Covid, la Polizia chiude due circoli

SASSARI – Prosegue l’attività di contenimento e contrasto della Polizia di Stato alla diffusione epidemiologica da virus Covid-19. Nello scorso fine settimana personale della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Sassari ha effettuato diversi controlli, anche al di fuori del Comune di Sassari. Durante le verifiche, effettuate in due circoli privati è stata riscontrata la presenza di numerosi avventori che non mantenevano la distanza interpersonale, nonché il servizio ai tavoli veniva effettuato senza gli appositi D.P.I. previsti.

Le violazioni al corrente DPCM hanno portato oltre alla contestazione delle sanzioni amministrative, anche alla temporanea chiusura per 5 giorni dei circoli. Nell’ambito dell’attività posta in essere nell’ultimo periodo dalla Polizia di Stato sono state controllate oltre 100 persone e disposta la chiusura di 4 esercizi commerciali.

Sardegna innevata, scatta il Piano

CAGLIARI — In considerazione delle possibili nevicate sul territorio regionale, previste a partire dal fine settimana, la Protezione civile regionale si è prontamente attivata secondo le prescrizioni previste dal Piano neve.
In particolare si è provveduto all’assegnazione ai Comuni di Desulo e Fonni di due autocarri Magirus 150, dotati di modulo spazzaneve, di un Ford Ranger 110 al Comune di Villagrande Strisali e di un Land Rover 110 al Comune di Ollolai. 
Siamo pronti a fronteggiare l’eventuale emergenza, dice l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis. A questi mezzi, precisa l’assessore, si affiancano diciassette Land Rover 110, dotati di modulo spazzaneve e spargisale, affidati in comodato d’uso dalla Protezione civile regionale alle Organizzazioni di Volontariato operanti nelle aree regionali in cui il rischio neve risulta più elevato.
La Protezione civile regionale, inoltre, ha assegnato in comodato d’uso alcuni mezzi operativi all’Agenzia Forestas. L’Agenzia, dice ancora l’assessore Lampis, e’ a disposizione per garantire il presidio, la pulizia delle strade e dei luoghi di importante transito.
E’ stata aggiornata la dislocazione mezzi di tutti gli attori principali del sistema di protezione civile, ANAS, Provincie, Ferrovie e Comuni.

Covid in Sardegna, lieve calo dei contagi e 2 ricoveri in più

CAGLIARI – Situazione Covid. Lieve calo dei contagi in Sardegna dove nelle ultime 24 ore non si contano decessi e si registrano 107 ulteriori casi confermati di positività al Covid19, sulla base di 2652 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 9399 tamponi, con un tasso di positività che cala dall’1,7% all’1,1%.  In lieve crescita il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 14 (uno in più) e in area medica, 62 (uno in più). Sono, invece, 2590 i casi di isolamento domiciliare (+ 77 rispetto).

Guardia Costiera, sequestrati 300 kg di pesce non tracciato

ALGHERO – Oltre 320 chilogrammi di prodotti ittici stoccati all’interno di esercizi pubblici ispezionati, sono stati sequestrati dalla Guardia Costiera di Alghero perché carenti della prevista documentazione che ne attestasse la provenienza. Per i titolari delle attività di ristorazione è scattatala  una sanzione amministrative di 3mila euro.

L’intervento rientra nell’ambito dell’operazione “Carango” è finalizzata alla verifica del rispetto della normativa sulla tracciabilità del prodotto ittico negli esercizi dedicati alla ristorazione, allo scopo di scongiurare l’inserimento nel circuito commerciale (e quindi alla somministrazione ai consumatori finali), di specie provenienti dalla pesca illegale. Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, Tenente di Vascello (CP) Giuseppe Tomai, conferma che l’attività di controllo sulla filiera della pesca, nell’ambito del territorio di giurisdizione, continuerà anche nei prossimi giorni, in concomitanza con il delicato periodo delle festività natalizie

Furti e vandali, nuova irruzione in Biblioteca

ALGHERO – Non si ferma la scia di episodi di microcriminalità, vandalismo e furti legati al mondo dei più giovani. Una situazione oramai emergenziale per cui sono già aumentati i controlli in città ma è evidente che si tratta di un problema legato anche a questioni di precarietà sociale e dell’assenza di circolazione di persone nelle ore notturne.

Ad essere presi di mira, ancora una volta, la Biblioteca di Santa Chiara. Nel pieno centro storico non ci contano più, in quell’area, le azioni di questo tipo. Obiettivo non sono certo i libri, ma le macchinette per i prodotti con all’interno i soldi. Stesso discorso per quanto accaduto negli scorsi giorni in alcuni plessi degli Istituti Superiori cittadini. A questo si aggiungono le vetrine spaccate di divere attività sempre nella parte vecchia di Alghero, ma centralissime vie dello shopping. Ovviamente il tutto accade nelle ore notturne quando la circolazione di veicoli e persone è praticamente nulla.

Spaccio di eroina, arrestato nigeriano nel centro di Alghero

ALGHERO – I carabinieri del Nucleo operativo hanno arrestato un Nigeriano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto lunedì mattina nel centro storico di Alghero. I movimenti del giovane extracomunitario hanno attirato l’attenzione dei militari che hanno così deciso di fermarlo e perquisirlo. Da un primo controllo è stato trovato in possesso di tredici dosi di eroina e due di cocaina, pronte per lo spaccio. Successivamente è stata perquisita l’abitazione del giovane dove sono stati rinvenuti cinque flaconi pieni di metadone, da 120 mg ciascuno, e cinque grammi di marijuana. Nella giornata di ieri, dal Tribunale di Sassari è arrivata la convalida dell’arresto per il nigeriano al quale, in attesa di essere processato, è stato disposto l’obbligo di firma. L’arresto del giovane rientra in una serie di controlli del territorio che, nella Riviera del Corallo in particolare, sono stati intensificati in seguito ai recenti fatti di cronaca legati ai più giovanissimi  per lo spaccio di droga, atti di vandalismo e furti con scasso ai danni di attività commerciali ed edifici pubblici.

Influenza, quest’anno atteso un ritorno del virus

SASSARI – «La scorsa stagione in Sardegna come nel resto dell’Italia, la situazione emergenziale legata alla pandemia da Covid-19  ha determinato una mancata circolazione dei virus influenzali creando una sorta di blocco che ne ha impedito la diffusione. Quest’anno, invece, potrebbe esserci un ritorno del virus. Al momento non c’è un’allerta vera e propria, ma è chiaro che ci si attende una ripresa della circolazione». A dirlo è la professoressa Caterina Serra, responsabile del laboratorio di Virologia speciale, parte fondamentale del laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Aou di Sassari, diretto dal professor Salvatore Rubino.

Dal 1999 il laboratorio di Virologia speciale è centro certificato di riferimento per la diagnosi e la sorveglianza dell’influenza nella regione Sardegna e lavora in stretto collegamento con il Centro nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza InfluNet coordinato dall’Istituto superiore di sanità (Iss) con il sostegno del ministero della Salute.

 

Secondo i primi report epidemiologi dell’Istituto superiore di sanità la curva delle sindromi simil-influenzali in Italia continua a crescere con un livello di incidenza pari, nella 45° settimana del 2021, a 4,2 casi per mille assistiti. Si sottolinea però che la maggior parte dei casi di sindrome simil.-influenzale segnalati sono riconducibili ad altri virus respiratori diversi da quelli influenzali. In questi giorni, poi, si è in attesa del primo report virologico dell’Iss.

«Lo scorso anno non abbiamo visto virus influenzale circolante – riprende la professoressa Serra – ma è anche vero che la vaccinazione antinfluenzale è stata elevata, si aggiunga il lockdown dovuto alla circolazione del Sars Cov-2 e l’uso massiccio delle mascherine, che hanno bloccato sia il virus influenzale sia quello del virus respiratorio sinciziale nei bambini».

Ma adesso la curva epidemica si mostra già alta e, a detta degli esperti, i ceppi che circoleranno potrebbero essere più aggressivi rispetto a quelli che hanno circolato negli anni precedenti. E assieme a questo sono stati registrati numeri molto più elevati di casi di infezione da virus respiratorio sinciziale che colpisce i bambini in tenera età rispetto agli anni precedenti e in anticipo rispetto al solito andamento che, solitamente, si verifica nel periodo tra dicembre e febbraio. «E sta già circolando anche in Sardegna con numeri importanti», avvisa la docente sassarese. Questo virus è la prima causa di bronchiolite nei bambini e colpisce prevalentemente i lattanti e i piccoli entro l’anno di età. Quest’anno ha fatto la sua comparsa fin dal mese di ottobre, facendo registrare, un aumento di ingressi al pronto soccorso e ricoveri, anche intensivi, per motivi respiratori.

«In Sardegna i primi casi di influenza li registriamo tra dicembre e gennaio – prosegue –. Vedremo adesso cosa accadrà, con le segnalazioni che arrivano dal Nord Italia e con gli spostamenti delle persone. A quel punto potremmo iniziare anche noi a vedere i primi casi». In Sardegna, di solito, il picco si raggiunge tra la quinta e la sesta settimana dell’anno, che corrispondono alle prime due settimane di febbraio.

Nel 2021-2022 la curva epidemica, come si ricava dal report dell’Iss, è stata pressoché piatta. Una differenza enorme rispetto agli anni precedenti, quando le curve mostravano un picco nelle settimane di febbraio.

 

«Anche quest’anno come nella stagione precedente – afferma ancora la professoressa Caterina Serra –considerando il protrarsi del contesto emergenziale dovuto alla pandemia da Covid-19, e poiché la sintomatologia dei virus influenzali è paragonabile a quella del Covid-19, è stato richiesto ai laboratori della rete InfluNet, di testare sistematicamente i tamponi che arriveranno dai medici sentinella, oltre che dai reparti di Pediatria, Medicina d’urgenza e Rianimazione in parallelo sia per i virus influenzali che per SARS-CoV-2».

Per la docente è importante difendersi contro l’influenza: «La vaccinazione si è sempre dimostrata efficace – conclude – e adesso è ancora più raccomandata per distinguere i sintomi da quelli provocati dall’infezione da coronavirus. Questo è il periodo giusto per fare il vaccino, perché si avrà il tempo di sviluppare gli anticorpi prima dell’arrivo del picco epidemico».

Sulla stessa lunghezza d’onda è il professor Paolo Castiglia, direttore di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere. Secondo il docente sassarese, rispetto allo scorso anno quando è stata registrata un’alta copertura vaccinale, questa volta la situazione si presenta diversa. «Il virus nel 2020 non ha circolato – afferma Castiglia – perciò la copertura adesso è minore. È diminuita la protezione nei soggetti non colpiti e l’immunità da vaccino è calata. Perciò quest’anno ci troviamo con un elevato numero di pazienti suscettibili all’influenza. Si aggiunga l’allentamento delle misure di contenimento del contagio – come distanziamento e uso delle mascherine – che rappresenta la condizione per una maggiore diffusibilità. Ecco perché è necessario ricorrere al vaccino».

Per il docente di Igiene, quest’anno i livelli di incidenza sono più elevati rispetto alle stagioni precedenti, «ecco perché dobbiamo ricorrere alla vaccinazione», ribadisce.

Il vaccino – quest’anno quadrivalente – è composto da vaccini ottenuti dai seguenti ceppi virali: A/Victoria/2570/2019 (H1N1)pdm09-like virus; A/Cambodia/e0826360/2020 (H3N2)-like virus; B/Washington/02/2019-like virus (lineaggio B/Victoria); B/Phuket/3073/2013-like virus (lineaggio B/Yamagata).

Ma se per l’influenza esiste il vaccino, per il virus respiratorio sinciziale non esiste una protezione vaccinale. «È una malattia altamente diffusiva – avverte ancora Paolo Castiglia – che colpisce essenzialmente i più piccoli. La pandemia ne ha ostacolato la diffusione ma adesso ci sono nuove coorti di soggetti totalmente suscettibili, tra i quali il virus può “correre”. Per questo è importante monitorare costantemente i bambini, per garantire la loro salute, oltreché evitare che il carico della malattia si traduca in pressione sugli ospedali, per Neonatologie e Pediatrie, con conseguente difficoltà assistenziale»

Olbia, Piano Mancini: sequestrate 18 opere

OLBIA – Era il 18 novembre del 2013 quando la Sardegna venne interessata da incessanti precipitazioni che causarono una alluvione che colpì la zona nord-orientale dell’Isola comprendente i settori della Gallura e di Olbia: in quella giornata, le condizioni meteorologiche furono talmente avverse da causare addirittura 13 vittime solo ad Olbia, numerosi feriti e sfollati, oltre ad ingentissimi altri danni alle cose.

Dalle indagini svolte su tale tragico evento in particolare era emerso che il reticolo di drenaggio che attraversa la città di Olbia era (ed è tuttora) connotato da numerose gravi criticità idrauliche dovute a tratti di larghezza insufficienti rispetto alle portate di progetto, che si acuiscono maggiormente nei numerosi attraversamenti e nei tratti tombati di alcuni corsi d’acqua.

 

Nel mese di gennaio il Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania (SS), Gregorio CAPASSO, ha delegato i Carabinieri del N.O.E. di Sassari allo svolgimento di uno studio approfondito sulla mancata esecuzione di un piano per la messa in sicurezza sotto l’aspetto del rischio idrogeologico della città di Olbia.

All’esito degli accertamenti svolti sulla vicenda, nella giornata odierna i Carabinieri del N.O.E. di Sassari, coadiuvati da quelli del Comando Provinciale di Sassari, stanno procedendo all’esecuzione di un decreto di sequestro su disposizione del Procuratore di Tempio Pausania, di 18 opere “incongrue” ancora esistenti nel centro abitato, le quali sarebbero già dovute essere state demolite, al fine di garantire la corretta regimazione dei canali e dei corsi d’acqua in caso di precipitazioni: l’esistenza di tali infrastrutture, di fatto, viene dunque tuttora ritenuta condizione di potenziale pericolo per territorio e popolazione locali, oltre ad essere stata individuata quali concausa dei più gravi eventi alluvionali recenti occorsi sia nel 2013 sia nel 2015.

Vende marijuana in centro a Sassari: arrestato

SASSARI – Nella settimana scorsa, la Polizia di Stato della Questura di Sassari, impiegata in un’attività mirata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nel centro storico cittadino, ha tratto in arresto un uomo di 55 anni per vendita di sostanze stupefacenti o psicotrope nei confronti un minore.

Personale della Squadra Mobile ha controllato un soggetto, che già nei giorni scorsi era stato trovato in possesso di sostanza stupefacente.

L’attività posta in essere ha permesso di sorprendere l’uomo mentre cedeva qualcosa nelle mani di un ragazzino che, nelle vie del centro storico, lo stava inequivocabilmente aspettando.

Nella circostanza i poliziotti hanno recuperato del denaro ed un involucro di cellophane contenente 1,3 gr. di sostanza vegetale di colore verde, che dalle successive analisi, eseguite dal personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, è risultata essere Marijuana.

Pertanto i poliziotti dopo le formalità di rito hanno tratto in arresto il 55enne che a seguito dell’udienza di convalida è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Olbia, accoltella una persona: arrestato per tentato omicidio

OLBIA – Prosegue incessante l’attività di prevenzione e controllo del territorio da parte dei poliziotti del Commissariato di Olbia.      In particolare, qualche giorno fa una pattuglia è intervenuta per una violenta lite nel centro cittadino, dove è stata avvicinata da una persona con gli abiti intrisi di sangue.

Gli operatori, da una rapida ricostruzione dei fatti hanno constatato che il soggetto aveva sferrato alcuni fendenti con un coltello da cucina lungo circa 20 cm ad un’altra persona lì presente, che stava perdendo copiosamente sangue da alcune ferite all’addome e all’avambraccio.

Il ferito, subito assistito dagli operatori del 118, è stato trasportato presso il locale Pronto Soccorso dove gli sono state trasfuse alcune sacche di sangue e disposto il ricovero nel reparto di Chirurgia. Da successivi accertamenti medici si è appurato che entrambi i soggetti hanno assunto un’elevata quantità di cocaina.  L’aggressore è stato tratto in arresto per tentato omicidio e su disposizione del Pubblico Ministero è stato accompagnato presso la casa circondariale di Sassari-Bancali.