Dimenticare Alghero? Suvvia, siamo seri

ALGHERO – “Siamo preoccupati per il futuro dell’aeroporto di Alghero. Possibile che il Sindaco e perfino il Presidente del Consiglio Regionale, anche su questioni vitali per la nostra economia, la buttino in politica spicciola, accusando il Governo di colore politico avverso della mancata riapertura del nostro scalo? Ma che c’entra poi il Governo? Il decreto del Presidente Solinas, emanato notte tempo, è chiaro e non scomoda più di tanto neanche il tema dei voli dell’aviazione civile. Dice testualmente che Olbia si aggiunge a Cagliari tra gli scali che da ieri possono operare su Roma e Milano a favore di chi deve arrivare nell’Isola o recarsi nella penisola per comprovati motivi. Chi doveva ricordare eventualmente al Governo che esiste anche l’aeroporto di Alghero, se non il Presidente di tutti i sardi? E magari non recepire – per assurdo, perché nessuna richiesta di questo tipo è arrivata dal governo – disparità di trattamento che sono un serio campanello d’allarme da non sottovalutare, da qualunque parte arrivino. Tra l’altro, proprio quello di Alghero è l’aeroporto con quote regionali più elevate. Si può dimenticare? Suvvia siamo seri, il Presidente della Regione riveda le sue decisioni e apra immediatamente anche lo scalo di Alghero insieme agli altri. Il Sindaco Conoci e il Presidente Pais difendano il territorio, non l’indifendibile”.

Consiglieri Comunali Centrosinistra di Alghero

Proposte Horeca, Giunta verso via libera

ALGHERO – Un centro più libero dalle auto, allargamento orario della zona pedonale, incremento dei suoli pubblici per bar e ristoranti. L’Amministrazione ha incontrato oggi le Associazioni di Categoria per studiare la migliore forma di aiuto alle imprese del settore, in vista della riapertura e pur in assenza di precise direttive dal Governo in merito ai protocolli da attuare.  Piena disponibilità sui suoli pubblici per andare incontro alle esigenze della categoria sull’orlo di una crisi di carattere epocale rispetto alla quale anche le iniziative adottate dal Comune non saranno sufficienti senza un intervento economico straordinario, efficace e concreto da parte del Governo nazionale.

“All’ampliamento degli spazi – ha spiegato oggi il Sindaco Mario Conoci – deve corrispondere una ripresa dei flussi turistici interni, nazionali ed internazionali, senza i quali i nuovi spazi rimarrebbero desolatamente vuoti. Ed è per questo che attendiamo i futuri provvedimenti legati alla ripresa dei trasposti che consentano la mobilità necessaria”. Alghero si prepara con provvedimenti ma anche con proposte originali per affrontare positivamente la ripartenza. “

“Facciamo tutto ciò che rientra nelle nostre possibilità per rispondere alle richieste dei nostri imprenditori del settore che necessitano di più spazi, di esenzione temporale dal pagamento delle tasse di occupazione del suolo pubblico – ha detto stamattina il Sindaco Mario Conoci – e lo facciamo cercando di trovare la giusta soluzione caso per caso e con tempestività, nonostante non vi siano ancora indirizzi precisi da parte del Governo”. Ipotesi al vaglio oggi con i rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato, Centro Commerciale Naturale del Centro Storico, Horeca, Comitato di Quartiere del Centro Storico, che anno aderito all’invito dell’Amministrazione, alla presenza degli Assessori al Demanio, Urbanistica e Attività Produttive, Giovanna Caria, Emiliano Piras e Giorgia Vaccaro, con i dirigenti Balzano e Fois. Condivisione e dialogo, che l’Amministrazione tiene aperti nei confronti di tutti, da parte delle Associazioni di Categoria sulle iniziative che l’Amministrazione intende adottare in merito agli spazi per attività e in relazione alla rivisitazione della fruizione urbana. Si discute su alcuni fronti aperti, e in via di definizione, riguardanti viabilità, parcheggi e modalità di attuazione degli interventi previsti. Pronte le proposte dell’Amministrazione che, tra le altre, metterebbe a disposizione i parcheggi ai residenti del Centro Storico, cosi come il resto delle linee blu che sono e resteranno gratuite per ora e fino al 31 maggio.

“L’idea di una città aperta, sicura, con spazi più ampi per pedoni e per attività è la soluzione praticabile in tempi brevi – conclude Mario Conoci –  con una condivisione e solidarietà tra le varie componenti sociali della nostra comunità che solo così, in un momento di difficoltà come questo, può ripartire e farlo in sicurezza”.

Blue Air taglia il volo Alghero-Torino

ALGHERO – Brutte notizie per il Nord-Ovest Sardegna. La compagnia Blue Air taglia il volo con Torino E’ Sardegna in Volo a darne notizia è non la Sogeaal. L’emergenza Covid, oltre alle cancellazioni e alle chiusure degli aeroporti, trascina con sé anche qualche eliminazione definitiva. “Proprio alla vigilia del suo quarto compleanno, l’Alghero-Torino di Blue Air è stato rimosso dalle vendite su tutto il calendario, estate compresa. La città catalana e il nord-ovest sardo si ritroveranno quindi orfani di un collegamento diretto con Torino e con il Piemonte”. In questa fase se non si arrivano forti politiche turistiche e promozionali si perde pure il ritorno dei flussi prevedibile da giugno in avanti.

Alghero, da oggi (giovedì 14 maggio) riapre tutto

ALGHERO – “Da oggi, a seguito dell’Ordinanza regionale n° 22 del 13 Maggio, è consentita la riapertura delle attività inerenti i servizi alla persona ( parrucchieri, estetisti, tatuatori ) e di abbigliamento,  calzature, gioiellerie, profumerie, nel rispetto delle prescrizioni previste dall’Inail in collaborazione con l’Istituto Superiore della Sanità e indicate negli art. 1 – 2  dell’ordinanza”, così dall’amministrazione comunale.

La Regione Sardegna ha considerato il valore dell’indice di trasmissibilità Rt pari a 0,48 nel territorio regionale quale riferimento per l’ordinanza di riapertura. Questo parametro consente all’Amministrazione di non adottare atti  restrittivi rispetto alle disposizioni regionali.  “Oggi ripartiamo, con tutte le precauzioni che dobbiamo sempre adottare per mantenere alto il livello di sicurezza – commenta oggi il Sindaco Mario Conoci.

Alla luce dell’ordinanza di ieri, ho deciso di non adottare ordinanza restrittiva, confermando la possibilità di ripresa delle attività – aggiunge. “Ci attende un aumento dei flussi sempre maggiore e a questo dobbiamo affiancare ancora di più un rigoroso rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza. Questa fase di apertura non significa “liberi tutti”, è una fase delicata che va affrontata con lo stesso impegno con il quale abbiamo affrontato il periodo della chiusura totale. Dobbiamo adottare gli stessi comportamenti responsabili, ci attende una fase molto importante nella quale sarà fondamentale mantenere alta la guardia.  I comportamenti scorretti rischiano infatti di farci tornare indietro con danni che tutti noi vogliamo evitare”. 

Fase 2, tutte le novità su riaperture in Sardegna

CAGLIARI – Le attività commerciali e artigianali della Sardegna devono ripartire. Alcune tipologie di esercizi, come e’ noto, avrebbero già potuto riprendere le loro attività in base all’ordinanza n.20 del 2 maggio, come e’ accaduto in alcuni Comuni tra quelli per i quali è stato calcolato un indice RT inferiore allo 0,50. Ma, preso atto delle incertezze dei dubbi interpretativi manifestati da alcuni Sindaci, ho ritenuto necessario assumere direttamente l’iniziativa per la ripartenza. Ho firmato una nuova Ordinanza con la quale sarà consentita la ripresa immediata di attività commerciali e artigianali per la cura della persona, parrucchieri, centri estetici, gioiellerie, profumerie. I Sindaci che valuteranno non sussistere le condizioni di sicurezza necessarie, potranno con una loro ordinanza vietare le attività nel proprio Comune. 

Così il Presidente della Regione Christian Solinas, che ha comunicato questa decisione nel corso dell’odierno punto stampa. Il Presidente Solinas è tornato sulle polemiche sorte nei giorni scorsi a proposito dell’indice di contagio. I dati, ha precisato, sono stati calcolati e avvalorati dal nostro comitato tecnico scientifico, i cui componenti hanno più volte fatto chiarezza anche attraverso gli organi di stampa. 245 comuni sardi (tra cui Alghero ndr), ha ribadito il Presidente, hanno un indice di contagio pari a zero. Questo dato è chiaro e non si presta a interpretazioni, la classificazione “non calcolabile”, come ampiamente spiegato, significa che in quei territori non vi era stata alcuna circolazione virale. Il limite dello 0,50 fissato dalla Regione è peraltro largamente inferiore al parametro precedentemente individuato dal Governo, che è dell’1 per cento”,

Da domani, dunque, il nuovo provvedimento del Presidente potrà fugare ogni residuo dubbio, ferma restando la possibilità di ciascun Sindaco di proibire le riaperture con una propria specifica ordinanza.  Useremo responsabilità e prudenza, sottolinea il Presidente, ma dobbiamo evitare che le nostre attivita’ commerciali e artigianali soccombano.

Dal 18, invece, sono previste le riaperture di altre attività, come l’aviazione generale, primo step della ripresa graduale dei collegamenti aerei e marittimi sui quali è in corso un confronto con tutti i soggetti del sistema trasportistico e con il Comitato tecnico scientifico per definire una road map che punta – compatibilmente all’andamento degli indicatori di diffusione epidemiologica –  ad una riapertura più ampia a partire dal 1 giugno con i voli in continuità territoriale da Alghero e Olbia per Roma e Milano, dal 15 giugno la ripresa dei voli nazionali e dal 25 giugno di quelli internazionali. Una ripartenza del traffico aereo che andrà di pari passo con nuove regole sanitarie di controllo dei passeggeri, che potranno prevedere l’istituzione di una sorta di “passaporto sanitario” o di un protocollo di controlli all’ingresso che garantiscano piena sicurezza, anche alla luce di una accelerazione che in campo nazionale e internazionale stanno registrando le procedure di liberalizzazione dei tamponi effettuati in laboratori convenzionati o con altri sistemi di esame molecolare rapido, che la Regione sta valutando con il proprio Comitato Tecnico Scientifico.

Entro venerdì, ha anticipato il Presidente Solinas, forniremo indicazioni più dettagliate sulla prossima riapertura delle nostre spiagge, tenendo conto del disciplinare fornito da Inail e Iss che andrà adeguato alle esigenze di una Regione come la nostra, che vive di turismo. Ci confronteremo anche con gli operatori del settore, ma fin da oggi, ha detto il Presidente, posso assicurare che l’accesso alle spiagge libere restera’ gratuito.

“Collaborazione con attività, nessuno escluso”

ALGHERO – “L’Amministrazione conferma la più ampia e piena disponibilità a collaborare con il settore della ricettività e della ristorazione e pubblici esercizi.  Disponibilità e condivisione sono i criteri con i quali si intende accompagnare questa fase così difficile del comprato economico, una fase che vede Sindaco, Giunta e ogni settore dell’Amministrazione impegnati a creare tutte le condizioni e a percorrere tutte strade affinché le imprese vengano messe in grado di operare, nella considerazione che il solo impegno ed intervento del Comune non potrà essere sufficiente. Le interlocuzioni sono in corso con tutte le categorie, dai pubblici esercizi alle attività del settore della bellezza, a quelle de comparto turistico e del commercio”, cosi dall’amministrazione riguardo le polemiche sulle azioni da mettere in campo riguardo la ripresa delle attività.

“Non intendiamo lasciare nulla di intentato – spiega il Sindaco Mario Conoci – e stiamo lavorando con tutti gli assessori per questo,  comprendendo tutta l’apprensione che incombe sui nostri imprenditori. Le proposte avanzate dal comparto, per una buona parte, sono condivisibili, come già detto nel corso dei nostri incontri. Le risposte alle richieste avanzate, lungi dall’essere di semplice soluzione, necessitano di approfondimenti e analisi che non possono essere svolti in poche ore. Siamo consapevoli di trovarci a dover affrontare una crisi epocale rispetto alla quale sono necessari interventi da parte dello Stato, interventi che avrebbero consentito alle imprese di riprendere l’attività, utilizzando tutti gli strumenti economici, fiscali e creditizi a disposizione. Viene confermato quindi l’impegno dell’Amministrazione a valutare ogni proposta che aiuti il comparto, nel contemperamento di tutti gli interessi in campo, e che richiederà un analisi dettagliata caso per caso e rispetto alla quale l’Amministrazione chiede sin da ora una collaborazione propositiva e positiva. Non trascuriamo nessuna delle varie organizzazioni presenti in città con le quali continueremo ad aver un dialogo aperto e ricolto alla soluzione di problemi”.

Decoro urbano, proseguono i lavori

ALGHERO – Proseguono i lavori di ripristino del verde urbano, con gli interventi del settore manutenzioni che sta intensificano le opere dopo lo stop emergenziale. 

Squadre al lavoro nella Pineta di Maria Pia, con sfalci e pulizia dell’intera area. L’Assessore Antonello Peru ha predisposto un programma di interventi che si integra con quello del settore ambiente e con la Società In House per mettere a sistema tutte le operazioni nei quartieri della città, che hanno avuto inizio nel centro storico, nel Lungomare Barcellona e nella passeggiata sud della città. 

Oltre alla pineta di Maria Pia i sette giardinieri delle manutenzioni intervenendo anche nel piazzale destinato a parcheggi dell’Ospedale Civile, dove sono state riordinate le aiuole e gli spazi verdi.

Lunedì 18 maggio: apertura bar e ristoranti

ALGHERO – Finalmente c’e una data per la fine del lockdown: lunedì 18 maggio. Tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. E’ quanto emerso, secondo quanto si apprende, nel corso dell’incontro tra governo e Regioni. Le linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività, viene spiegato, perché possano riaprire nella massima sicurezza. “Inizia la fase della responsabilità per le Regioni”, ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia.

Le Regioni potranno riaprire in autonomia le attività a partire dal 18 maggio ma il governo avrà la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus.  Gli interventi saranno tempestivi, viene spiegato, in stretto contatto tra governo e regioni.

Bonus 800 euro, accelera iter. A giorni tutti pagati

ALGHERO – In esecuzione da parte degli uffici dei Servizi Sociali  i pagamenti dei  bonus regionali da 800 euro. Sono 3.230 le domande pervenute in Comune per l’ottenimento delle somme. Le procedure di erogazione dei contributi sono state messe a punto dall’Amministrazione in tempi rapidi anche a seguito delle numerose Faq della Regione, mettendo a disposizione dei cittadini la possibilità della presentazione online delle istanze.

Le liquidazioni si stanno succedendo quotidianamente con un ritmo di circa 200/250 pratiche al giorno. Il dato relativo a  sabato è di 700 pratiche, alle quali si aggiungono quelle di domenica e quelle odierne, per un totale di circa 1.200. La fase delle liquidazioni subirà ora una ulteriore accelerata, superata la fase di “rodaggio”.  La situazione della procedura è stata illustrata oggi dal Sindaco Mario Conoci che insieme all’Assessore ai Servizi Sociali Maria Grazia Salaris segue l’evolversi delle operazioni.

Si tratta di un lavoro molto dettagliato che richiede la verifica di ogni singola pratica – spiega l’Assessore – ed è per questo motivo che, oltre alla complessità che ha richiesto la fase dell’acquisizione delle istanze, abbiamo dovuto impegnare senza sosta un gruppo di lavoro interamente dedicato.”  Nei prossimi giorni si conta di arrivare alla chiusura delle liquidazioni, anche se non sufficienti per rispondere adeguatamente alle necessità delle famiglie. “Servono altri interventi dal Governo – spiega Maria Grazia Salaris –  e auspichiamo che ciò avvenga con più celerità possibi

Ad Alghero un unico nuovo ospedale

ALGHERO – ll vero obiettivo per Alghero non è avere due ospedali ma poter contare su servizi sanitari efficienti, ben integrati tra di loro, funzionali, provvisti delle più moderne tecnologie e capaci di dare le risposte che i cittadini giustamente si attendono. Quella che ho sempre sostenuto e che ho ribadito anche nei giorni scorsi è un’idea, un’ipotesi da cui partire ma si possono avviare anche altri tipi di ragionamenti. Una cosa a mio parere è certa:  ristrutturare i due esistenti non solo costerebbe tanto, se non di più, ma, cosa più importante, non produrrebbe il risultato a cui tutti aspiriamo: avere una sanità algherese che funziona perfettamente.” È quanto dichiara il consigliere regionale del gruppo Cambiamo! UDC Antonello Peru che precisa la sua posizione sul futuro delle strutture sanitarie algheresi.

“Voglio prima di tutto ringraziare il Dott. Spano del Comitato dell’Ospedale Marino per i toni costruttivi del suo intervento. Ho apprezzato molto il fatto che nelle sue parole trasparisse la necessità di individuare la soluzione migliore senza dover per forza ricercare inutili polemiche o contrapposizioni. E dunque  colgo questa occasione per spiegare meglio il mio pensiero. 

Voglio prima di tutto dire che io non sono contro il Marino ma per una sanità migliore per gli algheresi. Ho espresso più di un dubbio sul fatto che sia meglio ristrutturare due ospedali piuttosto che realizzarne uno nuovo. Il costo per le ristrutturazioni sarebbe sicuramente più alto ma sarebbero più alti anche i costi di gestione perché sarebbe tutto raddoppiato. Solo per fare un esempio: le spese energetiche sarebbero doppie ma lo stesso discorso vale per tutti gli altri costi fissi funzionali alla struttura. 

Un ospedale efficiente deve avere tutte le condizioni per poter disporre di tutti gli strumenti  migliori e più innovativi. L’ammodernamento tecnologico è possibile realizzarlo in maniera più adeguata in una struttura nuova.

Ma c’è un discorso anche di funzionalità, pensiamo a quanto può essere fondamentale avere tutto in un’unica struttura, avere ad esempio i reparti chirurgici in connessione tra di loro nello stesso ospedale dove è presente la rianimazione, così come la parte medica e diagnostica tutti dialoganti e funzionali per chi opera nella sanità perché non sarebbe costretto a doversi spostare da una struttura ad un’altra per raggiungere un altro reparto. E ovviamente più efficiente anche per gli stessi cittadini.

Ho poi parlato della possibilità di coinvolgere i privati, sfruttando le opportunità legate alla posizione del Marino. A mio parere in questo modo potremmo anche velocizzare molto i tempi per la costruzione di un nuovo ospedale. Si tratta però solo di un’ipotesi ma ovviamente c’è tutto lo spazio per pensare anche a soluzioni di tipo diverso. La base di partenza a mio parere rimane sempre la stessa: qualsiasi tipo di ristrutturazione del Marino non gli garantirebbe quell’efficienza di cui Alghero ha bisogno perché una struttura sanitaria per funzionare non può e non deve espandersi in verticale ma ha necessità di altri spazi. Rischiamo di spendere tantissime risorse e di non riuscire ad ottenere il risultato che vogliamo raggiungere. Per non parlare poi dei tempi per completare le ristrutturazioni. 

E allora si ritorna a quanto ho proposto e ribadito più volte: realizziamo una struttura totalmente nuova, moderna, tecnologicamente avanzata, nella quale possiamo inserire ed integrare tutti i servizi sanitari che possano finalmente offrire livelli di assistenza in linea con quanto giustamente si attendono i cittadini di Alghero. Scelgano il Sindaco e il Consiglio Comunale dove realizzarlo e decidano anche come coinvolgere i privati ma solo per avere un valore aggiunto dal loro intervento. La posizione favorevole del Marino consente di avere un’opportunità in più che altre città non possono avere e credo che si debba semplicemente valutare se sia il caso di sfruttare questo vantaggio. Io credo che la strada da seguire possa essere questa, sia per gli obiettivi di efficienza che possono essere raggiunti che per i tempi di realizzazione e infine anche per quanto riguarda i costi da sostenere. Ho solo un obiettivo il bene di tutti.”