No al deserto invernale, Nizzi: “Chi chiude più di 30 giorni, resta senza tavolini”

OLBIA – Il sindaco Settimo Nizzi ha inviato oggi una nota per esprimere grande disappunto rispetto alla situazione che si sta verificando: la chiusura prolungata di numerosi esercizi commerciali e di somministrazione, sia nel centro storico della città sia presso l’Aeroporto di Olbia, unico scalo in Sardegna a presentare tale criticità. La lettera è indirizzata al Presidente di Confcommercio Olbia, Edoardo Oggianu, agli esercenti del centro storico e all’amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello.

«La condotta di chi mantiene le serrande abbassate per periodi prolungati è ritenuta inaccettabile e dannosa per la reputazione collettiva della comunità. Non è questa l’immagine che Olbia deve trasmettere ai residenti, ai turisti e agli investitori. Una città viva, accogliente e dinamica non può permettersi di presentarsi con serrande abbassate e servizi essenziali negati. La responsabilità di ciascun operatore economico è parte integrante della reputazione collettiva della nostra comunità» scrive il sindaco, e precisa che il Comune ha stabilito che ogni esercizio commerciale di somministrazione che resterà chiuso per più di 30 giorni consecutivi non vedrà rinnovata l’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico.

«Olbia non può e non deve essere percepita come una città spenta. Chi ha scelto di operare qui ha assunto un impegno verso la comunità e verso il territorio. È un dovere che non può essere disatteso. Confidiamo che ciascun operatore comprenda la gravità della situazione e si attivi immediatamente per garantire la riapertura e la continuità delle attività. In caso contrario, il Comune agirà con la massima severità» chiude la nota del sindaco.

Piano Regionale dei Trasporti: a Tortolì il tavolo dell’Ogliastra, poi Cagliari

CAGLIARI –  “Ogni territorio presenta delle caratteristiche uniche e difficilmente equiparabili ad altri, con esigenze e istanze diverse che necessitano di risposte specifiche ed esaustive. Da questo ragionamento nasce la nostra decisione di dare vita a un tavolo territoriale per ogni singola provincia dell’isola, così da dare a tutti la possibilità di integrare il nuovo Piano Regionale dei Trasporti con le proprie osservazioni ed esperienze, rispondendo in modo più efficace ai bisogni della popolazione”.

Queste le parole dell’assessora dei Trasporti Barbara Manca in occasione del secondo Tavolo Territoriale in vista del varo del nuovo Piano Regionale dei Trasporti, che si è svolto oggi a Tortolì.

All’incontro, ospitato al Teatro San Francesco, hanno portato i saluti istituzionali il sindaco di Tortolì Marcello Ladu e il vice presidente della provincia Carlo Lai ed erano presenti numerosi altri sindaci e amministratori locali.

Tanti gli interventi anche dal pubblico, che hanno contribuito a stimolare il dibattito sui temi trasportistici più cari al territorio ogliastrino, come per esempio il decremento e l’invecchiamento demografico e la dispersione scolastica.

“L’Ogliastra è una provincia su cui è necessario fare ragionamenti specifici per garantire i migliori servizi e le migliori infrastrutture possibili, tenendo conto di caratteristiche e conformazioni territoriali difficilmente riscontrabili altrove – osserva l’assessora Manca -. Occorre adottare oggi scelte vincenti per agevolare la mobilità interna, verso le altre aree dell’isola e fuori dalla Regione nei prossimi 15 anni. Questi alcuni degli obiettivi: dotare l’Ogliastra di infrastrutture stradali moderne e sicure, potenziare il servizio pubblico su gomma con performance paragonabili a quelle del trasporto ferroviario e investire su strade, porto, aeroporto, nodi di interscambio e ferrovie a scartamento ridotto. Tutti temi da sviluppare insieme agli altri assessorati competenti nell’ottica di realizzare un piano integrato e condiviso. Raggiungere gli obiettivi del piano sia nei grandi centri che nelle aree interne significa davvero non lasciare indietro nessuno e dare a tutti le stesse opportunità”. Domani, venerdì 21 novembre a partire dalle ore 9, presso l’aula magna del Liceo Classico Dettori di Cagliari, è previsto l’ultimo incontro di questa settimana. Nella prossima settimana sono previsti gli incontri di Carbonia, Villacidro, Oristano, Olbia e Nuoro.

Alghero progetta il futuro con la Inno Bay: accordo con l’eccellenza Fondazione Kessler

ALGHERO – L’obbiettivo è tanto semplice quanto ambizioso : far nascere ad Alghero e nel  Nord Ovest della Sardegna un distretto dell’innovazione nel Mediterraneo, costruito attorno alla qualità della vita, alla ricerca, alla tecnologia e al benessere delle persone. Inno Bay è il nome che racchiude il senso di un progetto che l’Amministrazione del Sindaco Raimondo Cacciotto sta varando per dare impulso alla crescita delle attitudini di città universitaria, città della ricerca, città dell’innovazione, dello sport, dell’agroalimentare avanzato, dei servizi culturali e del benessere familiare. Dentro questo percorso si inserisce la collaborazione con una delle eccellenze della ricerca nazionale come la Fondazione Bruno Kessler e con l’ Università di Sassari. La Fondazione Bruno Kessler firmerà il prossimo 27 novembre l’accordo con la città di Alghero che parte dal contrasto allo spopolamento per promuovere il benessere delle persone e rendere il territorio più attrattivo per famiglie, imprese e giovani talenti. Un’alleanza che offre ai ricercatori, ai professionisti del digitale, agli imprenditori dell’innovazione un’alleanza tra le Dolomiti (sede della FBK) e la Riviera del Corallo, dove vivere, lavorare, produrre ricerca e benessere. Inno Bay nasce anche per questo: per diventare il punto d’incontro tra eccellenza scientifica e qualità della vita mediterranea. “È una delle iniziative strategiche che stiamo costruendo per realizzare la città che vogliamo, partendo dalla persona, dall’innovazione, per il benessere della comunità” commenta così il Sindaco Raimondo Cacciotto, che specifica : “È il segno di una programmazione che guarda al futuro, che mette Alghero al centro delle politiche nazionali sui temi dello sviluppo e della ricerca, e che offre un contributo importante per la crescita del Nord Ovest”.

 

FBK e Comune di Alghero instaurano un rapporto di collaborazione finalizzato all’individuazione, elaborazione ed attivazione di specifici progetti e attività di servizio negli ambiti di interesse strategico, quali la People Strategy, benessere familiare e attrattività territoriale e la Ricerca scientifica, innovazione e trasferimento di conoscenza. Dalla promozione di iniziative che valorizzino il capitale umano, familiare e sociale attraverso politiche integrate orientate al benessere, all’accesso congiunto a opportunità di finanziamento, in particolare a livello europeo, alla  costruzione di strategie sistemiche che connettano governance pubblica, change-management, campus estivi e  sviluppo locale: sono solo alcune delle attività previste nell’accordo quadro che il Sindaco Raimondo Cacciotto sottoscriverà con Paolo Traverso, Direttore Pianificazione Strategica della Fondazione Bruno Kessler.

“La collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler – afferma l’Assessora alle Politiche Familiari Maria Grazia Salaris – ci aiuterà a rafforzare la nostra visione family friendly nelle politiche pubbliche  e a tradurla in azioni concrete per il futuro della nostra comunità e della futura città metropolitana. Alghero, in quanto Comune pioniere delle politiche Family, vuole creare tutte le condizioni  affinché il Nord Ovest diventi un territorio realmente attrattivo e a misura delle persone, capace di fare rete e valorizzare le tante eccellenze”. Non una città vetrina, ma una città abitata: da famiglie, studenti, ricercatori, imprenditori, professionisti. In questo contesto si colloca il progetto “Alghero Wearable City” e la dimensione tecnologico-scientifica che caratterizza l’ulteriore aspetto prezioso del contesto: Alghero diventa un laboratorio per le tecnologie indossabili, la salute digitale, la longevità attiva che comprende un accordo con la Repubblica di San Marino, con cui si sta costruendo una sandbox regolatoria condivisa.

Successo per “Oro d’Oliva”: eccellenze tra formazione e show cooking

SASSARI – Si è conclusa con un grande successo di pubblico e contenuti la due giorni di “Oro d’Oliva”, l’evento che ha celebrato l’eccellenza dell’olio d’oliva sardo e promosso l’alta formazione dei futuri professionisti del settore. L’iniziativa, che si è svolta lo scorso fine settimana nella suggestiva cornice degli Orti di San Pietro, ha rappresentato un incontro riuscito tra gusto, conoscenza e convivialità, evidenziando il ruolo cardine dell’olio come “oro” della Dieta Mediterranea. Un evento proprio del programma “Sa mesa nostra” organizzato da Confcommercio Sardegna, Confcommercio Nord Sardegna e la Regione Sardegna con l’Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio.

“Il prologo di venerdì è stato interamente dedicato alla formazione specialistica con l’incontro dal titolo “Impariamo ad assaggiare” insieme all’agronomo ed esperto assaggiatore Giandomenico Scanu che ha guidato i presenti in una sessione teorico-pratica, fornendo indicazioni precise per la corretta percezione e valutazione sensoriale dell’olio. Il pomeriggio di sabato si è aperto con un interessante talk di approfondimento moderato dal giornalista Marco Ledda. Il parterre di relatori ha visto gli interventi dell’assessora alla Cultura del Comune di Sassari, Nicoletta Puggioni, dell’oleologo Giandomenico Scanu, di Pasquale Tanda presidente dell’ITS Academy Tagss, di Gianluca Bianco presidente di Terservizi e Bastianino Casu presidente di Confcommercio Sardegna, insieme a Sabrina Manunta, Tomasina Massa, Mario Sechi, tutti docenti dell’Alberghiero”.

“Il dibattito si è focalizzato sulla conoscenza scientifica e la diffusione dell’olio extravergine d’oliva, esplorando le sue irrinunciabili caratteristiche nutrizionali e i benefici per la salute. L’obiettivo fu raggiunto: fornire una base scientifica solida che andasse oltre il semplice apprezzamento del gusto, educando il consumatore a comprendere l’importanza di un prodotto d’eccellenza in grado di valorizzare i sapori e i prodotti del territorio. Un elemento cardine dell’evento è stato il coinvolgimento attivo dell’Istituto alberghiero di Sassari. Una vera e propria palestra formativa per gli allievi, futuri professionisti del settore. I docenti e gli studenti dell’Istituto hanno presentato al pubblico i piatti ideati per la serata, ponendo l’accento sulla scelta e sull’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva in funzione delle sue specifiche caratteristiche organolettiche”.

“L’area show cooking si è trasformata in un laboratorio a cielo aperto: studenti e docenti hanno lavorato in diretta, mostrando al pubblico l’applicazione pratica della teoria, dall’attenzione alla temperatura alla corretta integrazione dell’olio nelle diverse fasi della ricetta. Contemporaneamente, gli allievi sommelier hanno curato la presentazione dei vini in abbinamento, in un’ottica di servizio integrato e professionale”.

“Appassionante, e non poteva essere altrimenti, sono stati il talk e lo show cooking interattivo con lo chef e volto noto del web Luca Pappagallo. In parallelo alle attività di cucina, Pappagallo, noto per rendere l’alta cucina accessibile, ha raccontato la preparazione  dei piatti, arricchendo la dimostrazione con curiosità e aneddoti tratti dal suo nuovo libro, nel quale l’olio d’oliva è grande protagonista. Insieme a Graziano Mura, lo chef ha interagito direttamente con il pubblico, trasformando la dimostrazione culinaria in un’esperienza conviviale di apprendimento collettivo”

“Degna chiusura è stata la una degustazione finale che ha sancito l’unione tra la teoria, l’arte culinaria e il piacere del gusto, lasciando agli ospiti il ricordo tangibile di una giornata interamente dedicata all’eccellenza del territorio: l’olio d’oliva”, chiudono dalla Confcommercio.

Mezzi moderni e green a Sassari e P. Torres. Alghero ancora al palo

PORTO TORRES – Mentre Alghero attende ancora un trasporto pubblico locale moderno, capillare e veramente green, i comuni maggiori del territorio, Sassari e Porto Torres in testa, vanno avanti e implementano il parco mezzi andando incontro alle diverse esigenze. Miglioramenti utili a far crescere anche il benessere dei cittadini oltre che i servizi a favore dei villeggianti.

A Porto Torres la mobilità urbana diventa più verde. Con l’arrivo di un autobus elettrico Rampini E60, concesso in usufrutto dal Parco Nazionale dell’Asinara ad ATP Sassari, prende forma un progetto che unisce sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e servizio pubblico di prossimità.

La cerimonia di ufficializzazione si è svolta questa mattina nella sede dell’Ente Parco, in via Ponte Romano 81, alla presenza del sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, del presidente del Parco Nazionale dell’Asinara, Gianluca Mureddu, del presidente di ATP SpA, Alessandro Zara, del direttore dell’Ente Parco, Vittorio Gazale, e del direttore generale di ATP SpA, Roberto Mura.

Il mezzo sarà impiegato nel solo territorio comunale di Porto Torres per collegare l’area portuale – punto d’imbarco per l’isola dell’Asinara – con il centro cittadino e i quartieri periferici. Un collegamento che assume un valore simbolico: portare le persone verso il Parco dell’Asinara con un mezzo a zero emissioni, unendo idealmente la città e la sua isola nel segno della sostenibilità.

Il Rampini E60, lungo 6,11 metri e largo 2,10, con una capienza massima di 31 passeggeri, è un autobus interamente elettrico, dotato di sistemi di monitoraggio della flotta, videosorveglianza, conteggio passeggeri, bigliettazione elettronica e telecamera posteriore.
Nei test condotti da ATP in condizioni di servizio reale – con carichi equivalenti a passeggeri, percorsi misti e climatizzazione attiva – il mezzo ha raggiunto un’autonomia di circa 180 chilometri, garantendo prestazioni ideali per il servizio urbano.

Ogni corsa partirà dal capolinea di via Mare, davanti alla stazione marittima, con transito all’interno dell’area portuale, creando una connessione diretta tra porto, centro e quartieri. L’autobus sarà custodito, ricaricato e sottoposto a manutenzione ordinaria nella sede ATP di Sassari.

Con questo progetto, Porto Torres e il Parco dell’Asinara diventano un esempio di mobilità integrata e sostenibile con il sostegno di ATP, dove il trasporto pubblico non è solo un servizio ma anche un impegno ambientale condiviso. Un passo avanti concreto verso una città più pulita, silenziosa e connessa con il proprio territorio.

Al Porto il prestigioso “Blue Marina Awards”: grande orgoglio per Alghero

ALGHERO – Ancora un importante riconoscimento per il Porto di Alghero che conquista il “Blue Marina
Awards”. Non è la prima volta del raggiungimento di tale traguardo, a dimostrazione della
bontà del lavoro svolto dal Consorzio, Soci, Club e da tutti gli operatori del principale scalo
della Riviera del Corallo confermandosi infrastruttura di riferimento per il Nord-Ovest
Sardegna.

Con Alghero, in totale sono stati 6 i porti sardi premiati: nella categoria dei porti con oltre
cinquecento posti barca oltre al comune catalano, c’è anche Santa Teresa Gallura. Tra i
200 e i 500 posti barca, premiata invece Marina di Puntaldìa a San Teodoro. Per scali
turistici con vocazione superyacht la scelta è andata alla Marina di Porto Cervo,
Arzachena. Nella categoria degli approdi turistici con vocazione diportistica, fino a 200
posti barca, riconoscimenti a Marina di Sant’Elmo, Cagliari e alla Marina Cala dei Sardi a
Portisco. Oltre ai marchi di riconoscimento sono stati consegnati alcuni premi speciali,
come quello all’innovazione offerto da Blue Gold, consistente in un dispositivo innovativo
per la misurazione in tempo reale dei consumi idrici: è andato ancora a Marina Cala dei
Sardi.
La cerimonia finale si è tenuta a Genova nel prestigioso Circolo Artistico Tunnel di
Palazzo Doria, sede Unesco dei Rolli genovesi, alla presenza anche del Ministro del
Turismo Daniela Santachè. “I Blue Marina Awards rappresentano un riconoscimento
nazionale dedicato all’eccellenza della portualità turistica italiana, quella di quest’anno è la
quarta edizione, per noi – commenta il presidente del Consorzio del Porto di Alghero,
Giancarlo Piras – rappresenta un ulteriore segnale delle bontà del lavoro svolto e funge
da stimolo per migliorare ancora e far crescere il nostro porto grazie, come detto e
giustamente rimarcato, anche al lavoro e supporto dei soci, club, operatori e tutti i
collaboratori”.

“Questa edizione conferma che la portualità turistica italiana è viva, in crescita e capace
di innovare – ha detto Walter Vassallo, fondatore e coordinatore dei Blue Marina
Awards -L’energia e la partecipazione che abbiamo visto oggi ci dicono che il futuro della
blue economy è già iniziato, e i porti saranno i suoi protagonisti. I Blue Marina Awards
contribuiscono alla costruzione di una portualità turistica competitiva, sostenibile,
innovativa e inclusiva.”

 

Nella foto il presidente del Consorzio del Porto, Piras a Genova durante l’evento

Fondi Europei, Confindustria incontra Giuseppe Meloni

SASSARI – Confindustria Centro Nord Sardegna ha incontrato questa mattina a Sassari, a Villa Mimosa, sede dell’Associazione degli Industriali, il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione e del Bilancio Giuseppe Meloni, per un confronto sulle opportunità rappresentate dal Regolamento (UE) 2024/795, che ha introdotto la Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP) e sui bandi che nel primo trimestre del 2026 saranno pubblicati dalla Regione nell’ambito del programma FESR, fondi europei di sviluppo regionale. L’iniziativa è stata promossa da Confindustria Sardegna.

STEP è il programma europeo che mira a sviluppare e produrre tecnologie critiche, ridurre le dipendenze strategiche e aumentare la competitività globale. Attraverso STEP si intende finanziare il passaggio delle tecnologie dalla dimostrazione della fattibilità alla produzione su scala commerciale, stimolando al contempo lo sviluppo di competenze specialistiche per supportare la transizione tecnologica. Il programma FESR 2021-2027 è stato rimodulato in chiave STEP per 166 milioni di euro, aggiungendo due nuove priorità, la numero 8 (Tecnologie deep tech e digitali) e la numero 9 (Tecnologie pulite): 30 milioni sono dedicati ai fondi, gli altri 130 sono destinati ai bandi.

«Il nostro obiettivo è chiaro: fare in modo che ogni euro disponibile si traduca in crescita reale e innovazione. STEP è un programma importante, capace di accompagnare la Sardegna verso un nuovo modello produttivo fondato su tecnologie avanzate e sostenibilità. Incontri come questo sono fondamentali per costruire bandi efficaci, calibrati sulle esigenze del sistema imprenditoriale. Da parte della Regione c’è la massima attenzione e la volontà di lavorare fianco a fianco con le imprese per cogliere fino in fondo questa opportunità», ha spiegato il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione Giuseppe Meloni.

«Abbiamo ricevuto risposte a una serie di questioni sollevate dalle aziende. La Sardegna è pronta ad accogliere la sfida dell’innovazione e noi intendiamo dare il nostro contributo», ha detto Achille Carlini, presidente di Confindustria Centro Nord Sardegna.

Per Confindustria Sardegna è intervenuto il direttore generale Andrea Porcu: «Visti i tempi ristretti c’è bisogno di flessibilità, soprattutto di strumenti immediatamente disponibili per le imprese». Le tre Associazioni degli Industriali dell’Isola garantiranno consulenza amministrativa alle imprese associate che vorranno partecipare ai bandi.

Gli aspetti tecnici del programma FESR rivisto con le azioni STEP sono stati illustrati da Elisabetta Neroni (direttrice generale) e Fabio Tore del Centro di Programmazione regionale. Tanti i rappresentanti delle imprese che hanno seguito la presentazione (parecchi hanno partecipato in remoto) e che al termine hanno rivolto richieste di chiarimento. Ora la priorità sarà procedere con la predisposizione dei progetti delle aziende, in modo da farsi trovare pronte al momento della pubblicazione dei bandi.

Nei mesi scorsi la Regione ha ricevuto ben 123 proposte progettuali presentate in seguito alla pubblicazione nel dicembre del 2024 della manifestazione di interesse per il programma STEP. Ne sono state selezionate 47. Si è trattato di una fase esplorativa con finalità ricognitiva senza finanziamenti diretti, che ha consentito una mappatura delle potenzialità industriali isolane. Questi gli ambiti strategici toccati: Tecnologie digitali, incluse intelligenza artificiale, connettività avanzata e cybersecurity; Energie rinnovabili, batterie e reti elettriche; Biotecnologie, nano biotech e bioinformatica; Materiali avanzati; Economia circolare e sostenibilità ambientale ed altre tecnologie. La Regione Sardegna, come detto, sta adesso procedendo all’attivazione di bandi mirati, anche tramite confronti sul territorio con le imprese del settore

Cantina S.M. La Palma, Renzo Peretto nuovo presidente

ALGHERO – La Cantina Santa Maria La Palma ha un nuovo Presidente: Renzo Peretto. La nomina è avvenuta nel corso della prima seduta del nuovo Consiglio di Amministrazione, riunitosi a seguito delle elezioni tenutesi il 25 ottobre, durante le quali i soci della Cantina Santa Maria La Palma sono stati chiamati alle urne.

I risultati delle elezioni hanno visto la riconferma per tutti i consiglieri uscenti ricandidati, con i nuovi ingressi di Riccardo Carboni e Renzo Peretto.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Cantina Santa Maria La Palma è dunque così composto: Gabriele Bardino, Riccardo Carboni, Renzo Peretto, Francesco Pinna, Gianfranca Pirisi, Salvatore Serra e Daniele Zapelloni.
Nel corso della prima seduta, il ruolo di Vicepresidente è stato assegnato a Gianfranca Pirisi, anch’essa riconfermata nel ruolo coperto nei precedenti due mandati.

Il CDA eletto certifica la riconferma dei consiglieri che sono stati protagonisti della gestione della cooperativa negli ultimi anni, contribuendo all’importante crescita dell’azienda.

Il nuovo Presidente Renzo Peretto ha un profilo importante e fortemente legato al mondo dell’agricoltura e viticoltura, unito a un approccio manageriale: laureato in Agraria, nel corso degli anni ha proseguito con una formazione continua nel settore del vino, con studi nazionali e internazionali presso scuole di formazione e università, da Asti a Bordeaux, passando per la Catalunya. Nel 2002 ha conseguito il Master internazionale in Viticoltura ed Enologia, nel 2025 ha ricevuto il titolo di Accademico della Vite e del Vino e, poche settimane fa, quello di Ambasciatore emerito delle Città del Vino, riconoscimenti che testimoniano l’impegno e la sua autorevolezza nel panorama enologico nazionale, unito a una profonda conoscenza del settore vitivinicolo sardo e un’ampia esperienza nel mondo agricolo e cooperativo.

Con la riaffermazione del CDA, la designazione di Renzo Peretto in qualità di Presidente e la riconferma di Gianfranca Pirisi come vice, la Cantina Santa Maria La Palma dà un segnale di continuità e professionalità, proseguendo nel percorso di crescita, innovazione, sostenibilità e valorizzazione del territorio intrapreso negli ultimi dodici anni dalla precedente presidenza, ma anche di rinnovata energia, con l’obiettivo di accompagnare la Cantina verso nuove sfide e nuovi traguardi.

«Sono onorato di ricevere questo incarico e ringrazio i soci per la fiducia accordatami», ha dichiarato Renzo Peretto. «La Cantina Santa Maria La Palma è un patrimonio della nostra comunità: continueremo a lavorare per valorizzare il territorio, la qualità dei nostri vini e l’impegno di ogni socio. Il futuro del vino sardo passa anche da qui, dal lavoro e dalla passione di chi ogni giorno coltiva la propria terra».

Fondata nel 1959, la Cantina Santa Maria La Palma è oggi una delle più importanti aziende e cooperative vitivinicole della Sardegna. Riunisce oltre 300 soci conferitori, per un totale di oltre 800 ettari di vigneti, e produce alcune tra le etichette più rappresentative del territorio, come il Vermentino di Sardegna DOC Aragosta, il Ràfia, l’Akènta e l’Akènta Sub, lo spumante subacqueo simbolo di innovazione e identità.
Quest’azienda ha una particolare importanza per via della sua dimensione e natura sociale; sul piano economico, la Cantina Santa Maria La Palma ha saputo conciliare due obiettivi spesso considerati incompatibili: crescere sul mercato e lasciare il valore sul territorio.

Casu confermato alla guida regionale della Confcommercio

ALGHERO – L’Unione Regionale Confcommercio Sardegna ha rinnovato i propri organi dirigenziali, esprimendo attraverso le scelte individuate un chiaro segnale di coesione e rappresentatività per l’intero sistema imprenditoriale isolano. L’Assemblea Regionale, espressione di tutte le articolazioni territoriali di Confcommercio, ha confermato con voto unanime Sebastiano Casu alla presidenza regionale.
La riconferma di Casu, già presidente di Confcommercio Nord Sardegna riflette la volontà corale dei territori di mantenere una linea sindacale unitaria e incisiva, indispensabile per la tutela e la promozione degli interessi delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi in Sardegna.
Il voto unanime è arrivato al termine della riunione che ha visto la partecipazione e il pieno accordo dei vertici provinciali delle associazioni di categoria del Nord Sardegna, di Nuoro Ogliastra, Oristano, e del Sud Sardegna. L’Assemblea Regionale, motore decisionale e forza rappresentativa dell’unione tra i territori sardi, risulta composta dai Presidenti provinciali: Agostino Cicalò (Confcommercio Nuoro), Marco Mainas (Confcommercio Cagliari), Ferdinando Faedda (Confcommercio Oristano) e, appunto, Sebastiamo Casu.
A questi si aggiungono i delegati di tutte le altre realtà e associazioni che compongono il sistema confederale in Sardegna, rafforzando il mandato del presidente Casu come figura di sintesi e riferimento per l’intera compagine. La capacità strategica degli organi dirigenti è supportata e attuata quotidianamente da una struttura operativa solida e competente.
A garanzia della continuità e dell’efficacia degli indirizzi, l’assemblea ha confermato Sandro Guiso nel ruolo di direttore regionale. Guiso e l’intero Comitato dei direttori (Pintus, Deriu e Scura rispettivamente per Oristano; Nuoro- Ogliastra e Sud Sardegna) svolgono un ruolo fondamentale, portando avanti con impegno e professionalità gli indirizzi definiti, garantendo l’efficacia delle azioni sindacali su tutti i territori dell’Isola.
A margine della sua riconferma, il presidente Sebastiano Casu ha sottolineato: “Questa unità è la nostra forza. Ricevere l’attestato di stima unanime è motivo di grande orgoglio e responsabilità. Sono convinto che solo rafforzando le sinergie tra i diversi territori, e grazie al sostegno cruciale della nostra struttura direttiva guidata dal direttore Guiso, potremo affrontare con successo le sfide che ci attendono e garantire la giusta rappresentanza per le imprese sarde. Che meritano di essere sostenute e rappresentare  al meglio.”

Aerei, taglio addizionale e più collegamenti: “sveglia” alla Regione

ALGHERO – “È giunto il momento che la Regione Sardegna assuma una posizione forte e chiara sulla questione della tassa addizionale d’imbarco.
Una tassa che rappresenta un aggravio che pesa sul costo dei biglietti e sulla competitività degli scali isolani, in particolare quello di Alghero che ha rappresentato l’apripista per le compagnie low-cost in Sardegna.
Alghero rappresenta un hub strategico per la Sardegna Nord-Occidentale, grazie alla sua posizione geografica, all’afflusso turistico e alle potenzialità di collegamento internazionale.
Oggi lo scalo necessita di ridurre gli oneri che incidono sui vettori e sui passeggeri per diventare più competitivo, soprattutto in un periodo in cui la ripresa del turismo e del trasporto aereo rappresentano una leva fondamentale.
La riapertura della base operativa della Ryanair ad Alghero – nodo strategico per consolidare traffico, frequenze e stagionalità – passa anche attraverso un contesto regolatorio e fiscale favorevole.
Perché non provare a sospendere l’addizionale d’imbarco per un periodo sperimentale (almeno 12 mesi), in particolare nello scalo di Alghero, al fine di attrarre nuovi vettori e incentivare la riapertura della base Ryanair? Quindi intavolare una trattativa strutturata con Ryanair (e altri vettori low cost) per la stipula di un accordo che preveda un investimento sullo scalo algherese, con rotte invernali, stagionalità allungata, e presenza stabile di aeromobili basati.
Non è più tempo di rinvii.
Ogni euro che alleggeriamo dal biglietto aereo è un euro in più per l’operatore turistico, per l’hotel, per il ristoratore, per l’artigiano della zona.
Se vogliamo che Alghero torni a pieno titolo protagonista del trasporto aereo e dell’ospitalità nel Mediterraneo, dobbiamo agire ora.
La Regione ha gli strumenti: servono volontà politica, visione strategica e unità d’intenti fra istituzioni, territorio e compagnie aeree”.
Alberto Bamonti consigliere comunale Gruppo Noi Riformiamo Alghero