Camion bruciato, azienda non molla

ALGHERO – Per alcuni Alghero è sempre più “Gotham City”. Probabilmente è un’esagerazione. Certamente un catena di episodi preoccupanti c’è e bisogna tenere alta l’attenzione. Ancora di più perchè sono connesse ad atti sempre più minacciosi e connessi pure, in taluni casi, anche al deserto che cala al tramonto. Ed è un segnale, gravissimo, quanto avvenuto domenica notte. Non in settimana e neanche in un luogo ameno e poco frequentato, ma all’ingresso di Alghero. Certo già in un luogo oramai simbolo dell’abbandono, e questo è un’aggravante, ma è pur sempre molto preoccupante che un mezzo di una giovane azienda di imprenditori, anch’essi giovani, seppur nel “ramo” da sempre, venga dato alle fiamme un mezzo nell’ingresso principale della Riviera del Corallo.

Eco Opera Srl, questo il nome dell’azienda a cui è stato bruciato l’autocarro da lavoro utilizzato per trasportare il materiale ferroso in discarica e nei luoghi adeguati. Ma, proprio perchè l’azzardo è stato esagerato, la polizia ha già fermato quello che sarebbe il responsabile. Si tratta di un 50enne, residente ad Alghero, ma nato in altro comune della Sardegna. L’uomo pare sia stato fermato con una tanica di benzina nella sua auto e pure con una parziale, ma tale da condurlo all’ospedale, ustione.

Dunque grazie all’azione delle forze dell’ordine, sempre sotto dimensionate in termini di mezzi e personale, si è giunti immediatamente ad intraprendere una pista che, salvo intoppi, dovrebbe portare al “mandante” del gravissimo episodio criminale. Inutile sottolineare che i titolari dell’azienda sono distrutti, ma convinti di non mollare e andare avanti nel loro lavoro che si sono costruiti con anni di sacrifici. E in un periodo di desertificazione sociale ed economica vedere una “start-up” che cresce e diventa una realtà e poi viene colpita in questo modo, non può che far “alzare le antenne” a tutti, in particolare ai nostri rappresentanti politici e sociali. In queste ora non è mancata tanta solidarietà dagli algheresi che, sopratutto tramite i social, hanno dato un segnale di vicinanza all’azienda di Alghero che, senza tentennamenti, non ha alcuna intenzione di mollare.

Nella foto il mezzo bruciato

S.I.

Prezzo latte, pastori in guerra

SASSARI – Un’isola coperta di migliaia di litri di latte per denunciare il prezzo troppo basso, circa 60 centesimi al litro, del prodotto raccolto dagli allevatori nelle campagne sarde. La protesta si sta dividendo in due tronconi: il versamento forzato del contenuto delle autobotti degli industriali, dopo lo stop dei camion in mezzo alla strada.

E quello volontario degli stessi allevatori che si radunano e gettano via il latte per le strade, e poi documentano la loro azione con filmati che girano nei social e diventano virali. Gli alt alle autobotti sono iniziati con un singolo episodio nei giorni scorsi a Villacidro. Sembrava un fatto isolato, subito condannato da associazioni e istituzioni. E invece oggi c’è stato un plateale bis. È successo ad Abbasanta, lungo la Statale 131, a 120 chilometri da Cagliari e a 80 da Sassari. Prima una manifestazione con i pastori che rallentavano il traffico, poi il versamento del liquido bianco sull’asfalto. Il prodotto era all’interno di due cisterne, una dell’azienda Arborea e l’altra della Cooperativa allevatori ovini di Oristano, che sono state quasi completamente svuotate.

Sulla Carlo Felice sono rimasti anche diversi cartoni di latte schiacciati poi dalle auto, non appena è ripreso la normale viabilità. Gli allevatori hanno improvvisato un corteo di auto e pick-up lungo tutta la statale in direzione Nord per arrivare nel centro di Macomer, dove precedentemente alcuni allevatori avevano buttato a terra il loro latte. Versamenti volontari, invece, sono stati effettuati nel Nuorese. E il ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio ha annunciato il suo arrivo: “La settimana prossima sarò in Sardegna a parlare con gli agricoltori. Come Governo stiamo ripensando a tutta la questione dei Consorzi per quanto riguarda il latte di pecora”, ha detto il Ministro.

S.I.

Tributi, blitz Gdf Step e Secal

ALGHERO – Nonostante le bocche cucite, quello che è accaduto questa mattina non è potuto sfuggire. La Guardia di Finanza, anche se ancora mancano le comunicazioni ufficiali, si sarebbe presentata ieri mercoledi negli uffici della Secal e Step per recuperare del materiale, fare degli accertamenti e, a quanto pare, inoltrare anche delle denunce contro ignoti. Questo a seguito di una recente indagine che probabilmente è da connettere agli ultimi sviluppi e conseguenti noti e pure gravi problemi nella raccolta dei tributi ad Alghero.

Come noto, nonostante esistesse già una partecipata (la Secal) per la raccolta tributi e altri compiti connessi, l’amministrazione Bruno ha deciso, per motivi più volte spiegati pubblicamente, di affidare la riscossione dei crediti dovuti al Comune alla società di Sorso.

Il blitz delle Fiamme Gialle di ieri sicuramente potrebbe far pensare a qualche problema connesso con il tema dei tributi che in questi ultimi mese ha occupato le prime pagine dei media. Però, come sempre in questi casi, è meglio avere prudenza e attendere quello che sarà il percorso degli accertamenti da parte degli inquirenti e dunque l’esito delle indagini.

Nella foto gli uffici Step

S.I.

Sicurezza, educazione e più controlli

ALGHERO – “Gli ultimi atti di vandalismo e l’incendio notturno di un’auto impongono attenti controlli e spingono a non abbassare mai la guardia”.
Lo dichiara il sindaco di Alghero, Mario Bruno a seguito degli ultimi episodi riportati anche da Algheronews nella mattina di oggi. http://www.algheronews.it/incendiari-e-vandali-e-allarme/

“Anche nei giorni scorsi in prefettura abbiamo discusso a lungo, su invito del Prefetto, circa la necessità di una maggiore presenza di animatori di prossimità nelle nostre strade e nei nostri quartieri, del controllo delle forze dell’ordine sul territorio e di un maggior coordinamento fra tutti. Allo studio un progetto coordinato rivolto proprio ai più giovani della città e alle loro famiglie”.

“Se è vero che non ci sono episodi tali da sollevare una vera emergenza sicurezza, come è emerso dall’analisi attenta dei dati sul territorio urbano, altrettanto vero è che probabilmente dobbiamo intensificare il presidio della città, non solo con le telecamere ormai posizionate in tutti i quartieri, ma soprattutto con maggiori controlli diretti ed opere di prevenzione della criminalità che partano dalla promozione della legalità. Un impegno che spetta a tutti, iniziando da chi ha responsabilità nell’educazione delle generazioni più giovani”.

Nella foto Mario Bruno

S.I.

Incendiari e vandali: è allarme

ALGHERO – Ancora un’auto incendiata ad Alghero. Nuovamente, con l‘arrivo della notte, nella zona all’ingresso di Alghero, tra via Vittorio Emanuele e la Pivarada, ignoti hanno dato alle fiamme un veicolo. Postati sui social alcuni vide e foto tra gli anche da coloro che avevano già subito un tale tipo di danno. All’inizio, per com’era stata presentata, anche in questo caso, pareva si stesse prospettando un nuovo caso per i media, magari pure nazionali, ma siamo davanti, cosi almeno sembra, ai soliti imbecilli che, apprendendo di fatto che Alghero dopo le 20 è sempre più “Gotham City” si sente autorizzato a compiere dei gravissimi gesti come questi e pure altri.

Vernice indelebile sul basalto nei pressi del porto e davanti ad alcune tra importanti attività di ristorazione e il tentativo di rimozione del punto informativo proprio all’ingresso del Municipio di via Columbano. Atti che, ciclicamente ritornano e che devono far tenere alta l’attenzione. Alla base ci possono essere diverse motivazioni. Di sicuro quando una cittadina, appena cala la sera, praticamente diventa un luogo fantasma con pochissime attività aperte, è palese che può divenire più appetibile per degli sconsiderati atti fuori legge e pure pericolosi come dare fuoco a delle auto. Urgono, ovviamente, maggiori controlli, ma anche che Alghero possa ritornare ad essere più viva.

Nella foto principale l’auto incendiata nella notte

S.I.

Furti auto, arresto ad Olbia

OLBIA – Nel corso dei controlli del fine settimana nel centro cittadino, i Carabinieri del NORM del Reparto Territoriale di Olbia, allertati da alcune telefonate al 112, hanno arrestato M.D., 57enne olbiese, con precedenti di polizia, perché responsabile di ricettazione, lesioni personali aggravate, violenza, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.

Da quanto riferito nella chiamata al 112 l’uomo stava forzando gli sportelli delle auto in sosta e era introdotto in alcune di queste auto rovistando al loro interno per rubare soldi o cose che gli potessero servire. Alla vista dei Carabinieri ha cercato di darsi alla fuga, ma non ha fatto molta strada perché i militari sono riusciti a inseguirlo e individuarlo mentre tentava di salire su un autobus di linea con lo scopo di confondersi con gli altri passeggeri.

Durante le fasi dell’identificazione e della perquisizione personale è andato in escandescenza e dopo avere oltraggiato e minacciato i Carabinieri ha dato un calcio a uno dei due militari che ha riportato un leggero trauma alla mano e al ginocchio. Immediatamente immobilizzato, è stato trovato in possesso di un portafoglio rubato poco prima da una delle vetture in sosta.

S.I.

Proiettili per Calzia e Corrias

ALGHERO – Atto intimidatorio questa mattina nei confronti del Comandante di Polizia Locale di Alghero, Guido Calzia. Due cartucce inesplose calibro 7,62, avvolte in alcuni fazzoletti di carta, riposte all’interno di un sacchetto, sono state sistemate sotto il tergicristallo nel parabrezza di un’auto in servizio al corpo di Polizia Locale, insieme ad un cartoncino abilmente ritagliato con fogli di giornale e riportante il nome del Comandante Guido Calzia e del Ass. Capo Corrias.

L’auto era regolarmente parcheggiata all’interno del cortile in uso al Comando. Il ritrovamento è avvenuto ad opera dello stesso Comandante che ha personalmente provveduto a formalizzare una dettagliata denuncia alle autorità competenti. “Un atto vile, estraneo ad ogni forma di democrazia e civile convivenza, che la città condanna con estrema fermezza”. Così il Sindaco Mario Bruno, che ha portato la solidarietà della città al Comandante, recandosi personalmente nella sede del corpo della Polizia Locale in via Mazzini, ed intrattenendosi con lo stesso Calzia e con gli agenti in servizio.

Società nautica: maxi-sanzione

ALGHERO – I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Alghero hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria sassarese il titolare di una società operante nel settore della nautica che utilizzava, impropriamente, gasolio agevolato come carburante per la propria imbarcazione, senza possedere i requisiti previsti dalle leggi vigenti. Tale tipologia di gasolio, per favorire le imprese che operano nel settore del diporto nautico, è sgravato da imposte in quanto gode della totale esenzione dall’accisa con un prezzo di mercato, pertanto, nettamente inferiore a quello praticato al comune cittadino.

Nel corso dell’attività i finanzieri hanno sottoposto a sequestro i 150 litri di combustibile illecitamente contenuto nel serbatoio dell’imbarcazione nonché accertato, a seguito di mirati controlli presso l’azienda, l’illecito uso da parte del titolare della stessa, di ulteriori 11 mila litri di gasolio in soli due anni. Il rappresentante legale rischia la reclusione da uno a cinque anni oltre una multa il cui importo varia da 2 a 10 volte il valore dell’imposta evasa, per aver commesso il reato punito dagli art. 4 e 40 del D.Lgs. n. 504/1995, ovvero per aver impropriamente destinato ad un uso comune, del gasolio acquistato ad un prezzo agevolato e riservato esclusivamente per determinate attività d’impresa. E’ stato altresì accertato che l’utilizzo dell’imbarcazione per finalità commerciali avveniva senza che vi fosse alcuna evidenza nei registri pubblici nè tantomeno sulla rispettiva licenza di abilitazione alla navigazione; le violazioni riscontrate in tale ambito, per i mancati adempimenti previsti dal Codice della Nautica da diporto (D.Lgs. 171/2005) ammontano, per tutto il periodo sottoposto a controllo, ad oltre 250.000 € .

Il titolare della società risulta al momento indagato per falsità ideologica (art. 483 c.p.), reato che prevede la reclusione fino a due anni, a seguito della condotta fraudolenta architettata al fine di poter utilizzare per scopi commerciali l’imbarcazione. Le competenze in capo alle fiamme gialle hanno consentito, inoltre, di accertare e, quindi, quantificare l’indebita detrazione dell’I.V.A. cui ha beneficiato la società in sede di dichiarazione annuale dei redditi. L’intervento delle Fiamme Gialle rientra nell’ambito del sistema di controlli predisposti dal Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari a tutela dell’Erario, del mercato e degli onesti operatori del settore diportistico commerciale garantendone una leale concorrenza.

Nella foto la Finanza di Mare ad Alghero

S.I.

10 kg di droga, arresto ad Olbia

ALGHERO – Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del NORM del Reparto Territoriale di Olbia, nel corso dei frequenti controlli che negli ultimi tempi stanno interessando le zone del centro cittadino con maggiori problemi di consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato L.T., un disoccupato 36enne originario del Piemonte, ma residente a Olbia, responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella serata di ieri i Carabinieri di Olbia sono arrivati ad una delle fonti, un 36enne da cui si riforniscono diversi giovani controllati. Nel corso della perquisizione gli investigatori hanno rinvenuto circa 10 kg di stupefacente, oltre 7 kg di marijuana e più di 2 kg di hascisc, più materiale vario per il peso ed il confezionamento. Una volta entrati nell’abitazione dove vive con i genitori, i Carabinieri hanno rovistato nella zona riservata solo a lui e sotto il letto, nascosti all’interno di una valigia, è stata rinvenuta la sostanza stupefacente sottoposta a sequestro. L.T. si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e ristretto nel carcere di Nuchis, mentre la droga sequestrata sarà distrutta.

Nella foto la droga sequestrata

S.I.

Morte meningite, via profilassi

SASSARI – Nessun allarme, rassicurano le autorità sanitarie, ma sono in campo “tutte le azione di prevenzione e contrasto alla diffusione del batterio previste per i casi di meningite”. Così il servizio di Igiene e Sanità pubblica dell’Ats Sardegna-Assl Sassari all’indomani della morte di un giovane 23enne di Ittiri stroncato da una meningite causata da meningococco Y. “Nelle ultime 48 ore – spiega la Assl – sono stati contattati sia i familiari del paziente, sia i conoscenti che lo hanno frequentato nei dieci giorni precedenti al manifestarsi della malattia, e tutti sono stati sottoposti alla profilassi farmacologica”.

Ma l’azienda sanitaria invita tutte le persone che alle 19 di lunedì 14 gennaio hanno preso il pullman partito da Sassari e diretto a Ittiri, con fermata intermedia a Uri – lo stesso che aveva preso il giovane poi deceduto – a rivolgersi agli uffici di Igiene o a contattare il proprio medico curante. “Si tratta – spiegano i medici – di una forma di cautela ulteriore adottata per ridurre al minimo le possibilità di diffusione del batterio”.

Gli uffici a cui rivolgersi sono: Ittiri, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12, il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17; Ossi, il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12; Sassari, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30, dal lunedì al giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17. “I medici di medicina generale – annuncia la Assl – sono già informati e sorveglieranno con particolare cura e prudenza, per i prossimi otto giorni, eventuali manifestazioni febbrili dei propri pazienti”.

S.I.