Grotte di Nettuno, biglietteria al porto: plauso da Di Nolfo

ALGHERO – Sarà finalmente possibile acquistare i biglietti per la visita alla Grotta di Nettuno direttamente al porto di Alghero, nel punto da cui partono i battelli diretti al sito naturalistico tra i più belli del mediterraneo. Una novità che risponde a una necessità concreta segnalata da tempo da turisti e operatori del settore.

«Si tratta di un intervento tanto semplice quanto utile – dichiara il consigliere regionale on. Valdo Di Nolfo – che contribuisce a migliorare la gestione degli accessi e a semplificare l’esperienza per chi visita il luogo più conosciuto del nostro territorio».

La volontà espressa da Fondazione Alghero, soggetto gestore della Grotta di Nettuno, in accordo con gli enti competenti. «Ringrazio gli uffici del settore Demanio della Regione Sardegna per la disponibilità e la tempestività con cui è stato affrontato l’iter autorizzativo – aggiunge Di Nolfo – che ha permesso di dare una risposta concreta anche in piena stagione turistica».

Oltre al biglietto per la Grotta di Nettuno, sarà disponibile presso lo stesso punto anche l’“Alghero Ticket”, il biglietto unico che consente l’accesso a diverse attrazioni storiche, archeologiche e naturalistiche della città. «Un’iniziativa che va nella direzione di una fruizione integrata dell’offerta culturale e ambientale del territorio», conclude il consigliere regionale.

Provinciali a San Michele, verso tre consiglieri eletti: Pd, Avs e Forza Italia

ALGHERO –  Il primo test elettorale, seppur di “secondo livello”, saranno le Provinciali. Fissate dalla Regione il 29 Settembre, San Michele, patrono di Alghero. E proprio nel centro catalano pare che questa scadenza sia lontana anni luce. Non solo da un punto di vista temporale, ma anche politicamente questa scadenza sembra interessare poco.

Ed invece, come dimostrato dalla lunga intervista al sindaco di Sassari Mascia, questo appuntamento potrebbe rappresentare un primo passo verso un rilancio del Nord Ovest che, negli ultimi anni fino ad oggi, è piuttosto impantanato e in un generale declino.

Il Primo Cittadino di Sassari sarà il nuovo presidente, questo è certo. Ma va eletta l’assise e i relativi delegati (o assessori) alle varie materie. Ovviamente avrà più possibilità chi ha più consiglieri eletti nelle proprie municipalità. Ad Alghero ne dovrebbero spettare tre.  E visto il deciso “incasellamento” verso uno schema speculare a quello regionale da “Campo Largo” (Centrosinistra a trazione Pd, Avs e 5 Stelle), potrebbero essere eletti rappresentanti da queste ultime forze.

Mentre, vista l’anima “civica” degli ex-Centrodestra oggi con Cacciotto, difficilmente potrebbero essere eletti. Nelle opposizioni, numeri alla mano, potrebbe spuntarla Forza Italia. Dunque potremmo avere questi consiglieri eletti: Pd (Esposito), Avs (Arcasedda) e Forza Italia (Caria). Anche se il tempo stringe, ma non se ne parla a sufficienza. Del resto il “particolare” schema politico locale più diffuse fibrillazioni, destinate a crescere, secondo i bene informati, portano ad una situazione di “stagnazione”.

“Fondazione, le uniche criticità sono quelle ereditate”

ALGHERO – “In riferimento al comunicato diffuso dal Consorzio Turistico Riviera del Corallo sull’introduzione della nuova tariffazione dell’Alghero Ticket, la Fondazione Alghero ritiene necessario chiarire alcuni punti fondamentali per evitare che si diffondano, tramite la stampa, informazioni parziali o fuorvianti.
La decisione di aggiornare le tariffe del biglietto unico non è stata in alcun modo dettata da esigenze di bilancio o da difficoltà gestionali interne alla Fondazione, come erroneamente sostenuto dal Consorzio. Le uniche problematiche economiche riscontrate dal nostro insediamento derivano da una gestione passata, nello specifico dall’organizzazione del Capodanno 2023, che ha lasciato un disavanzo di oltre 600.000 euro per l’annualità 2024. Problemi che la nuova governance si è assunta la responsabilità di affrontare e risolvere con rigore e trasparenza. Dispiace pertanto che soggetti autorevoli come i consorziati, in maniera totalmente irresponsabile, lancino pubblicamente “allarmismi” rischiando di minare la serenità di rapporti consolidati con fornitori e partner commerciali.
Diversamente da quanto dichiarato, il processo di revisione delle tariffe è stato preceduto da un confronto diretto con gli attori principali, ovvero le cooperative che gestiscono i siti coinvolti nell’Alghero Ticket. Proprio loro, per anni, hanno espresso – anche per iscritto – profonde criticità rispetto alla precedente ripartizione dei ricavi. Un dato su tutti: il sito di Anghelu Ruju percepiva €1,13 per visitatore e €2,26 per il biglietto family (fino a cinque persone), mentre il Museo Archeologico riceveva appena 44 centesimi per il biglietto singolo e 88 centesimi per l’ingresso fino a cinque persone con il Family Ticket (18 centesimi a persona). Valori che risultavano non solo insostenibili per garantire la manutenzione e la qualità dei servizi, ma anche offensivi per la dignità dei nostri beni culturali.
Il nuovo assetto tariffario nasce dall’esigenza di adeguare le nostre tariffe su base nazionale/regionale per valorizzare i nostri siti e garantire loro le risorse minime per manutenzione, miglioramento dei servizi e decoro, non certo per “fare cassa”. La precedente impostazione ha purtroppo prodotto l’effetto opposto: siti in stato di abbandono, strutture con infiltrazioni e personale sottodimensionato. È lecito chiedersi se la cultura e il patrimonio debbano continuare a essere trattati come beni marginali o se, finalmente, possano essere riconosciuti come pilastri della nostra identità.
Un altro punto critico del passato riguarda la distribuzione delle risorse. Mentre ai musei spettavano “noccioline”, agli operatori incaricati della vendita delle card veniva riconosciuto fino al 20% del prezzo della card stessa. In termini concreti, se il Museo del Corallo riceveva 44 centesimi, chi vendeva la Card guadagnava almeno 5 euro per biglietto venduto se non il doppio con la Family Card, ovvero il 92% in più. È legittimo chiedersi se questa impostazione fosse realmente funzionale alla promozione della cultura o piuttosto all’interesse di pochi.
Sorprende infine che alcune delle critiche odierne provengano dagli stessi soggetti che nel 2020 contribuirono alla definizione del precedente impianto tariffario, con il medesimo tempismo – fine luglio, a stagione avviata – e senza margini, come loro stessi denunciano, di programmazione per i partner. Oggi, con maggiore senso di responsabilità, abbiamo scelto di ascoltare chi lavora quotidianamente nei siti, chi ne conosce le criticità e i bisogni, e non soltanto chi rappresenta interessi commerciali distanti dalla realtà operativa.

Riteniamo indispensabile costruire un modello turistico partecipato, trasparente e sostenibile. Ma questo può avvenire solo se si ha il coraggio di affrontare le criticità strutturali e di superare una visione autoreferenziale del settore. La Fondazione Alghero è e sarà sempre disponibile al confronto, purché le istanze siano fondate sul rispetto dei ruoli, su dati concreti, ma soprattutto coerenza e senso di responsabilità verso il bene comune”.

Ufficio Comunicazione Fondazione Alghero

“Fertilia, inesorabile declino: non bastano le manifestazioni, urgono azioni concrete e servizi”

ALGHERO – “Era il 6 marzo di quest’anno quando il cedimento parziale della palazzina dell’Egis accese i riflettori sugli immobili storici di Fertilia. Dopo alcuni proclami sul degrado di Fertilia è calato il silenzio. Nessun intervento della Regione Sarda, nessun intervento del Comune di Alghero. Sembra che vedere una città di fondazione cadere a pezzi non susciti sdegno negli attuali amministratori.

Eppure sono pochi i comuni che possono vantare di avere due Centri Storici. Si, due Centri Storici che dovrebbero essere il vanto della nostra comunità mentre rappresentano soltanto l’incuria ed il declino di una città che non sa reagire.

Oggi, chi visita la borgata di Fertilia vede una condizione di degrado ed abbandono degli immobili storici che non può trovare alcuna giustificazione. L’ex Cine-Teatro in stato di abbandono, il Palazzo Doria completamente sventrato, parte della via Cherso chiusa al traffico per pericolo crolli.

Unica luce in fondo al tunnel l’hotel Bellavista che a breve sarà interessato da un intervento di ristrutturazione di un privato molto coraggioso perché per investire in una borgata fatiscente ci vuole molto coraggio.

Da diverso tempo si parla di un recupero della borgata ma alla prova dei fatti la situazione è sempre la stessa o meglio continua ad aggravarsi.

Nel 2014 avevamo presentato una proposta di prolungamento del Lungomare Rovigno che se fosse stata attuata avrebbe dato un forte impulso al recupero della borgata. Tale idea progettuale, che è ancora attuale, prevede il prolungamento del lungomare fino alla spiaggia di Punta Negra dove è prevista la realizzazione di un belvedere.  La nostra proposta di riqualificazione del Lungomare di Fertilia si pone come obiettivo quello di ricucire il tessuto urbano realizzando il prolungamento del Lungomare fino alla spiaggia Di Punta Negra. L’idea di fondo è quella di includere all’interno della borgata di Fertilia l’Hotel Punta Negra, dando la possibilità agli ospiti della struttura di frequentare ed animare la borgata creando, in questo modo, nuove opportunità ed animando Fertilia.

Lo sviluppo urbanistico della borgata ha vissuto, dopo la fondazione, una crescita in termini di volumi ma privo di servizi.

L’ultima fase di sviluppo edilizio, in particolar modo, la costruzione delle cooperative edilizie e dell’ostello della gioventù si presentano come una periferia della borgata.

Si tratta di un fallimento politico, ma anche architettonico. Per restituire un volto a Fertilia è necessario includere le ultime costruzioni dandogli dignità poichè sono anch’esse cuore e anima di Fertilia. Abbiamo un tessuto urbano frammentato, carente di spazi pubblici di qualità, caratterizzato dall’assenza di servizi e di luoghi di aggregazione.

Oggi Fertilia si presenta come una borgata abbandonata e degradata con una economia molto povera, con spazi pubblici inutilizzati e con un territorio circostante mal utilizzato.

Siamo di fronte a un quadro di risorse, problemi ed aspettative che le risposte tradizionali della politica faticano a riconoscere, rendendo necessario un nuovo approccio che sappia dar voce alla partecipazione popolare che quando riesce a fare sintesi spinge i progetti superando le resistenze politico – burocratiche.

L’amministrazione non può rimanere inerte difronte allo stato di abbandono in cui versa la borgata di Fertilia che non è rientrata nei progetti dell’amministrazione che ha utilizzato l’avanzo di bilancio dimenticandosi di Fertilia. Le numerose iniziative del Comitato di Quartiere, del Centro Commerciale Naturale, del Comitato dei festeggiamenti di San Marco e dell’Ecomuseo EGEA testimoniano una voglia di rinascita di Fertilia che non può realizzarsi con incontri ed eventi.

Fertilia può e deve essere recuperata. Parliamo tanto di turismo e di sviluppo ma poi lasciamo il nostro territorio in stato di abbandono. La situazione in cui versa la borgata di Fertilia non è più tollerabile”.

Il Presidente Iniziativa Alghero

Avv. Francesco Sasso

“Ex-Cra in abbandono, Cacciotto dica cosa vuole fare”

ALGHERO – “Porre in essere con urgenza ogni atto necessario, amministrativo e tecnico, finalizzato alla ristrutturazione e riqualificazione del Centro Residenziale Anziani in Viale della Resistenza”. E’ il Centrodestra a puntare i riflettori su una struttura di estremo pregio e valore che, per un parziale crollo del tetto, fu chiusa e poi annunciata la sua, ancora irrealizzata, riqualificazione. Questo, nonostante siano stati accantonati diversi milioni di euro per il suo recupero. Gli anziani di Alghero sono stati trasferiti, a fronte di un importante esborso di soldi pubblici, in una porzione del Hotel Green, ma per la residenza ideata da Simon Mossa ancora si attendono delle azioni concrete, oltre le parole.

MOZIONE

Oggetto: Riqualificazione e ristrutturazione del Centro Residenziale Anziani sito in Viale Della Resistenza – impegno dell’Amministrazione Comunale.

Il Consiglio Comunale di Alghero

PREMESSO CHE:

il Centro Residenziale per Anziani (CRA) sito in Viale della Resistenza rappresentava un punto di riferimento fondamentale per l’assistenza alla popolazione anziana della città di Alghero;

il suddetto centro è stato chiuso nel 2018 a seguito del cedimento di parte del Tetto che ne ha determinato l’inagibilità;

Da allora la struttura è rimasta inutilizzata, con conseguente perdita della struttura che assolveva ad un servizio essenziale per la cittadinanza, in un momento storico in cui la domanda di assistenza agli anziani è in costante crescita;

CONSIDERATO CHE:

la popolazione di Alghero, come quella di molti territori italiani, è soggetta ad progressivo invecchiamento, con un costante aumento del numero di anziani che necessitano di assistenza, cure e servizi dedicati;

La presenza di strutture adeguate per l’accoglienza e l’assistenza degli anziani rappresenta un servizio pubblico fondamentale, anche in un ottica di coesione sociale e di sostegno alle famiglie;

in bilancio sono già stati stanziati euro 8.000.000,00= circa, per il ripristino e la riqualificazione del suddetto Centro Residenziali Anziani;

EVIDENZIATO CHE:

La struttura in oggetto riveste inoltre un indubbio valore storico culturale, essendo stata progettata dal noto architetto Antonio Simon Mossa, figura di spicco dell’architettura e dell’urbanistica sarda del Novecento, autore di importanti opere architettoniche pubbliche e private in Sardegna e non solo;

Tale valore aggiunge un ulteriore motivo di attenzione ed urgenza nella sua riqualificazione, anche in una prospettiva di tutla e valorizzazione del patrimonio architettonico della città;

RITENUTO CHE:

E’ necessario ed urgente procedere con gli atti amministrativi e tecnici utili per dare avvio alla progettazione esecutiva ed all’appalto dei lavori, al fine di restituire alla comunità un struttura essenziale;

Le risorse stanziate sono ingenti e devono essere utilizzate tempestivamente, evitando ritardi o il rischio di de finanziamenti;

IMPEGNA IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE:

A porre in essere con urgenza ogni atto necessario, amministrativo e tecnico, finalizzato alla ristrutturazione e riqualificazione del Centro Residenziale Anziani in Viale della Resistenza;

A riconoscere e valorizzare il pregio architettonico e culturale dell’edificio, nel rispetto del progetto originale di Simon Mossa, coinvolgendo eventualmente gli enti competenti in materia di tutela architettonica e paesaggistica;

A riferire al Consiglio Comunale, con cadenza regolare, sullo stato di avanzamento delle procedure e sull’utilizzo delle risorse stanziate;

A valutare eventuali ulteriori forme di finanziamento complementare, anche tramite bandi regionali, nazionali o fondi europei, per garantire un intervento qualitativamente adeguato e sostenibile”.

UDC_ Patto per Alghero – Raffaele Salvatore

Forza Italia – Marco Tedde

Fratelli d’Italia – Alessandro Cocco

Lega – Michele Pais

Prima Alghero – Massimiliano Fadda

“Forza Italia dimentica di aver governato male”

ALGHERO – “C’è un tratto sempre uguale nella narrazione di Forza Italia: ogni volta che si trova all’opposizione, dimentica di aver governato. Dimentica scelte, fratture, imposizioni. E in un rigurgito moralista, tenta di riscrivere la storia recente come se Alghero non avesse memoria.

Le critiche rivolte in questi giorni al Sindaco Cacciotto e alla Giunta – accusati di mancanza di visione e concretezza – suonano come un atto di autoassoluzione politica da parte di chi ha retto per anni le leve del bilancio, delle partecipate, delle opere pubbliche e delle fondazioni. Una classe dirigente che ha determinato alleanze e sostenuto politiche poi bocciate duramente dagli elettori. Dispiace per Forza Italia, ma la memoria corta non cancella i fatti.

Non cancella nemmeno la scelta di imporre dall’alto una candidatura divisiva, quella di Marco Tedde, che ha prodotto un terremoto politico e ha spaccato il centrodestra. Una parte importante di quella coalizione ha scelto con coraggio di non seguire la via del personalismo e di unirsi a un progetto credibile, concreto, aperto. Ha scelto Raimondo Cacciotto come Sindaco, non perché imposto, ma perché condiviso.

Oggi Forza Italia accusa l’amministrazione di annunciare senza realizzare. Ma chi ha gestito negli ultimi cinque anni opere pubbliche e manutenzioni senza lasciare traccia di pianificazione o risultati? Chi deteneva il bilancio quando Alghero versava in uno stato di abbandono evidente?

Noi, al contrario, abbiamo riportato nel patrimonio pubblico centinaia di ettari tra Punta Giglio e Capo Caccia, sbloccato investimenti, restituito Villa Maria Pia alla città, trasformato spazi abbandonati in luoghi vivi. Abbiamo aperto e riaperto cantieri, avviato riforme, ricostruito relazioni istituzionali credibili. Abbiamo affrontato con coraggio il nodo degli spazi pubblici e sostenuto il percorso che ha portato al riconoscimento UNESCO delle Domus de Janas, un risultato che valorizza l’intero territorio e lo proietta in una dimensione culturale internazionale.

Stiamo portando avanti una visione fondata su innovazione, rigenerazione urbana e inclusione. Una visione che richiede tempo e competenza, non slogan da bar dello sport. Forza Italia dovrebbe ricordare che il ruolo di un’opposizione seria non è quello di lanciare invettive né evocare modelli di leadership paternalistica, ma di proporre alternative. Al momento, di queste non c’è traccia. Noi continuiamo a nuotare. Loro, forse, sono rimasti alla deriva”.

 

Partito Democratico

“Il problema non è il Segretario, ma il perenne galleggiamento”

ALGHERO – “La scena politica algherese è impropriamente dominata dalla notizia del probabile cambio di guardia negli uffici del Segretario generale. Detto che comunque l’attuale garante della legittimità dell’azione amministrativa ha dimostrato serietà e competenza e non sarà semplicissimo sostituirlo, ci pare che le preoccupazioni agostane di alcuni commentatori politici difficilmente collocabili nella geografia politica cittadina, che addossano pesanti responsabilità per la paralisi amministrativa a dirigenti, sbaglino obbiettivo. I problemi di questa amministrazione non sono legati a scarsa capacità o irrequietezza di vertici della macchina amministrativa, ma della totale assenza di un progetto condiviso dell’attuale maggioranza e della mancanza di una guida che sia in grado di dare indirizzi cogenti per la realizzazione del bene pubblico e di controllarne l’attuazione. Le forze che la compongono, del tutto eterogenee e portatrici di valori non collimanti, non sono in grado di fare massa critica. Anche perché prive di un progetto comune. La Giunta è all’evidenza un insieme di assessori, ma difetta dei minimi requisiti di una squadra che avanza all’unisono. E, dulcis in fundo, il Sindaco ha serie difficoltà ad esercitare il suo ruolo in modo autorevole. E a nulla servono gli “stimoli” di alcuni autorevoli e capaci consiglieri di maggioranza, che non vengono ascoltati. Ci sono due modelli di sindaco: quello che galleggia e sta alla finestra a “vedere di nascosto l’effetto che fa”; e quello che invece nuota di buona lena verso traguardi amministrativi di crescita. Se ci sono dirigenti non in linea con le esigenze dei nostri concittadini, è il Sindaco che li deve reindirizzare. Dopo oltre un anno di amministrazione, invece, l’Amministrazione Cacciotto si esprime solo con chiare azioni di galleggiamento, propaganda e frasi ad effetto, che puntano a nascondere la sua complessiva inadeguatezza. Attendiamo chiari segnali della capacità di lavorare in modo efficace ed incisivo per la crescita di Alghero”, lo hanno dichiarato Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo di Forza Italia.

“Alghero merita visione e leadership forte, basta tentennamenti”

ALGHERO – “A un anno dal voto, serve una riflessione profonda sul nuovo equilibrio politico. Il Sindaco riprenda in mano il ruolo di guida.
Ad un anno dalle elezioni che hanno visto l’insediamento dell’amministrazione guidata dal Sindaco Raimondo  Cacciotto, la scena politica cittadina sta vivendo una fase di trasformazione o meglio di mutamento. La politica, per sua natura, è dinamica: fatta di avvenimenti, di scelte e di riposizionamenti. È quindi fisiologico che, nel corso del tempo, possano emergere mutamenti negli equilibri tra le forze politiche che compongono la maggioranza. Tuttavia, se da un lato tali spostamenti sono normali nel tentativo di consolidare un equilibrio, dall’altro è proprio questo tentativo che, se non governato con attenzione, può generare un nuovo disequilibrio interno alla stessa maggioranza. Il recente passaggio di un consigliere comunale al gruppo di appartenenza al gruppo misto non configura una crisi politica in senso stretto, ma rappresenta un cambio di passo che impone una riflessione seria da parte dell’intera amministrazione. Questo nuovo scenario richiede infatti una ricalibratura degli assetti politici, che solo una leadership forte e consapevole può affrontare con responsabilità. “Come nel calcio – quando una squadra sta perdendo o pareggiando – è l’allenatore che deve leggere la partita e intervenire con decisione per riposizionare la formazione in campo. Oggi, quel ruolo spetta al Sindaco Cacciotto, che deve riassumere in pieno il suo ruolo di guida, con lucidità e coraggio”. La politica  dichiara ancora il consigliere comunale Christian Mulas  è fatta di azioni concrete, non di parole. Non basta stringersi solo la mano o dare pacche sulle spalle. È il momento delle scelte, delle strategie, della costruzione di un percorso condiviso. Il consiglio che mi permetto di dare al Sindaco è di ascoltare con attenzione le forze maggioranza e di aprire un confronto franco per ritrovare una linea comune che rafforzi l’azione amministrativa. È ora che la politica torni a essere protagonista e strumento di visione e di decisione. Solo così si potrà dare una risposta concreta ai cittadini che un anno fa hanno dato fiducia a questa amministrazione. La fase è delicata, ma può rappresentare anche un’opportunità di rilancio e consolidamento, a patto che si torni al confronto vero, alla sintesi politica e alla responsabilità collettiva”
Christia Mulas (Psd’Az)

Grotta Verde, “Quasi 6mila visitatori, ottimo risultato: ora si può crescere”

ALGHERO – Questa mattina sopralluogo a Capo Caccia da parte dell’Ufficio Ambiente con l’assessore Raniero Selva. Oltre ad un check sulla situazione degli accessibilità ai vari siti, il delegato della Giunta Cacciotto ha effettuato una breve visita alla Grotta Verde con anche una verifica riguardo la situazione generale che, comunque, ancora oggi, vede la criticità della chiusura del punto ristoro e bar e dunque dei servizi. Un fatto piuttosto grave considerando che stiamo parlando di una delle zone più frequentate turisticamente di tutta la Sardegna.

Mentre, per quanto riguarda la Grotta Verde, a poco più di un mese dalla sua apertura, anche l’assessore Selva, così come il presidente Orrù e il direttore Mariani, ritengono molto positivi i numeri dell’affluenza che hanno raggiunto quasi le 6.000 unità. “Un risultato molto importante che premia l’impegno dell’Amministrazione Comunale, Parco di Porto Conte e personale – commentano da Casa Gioiosa – e che potrà essere implementato anche grazie al nuovo parcheggio, servizio navette e ad una maggiore azione comunicativa e implementazione generale dell’informazione sul sito e sulla sua fruizione”.

Equilibri a Porta Terra, avviso di Conoci: “Confido nel ritorno di rapporti sereni”

ALGHERO – “L’equilibrio tra i dirigenti nei vertici apicali di una pubblica amministrazione rappresenta un presupposto essenziale per il buon funzionamento dell’ente. Non si tratta di un compito semplice: gestire rapporti umani e professionali richiede sensibilità, responsabilità e autorevolezza. È compito del sindaco garantire questo equilibrio, evitando che si affermino comportamenti prevaricatori o dinamiche di accentramento del potere da parte di singole figure”.  Cosi l’ex-sindaco Mario Conoci che ritiene preoccupante quanto potrebbe accadere a Porta Terra col mutamento di preziosi  “equilibri” che derivano, del resto, anche dagli “accordi” pre-elettorali che hanno visto alcune porzioni ex-Centrodestra e della sua stessa maggioranza convergere nel sostegno di Cacciotto e dello schema politico guidato da Pd, Avs e 5 Stelle. E, in quest’ottica, visti gli ultimi accadimenti, ci sarebbero alcuni malumori proprio nel gruppo di Noi Riformiamo Alghero e non solo. 

“Purtroppo, nel corso del mio mandato ho dovuto constatare alcune criticità in tal senso, e riconosco di aver commesso anche errori di valutazione, nei quali è facile incorrere quando si tratta di persone. Uno degli episodi più significativi fu la decisione della dottoressa Solinas Salaris, prima segretaria comunale donna , da me scelta , di lasciare il Comune di Alghero. Una scelta che vissi con grande dispiacere e rammarico,  considerando l’elevato profilo umano e professionale della dottoressa, oggi giustamente riconosciuto anche dal suo attuale ruolo apicale presso il Comune di Sassari”.

“In questi giorni, emergono notizie che lasciano intendere la possibilità che anche l’attuale segretario comunale, dottor Antonio Ara, possa aver maturato la decisione di lasciare l’ente. Se tale ipotesi dovesse essere confermata, si tratterebbe di un fatto molto grave, considerato il valore, l’equilibrio e la professionalità dimostrati dal dottor Ara, riconfermati anche dall’attuale amministrazione”.

“Ciò che desta particolare preoccupazione è il contesto in cui tali scelte sembrano maturare: un ambiente amministrativo segnato da una presenza  che, già in passato, ha mostrato una tendenza a concentrare su di sé ruoli e funzioni, generando squilibri difficili da gestire. Durante il mio mandato ho cercato, non sempre riuscendoci, di contenere questi eccessi. Oggi, da quanto emerge, tale influenza sembrerebbe essersi rafforzata, rischiando di compromettere la collegialità che deve sempre caratterizzare un’amministrazione pubblica”.

“Se la decisione del dottor Ara dovesse concretizzarsi, l’amministrazione comunale si troverebbe esposta al rischio di una pericolosa concentrazione di potere. Una situazione che va contro i principi di equilibrio, trasparenza e pluralismo che devono guidare l’azione amministrativa”.

“Il sindaco, quale depositario del mandato conferito dai cittadini, ha il dovere di intervenire con determinazione per ristabilire il corretto bilanciamento tra le funzioni dirigenziali, evitando che l’indirizzo politico espresso dalle urne venga deviato o anche solo rallentato da interferenze interne all’apparato amministrativo. Confido che si possa ristabilire al più presto un clima fondato sul rispetto dei ruoli, sulla correttezza dei comportamenti e sulla lealtà reciproca, nell’interesse esclusivo della città di Alghero e dei suoi cittadini”.