quel lavoro e di quella visione è motivo di soddisfazione e di orgoglio. Il tema della continuità amministrativa non deve creare irritazione nella attuale maggioranza, ma piuttosto rappresentare un segno di maturità che non deve creare imbarazzo.

Il format, articolato su tre serate, una dedicata ai più grandi, una ai giovanissimi e una pensata per tutte le età,  ha dimostrato di saper coinvolgere un pubblico ampio e variegato, rafforzando l’identità di Alghero come città viva, accogliente e protagonista del capodanno sardo. Il giudizio finale sulle scelte artistiche e sul successo del capodanno spetta, come sempre,  ai cittadini, ai nostri operatori e ai tanti visitatori che decideranno di trascorrere qui la fine dell’anno, non a chi organizza o a chi critica chi lo organizza. Io comunque spero che anche questa edizione possa confermare la qualità e l’attrattiva di questo modello.

Con spirito costruttivo, resta un aspetto importante da considerare: in un contesto turistico sempre più competitivo, la programmazione e la tempestività sono elementi decisivi. Altre località hanno annunciato il proprio calendario già a inizio ottobre, Alghero a novembre. Ogni settimana di anticipo può significare maggiori opportunità di promozione e prenotazioni. Mi auguro che in futuro si possa lavorare con maggiore anticipo, continuità e spirito di collaborazione tra tutte le componenti istituzionali e sociali della città.

Il successo di Alghero non appartiene mai a una singola parte politica, ma all’intera comunità. E con questo spirito auguro di cuore  alla città, agli organizzatori e a tutti gli operatori coinvolti un “Cap d’Any di Sardegna” di grande successo, per il bene e l’immagine della nostra Alghero”.

Mario Conoci, già sindaco di Alghero

SASSARI – Nel corso della serata di domenica 02.11.2025, a Sorso, i Carabinieri della locale
Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un uomo poiché resosi responsabile del reato
di evasione dagli arresti domiciliari.
In particolare i Carabinieri, nel corso di un ordinario servizio di pattuglia volto alla
prevenzione e alla repressione dei reati nonché alla vigilanza sul rispetto delle misure
imposte dall’Autorità Giudiziaria, hanno notato il soggetto mentre passeggiava per le vie
cittadine, nonostante fosse obbligato a permanere presso la sua abitazione.
L’uomo alla vista dei militari dell’Arma tentava in un primo momento di nascondersi tra le
auto parcheggiate abbassandosi tra esse venendo però prontamente individuato e
successivamente bloccato.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato dunque tratto in arresto e, su disposizione della
Procura della Repubblica di Sassari che dirige e coordina le indagini, collocato agli arresti
domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.
Per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle
indagini sarà definitivamente accertata solo se interverrà sentenza irrevocabile di condanna.

“Sinistra in piazza inneggia a Tito colpevole della strage della foibe, Avs condanni”

ALGHERO – “Durane la sera del 1 Novembre la città di Cagliari ha vissuto ore di tensione a causa degli scontri scoppiati durante una contromanifestazione di sinistra non autorizzata, organizzata contro il corteo del Blocco Studentesco, regolarmente autorizzato dalle autorità competenti.
Un episodio grave, che ha visto la violenza prevalere sul rispetto delle regole e sulla libertà di espressione che la nostra Costituzione garantisce a tutti, anche coloro con cui non si è d’accordo.
La situazione è ulteriormente degenerata con la presenza della bandiera jugoslava di Tito, un simbolo che evoca una delle pagine più tragiche della storia italiana: le foibe, le violenze e l’esodo forzato di migliaia di nostri connazionali da Istria, Fiume e Dalmazia.
Sventolare quel vessillo significa oltraggiare la memoria delle vittime e ferire ancora una volta chi, in Italia e in Sardegna, porta sulle spalle il peso di quella tragedia.
“Vedere quella bandiera sventolare oggi, in Sardegna, è qualcosa di inaccettabile,” dichiara Pino Cardi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Alghero.
“La nostra terra, in particolare Fertilia, ha accolto i profughi dell’Esodo con dignità e solidarietà, diventando un simbolo di rinascita. Esibire il simbolo di chi li ha perseguitati significa insultare la storia e il dolore di un intero popolo. Ogni dittatura, rossa o nera che sia, è un fallimento della libertà e della civiltà.”
Alessio Auriemma, vicecoordinatore cittadino, aggiunge:
“È preoccupante che, nel 2025, ci sia ancora chi prova a giustificare o sminuire simili simboli. Le famiglie di Fertilia sono la testimonianza vivente di cosa significarono la persecuzione e l’esilio. Chi oggi sventola quella bandiera non rappresenta la libertà, ma solo la provocazione e l’odio ideologico.”
“Siamo altrettanto preoccupati — prosegue Alessandro Cocco, capogruppo in Consiglio comunale — per la posizione dei partiti, che hanno scelto di aderire a una manifestazione non autorizzata, alimentando tensione e divisione.
Chi riveste ruoli istituzionali deve mantenere equilibrio e senso di responsabilità, non legittimare gli estremismi. Chiediamo ad AVS Alghero di prendere le distanze da quanto accaduto e di condannare con la stessa forza tutte le forme di fanatismo, di destra o di sinistra, come facciamo noi. La democrazia non si difende con la violenza, ma con il rispetto delle regole e della verità storica.”
Fratelli d’Italia Alghero esprime piena solidarietà alle Forze dell’Ordine, impegnate a garantire la sicurezza pubblica e la libertà di tutti, e ribadisce il proprio impegno per una società che rifiuti ogni dittatura, ogni estremismo e ogni tentativo di riscrivere la storia.