POLITICA
“Criminalità ad Alghero, basta ululati alla Luna: vogliamo risposte e chiarezza, Consiglio subito”
Odg Sumud Flottilla delle forze di sinistra della Maggioranza
“Assalto eolico ad Alghero, follia green che la Todde conosce bene”
ALGHERO – “Il problema degli impianti eolici, e dell’assalto alla nostra terra, al di là delle rassicurazioni della Regione, è difficilmente superabile per le rigidità del famigerato decreto Draghi, che la Presidente Todde, ben conosce.
La situazione è ancor più grave, poi, in considerazione agli impianti off-shore, tutti appositamente ubicati al limite delle acque territoriali, rispetto ai quali le Regioni non contano nulla. E anche questo, la Presidente Todde lo sa molto bene.
È stato creato un sistema, dietro le follie green dell’Unione Europea, che ci lega le mani, e la leggina cd “aree idonee” approvata dalla Regione, è del tutto inefficace. E anche questo lo sa molto bene la Presidente Todde.
Fortunatamente si sta lavorando per escludere il nostro mare dalla possibilità di installazione di impianti eolici.
Una cosa è certa: facciano tutte le indagini che vogliono, non una sola pala verrà istallata nel nostro mare, contro la volontà dei sardi!!!”
L’ordinanza integrale:
https://drive.google.com/file/d/1RF1AWMrS5977AzMNM7gokK14i6uYKNHe/view?fbclid=IwZnRzaAMmlMRleHRuA2FlbQIxMQABHgOma_KeMoDvLUfrLWFHM_Za3qS-gl9hA_S1hzLYc-KBbUAk0Fnz2SLhsgbD_aem_mBjM12I-uOkhj8ewqcv8OA
No al listone Provinciali, Psd’Az: “Scelta miope”. Nuovo “caso Alghero”
ALGHERO – “L’appello formulato nei giorni scorsi dal sindaco metropolitano Giuseppe Mascia, rivolto alla politica e ai partiti per costruire insieme ai territori un percorso di unità nell’interesse della Città Metropolitana di Sassari, rappresenta oggi l’unica proposta dotata di reale valore politico per l’elezione del consiglio della ex provincia di Sassari, la cui guida spetta per legge al sindaco del capoluogo”, così Antonio Moro presidente del Psd’Az riguardo le imminenti elezioni provinciali che, tra l’altro, vedono scoppiare, come è ormai un classico, il “caso Alghero”. Seconda città del Nord Ovest che rischia di non avere neanche un consigliere eletto a Palazzo Sciuti.
”L’ipotesi di una lista alternativa a quella unitaria proposta da Mascia, che guarda ai partiti del centrodestra e all’indefinito mondo dei cosiddetti “civici” – forze, queste ultime, che per loro stessa natura raccolgono consensi trasversali, legati alle esigenze dei singoli comuni, senza offrire una visione politica capace di andare oltre i confini municipali – appare invece una scelta miope e divisiva. Una scelta che rischia di minare fin dall’inizio non solo l’unità della Città Metropolitana di Sassari, ma anche le prospettive di rilancio dell’azione politica del centrodestra nel territorio sassarese”.
“Campo da calcio si, campo da rugby no. Ad Alghero due pesi e due misure”
ALGHERO – “Per il calcio la vicenda dello stadio Mariotti è stata affrontata in maniera limpida e trasparente: l’Amministrazione ha scelto di procedere con un Avviso Pubblico per la concessione temporanea dell’impianto, la definizione di una graduatoria e la successiva assegnazione all’ASD Alghero Calcio, garantendo comunque anche alla seconda società classificata, la FC Alghero, la possibilità di usufruire del campo per gli allenamenti settimanali. Un metodo corretto, che dimostra come la trasparenza e l’applicazione di criteri oggettivi siano possibili quando si vuole.
Un metodo che ha inoltre deciso di rendere lo stadio ad esclusiva fruizione dello sport del calcio, estromettendo così la possibilità che l’Alguer Rugby potesse allenarsi al Mariotti, nonostante avesse presentato formale richiesta in tal senso pur di dare continuità all’attività sportiva della propria squadra. Una scelta che dimostra come, quando l’Amministrazione vuole, sappia imporre regole chiare e criteri definiti.
Ma perché allora non si applicano le stesse regole al rugby? Il campo di Maria Pia, infatti, continua a essere occupato da una sola società, senza alcuna assegnazione formale. A oggi, nonostante le ripetute segnalazioni, non è mai arrivata una smentita ufficiale: chi utilizza l’impianto lo fa senza titolo, e quindi in modo abusivo.
La domanda sorge spontanea: perché il Sindaco non interviene? Perché non si apre anche per il rugby una procedura pubblica, con criteri trasparenti e accessibili a tutti? È davvero così difficile applicare lo stesso metro? Se l’occupazione è abusiva, l’unica strada è quella della legalità e della chiarezza: si pubblichi subito un Avviso Pubblico che dia a tutte le società la possibilità di concorrere regolarmente, oppure si disponga lo sgombero. Non possono esserci scorciatoie: o tutti, nelle stesse condizioni, o nessuno.
Non si tratta di una polemica di parte, ma di una questione di principio. Perché se oggi si lascia passare questa situazione, si legittima di fatto l’idea che domani chiunque possa occupare un bene pubblico senza titolo, restando indisturbato nell’attesa che la politica si decida. Ripetiamo quanto già più volte dichiarato: Si tratta di equità, di trasparenza, di regole. E soprattutto è una questione che chiama in causa direttamente l’amministrazione comunale, che ha il dovere – prima morale, poi politico – di garantire equo accesso ai beni pubblici. Invece oggi ci troviamo davanti un’amministrazione che tace, che non chiarisce, che non decide. E questo silenzio fa più rumore di tante parole.
E a proposito di parole ricordiamo al Sindaco le sua dichiarazioni del giugno 2024, quando da candidato incontrava le società sportive della città e dichiarava: “Non si può più verificare che la concessione sia ad uso esclusivo, occorre rivedere le regole e aggiungere una clausola che consenta alle società sportive, soprattutto quelle che svolgono campionati a livello nazionale, di accedere alle strutture anche usufruendo della quota parte di ore che spetta all’Amministrazione.”
E ancora: “Occorre, oltre a rinnovati strumenti normativi, avere uno spirito più sportivo ed essere solidali e disponibili anche tra società. E se c’è un’esigenza, compatibilmente con le priorità di ciascuno, mettersi a disposizione. Nell’immediato bisogna trovare soluzioni che vadano incontro alle diverse richieste, senza resistenze o paletti.”
Chiediamo quindi cosa sia rimasto di quegli impegni e dove sono le soluzioni “immediate” evocate in campagna elettorale. Dove, soprattutto, è finita la volontà di intervenire con equilibrio e fermezza?”
Destra Democratica Italiana, Forza Italia e Riformatori Sardi
Provinciali del Nord Ovest, salta il tavolo: liste contrapposte
SASSARI – “Nella giornata odierna si è riunito il centrodestra della provincia di Sassari per definire la proposta in vista delle elezioni del 29 settembre per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana di Sassari. Al termine del confronto è stata condivisa la scelta di presentare una lista aperta alla collaborazione con tutte le amministrazioni civiche che si riconoscono in un percorso democratico e partecipato”, così il consigliere regionale Antonello Perù riguardo il delicato passaggio delle provinciali,
“La nascita della nuova Città Metropolitana rappresenta un passaggio fondamentale: sarà infatti necessario coinvolgere l’insieme dei territori per programmare in modo condiviso le infrastrutture, potenziare i collegamenti tra zone interne e coste e valorizzarne le specificità, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile”.
“Giunta Cacciotto, 1milione di euro per il Triathlon: scelta delirante”
Secal, gli auguri di Fdi: “Continuità, vero rilancio e azione comunicativa”
Provinciali, rimpasto, divisioni ed elezioni anticipate: settembre presenta il conto
ALGHERO – Provinciali, rimpasto, maggioranza divisa, amministrazione a rilento ed elezioni anticipate. Settembre, trascorsa la spensieratezza estiva, presenta, come spesso accade, il conto. Ed anche questa volta è così. Per Palazzo Sciuti il voto di “secondo livello”, scelta non certo dall’alto afflato democratico, sta creando diverse grane alla variegata maggioranza del sindaco Cacciotto.
Da quanto emerso, oltre le espressioni in seno ai partiti maggiori, vedi Partito Democratico e dall’altra parte, almeno nel centro catalano, Forza Italia (Marco Tedde o Giovanna Caria), ci sarebbe un posto “assicurato” per i “civici ex-centrodestra”. Ovvero Martinelli, Loi, Bamonti e Piras. Il nome, per accordi interni e perchè, ad esempio l’ex-assessore all’ambiente della seconda Giunta Tedde, ha espresso il nuovo presidente di Secal, dovrebbe scaturire tra gli ultimi due. Ma, secondo indiscrezioni, nessuno tra l’ex-assessore all’urbanistica e l’ex-assessore all’edilizia privata, vuole rinunciare alla possibilità di far parte della nuova assise provinciale guidata dal Primo Cittadino di Sassari Mascia. Non è facile comprendere chi la spunterà.
Grattacapi non solo nel Centrosinistra. Infatti, pure la parte avversa, vede affrontare diversi nodi a partire dalla scelta derimente se accettare il listone unico coi cinque posti sicuri oppure fare un altra lista e puntare al massimo a circa tre rappresentanze. Nel primo caso potrebbero trovare spazio anche Riformatori e Psd’Az. In tale caso si fa anche il nome dell’algherese Christian Mulas in quota Quattro Mori. Ma è in atto un braccio di ferro tra le forze moderate e autonomiste e dall’altra Lega e Fdi che, pare, almeno per adesso, non vogliono accettare di non gareggiare.
A questo si aggiunge il tanto chiacchierato, ma non facilmente attuabile “rimpasto”. La politica è avvezza a tali passaggi che, spesso, ma non sempre, servono a rilanciare l’attività amministrativa. Nel caso dell’odierno schema governativo cittadino sono diversi e diffuse le volontà di cambiamento: porzioni del Partito Democratico vedrebbero bene un ingresso in Giunta di Gabriella Esposito che, però, potrebbe approdare in Provincia. Inoltre, con i recenti scossoni, sono diverse le caselle traballanti che non hanno più copertura consiliare. Fatto più unico che raro. Certo, accaduto anche nel recente passato con la Lega e assessore Vaccaro, ma in quel caso, si era nell’ambito di un partito nazionale e che guidava la Regione e non di “civiche” e ancora di più “biciclette” p partiti che hanno più “posti al sole” di rappresentanze consiliari. Questo è ciò che commentano alcuni consiglieri di maggioranza che non escludono anche una rivisitazione completa degli assetti, partecipate comprese.
Su questo aspetto pare che Cacciotto non sia molto d’accordo ma sia più propenso ad accettare che i singoli partiti o consiglieri facciano delle nuove indicazioni per gli assessorati in loro dote. Tra le varie fibrillazioni, come sanno anche i sassi, c’è quella dei “civici ex-centrodestra” che sarebbero propensi a sostituire Francesco Marinaro, mentre restando sempre nella medesima area, non sono esclusi anche passi indietro riguardo le guide di altri asset.
Come una nuvola grigia pronta a scaricare un improvviso acquazzone, ci sono le grandi attese per una compagine nata grazie ad una sintesi tra aree e anime di diversa e perfino lontana estrazione politica, e non solo, che non riesce a produrre importanti risposte sulle questioni irrisolte certamente vedrà non esaustivo andare avanti solo con l’ordinarietà o poco più, “e certamente non possono bastare presenzialismo nella varie manifestazioni e sui social per far digerire agli elettori l”assenza o troppa lentezza nelle risposte date per certe e ancora disattese”, commentano dalla maggioranza.
Non solo una nuvola, quella che rabbuia il cielo del percorso politico e amministrativo della Regione che, come noto, viste le particolari e intricate vicende giudiziarie in cui è coinvolta la presidente Todde, potrebbe, e per alcuni è certo, vedere un voto anticipato che, è evidente, trascinerebbe anche con se alcune delle assise cittadine, tra cui Alghero. Tradotto: rumors danno per certe le elezioni anticipate nel 2026. Inoltre, per chiudere, non può non preoccupare e destare allarme la questione delle presunte “infiltrazioni mafiose” nel tessuto economico cittadino. Su questo è indispensabile fare tutti un salto di qualità a partire da chi è a guida delle Istituzioni.
Stefano Idili