Parco di Porto Conte: crescita record di visitatori nella stagione 2025, brilla la Grotta Verde

ALGHERO – La stagione 2025 registra un significativo incremento delle presenze nei siti dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, confermando il ruolo dell’area protetta come polo naturalistico e culturale di riferimento e mettendo in evidenza un progressivo rafforzamento dei processi di destagionalizzazione della fruizione. I dati preliminari diffusi dal Parco mostrano una crescita strutturata e non limitata ai soli mesi di massima affluenza turistica, a testimonianza dell’efficacia delle strategie adottate per ampliare l’attrattività dell’area protetta lungo un arco temporale più esteso dell’anno. Nel periodo maggio–settembre 2025, i siti dell’Ecomuseo hanno accolto complessivamente 41.899 visitatori, con un incremento del 65% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un contributo rilevante è stato fornito dalla Grotta Verde, riaperta al pubblico nel 2025, che ha registrato 14.577 ingressi nei soli mesi estivi, confermandosi immediatamente come uno degli attrattori di maggiore richiamo del sistema. Parallelamente, gli altri siti dell’Ecomuseo hanno fatto registrare nel loro complesso oltre 27.000 visitatori nello stesso periodo, con un incremento superiore a 1.900 presenze rispetto al 2024, a dimostrazione di una crescita diffusa e non concentrata su un singolo attrattore.

Le Prigionette continuano a rappresentare uno dei principali poli di fruizione naturalistica del Parco, grazie alla rete sentieristica e agli ambienti forestali; il MAPS di Punta Giglio consolida il proprio ruolo nella valorizzazione della memoria storica inserita in un contesto paesaggistico di pregio; Casa Gioiosa si conferma fulcro culturale e informativo dell’Ecomuseo; la Villa Romana di Sant’Imbenia mantiene un peso rilevante nell’offerta archeologica; l’area espositiva di AlgueRex continua a intercettare un pubblico composto in larga parte da famiglie e scuole; il MASE – Museo Antoine de Saint-Exupéry rafforza la dimensione identitaria e internazionale del sistema; il Museo Egea di Fertilia svolge un ruolo centrale nella narrazione della storia contemporanea e della memoria dell’esodo giuliano-dalmata.

Un elemento di particolare rilievo è rappresentato dalla distribuzione temporale dei flussi: l’incremento delle presenze risulta significativo anche nei mesi di maggio e giugno, quando la stagione turistica non è ancora nel pieno e la Grotta Verde non era ancora aperta al pubblico, evidenziando una crescente capacità dell’Ecomuseo di attrarre visitatori nei cosiddetti periodi di spalla e di favorire una fruizione più equilibrata del territorio: Su scala annuale, considerando il periodo gennaio–ottobre 2025, l’Ecomuseo raggiunge complessivamente 65.281 visitatori, con una crescita del 42% rispetto al 2024 e dell’80% rispetto al 2022. Un dato che conferma la solidità del modello di gestione del Parco e il valore strategico del sistema ecomuseale come strumento di valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale.

“I dati della stagione 2025 indicano con chiarezza che il Parco sta consolidando un modello di fruizione capace di superare la concentrazione dei flussi nei soli mesi estivi. La crescita registrata nei periodi di spalla è un risultato particolarmente significativo, perché dimostra come l’offerta naturalistica e culturale del Parco sia in grado di attrarre un pubblico motivato durante tutto l’arco dell’anno. La Grotta Verde ha rappresentato un’importante novità, ma il valore aggiunto risiede nella risposta complessiva dell’intero sistema ambientale”, dichiara il Presidente del Parco di Porto Conte, Emiliano Orrù. Crescono per numero e qualità anche i dati e l’interesse nell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, dove il sempre maggior coinvolgimento è significativo, con importanti ricadute nelle numerose iniziative di educazione ambientale, finalizzate alla diffusione e sensibilizzazione riguardo alle buone pratiche da mettere in atto nell’ottica della tutela della biodiversità. 

Un percorso avviato da tempo e mirato a stimolare l’interesse e l’azione consapevole nei confronti della conservazione ambientale, con particolare riferimento alle scuole e più in generale ai tanti fruitori del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta. Oltre 10mila gli studenti che soltanto nell’ultimo anno hanno partecipato alle attività del Ceas – il Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità divenuto un vero e proprio fiore all’occhiello della struttura – che permette di far scoprire e vivere le straordinarie bellezze e l’elevato pregio naturalistico e ambientale delle aree protette di Alghero.

“Continuità Aerea di Todde, Alghero sempre più penalizzata”

ALGHERO – «Gli esiti dell’apertura delle buste per la continuità territoriale da e per la Sardegna sono estremamente deludenti e ben al di sotto delle aspettative dei sardi e di quanto, a parole, aveva fatto credere la Giunta regionale. Per lo scalo di Alghero drammatiche». È il commento netto di Michele Pais, consigliere comunale di Alghero, già Presidente del Consiglio Regione della Sardegna, all’indomani della procedura che avrebbe dovuto segnare il cambio di passo promesso dall’esecutivo guidato da Alessandra Todde.

Secondo Pais, i numeri parlano chiaro: «Nonostante il raddoppio delle risorse per la continuità territoriale, che passano da 40 a 80 milioni di euro – quindi con un costo che grava interamente sui sardi – la continuità territoriale targata Todde si conferma, per la seconda volta, un clamoroso flop».
Nessuna svolta, nessuna innovazione rispetto al passato, nonostante gli annunci di una “svolta epocale”. «Al contrario – prosegue Pais – Alghero continua a essere marginalizzata nel sistema aeroportuale regionale. Un fatto gravissimo che smentisce nei fatti le promesse della Giunta».

Pais punta il dito in particolare sull’abbandono di ITA Airways dalle tratte Alghero–Roma e Alghero–Milano, collegamenti che garantivano allo scalo di Fertilia l’accesso a un network nazionale e internazionale fondamentale per cittadini, imprese e turismo. «Ma ciò che è ancora più grave – sottolinea – è che, per l’ennesima volta, non ci siano state offerte sulla tratta Alghero–Milano, che rimane scoperta e costringerà nuovamente a una procedura d’urgenza».

Un segnale evidente, secondo Pais, del fallimento dei correttivi messi in campo dalla Regione: «È la conferma che le soluzioni pensate dalla Giunta Todde non sono servite a nulla, nonostante la totale collaborazione e la piena disponibilità dimostrata dal Ministero dei Trasporti nei confronti della Sardegna».
Il giudizio politico è severo e si inserisce in un quadro più ampio: «Dopo i fallimenti registrati in sanità e in agricoltura – conclude Pais – anche la gestione dei trasporti, su cui i sardi nutrivano grandi aspettative, si traduce in una delusione completa. Alghero e la Sardegna meritano ben altro rispetto a questo immobilismo mascherato da cambiamento».

Consorzio di Sant’Anna – Poglina: assemblea fissata per venerdi 19

ALGHERO – Continua l’attività dei Consorzi delle strade vicinali che raccolgono un numero molto rilevanti di residenti algheresi, attività agricole e ricettive e abitazioni utilizzate come appoggio alle varie campagne. Una cintura di agro, quella del Comune di Alghero, tra le più cariche dal punto di vista antropico dell’intera isola che merita sempre più attenzione dalla Amministrazione Comunale.

Tra le varie attività messe in essere da tali enti, è il “Consorzio Strada vicinale Sant’Anna Poglina a far sapere che, in prosecuzione della seduta del 5 dicembre, venerdi 19 , alle ore 17.00, presso i locali del Polisoccorso in via Liguria, si terrà l’assemblea per approvazione del bilancio preventivo 2026 e dei ruoli di contribuzione 2026 e, per adeguamento statuto consortile al regolamento comunale.

“Sanità dei 5 Stelle: risse, poltronificio e servizi al collasso”

ALGHERO – «Le parole fortemente critiche dei sindacati sulla sanità sarda certificano ciò che da tempo è evidente: la svolta promessa dalla Giunta Todde non c’è mai stata». Così Marco Tedde, esponente di Forza Italia, commenta la presa di posizione congiunta dei sindacati confederali sulla situazione della sanità regionale.

«Il protocollo sottoscritto il 4 agosto con la presidente Todde e con l’assessore Bartolazzi era stato presentato come un patto di fiducia, fondato su impegni chiari e obiettivi verificabili. A distanza di mesi, quel patto risulta completamente violato. La realtà quotidiana racconta di liste d’attesa sempre più lunghe, servizi in sofferenza, territori privi di risposte e personale sanitario costretto a operare in condizioni di emergenza permanente».

«Quando i sindacati affermano che la situazione è immutata, non fanno opposizione politica: descrivono fedelmente ciò che vivono cittadini e operatori sanitari. Ed è ancora più grave che questa valutazione arrivi mentre all’interno della Giunta regionale si consuma la rissa tra la presidente Todde, il M5S e l’assessore Bartolazzi che li accusa di volere alimentare il “poltronificio”».

«Le prese di posizione dell’assessore uscente – prosegue Tedde – lasciano emergere una polemica velenosa, che sa di scaricabarile e di resa dei conti interna. Da un lato Bartolazzi prende le distanze dai risultati mancati, dall’altro la presidente Todde e il M5S lo scaricano e dichiarano il fallimento delle politiche sanitarie condotte finora, politiche che portano la firma della Todde e dell’assessore».

«Questa guerra interna alla Giunta, combattuta sulla pelle dei cittadini, genera incertezza, paralisi decisionale e un pericoloso vuoto di responsabilità nella guida della sanità regionale. Un sistema già in sofferenza non può essere ostaggio di regolamenti di conti politici».

«Le assunzioni e le stabilizzazioni promesse non si vedono, la sanità territoriale resta fragile, le liste d’attesa non diminuiscono e l’assistenza domiciliare rimane una bandiera senza contenuti reali. A tutto questo si aggiunge oggi una governance confusa e instabile».

«L’incontro del 16 dicembre con le organizzazioni sindacali non può ridursi a un passaggio formale. Servono scelte immediate, tempi certi e atti concreti. In caso contrario – conclude Marco Tedde – la responsabilità politica del collasso della sanità sarda ricadrà interamente sulla presidente Todde e sulla sua Giunta, che stanno dimostrando tutta la loro inadeguatezza anche nel governare uno dei settori più delicati per la vita dei sardi»

“Sanità nel caos più totale, troppa incapacità: la Todde deve lasciare”

ALGHERO – Non c’è pace per la sanità in Sardegna. Alla sequela di numerose problemi legati alla insufficienza dei servizi garantiti, delle infinite liste d’attesa, dell’assenza di personale e dell’attesa, almeno per Alghero, di un nuova struttura, adesso si aggiunge un vero caso politico che agita le acque del Centrosinistra alla guida della Regione e ancora di più quelle dei 5 Stelle.

Del resto l’assessore che è stato dimissionato, sbattendo la porta, non accetta neanche l’offerta di un posto da tecnico nell’assessorato. Un corto-circuito tra Roma e Cagliari. Infatti proprio Bartolazzi è di espressione di Giuseppe Conte. Ma, nonostante questo, ha dovuto lasciare il suo incarico facendo diffondere un’intervista al veleno attaccando in maniera frontale la presidente Todde e anche la sua maggioranza.

Passaggi ripresi dall’esponente della Lega Michele Pais. “L’Assessore romano Bartolazzi, in una intervista rilasciata oggi all’Unione Sarda, dichiara che senza di lui il sistema sanitario sardo “resterà arretrato”. Che essenza di lui la Sardegna perde una occasione irripetibile. Senza di lui che viene da Roma. Farneticante”, e ancora “ma quel che è ancora più grave e che conferma che questa maggioranza, di sinistra-pentastellata, “lotta solo per le poltrone” e che la Todde “manterrà questo sistema immutato”.

“E che noi denunciamo sin dall’insediamento. Oggi abbiamo le prove. Ora ci sarà la corsa a scaricarlo, dopo averlo scelto, vantato, difeso come uno degli assessori migliori della Sardegna. Del Movimento 5 Stelle. La Todde deve andare a casa non perché decaduta, ma perché incapace insieme alla sua Giunta”.

“Il paradosso del Palacongressi, un’area diventata discarica per la plastica”

ALGHERO – “Il paradosso del Palacongressi: inaugurano campi sportivi da un milione di euro
ed autorizzano un deposito di plastica. Mentre da una parte si celebrava la consegna ufficiale delle nuove aree sportive del Palacongressi di Maria Pia, un investimento da oltre un milione di euro presentato
come simbolo di rilancio, sicurezza e rinascita dell’area, dall’altra il Sindaco Raimondo
Cacciotto firmava un’ordinanza destinata a far discutere: “autorizzato lo stoccaggio
provvisorio della plastica proprio nello stesso sito”.
Un cortocircuito politico-amministrativo evidente.
La stessa amministrazione che esibiva campi nuovi di zecca, videosorveglianza e
nuove potenzialità per sport, associazioni, eventi e cultura nello stesso frangente
trovava la soluzione all’“emergenza plastica”. Il sito destinato ad attività sportive e
ricreative diventa il punto di accumulo della plastica. Provvisorio, certo, ma comunque
in totale contrasto con la narrazione trionfale dell’Amministrazione.
La contraddizione è ancora più marcata se si considera che l’area in questione rientra
nella zona SIC dello Stagno del Calich, un ecosistema lagunare protetto di grande
valore naturalistico, habitat di flora e fauna caratteristiche degli ambienti umidi e
salmastri. Una decisione che trasforma, seppur temporaneamente, un sito sensibile in
deposito di rifiuti, sollevando non solo dubbi di coerenza urbanistica, ma anche di
tutela ambientale e biodiversità.
Una città che dichiara di investire sulla qualità degli spazi pubblici si ritrova con
un’area appena riqualificata trasformata, per necessità, in quello che, di fatto, è un
deposito temporaneo di plastica.
Il risultato è chiaro: una riqualificazione celebrata come un fiore all’occhiello assume
rapidamente i contorni dell’imbarazzo amministrativo. Una decisione che solleva più
domande che risposte: davvero non esisteva un luogo più idoneo?
Il Palacongressi era stato presentato come uno spazio rinato per lo sport e la cultura.
Ora, almeno per un po’, farà anche da deposito di plastica, con il rischio aggiuntivo di
incidere su un ambiente naturale di grande pregio”.

Giuliano Tavera, segretario cittadino Psd’Az

Piove ad Alghero, impianti basket fuori uso: “Partite rinviate, inaccettabile”

ALGHERO – “Rinviata la gara regionale Under 17 Femminile: gli impianti sportivi non sono risultati agibili. La situazione non è più accettabile, le società chiedono chiarimenti e collaborazione.

Le società Mercede Alghero e Pallacanestro Alghero informano che la gara del Campionato Regionale Under 17 Femminile, in programma al PalaCorbia, non si è potuta disputare a causa delle condizioni non idonee del campo, compromesso da infiltrazioni d’acqua.

Il numeroso pubblico presente e le giovani atlete, che attendevano questo importante appuntamento, hanno mostrato grande delusione, condivisa pienamente dalle due società. Anche il successivo tentativo di trasferire l’incontro al Palamanchia non ha avuto esito, poiché anche questo impianto presentava le stesse criticità.
L’arbitro dell’incontro non ha potuto fare altro che stilare il referto, fare foto e video a dimostrazione dell’impossibilità di disputare la gara, salutare le squadre e andare via.

Da mesi Mercede Alghero e Pallacanestro Alghero hanno provato ad avviare un dialogo con gli uffici tecnici dell’Amministrazione Comunale per ottenere aggiornamenti sui lavori programmati, resi possibili grazie alle risorse recuperate con impegno dalla parte politica. Tuttavia, nonostante solleciti formali via PEC e ripetuti contatti, telefonici senza risposta, le società ad oggi non dispongono al momento di informazioni ufficiali sullo stato delle procedure e sull’eventuale avvio degli interventi.

La preoccupazione principale riguarda la possibile perdita delle risorse stanziate qualora non venissero impegnate entro il 10 dicembre, eventualità che costituirebbe un grave danno per lo sport cittadino, in particolare per i più giovani.

Le due società desiderano sottolineare che la loro priorità è garantire alle atlete e agli atleti strutture sicure e funzionali, anche per le altre società che chiedono la disponibilità dei due impianti per disputare partite e tornei, nazionali ed internazionali, di altre discipline. Per questo motivo, rinnovano la richiesta di un confronto costruttivo e urgente con l’Amministrazione Comunale, convinte che la collaborazione e la chiarezza siano fondamentali per individuare soluzioni rapide ed efficaci.

Alghero ha una grande tradizione sportiva e le sue associazioni, con impegno quotidiano, lavorano affinché questa continui a crescere. È nell’interesse di tutti preservare e valorizzare gli impianti, affinché possano tornare a essere un punto di riferimento per la comunità e per i giovani sportivi.

È giunto il momento delle risposte e del fare”.

 

Mercede Basket e SAP

FestivAlguer, tutto pronto per la nuova edizione

ALGHERO – È tutto pronto per la XXIII^ edizione di FestivAlguer, la rassegna internazionale di arti performative che dal 6 al 28 dicembre trasformerà le piazze, le vie e i luoghi simbolo di Alghero in un grande palcoscenico urbano. Il tema di quest’anno “Stelle e strade” celebra la città come spazio collettivo di incontro, creatività e comunità.

Si parte sabato 6 dicembre alle 16 in Piazza Sulis con lo spettacolo di strada del Teatro dei Venti Don Chisciotte che trasformerà lo spazio urbano in un palcoscenico poetico e immersivo. Dopo una vasta tournée in Italia e all’estero, la compagnia ritorna in Sardegna per offrire al pubblico un’esperienza collettiva unica, fatta di trampoli, musica dal vivo, macchine teatrali e parola poetica. L’ideazione, la regia e la drammaturgia sono di Stefano Tè, con testi di Azzurra D’Agostino, sul palco Alessandro Berardi, Oxana Casolari, Francesca Figini, Davide Filippi, Alice Mascolo e Cesare Trebeschi.

«Rileggere Don Chisciotte oggi – spiega la compagnia – significa mettere in luce la possibilità di continuare ad agire nel mondo in modo corale, risvegliando la potenza di ciascuna persona: combattere le ingiustizie, aprirsi alla meraviglia, farsi carico delle fragilità». Un viaggio onirico che sprona a tornare alle radici dei propri desideri, ciò per cui lotta Don Chisciotte, e che si riverbera anche in Sancho, è la possibilità di non rassegnarsi, di non abituarsi al male, con lo sguardo rivolto al futuro, che ha bisogno di tutta la consapevolezza presente. Le musiche sono di Igino L. Caselgrandi e Nicola Raccanelli, le macchine teatrali sono firmate da Dino Serra, con la collaborazione di Paolo Romanini, Emanuela Savi e Chiara Pettenati; costumi e scenografie a cura di Maria Scarano – Atelier Polvere di Stelle, con consulenza artistica di Mario Barzaghi e assistenza alla regia di Letizia Nurra. Progettazione audio a cura di Luigi Pascale, Tonino La Distruzione e Nicola Raccanelli. I bozzetti dei costumi e delle macchine teatrali sono stati realizzati da F.M., detenuto della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, nell’ambito del progetto europeo AHOS – All Hands on Stage. Il ritorno del Teatro dei Venti ad Alghero non è casuale: la compagnia aveva già conquistato la città nel 2021 con lo spettacolare allestimento di Moby Dick, che infiammò il porto turistico con una nave-palco di grande impatto visivo. Domenica 7 dicembre sarà la volta di “Missione Roosevelt”, performance itinerante del Tony Clifton Circus e Teatro Necessario Circo pensata come un’esperienza — o meglio, un esperimento — partecipato e sovversivo. Lo spettacolo partirà da un luogo segreto, in un orario segreto, e coinvolgerà gli spettatori in modo attivo: nel corso di un percorso urbano, la città diventerà il palcoscenico di una missione collettiva in cui il pubblico sarà al tempo stesso attore, “cavia” e unico fortunato beneficiario. In “Missione Roosevelt”, la sedia a rotelle  si trasformerà in strumento e oggetto di liberazione: ogni partecipante farà parte di una “gioiosa macchina da guerra” in marcia per lasciare una traccia colorata al suolo della città. Una performance urbana che rovescia le convenzioni attraverso un’azione condivisa. Un progetto ambizioso che punta all’inclusione, alla sorpresa, alla trasformazione dello spazio urbano in un luogo di ri-conquista volto a reinventare insieme la città.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 349 4127271 o inviare un’e-mail all’indirizzo expopteatro@gmail.com.

Alghero, ritorna il 16 dicembre il “Premio Alghero Donna”

ALGHERO – Martedì 16 dicembre alle ore 20,00 ritorna il Premio Nazionale Alghero Donna di letteratura e giornalismo giunto alla sua 31a edizione, ideato da Neria De Giovanni per l’Associazione Salpare da lei presieduta.

Nel 2013 l’Ordine Nazionale della Stampa pubblicando il censimento “ Evviva i Premi, Viaggio tra i più noti premi giornalistici italiani”, inserì il Premio Alghero Donna per la Sezione Giornalismo.

La consegna del Premio avrà luogo come da tradizione presso il Teatro Civico di Alghero, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Alghero, Assessorato alla Cultura e della Fondazione di Sardegna.

I nomi delle premiate scelte dalla Giuria, il dettaglio delle motivazioni e gli artisti che si esibiranno a Teatro durante la cerimonia, saranno comunicati a breve.

Sono molto lieta che il Premio Alghero Donna si inserisca nel clima gioioso delle feste natalizie. Abbiamo tutti bisogno di serenità, bellezza e cultura –  dichiara Neria De Giovanni . Anche quest’anno le premiate sapranno conquistare la simpatia del pubblico con le loro opere e il racconto delle loro carriere. La Giuria come sempre avrà un’attenzione particolare alla nostra Isola posta al centro di confronti culturali di altissimo livello”.

Continuità e Nuove Rotte, nubi grigie sui cieli sardi: suggerimenti di Borlotti

ALGHERO – “In relazione al mio pregresso professionale ritengo di intervenire sulle attuali dinamiche del trasporto aereo.

Il bando regionale c.d. sviluppo nuove rotte, del quale non si hanno tutte le informazioni, mi suscita qualche dubbio:

  • ha subito una falsa partenza con la Giunta Solinas ed è atterrato miseramente negli ultimi giorni riducendosi da oltre 60 potenziali destinazioni a solo 8 (non mi sembra proprio un gran successo)
  • in particolare:

Alghero-Cagliari e Olbia-Cagliari – presentano una serie di quesiti: le frequenze, il tipo di aeromobile (sembrerebbero gli ATR), gli orari, il costo e siamo veramente sicuri che verrà apprezzato e utilizzato?

  • Cagliari-Istambul – non è chiaro se sia indispensabile l’accordo bilaterale Italia Turchia, esiste uno studio che dimostri il reale interesse dei turisti turchi verso la Sardegna (?) o è necessario al vettore per poter entrare nel mercato turco?
  • La normativa europea esclude dalle compensazioni per questa tipologia di sostegno i costi di handling ma si limita ai soli diritti aeroportuali (cosa diversa): al contrario il bando lo prevede aprendosi a possibili ricorsi e/o giochetti dei vettori sui costi nei vari scali.
  • Gli altri cinque collegamenti saranno stagionali o annuali?

Il1/12 Il bando per la c.d. continuità territoriale (scadeva il 3/12/2025) è stato prorogato al 10/12 a seguito delle risposte fornite dalla RAS (sempre il 1/12) ad alcune richieste di chiarimenti presentate dai vettori (ma non si poteva rispondere prima o porre dei paletti temporali diversi per le richieste di chiarimenti?)

In particolare sembrerebbero essere solo due (e mi si permetta anche banali) su 15, le richieste presentate all’ultimo minuto.

Mi ha molto incuriosito questa richiesta e la relativa risposta:

domanda” la regione Sardegna garantisce che disporrà di un elenco telematico, convalidato e ufficiale sia dei residenti che dei familiari fino al terzo grado, oltre alle altre categorie equiparate, per garantire l’assenza di frodi nell’acquisto dei biglietti? Sarà disponibile prima dell’inizio della stagione summer 2026?”

Risposta: Si, è prevista la creazione, d parte della RAS, di un portale di profilazione dell’utente al fin di raccogliere tutte le informazioni e la documentazione attestante la condizione soggettiva che dà diritto alla fruizione delle tariffe riservate alle specifiche categorie agevolate. Tale sistema dovrà anche essere reso interoperabile con le piattaforme di vendita del vettore. …… non consentono di avere garanzia che il sistema risulti disponibile per marzo 2026……sarà quindi necessario che il vettore operi la raccolta delle autocertificazioni propedeutica alla verifica a campione….”

Al di fuori della Continuità territoriale mi permetto di dare un consiglio, non richiesto, che guardi al futuro con un’occhiata al passato.

Come noto agli addetti ai lavori, gli strumenti di incentivazione e sviluppo delle rotte aeree contemplate nelle norme nazionali e comunitarie sono svariare ma, nel nostro caso, quello del principio dell’investitore pubblico nell’economia di mercato (c.d. MEO) è molto calzante.

Questa possibilità già adottata e autorizzata in passato permette di rapportarsi più velocemente ed efficacemente con il c.d. mercato libero con investimenti più contenuti e ritorni più certi.

C’è solo un problema al quale la RAS deve dare una risposta chiara.

La procedura è praticabile solo se il Pubblico è proprietario almeno del 51% delle quote azionarie delle società di gestione aeroportuali e quindi può investire.

Altrimenti nel caso la proprietà sia privata è il soggetto proprietario che deve investire.

Il privato non può stare alla finestra aspettando che le risorse necessarie a creare sviluppo aereo sia pubbliche e quindi dei cittadini. In Sardegna abbiamo un duplice problema: ridurre l’isolamento e incentivare la mobilità dei residenti e non. Lo strumento del MEO rappresenta la piena soluzione per aprire tavoli one to one con i vettori e i territori serviti con una strategia regionale condivisa. Ma il vero problema è se la RAS vuole riprendere il controllo degli aeroporti”.

 

Umberto Borlotti, ex-dg Sogeaal