Consiglio unito a Nieddu: terapia intensiva e nuovo ospedale

ALGHERO – “Tutti i consiglieri comunali  di Alghero – ascoltate le parole dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, presente nell’aula virtuale nella seduta di ieri – prendono atto degli impegni assunti dall’assessore regionale in ordine alla realizzazione del nuovo ospedale e soprattutto in merito all’accreditamento della terapia intensiva, rinviato fino all’assunzione degli anestesisti necessari. Nonostante le rassicurazioni permane comunque la preoccupazione in merito alla situazione sanitaria del territorio. In particolare, ribadiscono la forte richiesta di destinare in tempi brevi e certi, e comunque entro il 2021, le risorse umane e professionali necessarie per poter aprire il reparto di terapia intensiva polispecialistica anche dopo l’emergenza covid e chiedono che contemporaneamente venga riattivato il procedimento di accreditamento concluso negativamente lo scorso mese di Aprile. Chiedono altresì che vengano destinati anestesisti in numero sufficiente, anche tramite mobilità e assegnando quota parte degli idonei nel concorso dell’AOU, per mantenere attive, non solo per gli interventi di emergenza, le sale operatorie degli ospedali Civile e Marino, da riattivare anche per la chirurgia programmata, al fine di evitare lunghe liste d’attesa o il ricorso al trasferimento a Sassari o ad Ozieri, o tanto meno al privato a pagamento. Chiedono che venga ufficializzato entro tempi celeri, e comunque entro il 2021, con delibera di giunta, l’ottenimento del DEA di primo livello per il nostro presidio.  Chiedono altresì che entro tempi ragionevoli, non oltre settembre 2021, venga attivata la procedura per la progettazione del nuovo ospedale, previsto dal piano sanitario vigente, reperendo le risorse dai fondi per l’edilizia ospedaliera e/o da quelli previsti nel PNRR nazionale. Ribadiscono l’urgenza del rafforzamento della medicina territoriale, della salute mentale e del Serd, della medicina dello sport e l’individuazione delle figure di direzione del distretto e del presidio, competenti e responsabili. Chiedono la riapertura dell’endoscopia chirurgica.  Riaffermano l’esigenza di una chiara prospettiva per l’ospedale Marino, fissando fin d’ora la stipula della convenzione tra AOU e Regione e, per l’ortopedia, ai fini dell’ottenimento del DEA di 1 livello, la stipula della convenzione tra AOU e ASSL di Sassari. Chiedono di riprendere l’attività operatoria all’Ospedale Marino con almeno due sedute settimanali e chiedono ritorni a regime anche l’attività operatoria della Chirurgia generale, dell’oculistica, della ginecologia e dell’urologia Ribadiscono la volontà di addivenire a brevissimo, entro l’estate 2021, ad un progetto coordinato e condiviso tra Regione e Comune di Alghero sulla sanità del territorio, individuando priorità, risorse, strumenti e missioni per i nostri ospedali per rafforzare i servizi indispensabili per i nostri concittadini dopo un lunghissimo periodo di emergenza sanitaria da Covid 19”.
Consiglieri Comunali di Alghero

Alghero rivendica: Primo livello e nuovo ospedale:

ALGHERO – Primo livello e nuovo ospedale, Alghero rivendica l’avanzamento della sanità: il Sindaco Mario Conoci nel suo intervento in Consiglio Comunale di oggi.

“Una presa di coscienza importante di tutto il Consiglio comunale. Alghero rivendica un avanzamento della Sanità del territorio. Nonostante il grande impegno degli operatori sanitari che con professionalità e abnegazione sopperiscono alle difficoltà, dobbiamo condurre in porto le battaglie ventennali per le quali non facciamo passi indietro”. Il Sindaco Mario Conoci lo ha affermato nel corso del dibattito sulla sanità in Consiglio Comunale, alla presenza dell’Assessore Mario Nieddu, del Dott. Flavio Sensi, Direttore di Area ASSL Sassari, Dott. Gioacchino Greco Direttore Sanitario Ospedale di Alghero. “Primo livello e nuovo ospedale sono le nostre battaglie – ha ribadito – che non sono battaglie di campanile ma battaglie per rafforzare l’intera sanità sarda in un territorio troppo spesso trascurato. Pensiamo che questa stagione politica debba dare le risposte che attendiamo. Per il primo livello debbono essere completate le procedure per l’accreditamento della terapia intensiva e di quanto si rende necessario per il DEA di primo livello. La aspettativa del primo livello è una aspettativa che risale a diversi anni, prevista dalla pianificazione regionale e che penso sia un diritto non solo della città di Alghero, ma dell’intero sistema sanitario sardo, all’interno del quale i presidi di Alghero vogliono svolgere la loro funzione a servizio del territorio, e la tradizione della nostra sanità merita questo”.

“La Terapia Intensiva è una rivendicazione risalente a molto tempo prima. Esistevano i locali, parzialmente le attrezzature. Ma il Covid ha accelerato ogni cosa, compresa la necessita di allestire un reparto essenziale come lo è ora, ma che lo sarà anche in futuro. Passi avanti si, ma è necessario ora dare quel colpo di reni affinché al termine dell’emergenza quel reparto continui, garantendo che si possa conseguire il primo livello. Ma i fari sono puntati anche sul nuovo ospedale: Alghero merita il nuovo ospedale, sappiamo che è nel programma e che ci sono le risorse comunitarie dedicate. Vogliamo che venga confermato”.

Posidonia, dov’è l’impianto? Mulas convochi la commissione

ALGHERO – “La stagione riparte, è auspicata da tutti, ma la nostra città rischia di arrivare impreparata, con la sua punta di diamante spuntata: le spiagge appunto. Nonostante il lavoro iniziato da più di qualche settimana dalla ditta appaltatrice per la pulizia delle spiagge, (a proposito questo è l’ultimo anno), i lavori stentano ad essere conclusi”. Cosi il capogruppo del Partito Democratico Mimmo Pirisi sulla questione della posidonia.

“Si aggiunga la decisione la corte costituzionale, con questa Sentenza che  blocca tutto,  ma anche questa era prevedibile e scontata,  visto l’impianto della legge regionale che faceva acqua da tutte le parti. Ora siamo veramente in alto mare o meglio, immersi nella posidonia, e le soluzioni ancora non si intravedono. Credo sia opportuno che Il Presidente della commissione Ambiente Mulas convochi urgentemente la commissione alla presenza dell’Assessore e dei tecnici comunali per discutere della situazione e per individuare le strategie da portare avanti tutti insieme per risolvere il problema”.

“Corriamo seriamente il rischio di  dare una pessima immagine di Alghero alla cittadinanza e al comparto turistico e ai futuri vacanzieri, senza contare che non si capisce che fine abbia fatto l’impianto di San Marco dato per imminente realizzazione la scorsa primavera con tanto di Conferenze stampa e selfie, e che a oggi, i si intravedono solo accumuli di posidonia in mezzo all’erba, e la sabbia invece dopo un anno di piogge, e già finita sotto terra con buona pace dell’eventuale recupero e riposizionamento.

Posidonia, Tedde con Montis: no sciacallaggio, intervenga Lampis

ALGHERO – “Spegniamo l’interruttore delle polemiche e chiediamo al Parlamento un intervento immediato”. L’ex Sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato dal quadro ordinamentale alcune norme regionali in materia di gestione della Posidonia per contrasto con il Codice dell’Ambiente. “Le sentenze della Corte Costituzionale si possono anche commentare, ma sono inoppugnabili -commenta Tedde-. Occorre prenderne atto e chiedere al Parlamento e alla Regione che aprano una immediata interlocuzione per arrivare ad una soluzione legislativa statale che affronti il problema in modo razionale, tutelando l’ambiente ma evitando di danneggiare la fruibilità turistica di tutti i litorali italiani interessati dagli accumuli di Posidonia.” Secondo Tedde sono inutili gli interventi alla “ve l’avevo detto” di esponenti politici che dimenticano, peraltro, che l’impugnazione della legge regionale era stata decisa dal Governo Conte. E che rischiano di apparire sterili atti di “sciacallaggio politico”. Il problema si deve affrontare alla radice e tutti assieme: maggioranza e opposizione. Ne va della fruibilità turistica dei nostri litorali e dell’immagine complessiva di Alghero.

“Credo occorra tentare di individuare una soluzione tampone e transitoria -evidenzia l’ex sindaco- ma nel frattempo il Parlamento deve intervenire con urgenza colmando la voragine normativa in tema di gestione della Posidonia provocata dalla sentenza. Intervenga l’Assessore Regionale dell’Ambiente e solleciti i Parlamentari affinché propongano in tempi brevissimi una soluzione legislativa armonizzata con gli “Indirizzi regionali per la gestione della fascia costiera” che in Sardegna disciplinano la materia in modo prudente ma lungimirante. I rischi di danni pesanti ad una stagione turistica che muove i primi passi post Covid impongono massima coesione e assoluto senso di responsabilità -chiude Tedde-.”

Nella foto di aprile 2019 l’assessore regionale Lampis e il deputato Deidda Sassao ad Alghero

Corso design e casa dello studente, accordo

ALGHERO – Il rapporto tra Amministrazione e Università di Sassari prende corpo, con il rafforzamento delle relazioni con la città di Alghero e la crescita della collaborazione per una più efficace integrazione con il tessuto sociale ed economico del territorio. L’avvio di azioni concrete della Facoltà di Architettura si traduce con  la creazione del percorso per l’istituzione del Corso di Design ad Alghero, per ampliare l’offerta formativa del Dipartimento; con l’avvio delle azioni comuni per la realizzazione della Casa dello Studente in città, servizio ormai essenziale per rendere sempre più adeguata l’offerta dell’Università ad Alghero.  Gli accordi con il Comune di Alghero, che il Sindaco Mario Conoci e il rettore Gavino Mariotti hanno affrontato, vertono anche sulla programmazione.  Comune  e Università, con il Dumas, Dipartimento delle Scienze Umanistiche, intendono rafforzare le attività di programmazione dell’amministrazione comunale. A questo scopo verrà costituito un gruppo operativo composto da Comune, Fondazione Alghero, Parco di Porto Conte, Università. Il progetto è basato sulla governance a più livelli istituzionali e va nella direzione del rafforzamento dello sviluppo territoriale integrato, anche al fine di affrontare più efficacemente le sfide strategiche che si presenteranno.

“La collaborazione con l’Università e la creazione di una rete di competenze è essenziale per la partecipazione ai programmi comunitari, soprattutto se contiene alti livelli di autorità scientifica che si basa sulle esperienze e capacità progettuale dell’Università di Sassari”, afferma il Sindaco Mario Conoci, che aggiunge: “a breve convocherò il tavolo della programmazione per favorirne al più presto l’operatività, che va nel solco della preparazione alle fasi di rilancio post pandemia alla quali ci dobbiamo far trovare pronti, anche facendo nostri gli importanti suggerimenti che pervengono da parte della nostra coalizione sull’istituzione dell’Ufficio Europa”. Alghero è già coinvolta nella programmazione con l’Università di Sassari anche nel recente progetto di Integrazione Reti Cittadine, progetto presentato in Regione per l’’innovazione e l’estensione dei servizi digitali.

Il programma di intervento consiste in uno studio di fattibilità per la realizzazione della infrastruttura di collegamento in fibra ottica per le sedi dell’Università di Sassari. Nell’ottica del rilancio della Facoltà con la facilitazione all’accesso ai corsi di studi, con il progetto che rafforza anche dal punto di vista tecnologico la Facoltà di Alghero, c’è anche l’accordo per l’avvio di una nuova stagione in tema di servizi agli studenti, accessibilità, inclusività e fruibilità degli spazi. Alghero, questo è l’accordo, lavorerà per mettere a disposizione un nuovo “Student Hub”, un sistema di spazi studio funzionali alle attività degli studenti. Nell’incontro si è parlato anche della gestione delle biblioteche, universitaria e comunale, ospitate al Santa Chiara.  Il prof. Mariotti tornerà presto in città per un incontro allargato con gli amministratori interessati ai settori di collaborazione individuati.

Tegola posidonia, Montis punta la Deiana

ALGHERO – La bocciatura di parte della legge regionale sulla gestione della posidonia (questione sollevata da Forza Italia Alghero) è una brutta tegola per Alghero. Una delle località più colpite dal problema rispetto a tutto il resto d’Italia. Tra i vari commenti c’è stato anche quello della Deputata di 5 Stelle che evidenziava la batosta per la Regione. Ma, di fatto, questa è una batosta per la Riviera del Corallo, suoi cittadini e imprese. A meno che, come detto, non si voglia “alzare le mani” verso la “burocrazia”, cedervi e lasciare intonso tutto il litorale: da San Giovanni a Fertilia una distesa marrone dove poter “comodamente” godersi il mare e il sole. Può essere una soluzione. Nel frattempo, l’assessore Montis ha già criticato l’immobilismo sul tema da parte dei rappresentanti sardi a Roma e anche della stessa Regione. E nello specifico ha redatto una missiva inviata alla Deiana in cui, anche qui, ricorda le responsabilità degli organismi sovraordinati rispetto al Comune.
“Cara Onorevole Deiana,
ho letto con interesse la sua nota in merito alla bocciatura da parte della Corte Costituzionale di parte della Legge Regionale 1/2020 in materia di gestione delle foglie di posidonia spiaggiata.
Una legge che ricalcava in parte quanto previsto dalla cosiddetta “Salvamare”, poi arenatasi, e sulla quale Lei sa che non mi sono  mai espresso in termini entusiastici, trovandola infatti distante dalla  vera risoluzione  del problema. Condivido quanto da lei dichiarato quando dice che le “….decisioni pesano e peseranno significativamente sui territori e sugli interessi dei cittadini». Ma pesano anche le mancate decisioni, o meglio i ritardi, anche del Governo, posto che la Sentenza  ribadisce la competenza dello stesso in materia di tutela dell’ambiente e dell’ ecosistema. E allora, la domanda nasce spontanea. Cosa ha fatto ad oggi il Governo per portare avanti la legge Salvamare, che trattava anche quei temi, per cui Lei, sono certo, si spese direttamente ? Io so ciò  che ha fatto il nostro Comune, in solitudine e con risorse proprie, in un solo anno e mezzo condizionato dalla pandemia. Ha proseguito, in continuità con quanto già fatto, l’opera di smantellamento dei siti storici ( leggasi Punta Negra), ha stipulato un accordo di programma con Provincia e Consorzio Industriale di Sassari per la realizzazione di un impianto in loco a cui è seguita l’approvazione di un progetto, ha lavorato in silenzio per giungere alla realizzazione dell’impianto vero e proprio e per cui i tempi di conclusione son quelli meramente burocratici. Tutto il resto son guerre politiche, masochistiche,  e da cui son sicuro, nutrendo vera stima, Lei saprà allontanarsi per portare risultati che a questo punto ricadono soprattutto sotto la Sua responsabilità, e degli altri rappresentanti sardi,  per l’importante ruolo di connessione che ricopre, tra chi deve fare le scelte e il territorio”.
Nella foto del 17 aprile 2019 alcune turiste sulla posidonia in zona Lido

Solinas al Governo: Sardegna sia zona gialla

CAGLIARI – La Regione ribadisce al Governo la richiesta di passare alla zona gialla già da lunedì, scongiurando così la permanenza nell’attuale fascia di rischio per un’altra settimana, come previsto nell’ultima ordinanza del Ministro della Sanità. Le motivazioni sono contenute in una relazione che l’assessorato regionale della Sanità ha inviato questa mattina al Ministero e che fotografa il progressivo miglioramento del quadro epidemiologico nell’Isola.

“La permanenza della Sardegna in zona arancione risulterebbe paradossale alla luce dei dati registrati nelle ultime settimane. Tutti principali indicatori descrivono una situazione in miglioramento, con un quadro generale compatibile con una fascia di rischio più bassa di quella attuale. Abbiamo già sollevato forti dubbi sull’attuale sistema di classificazione. Le misure restrittive sono indispensabili quando rispondono a precise necessità di contenimento del virus, diversamente il pericolo è quello di vedere applicate limitazioni solo in virtù degli automatismi previsti dalle disposizioni normative”, dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas.

Uno scenario di rischio basso, di tipo 1, emerge nello stesso report provvisorio inviato dall’Istituto Superiore di Sanità alle Regioni e in attesa di validazione da parte della Cabina di regia. Se i dati fossero confermati, il monitoraggio della settimana di riferimento dal 26 aprile al 2 maggio indicherebbe per la Sardegna un indice di contagio RT di 0,74, in ulteriore discesa rispetto allo 0,81 registrato nella settimana precedente. Positivi anche i dati sulla pressione negli ospedali, dove il tasso di occupazione si attesta al 22% sia per le degenze in area medica, sia nelle le terapie intensive, indici al di sotto delle soglie d’allerta previste.

“Alla luce di questi dati – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – riteniamo che la Sardegna presenti i requisiti per la classificazione in un livello di rischio inferiore rispetto a quello attuale. Una decisione in questo senso ristabilirebbe l’appropriatezza delle misure rispetto all’attuale situazione epidemiologica. Il quadro generale è in costante divenire e le vaccinazioni proseguono in maniera massiva. Non intendiamo abbassare la guardia, ma tante attività attendono di poter ripartire e allo stato attuale sarebbero in grado di farlo in sicurezza. Oggi la permanenza in zona arancione non sarebbe in alcun modo giustificata o giustificabile

Posidonia, Montis infuriato: dove sono Governo e Regione?

ALGHERO – Nonostante in apparenza possa sembrare una questione di secondo piano, è da tempo che la posidonia rappresenta una tema centrale per lo sviluppo e ambiente di Alghero. Per alcuni si tratta esclusivamente di un argomento utile per acuire lo scontro elettorale, ma invece è, oggettivamente, una questione dirimente visto che, fino a prova contraria, la Riviera del Corallo e territorio limitrofe vivono anche dalla fruizione del suo litorale, spiagge in primis. Se poi, per alcuni così non è, vista anche la tegola della Corte Costituzionale, si potrebbe pensare di lasciare tutto com’è. Intatto, intonso. Una grande bella distesa, da San Giovanni a Fertilia, calette, Bombarde e Punta Negra comprese, di posidonia marrone.

Sul tema interviene, dopo la nota di Forza Italia (che ha informato sulla bocciatura della Corte), anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Andrea Montis. “Leggo toni esultanti relativamente alla bocciatura della corte costituzionale in danno ad alcuni articoli della Legge Regionale 1/2020 e quindi anche di tutte le linee guida regionali fin ora utilizzate sulle modalità di gestione della posidonia. In base alla sentenza, se non come rifiuto, la posidonia non può uscire dalla spiaggia, neanche se depositata temporaneamente, e dovrebbe quindi rimanere accumulata nella stessa. Spiegatelo ai concessionari, che non possono più posizionare lettini per fare spazio alla posidonia, spiegatelo ai cittadini e alle amministrazioni comunali presenti e passate che si son susseguite nella nostra città che tanti sforzi hanno compiuto per lo smantellamento di quel sito di accumulo indecente creatosi negli anni ( San Giovanni ) dove oggi secondo il legislatore dovremmo continuare ad accumularvi posidonia rinunciando a interi tratti di spiaggia fruibili. In pratica, secondo la sentenza, non potevano esser individuati quali siti di accumulo temporaneo quelli individuati nel 2019 a Cuguttu ( esteso quest’anno da questa amministrazione) nè tutti i restanti. Fortunatamente il Sindaco vi ha messo rimedio con apposite Ordinanze, che ne permettono la permanenza, che sono la materializzazione della solitudine dei sindaci nella risoluzione dei problemi. Anziché esultare ci piacerebbe capire, quali sono i contributi dei rappresentanti regionali al Governo per risolvere la problematica che pare non esistere se non limitatamente ad uno scontro politico lontano dal trovare soluzioni”.

“Nel frattempo l’Amministrazione Comunale si vede costretta, in totale solitudine, a emettere atti che regolarizzino la mala attività legislativa ( a tutti i livelli) da una parte e la totale distanza dalle problematiche reali dall’altra, catalogando già come rifiuto tutta la Posidonia sin ora rimossa nel corso di questa stagione e delle passate stagioni privandosi della possibilità di poterla riposizionare a Novembre nel caso in cui ve ne fosse Bisogno. Una confusione dettata dalla scarso conoscenza delle reali problematiche, a tutti i livelli. La Posidonia ancora presente nelle spiagge e che aspetta di essere rimossa anche per rimettere in moto un economia di vitale importanza per la nostra città, sarà depositata temporaneamente ai margini Nord e Sud dell’area dove insiste il canalone. Ce lo impongono! e così faremo. Quella ancora presente nella spiaggia di Cuguttu, verrà invece accumulata ai margini della stesa spiaggia con la Pineta: ce lo impongono! Rimane poi il problema di Punta Negra, una piccola spiaggia che non ha gli spazi per poter accumulare la posidonia presente e dovrà quindi rimanere sul posto: ce lo impongono! lo spieghino ai fruitori di quella spiaggia e alla struttura alberghiera presente a cui l’anno scorso abbiamo restituito una spiaggia fruibile e decorosa”.

La Regione e il Governo che per troppo tempo si sono infischiate del problema o comunque lo hanno trattato in maniera oltremodo dilettantistica e con fini meramente politici e propagandistici mettano subito un punto alla situazione o mi farò direttamente promotore di clamorose proteste a difesa dell’Amministrazione che rappresento che in Italia, senza paura di esser smentito, è quella maggiormente ferrata sul tema in questione, e che ha saputo trovare nuove strade e forme di tutela e che pretende di essere ascoltata coinvolta e sostenuta economicamente. Bene la richiesta di Forza Italia di discuterne subito localmente in commissione, lo auspico. Ma non basta! la Regione se ne dovrà far carico con urgenza, nel frattempo i lavori proseguono con le modalità sopra esplicitate”.

Posidonia, bocciati stock e lavaggio: tegola su Alghero

ALGHERO – “Si convochi immediatamente Commissione consiliare ambiente per valutare gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale sulla gestione della posidonia ad Alghero.” Il Gruppo Consiliare di Forza Italia con grande tempestività interviene in relazione alla sentenza con la quale ieri la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di importanti passaggi della legge regionale sulla gestione della posidonia.  La sentenza di fatto da ieri impedisce lo spostamento temporaneo degli accumuli di posidonia in aree diverse dall’arenile in cui si trovano anche se situate nello stesso comune. Ma impone anche, tra le altre cose,  che le operazioni di separazione della sabbia dal materiale organico venga fatta sul luogo in cui si trova la posidonia e non nei siti di conferimento.
“C’è il rischio concreto che la pulizia delle spiagge in funzione della loro fruibilità in chiave turistica vada incontro a gravi difficoltà -avverte il Gruppo consiliare di FI-, con gravi danni per l’immagine della nostra costa e per il sistema turistico. Si convochi ad horas la Commissione Ambiente, al fine di verificare le ricadute della sentenza della Corte Costituzionale e di valutare tempestivamente la necessità di intervenire con correttivi sulla campagna di raccolta, trasporto e gestione della posidonia spiaggiata -chiude il Gruppo consiliare di Forza Italia Alghero-.”
Si allega link con Sentenza della Corte costituzionale 5 maggio 2021, n. 86

Sassari, nuovo centro vaccini

SASSARI – L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari apre un nuovo centro vaccinale. A partire dal 6 maggio gli ambulatori per la vaccinazione anti Covid-19 si sposteranno nell’area del centro didattico, situata sul retro del palazzo Clemente al primo sotto piano. Grazie alla collaborazione con l’Ateneo turritano, che ha messo a disposizione i locali, il centro vaccinale potrà disporre di un’ampia sala d’attesa al coperto, di un’ampia sala d’osservazione post vaccino quindi sino a sei punti vaccinali che possono essere implementati a seconda delle necessità.

Con il nuovo centro, l’Aou garantirà un’area di attesa più confortevole. Resta sempre valido l’invito a rispettare gli orari di convocazione per evitare gli assembramenti. Attualmente i medici dell’Aou stanno vaccinando pazienti fragili e soggetti ultra 65enni inviati dal Cup regionale.

L’apertura del nuovo hub vaccini dell’Aou, inoltre, si rende necessaria anche per garantire una migliore assistenza in vista della somministrazione delle seconde dosi che interesserà un alto numero di utenti. A partire dal 14 maggio, infatti, saranno interessati gli operatori del 118, il personale delle forze dell’ordine, il personale dell’Università di Sassari e gli studenti tirocinanti che operano nelle strutture ospedaliere dell’Azienda di viale San Pietro.

L’accesso all’hub sarà consentito a piedi, sempre da viale San Pietro, proprio difronte alla Clinica Medica. Gli utenti, per la loro sicurezza, potranno percorrere il marciapiede sino all’area vaccinazione. Inoltre, l’utenza potrà servirsi dell’area parcheggi dell’Aou, con ingresso da viale San Pietro, o del parcheggio pubblico adiacente, con ingresso da via delle Conce. Al momento, infine, al piano terra della palazzina di Clinica Medica resteranno soltanto l’ambulatorio per la preparazione delle dosi dei vaccini e la struttura amministrativa di registrazione delle vaccinazioni.