Edoard Toda à l’Alguer

ALGHERO – Martedì 12 settembre, al Quarter alle ore 18:00 si terrà la “Chiusura dell’anno Toda”, con una conferenza sul diplomatico catalano e i suoi legami con la Sardegna e la proiezione del documentario “Les 7 vides d’Eduard Toda”. Successivamente, nella Torre di Sulis, s’inaugurerà la mostra “Eduard Toda: la revelació de l’Alguer. Quest’anno ricorrono 130 anni dalla prima volta che arrivò in Sardegna (sbarcò a Porto Torres a le otto del mattino del 31 maggio del 1887), Eduard Toda i Güel, il diplomatico catalano che fu inviato nell’isola negli anni tra il 1887 e il 1893. Durante il suo soggiorno in Sardegna, a volte sorprendente, Toda seppe risvegliare la coscienza catalana di Alghero e fece conoscere in Catalogna la città e la sua peculiarità linguistica e culturale, sopratutto attraverso il libro “L’Alguer. Un poble català d’Itàlia” (Alghero. Un popolo catalano d’Italia).

Eduard Toda i Güell (1855 -1941) è una delle figure più interessanti e di spicco nella lunga lista di figli illustri della città di Reus, tra cui figurano il pittore Marià Fortuny e l’architetto Antoni Gaudí, con alcune caratteristiche molto speciali. Una figura polifacetica, la sua infaticabile attività come console, scrittore, egittologo, storico, attivista culturale e gestore e difensore del patrimonio storico e artistico fu di molto rilievo nella sua epoca e fa di lui un referente importante all’interno del movimento di rinnovamento culturale della Catalogna.

In occasione della commemorazione del 75à anniversario della morte di Eduard Toda, il Comune di Reus, con la collaborazione della Diputació de Tarragona e del Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya, ha allestito una ricca mostra temporanea, presso il Museo Archeologico Salvador Vilaseca. La mostra che verrà inaugurata ad Alghero il prossimo 12 settembre, (con la collaborazione del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero), è una versione speciale ridotta, abbastanza dettagliata e per ciò che riguarda la Sardegna persino ampliata, che è stata elaborata partendo dalla mostra originale e preparata per essere itinerante.

L’esposizione, intitolata “Eduard Toda i Güell (1855-1941): la revelació de l’Alguer”, è costituita da otto pannelli, con testo e immagini, che ripercorrono le differenti tappe della vita di Eduard Toda: la sua nascita e gioventù a Reus e a Madrid (1855-1875); il suo soggiorno come viceconsole in Cina (1876-1882); il suo ritorno in Catalogna e il suo viaggio in Egitto (1883-1887); il suo rapporto diretto con la Sardegna, con la rivelazione di Alghero e la diffusione di argomenti sardi e algheresi (1887-1903), e gli ultimi anni della sua lunga e varia carriera consolare, il ritorno in Catalogna, il recupero di Escornalbou e il restauro di Poblet (1889-1941), ed inoltre una vasta e contestualizzata cronologia del personaggio. Durante la serata verrà proiettato, dopo essere stato visto in diverse località della Catalogna, il documentario di Toni Orensanz, Ramon Masip i Manuel Vinuesa “Les 7 vides d’Eduard Toda” (sottotitolato in italiano), in cui anche la città di Alghero e la sua gente è protagonista.

Nella foto Edoard Toda

S.I.

Diputaciò de Barcelona a l’Alguer

ALGHERO – L’Assessore Raimondo Cacciotto ha accolto nei giorni scorsi a nome dell’Amministrazione comunale di Alghero, la delegazione della Diputaciò de Barcelona accompagnata dal Presidente dell’Obra Cultural Pino Tilocca e da Toni Torre, delegato de l’Institut d’Estudis Catalans a l’Alguer. La rappresentanza, composta da Jesús Calderer, diputat adjunt d’Espais Naturals, Jordi Padrós, coordinador Espais Naturals, Xavier Roget, cap de la Direcció Territorial Occidental, la professora Laura Borràs, directora de la Institució de Lletres Catalanes de la Generalitat de Catalunya, si trova ad Alghero nell’ambito dell’iniziativa les “Festes 31 de Agost” organizzata dall’Obra Cultural de l’Alguer, in collaborazione con la Diputació de Barcelona, del Parco Nazionale dell‘Asinara e del Parco Naturale di Porto Conte.

Nella foto la delegazione con l’assessore Cacciotto

S.I.

Nasce la rassegna Isole del Gusto

SASSARI – Un assaggio del nord Sardegna, per scoprire un sapore unico nel suo genere. Nasce così la 1^edizione regionale della Rassegna gastronomica “Le Isole del Gusto” organizzata dalla Camera di Commercio del Nord Sardegna e che coinvolgerà i ristoratori del Sassarese e del Gallurese. Obbiettivo primario promuovere il turismo enogastronomico e rurale per accrescere i flussi turistici attratti dalle bellezze ambientali, archeologiche e culturali del territorio. Per presentare e far conoscere i prodotti agroalimentari di qualità attraverso le straordinarie proposte gastronomiche dei ristoratori dell’isola.

L’iniziativa, di rilievo regionale e che si svolgerà dal 30 settembre al 29 ottobre prossimi, vedrà protagonista anche il Nord Sardegna che potrà essere rappresentato da venti ristoranti distribuiti su tutto il territorio.
I ristoratori interessati potranno aderire alla rassegna/concorso presentando un menù nel quale proporre piatti preparati con prodotti caratteristici del territorio regionale, attraverso l’utilizzo di materie prime locali. E sarà un duplice sfida.

Ciascun menù in gara sarà valutato da una giuria di tecnici che in base all’armonia e il gusto, la genuinità, il corretto abbinamento dei vini, il servizio, il rapporto qualità/prezzo – assegnerà i primi tre posti – su base regionale – tra i menù proposti nel corso della Rassegna. Nella manifestazione saranno coinvolti anche i clienti che, da appassionati, avranno la possibilità di esprimere il loro gradimento compilando un questionario di valutazione della proposta gastronomica degustata. Le valutazioni espresse dal pubblico contribuiranno a stilare la graduatoria – su base provinciale – dei primi tre menù più apprezzati dai clienti.

Per aderire all’evento sarà necessario far pervenire alla Camera di Commercio di Sassari, entro e non oltre il 18 settembre, la scheda di partecipazione, con il menù che si intende proporre durante la Rassegna. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Produzioni Tipiche della Camera di Commercio di Sassari, via Roma 74 (tel. 079/2080307 – 314 e-mail:franca.aresu@ss.camcom.it.

Nella foto le cucine di un ristorante

S.I.

Nemapress: Salgari ad Alghero

ALGHERO – Non soltanto Mompracem ma anche Alghero nei racconti di Emilio Salgari. Nel 1904 il grande narratore pubblicò sulla rivista che dirigeva, “Per terra e per mare ”il racconto “La pesca dei tonni” descrivendo con minuzia il rito della tonnara. Pare che all’inizio del Novecento le tonnare ci fossero anche nel nord Sardegna. Ma certamente Salgari con “La pesca dei tonni” descrive una mattanza di tonni ad Alghero con la stessa ritualità che ancora oggi è applicata nelle tonnare di Sant’Antioco.

Questo racconto venne pubblicato con lo pseudonimo di Enrico Bertolini e nel 1937, dopo la morte di Salgari, con qualche variante fu ristampato in volumetto con il nome vero dell’Autore. La riedizione del racconto, nelle due versioni, con la Nemapress di Alghero-Roma, la si deve alla ricerca operosa dello scrittore e storico Massimiliano Fois che ha dedicato molti lavori ad individuare personalità eccellenti in rapporto con la città di Alghero. Alberto Contu, noto studioso e critico salgariano, ha arricchito la pubblicazione con un lungo saggio sulla presenza della Sardegna nell’intera opera di Emilio Salgari.

IL 21 agosto, giorno della nascita di Salgari (avvenuta nel 1862 a Verona), alle ore 19,30 il libro sarà presentato in anteprima nazionale nella sala convegni de Lo Quarter ad Alghero, accanto alle sale museali dove è allestita la mostra curata da Massimiliano Fois su “Passaggi illustri ad Alghero tra il XIX e XX secolo” (11 agosto-17 settembre). La presentazione, aperta dal sindaco di Alghero Mario Bruno, vedrà come relatori i curatori stessi del libro, Massimiliano Fois e Alberto Contu. Per la Nemapress coordinerà Neria De Giovanni.

Nella foto alcuni libri di Salgari

S.I.

Alghero, dalle reti da pesca ai frantoi

ALGHERO – Non solo città di pescatori ma sede di un importante patrimonio agricolo con pochi raffronti in Sardegna, ideale per la produzione di ottimi vini e oli di qualità. È questa la positiva immagine di Alghero emersa durante il primo workshop di “Liber y Liber” dal titolo “Alghero tra mare e terra nel cibo tradizionale”, organizzato il 21 luglio dall’AES nella Sala conferenze di Lo Quarter. È il volto di una vivace città costiera dalle mille possibilità, capace di trovare valide alternative nelle attività di produzione, che passano dalle reti da pesca nella bella stagione ai frantoi con l’arrivo dell’autunno.

Nell’incontro moderato da Tommaso Sussarello, Giuseppe Izza ha ricordato che il salto di qualità fu fatto nel 1624, quando il vicerè Giovanni Vivas portò in Sardegna una cinquantina di maestri innestatori di ulivo provenienti da Valencia e Maiorca, che insegnarono l’arte dell’innesto in tutta l’isola. Furono introdotti gli innesti di varietà spagnola, conosciuta oggi come “bosana”. Fu una vera rivoluzione, considerato che prima di allora si era prodotto solo olio di olivastro e di lentischio. Il territorio di Alghero seppe sfruttare questa opportunità, dando avvio a un periodo felice che permise lo sviluppo della “llua”, una condizione fisica e mentale difficile da definire, che si avvicina al concetto del “dolce far niente”. I Savoia proseguirono in questa politica di incentivi, accordando addirittura titoli nobiliari a chi avesse coltivato oltre 4mila piante di olivo.

Giovanni Fancello ha invece fatto notare come la pastorizia ad Alghero sia sempre stata presente in maniera molto limitata. Non allo stesso modo i suoi prodotti – provenienti dai centri limitrofi quali Villanova, Olmedo, Ittiri o Thiesi – frutto di scambi con i prodotti della pesca. Appare significativo che dai documenti risulti come, nella sua spedizione per Algeri, passando per Alghero l’imperatore Carlo V portò via di tutto, botti di vino, maiali, frutta secca e tanto altro, ma nemmeno una pecora.

Torquato Frulio ha invece affrontato il percorso della marineria algherese attraverso l’analisi del cibo dei marinai, mettendo a confronto passato e futuro dell’alimentazione locale. Secondo Frulio bisognerebbe recuperare le varietà legate alla pesca costiera, molte delle quali sono andate perdute negli ultimi anni a causa di diversi fattori come la pesca intensiva e il riscaldamento dei mari. Non è stato trascurato il tema della salute. Si è parlato della comparsa dell’anisakis, parassita del pesce ormai presente ovunque, ed è stato fatto un invito al consumo di pescato locale, più sano non solo per mancanza di inquinamento, ma anche perché arriva naturalmente più fresco in tavola.

Nella foto l’incontro

S.I.

Capotreno aggredita: stop invasione

PORTO TORRES – “Una brutale aggressione nei confronti di una donna, un episodio gravissimo, purtroppo non l’unico, dinanzi al quale occorre una risposta con la massima determinazione”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commentando le molestie da parte di un gruppo di nigeriani ad una capotreno. “E’ intollerabile – prosegue Cappellacci- che durante il G7 di Cagliari siano stati fermati gli sbarchi e siano stati perfino allontanati i numerosi parcheggiatori abusivi extracomunitari presenti in città e che invece il Governo e la Regione non si preoccupino della vita quotidiana dei cittadini, come se la sicurezza fosse solo per le personalità politiche. Questo è l’ennesimo campanello d’allarme. Chiediamo per l’ennesima volta che si imponga uno stop agli sbarchi, che ci siamo più uomini e mezzi per le forze dell’ordine che presidiano il territorio e che una volta per tutte si cominci a parlare di rimpatri. Questa non è più accoglienza: è un’immigrazione senza criteri e senza controlli, che rappresenta una minaccia per le nostre comunità”.

E la protesta non poteva non vedere in prima linea anche il leader dell’opposizione in Consiglio Comunale a Porto Torres Davide Tellini. L’esponente del Psd’Az scrive al sindaco dei 5 Stelle Wheeler che “purtroppo l’ennesimo episodio che ha visto una donna lavoratrice oggetto di violenza sessuale da parte di un gruppo di giovani di colore, avvalora la mia tesi che in città vi è un problema di sicurezza. Ben poco ci interessa vedere i suoi consiglieri che appendono cartelli turistici, i cittadini vogliono camminare, passeggiare, viaggiare sicuri come sono sempre stati fino ad oggi. Rifletta attentamente su quello che sta accadendo in città, non faccia populismo o sposi politiche per la tutela degli animali del circo, che tanto sono di moda. Si occupi da oggi di questa emergenza. Lo faccia da subito! Si ricordi che lei è il sindaco”.

Nella foto uno treno a Porto Torres

S.I.

Educazione e cultura unica salvezza

ALGHERO – “Ha riscontrato un ottimo successo la presentazione del libro “A. Gramsci. Il giornalismo, il giornalista” organizzata dalla Fondazione Laconi in collaborazione con Cyrano Libri Vino Svago che si è tenuta ieri nella sede della Fondazione e del PD Algherese”. Cosi, il Vice Presidente della Fondazione Renzo Laconi, Cici Egidio Peis che ricorda che “il volume curato da G.L. Corradi, illustrato da J. Alcorn con una introduzione di Luciano Canfora e una postfazione di Giorgio Frasca Polara è edito quest’anno a Firenze da Tessere. Era presente l’editore Daniele Pugliese. La presentazione è stata curata dal docente e studioso Antoni Arca con la moderazione del Vice Presidente della Fondazione Laconi Cici Egidio Peis”.

“In un racconto ricco di aneddoti tratti direttamente dagli scritti, articoli, lettere di Gramsci e raccolti nella pubblicazione, Antoni Arca ha ripercorso la breve ma intensa vita del fondatore de L’Unità: dall’infanzia difficile, attraverso la malattia e la povertà di un’intera regione, l’incontro e l’evoluzione del rapporto con Palmiro Togliatti ed il loro legame di “sardità”. Soffermandosi sull’aspetto della funzione sociale dello scrivere e del giornalismo in particolare, non poteva mancare la rappresentazione di quella ferma convinzione gramsciana che l’educazione e la cultura fossero le chiavi per una reale elevazione sociale”.

“L’editore fiorentino Daniele Pugliese, già direttore dell’Agenzia di informazione della Regione Toscana, autore di saggi e libri di narrativa, ha ripercorso invece la storia del libro a partire della fondazione un anno fa della casa editrice, Tessere. Ha delineato i tratti caratterizzanti del giornalismo di Gramsci e della sua visione del ruolo e delle responsabilità sociali del giornalismo. Ha tratteggiato in brevi cenni il giornalista integrale, onesto ed “educatore” gramsciano intrecciando il racconto con la propria esperienza venticinquennale quale giornalista per L’Unità”.

“Conclusosi con un appassionato dialogo col pubblico presente, l’evento ha rappresentato un intenso momento di approfondimento della nostra cultura politica “capace di far riflettere, diffondere il sapere, far crescere la consapevolezza” proprio come nella mission dichiarata dalla casa editrice di Daniele Pugliese e soci ed in linea con le finalità della Fondazione Laconi”

Nella foto la presentazione del libro

S.I.

Sei volontari per il Servizio Civile

ALGHERO – Scadono alle ore 14 del 26 giugno 2017 i termini per la selezione di sei volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale nel comune di Alghero (come disposto dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto, pena l’esclusione). Possono partecipare alla selezione i ragazzi e le ragazze che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non superato il ventottesimo anno (28 anni e 364 giorni) di età alla data di presentazione della domanda.

Il servizio civile ha una durata di 12 mesi e al volontario è riconosciuto un assegno mensile di 433,80 euro. Il progetto del Comune di Alghero “Alla scoperta della Biblioteca”, intende promuovere una stagione di attenzione al valore culturale, rappresentato dalla biblioteca e dal sistema nel quale la stessa è connessa: è caratterizzato prioritariamente da azioni di qualità relative all’organizzazione del patrimonio librario e culturale in generale, al fine di facilitarne la fruizione, nonché all’ideazione e somministrazione di iniziative volte ad incentivare la frequentazione della biblioteca da parte della cittadinanza. I sei volontari del Servizio Civile (completato il percorso formativo e di conoscenza degli ambienti di lavoro) opereranno coadiuvando, in base alla natura della documentazione trattata, il personale dipendente dell’Ente che opera nel Servizio.

Saranno impegnati in piccoli gruppi di lavoro interscambiabili, in particolare: supporteranno il personale della biblioteca nelle attività di catalogazione, archiviazione e inventariazione del patrimonio documentario, reference, erogazione del prestito, collocazione del materiale documentario nelle apposite scaffalature; collaboreranno nell’organizzazione dei laboratori di animazione alla lettura, nell’implementazione e all’aggiornamento costante della biblioteca e parteciperanno attivamente all’organizzazione e alla realizzazione degli incontri per la promozione delle iniziative e dei servizi offerti dalla biblioteca. Tutte le informazioni e la modulistica sono disponibili sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione “Servizi al cittadino – Bandi, Avvisi e Graduatorie”.

Nella foto il Comune di Alghero

S.I.

Opera degli scolari in via Malta

ALGHERO – L’immagine della scuola ideale per i bambini della scuola dell’infanzia di via Malta è raffigurata in un’opera realizzata dall’artista Antonello Alloro. Oggi l’inaugurazione della particolare installazione, nella facciata della scuola, alla presenza della dirigente del 1° Istituto Comprensivo, Angela Cherveddu, degli Assessori alla Pubblica Istruzione e alle Manutenzioni, Marisa Castellini e Raimondo Cacciotto.

Un’opera che riporta fedelmente i disegni dei bambini in una grande targa che identifica così la scuola, che riproduce le pagina di un quaderno dove sono riportati i disegni degli alunni della scuola dell’infanzia e primaria, che hanno collaborato alla colorazione dei vari disegni presenti nel grande pannello. Una mattinata di festa, per un progetto fatto in continuità con i tre gradi scolastici della Pietraia (infanzia, primaria e media inferiore). Dietro tale iniziativa – è stato detto – vi è il desiderio di affermare l’identità scolastica, con una targa, un nome che indicasse l’esistenza, la presenza di questa realtà. L’installazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione degli uomini della Società In House e delle Manutenzioni.

Nella foto l’opera fatta in via Malta

P.S.

Català a l’Alguer, futur amb molta història

ALGHERO – Debat El Català a l’Alguer, un futur amb molta història. Dimecres 7 de juny a les 19.00, al bar El Paraigua de Barcelona ha tengut lloc lo debat El Català a l’Alguer, un futur amb molta història, per conèixer la realitat sociolingüística a l’Alguer. Ha moderat Francesc Marco, historiador i membre de l’Executiva de la Plataforma per la llengua, associació que ha organitzat l’event. De l’Alguer ha participat Irene Coghene, laureada en dirit, coordinadora territorial de l’associació mateixa i membre fundador del Centre Excursionista de l’Alguer. S’és parlat de l’ús social de la llengua, partint de la sua experiència personal. Una llengua arribada més de 500 anys fa, que gosa d’oportunitats i vida social que li auguren un futur ben viu, amb criticitats ben clares, com recull l’InformeCAT17 -l’informe que elabora cada any la Plataforma per la Llengua per conèixer la salut del català. L’acte s’emmarca en el cicle de debats “Què me’n dius del domini lingüístic?” organitzat a Barcelona al 2017, per conèixer millor l’estat de la llengua als diversos territoris de parla catalana. Los altros apuntaments han vist protagonistes el periodista Aleix Renyé de Catalunya Nord, el dialectòleg Ramon Sistac de Lleida i l’activista cultural mallorquí Tomeu Martí, convidats de la Plataforma per la Llengua, una entitat amb més de 13.000 socis que treballa per promoure la llengua catalana.

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Dibattito El Català a l’Alguer, un futur amb molta història. Mercoledì 7 giugno alle 19:00, al bar El Paraigua de Barcelona si è tenuto El Català a l’Alguer, un futur amb molta història, per conoscere la realtà sociolinguisticha di Alghero. Ha moderato Francesc Marco, storico e membro della Giunta Esecutiva della Plataforma per la llengua, associazione che ha organizzato l’evento. Da Alghero a partecipato Irene Coghene, laureata in giurisprudenza e coordinatrice territoriale della stessa associazIone e membro fundatore del Centre Excursionista de l’Alguer. Si è parlato dell’uso sociale della lingua, partendo dalla sua esperienza personale. Una lingua arrivata più di 500 anni fa, que gode di opportunità e vita sociale che augurano un futuro ben vivo, con criticità ben chiare, come evidenzia l’InformeCAT17 – il rapporto che elabora ogni anno la Plataforma per la Llengua per conoscere la salute del catalano. La manifestazione fa parte del ciclo di dibattiti “Què me’n dius del domini lingüístic?” organizzato a Barcellona nel 2017, per conoscere al meglio lo stato della lingua nei diversi territori di lingua catalana. Gli altri appuntamenti hanno visto protagonisti il giornalista Aleix Renyé della Catalunya Nord, il dialettologo Ramon Sistac di Lleida e l’attivista culturale maiorchino Tomeu Martí, invitati dalla Plataforma per la Llengua, un’associazione con più di 13.000 soci che lavora per promuovere la lingua catalana

Nella foto l’incontro a Barcellona

S.I.