Tragedia Etiopia, stop ai Boeing 737

ALGHERO – Dalle ore 21 di questa sera l’Italia si aggiungerà ai Paesi che hanno chiuso lo spazio aereo alle compagnie che hanno in flotta il Boeing 737 Max 8. In Sardegna, fanno sapere da Sardegna in Volo, questa tipologia di velivolo è impiegata attualmente da Airitaly nelle tratte tra Olbia e Malpensa e dovrebbe essere prevista anche per alcune frequenze tra Milano Malpensa e Cagliari a partire dal mese di aprile; raramente è presente nelle direttrici in continuità territoriale quali Olbia – Roma Fiumicino e Olbia – Milano Linate.

Ci teniamo a precisare il modello di aereo in questione non debba essere confuso con i ”parenti” presenti nella flotta di Airitaly ovvero il Boeing 737-700 e Boeing 737-800. La compagnia aveva inoltre cominciato a rimborsare i passeggeri che non si sentivano di volarci per loro esplicita richiesta. Per quanto riguarda l’azienda costruttrice, ”Boeing” ha intanto annunciato un aggiornamento del software.

Nella foto un areo simile a quello caduto

S.I.

Incendio ad Alghero, divorato canneto

ALGHERO – Nessun disastro, tanto meno alcun vigneto andato in fiamme e neanche danni alla necropoli. Ovviamente è stata una fortuna che il rogo di ieri notte non abbia colpito più di quante abbia fatto e questo grazie al solerte intervento dei Vigili del Fuoco di Alghero che, nonostante i gravissimi problemi alla loro caserma, evidenziati più volte con anche la richiesta ufficiale di intervento all’Amministrazione Comunale, sono arrivati in tempo sul posto per placare le fiamme del canneto. Una lingua di fuoco (originata da cause ancora da verificare) che poteva recare molti più danni, ma che è stata arginata in tempo. Tutto questo è avvenuto intorno alle 20 di ieri notte, nel frattempo sia da Sella & Mosca che da Anghelu Ruju fanno sapere che non si sono registrati danni alle rispettive attività a parte il canneto divorato dalle fiamme.

Nella foto l’area oggetto dell’incendio di ieri notte

S.I.

Ferito a Cala Ittiri, soccorsi

BOSA – Nel weekend la sala operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa ha ricevuto una segnalazione da parte dei Carabinieri di Macomer relativa a una persona che, durante un’attività di trekking dalle parti di punta Tangone, è scivolata giù da un dirupo, ferendosi gravemente.

Immediatamente la Guardia Costiera di Bosa ha allertato il proprio battello pneumatico GC A63, il battello pneumatico della Croce Rossa di Bosa e l’elicottero del 118. Giunto in zona dopo pochi minuti, il mezzo Guardia Costiera ha comunicato che il ferito si trovava precisamente in località “Porto Sattonaera”, a nord di “Cala Ittiri” ma non ha potuto spiaggiare a causa della numerosa quantità di scogli affioranti. Nella stessa situazione si è trovata l’idroambulanza della Croce Rossa locale che ha raggiunto il punto dopo pochi minuti.

Di lì a poco è giunto in zona anche l’elicottero del 118 che ha provveduto a verricellare il proprio personale, al fine di stabilizzare l’infortunato. Anche in questo caso le operazioni sono state estremamente difficoltose, pertanto un OPSA della Croce Rossa ha raggiunto a nuoto la cala per dare ausilio agli operatori del 118.

Con non poche difficoltà tutto il personale sanitario è riuscito a mettere in sicurezza la persona infortunata e a portarla a bordo dell’elicottero.Il malcapitato, una persona sui 50 anni, è stato condotto presso l’ospedale di Sassari per ricevere le cure del caso. Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Bosa, Tenente di Vascello Francesco Bernardi, ringrazia tutti coloro che hanno partecipato attivamente al soccorso ribadendo che, anche in questo caso, la collaborazione tra gli enti è stata fondamentale per la riuscita delle operazioni in brevissimo tempo. Contemporaneamente si raccomanda affinché chiunque intenda trascorrere delle ore di diletto in zone così impervie adotti gli accorgimenti per essere sempre rintracciabile. Nello specifico, infatti, l’infortunato aveva attivato il tracciamento continuo della propria posizione. Per cui, condividendo una posizione, benché non aggiornata, la Guardia Costiera ha potuto reperire con facilità la persona.

S.I.

Meningite, giovane grave a Sassari

SASSARI – E’ stato ricoverato ieri pomeriggio nella Rianimazione del Santissima Annunziata di Sassari, con una sospetta malattia batterica invasiva, un giovane proveniente da un ospedale periferico del Nord Sardegna. Dalle analisi effettuate è emersa una infezione meningococcica.

I medici del reparto ieri hanno subito inviato alla Direzione Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere i prelievi per le necessarie analisi.
Questa sera il laboratorio,
attraverso analisi condotte con metodi di biologia molecolare, ha evidenziato una infezione meningococcica.

Il giovane resta in Rianimazione con prognosi riservata. Si resta in attesa di conoscere i risultati delle analisi effettuate dal laboratorio di primo livello dell’ospedale di provenienza del paziente. La Direzione Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere dell’Aou di Sassari ha già avvisato la struttura di Igiene e Sanità pubblica del territorio di residenza dal paziente sul risultato delle analisi.

Nella foto l’ospedale di Sassari

S.I.

Incendio in casa, muore 55enne algherese

ALGHERO – Tragedia ad Alghero dove un 55enne, Marco Fadda, è stata trovato morto nel suo appartamento di via Asfodelo 103, nel quartiere della Pivarada. Qui, l’uomo viveva da solo ed è stato ritrovato riverso a terra nel salone della casa dal fratello. La prima ipotesi sulla causa delle morte sembra essere quella di asfissia. Le pareti della casa, infatti, sono state trovate annerite dalla fuliggine come se ci fosse stato un principio di incendio. Sul posto stanno operando i medici del 118 e i carabinieri della compagnia di Alghero.

S.I.

Bracconaggio, 4 denunciati

CAGLIARI Quattro persone denunciate, sequestro di oltre 400 prede (tordi, storni, pettirossi) oltre che delle armi e degli strumenti illeciti di cattura: è il risultato dell’operazione eseguita nei giorni scorsi dal personale della stazione del Corpo forestale di Capoterra all’interno dell’attività di contrasto al bracconaggio condotta contro l’uccellagione e la caccia di frodo nelle oasi permanenti di protezione faunistica del Sulcis.

Gli agenti della Stazione forestale di Capoterra hanno intercettato un muratore di 53 anni residente in paese mentre era intento a posizionare delle reti per uccellagione in località San Gerolamo. Doppio fermo in flagranza di reato per un quarantenne e un ventenne, padre e figlio, che avevano appena catturato dei tordi con delle reti per uccellagione in località Baccalamanza. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di 25 uccelli, tra tordi e pettirossi, oltre che di una porzione di Cervo sardo, una specie particolarmente protetta. Infine, in agro di Uta (località Su pranu) è stato sorpreso un pensionato settantatreenne di Capoterra mentre posizionava delle reti per uccellagione. Dopo la perquisizione domiciliare sono stati sequestrati 396 uccelli congelati, confezionati in sacchetti e pronti per la commercializzazione come “grive”, con gravi rischi per la salute dei consumatori a causa della conservazione in condizioni igieniche precarie. Ai responsabili è stato contestato il reato di caccia di frodo in periodo non consentito, l’uccellagione e la detenzione di mezzi di caccia non consentiti. Le pene prevedono fino a un anno di reclusione.

L’operazione, al pari delle precedenti, si inquadra nell’attività disposta e coordinata dal Servizio Ispettorato nell’ambito del “Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici” elaborato dal ministero dell’Ambiente e coordinato dall’Unione europea. Nei giorni scorsi nel Tavolo tecnico nazionale è stato presentato il Rapporto sulla attività di contrasto all’uccellagione svolta 2018. I dati hanno rivelato che, grazie alla attività di presidio e contrasto operata costantemente dal Corpo forestale nelle zone di maggiore intensità dell’attività illecita, il fenomeno registra un sensibile progressivo regresso. I dati fotografati in Sardegna sono in controtendenza rispetto ad altre aree sensibili del territorio nazionale, nelle quali il bracconaggio alle specie migratorie risulta ancora persistente e fonte di grave danno alla biodiversità.

S.I.

Aggressione Bancali, impegno Lega

SASSARI – “Insieme al collega Guido de Martini ho presentato un’ interrogazione urgente a risposta orale in Aula al Ministro della Giustizia Bonafede perché sia fatta piena chiarezza sull’ennesimo episodio di aggressione ai danni degli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Sassari. Il fatto è avvenuto ieri (4 marzo) nel carcere di Bancali, dove risulta che un agente di polizia penitenziaria sia stato violentemente colpito al viso con una testata da un recluso che stava accompagnando verso la cella durante la fase di rientro”. Così Eugenio Zoffili, deputato e coordinatore regionale Lega Sardegna.

“L’operatore è stato soccorso dai colleghi e trasportato all’ospedale civile di Sassari per accertamenti. Il paradosso è che ad oggi gli agenti della polizia penitenziaria si sentono più soli e reclusi dei criminali su cui devono vigilare. Prigionieri dell’indifferenza è impossibile per loro continuare a lavorare in queste condizioni: per questo ci uniamo alla denuncia del Sindacato autonomo della Polizia penitenziaria che chiede da tempo il ripristino di condizioni accettabili nei reparti del carcere di Sassari per garantire le condizioni minime di sicurezza al personale che vi opera con estrema urgenza, dal momento che nelle settimane scorse un altro agente è stato colpito da un detenuto, che si era avventato sul poliziotto penitenziario con una sedia”.

“Una società sana si fonda sulla tutela di chi ogni giorno è in prima linea per difendere i cittadini, applicando con la necessaria severità tutte le misure per prevenire contrastare e reprimere questo genere di aggressioni. Al Ministro chiediamo un intervento a sostegno del personale della casa circondariale di Sassari, con l’impegno di tutelare concretamente l’incolumità degli agenti nel penitenziario. A differenza di quanto fanno altri politici, tornerò presto nel carcere di Bancali per constatare di persona come stanno i nostri agenti”.

Nella foto Bancali

S.I.

Degrado caserma, ancora proteste

ALGHERO – Resta in primo piano una delle tante problematiche della cosi detta “Riviera delle incompiute”. La caserma dei Vigili del Fuoco. Nessun tangibile passo avanti rispetto ad oltre 10 anni fa quando l’allora sindaco Marco Tedde e rispettiva amministrazione individuarono un terreno dove fare nascere la nuova struttura. Sono trascorsi due lustri e niente. I bombers algheresi sono ancora costretti ad operare e vivere nell’ex-asilo Petraia che, come evidenziato durante la visita del Ministro Salvini, si trova in condizioni sempre più decadenti.

E, dopo un lungo silenzio, anche in questo caso, come in tutte le questioni irrisolte, dovute alla sequela di annunci e garanzie, i Vigili del Fuoco dicono basta. “Dall’incontro della settimana scorsa con il prefetto di Sassari, sono state date determinate mansioni e responsabilità. Come lavoratori stiamo pensando di costituirci come “comitato spontaneo” e non escludiamo qualche forma di protesta eclatante”, scrivono sui social e fanno sapere ad Algheronews e ancora “si tergiversa un po’ troppo, chiediamo solamente di esser messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza e di svolgere il nostro lavoro con efficienza per il bene della comunità”. Dunque, ancora un appello in particolare all’Amministrazione Bruno e al Comando Provinciale al fine che intervengano come più volte divulgato sui media. La condizione è sempre più di emergenza.

Nella foto la caserma, area esterna e grave condizione di alcune stanze

S.I.

Ex-Risparmio Casa, furto e arresto

ALGHERO – Resta irrisolto e sempre più grave il problema del “palazzo incendiato” all’ingresso di Alghero. Sempre più episodi di cronaca sono connessi con questo scempio e in generale con la mancanza di decoro presente all’ingresso di Alghero. Ieri la Polizia di Stato di Alghero ha denunciato un 47enne algherese, con precedenti per reati contro il patrimonio.

Gli agenti del Commissariato di Alghero durante un servizio del controllo del territorio, hanno notato un uomo che spingeva un carrello di un supermercato, coperto da un lenzuolo bianco adagiato sopra.

Gli operatori, riconosciuta la persona, perché nota per i suoi precedenti di polizia, hanno accertato che all’interno del carrello, vi erano: una bicicletta da donna, dieci monopattini di cui alcuni ancora confezionati, un monopattino elettrico e due paia di pattini a rotelle tipo rollerblade da bambino, ancora imballati nelle confezioni di vendita dell’esercizio commerciale “Risparmio Casa” e ricoperte di fuliggine.

Infatti, l’esercizio commerciale “Risparmio Casa” di Alghero, la notte del 18 luglio 2017 andò completamente distrutto da un incendio di vaste proporzioni. Ancora oggi, lo stabile dove è situata l’attività commerciale risulta sotto sequestro. Pertanto, il 47enne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per ricettazione, sottrazione di cose sottoposte a sequestro e violazione di sigilli.

Nella foto lo scandaloso palazzo incendiato in totale degrado all’ingresso di Alghero

S.I.

Latte, bomba inesplosa a Torpè

NUORO – Resta sempre alta la tensione nelle campagne sarde. Una bomba inesplosa, fa sapere l’agenzia Ansa, è stata ritrovata sul davanzale di una struttura comunale dove il Comune di Torpè allestisce di norma la sede elettorale per le consultazioni. Un ordigno con tanto di miccia che, come riportano i quotidiani sardi, era di alto potenziale e che avrebbe potuto provocare gravi danni anche alle abitazioni vicine. Ma non solo: sui muri del centro ricreativo di Biddanoa e sul marciapiede anche alcune scritte: “No al voto per i pastori”. Secondo le prime ricostruzioni la bomba non sarebbe esplosa a causa della miccia difettosa. Sul fatto indaga la Polizia, che è intervenuta con gli artificieri