Area verde al Carmine, approvato il progetto in Giunta

Alghero, 3 novembre 2025 – Riqualificare e restituire alla città aree di proprietà comunale attraverso la creazione di spazi verdi, luoghi di incontro e servizi di quartiere. È questo l’obiettivo del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE) approvato oggi dalla Giunta guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto, nell’ambito di un percorso più ampio di rigenerazione urbana che coinvolge il quartiere del Carmine. Dopo il progetto di riqualificazione del campo sportivo, destinato a diventare un centro moderno e funzionale capace di soddisfare le esigenze delle società sportive, ma anche di fungere da polo di aggregazione, oggi l’esecutivo ha aggiunto un altro tassello per la riqualificazione del quartiere. Si tratta di un’area verde attrezzata, per la cui realizzazione vengono utilizzati 500 mila euro provenienti dal finanziamento regionale della legge 17/2021 e inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche annualità 2022/2024, con affidamento al progettista Ing. Sergio Murgia, nel 2023.

“Si tratta di un intervento che rientra in una visione più ampia di città – spiega il Sindaco Raimondo Cacciotto – in cui ogni quartiere deve poter contare su spazi di socialità, aree verdi e luoghi sicuri dove incontrarsi. Vogliamo rigenerare il Carmine non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale e comunitario: creare relazioni, promuovere inclusione, dare nuove opportunità di vita e di partecipazione. È questo il modo in cui intendiamo costruire una città più bella, viva e coesa”. Il progetto si attuerà in una zona destinata a verde pubblico con superficie complessiva di 1.580 mq, con impianto ad oliveto risalente agli inizi del 1900, situata nella via Rafel Catardi. In questo spazio prenderanno vita un’area giochi per bambini, con pavimentazioni adatte all’utilizzo, area relax, con una piazzola centrale provvista di sedute e arredata con illuminazione, area sgambamento cani di circa 200 mq adeguatamente delimitata e provvista di attrezzature per dog agility. E inoltre, aree sensoriali e piantumazioni di erbe e arbusti, con la parte alberata esistente sottoposta a manutenzione, in linea con il contesto. E infine,  cestini porta rifiuti a raccolta differenziata (carta, alluminio, plastica, indifferenziato), rastrelliere per biciclette, illuminazione dei percorsi. “Procediamo ora con celerità per le successive fasi dell’iter che porteranno gli uffici e il progettista incaricato alla definizione del progetto esecutivo, per arrivare al bando di gara e all’avvio del cantiere”, afferma l’Assessore alle Opere Pubbliche Francesco Marinaro. “Vogliamo restituire ai cittadini un nuovo spazio pubblico di qualità – aggiunge – capace di migliorare concretamente la vivibilità del quartiere”.

“Piove, Alghero (questa volta) sott’acqua dal Lido fino al Lungomare Dante”

ALGHERO – “Ad ogni prima pioggia autunnale, la Passeggiata Bousquet, via Garibaldi e il Lido si trasformano in una laguna. Ma stavolta si è allagato anche il Lungomare Dante, un fatto inusuale che deve far riflettere”,  così Fratelli d’Italia di Circolo Alghero.

“Via Garibaldi allagata è una scena che ormai si ripete ogni anno, con traffico paralizzato e cittadini esasperati. Quella che fu un’opera importante per la riqualificazione del fronte mare oggi mostra i suoi limiti progettuali. Su questo non servono polemiche: serve un lavoro condiviso tra cittadini, tecnici, amministrazione e politica per individuare soluzioni efficaci.”

“L’allagamento del Lungomare Dante, invece, sembra legato alla mancata programmazione della pulizia delle caditoie, di competenza dell’assessorato all’Ambiente. Chiediamo all’assessore Selva di riferire subito in Commissione. Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione sul tema.”

“Chiediamo all’Amministrazione comunale di aprire subito un tavolo tecnico per definire un piano di manutenzione e adeguamento del sistema di raccolta delle acque meteoriche, con un cronoprogramma chiaro e risorse dedicate per la zona del Lido e di via Garibaldi. Anche i bastioni meritano una pulizia tempestiva delle caditoie, per evitare danni e garantire sicurezza.”

“La tutela dei cittadini, delle attività e dell’immagine di Alghero viene prima di tutto. Fratelli d’Italia – conclude la nota – propone un tavolo tecnico permanente per chiudere una volta per tutte questo appuntamento annuale con i disagi. Lavoriamo responsabilmente per un lungomare e una città finalmente all’altezza del loro nome.”

“Mercati di Alghero in preda al degrado e abbandono, operatori in crisi”

ALGHERO – “Potrebbe scattare provvedimento interdittivo di carattere sanitario e strutturale. Rischi per operatori e cittadini”, cosi Michele Pais (Lega) che presenta un’interrogazione urgente in Consiglio comunale: “che fine hanno fatto i 425.000 euro stanziati dalla Regione nella scorsa legislatura per interventi di manutenzione di somma urgenza”
E aggiunge Marco Lombardi (Lega): “situazione drammatica, serve intervenire subito per salvare struttura, garantendo lavoro agli operatori. Se presenze incompatibile con l’effettuazione situazioni dei lavori, si valuti trasferimento in tensostruttura per salvare attività o, trasferimento su base volontaria, mercato civico della pietraia”

Trasporto pubblico e viabilità fermi al ‘900: Alghero merita risposte immediate

ALGHERO – Finalmente si ritorna a parlare di “Trasporto Pubblico Locale”. Tra le tante (troppe) questioni irrisolte del territorio, questa è una tra le più influenti nella vita di tutti di giorni delle persone. Residenti, in primis, e turisti. Eppure, nonostante le diffuse criticità sia sotto gli occhi di tutti da anni, a parte qualche comunicato e appello, poco o niente, ad oggi, si è fatto.

Parco mezzi vetusto (a parte due veicoli elettrici che fanno comprendere quanto sarebbe diverso e meno impattante per l’ambientale e benessere vederne messi a disposizione molti di più), e insufficiente, orari dei bus non corrispondenti con l’offerta culturale e turistica del territorio, personale da implementare e, soprattutto, fermate con informazioni ancorate al secolo scorso e, come segnalato allo sfinimento, senza pensiline. In questo caso, come scritto diverse volte da Algheronews, siamo nel campo del “mistero” visto che in più occasioni, pure l’attuale amministrazione, aveva assicurato che si sarebbero posizionate entro poche settimane…sono passati mesi e niente è accaduto. Misteri, appunto.

Nel frattempo si parla di Atp al posto di Arst. Ma, come sanno i bene informati, il passaggio non è per niente agile e realizzabile nel breve periodo. Dunque, anche in questo caso, stiamo parlando di un futuro piuttosto lontano rientrante nel campo degli annunci. Mentre, algheresi e villeggianti, hanno necessità, come per altri servizi lacunosi, di risposte  immediate. Non per altro, anche perchè, giustamente, in questa diffusa e nuova ventata di spinta verso un’indefessa e giusta esigenza di pagare i tributi, la domanda nasce spontanea: a fronte dei balzelli che devono essere onorati, quali sono i servizi che in maniera così efficiente garantisce il “pubblico”?  Restando in materia di viabilità, paiono non troppi: strade dissestate e con segnaletica lacunosa o inesistente, come detto, il Tpl ancora fermo al ‘900, parcheggi insufficienti e non certamente con dinamiche di utilizzo moderne e smart, necessità di interventi sulle arterie principali scarsamente illuminati e poco scorrevoli, piste ciclabili e pedonali e anche maggiori postazioni taxi. Un esempio su tutti (anche se l’elenco sarebbe lunghissimo)? La sottospecie di “rotonda” tra Fertilia e collegamenti (altamente trafficati) per Aeroporto, Bombarde, Lazzaretto, Parco di Porto Conte, borgate e tanto altro. Oltre ad essere pericolosa, è pure circondata da asfalti in condizioni pessime.

Certo, qualcuno potrebbe dire: se per fare due chilometri di “bretella” e un paio di rotatorie occorrono decenni, con lavori che procedono “a lumaca” o peggio fermi, meglio non fare niente. Ma, così, non funziona, perchè, come detto, i cittadini e pure i turisti devono pagare le tasse e le puntuali multe e dunque si attendono che, almeno un minimo di risposte e servizi arrivino. E da paese moderno e civilizzato.

Bene riparlare di Trasporto Pubblico Locale, ma non basta. Le impellenze sono tante e devono trovare, da tempo, soluzioni che non possono fare i conti con il passare dei lustri e delle congiunzioni astrali favorevoli, come ad esempio una buona considerazione da parte della Città Metropolitana affinchè Alghero possa avere dei servizi al passo coi tempi. Non domani, oggi.

Lega: “Un riconoscimento pubblico per Monsignor Corrias”

ALGHERO – “Monsignor Mario Corrias è stato una figura straordinaria, capace di unire fede, cultura e amore per il prossimo. È giunto il momento che Alghero gli renda il tributo che merita”. Con queste parole Salvatore Carta, militante della Lega di Alghero, rilancia l’appello per un riconoscimento pubblico al sacerdote che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento umano e spirituale per la città.
Carta sottolinea come Monsignor Corrias, nato a Borore nel 1920 e consacrato sacerdote nel 1940, abbia portato ad Alghero – dal 1970 – un sorriso e una dedizione che hanno lasciato un segno profondo nella comunità. “Non è stato solo un uomo di chiesa – prosegue Carta – ma anche un educatore e un promotore di cultura. Ha fondato nel 1992 l’Università della Terza Età, di cui fu direttore, e ha insegnato al liceo Manno, trasmettendo ai giovani il valore della conoscenza e del rispetto reciproco.”
Proprio per rendere onore a questa figura di fede e di impegno civile, il consigliere comunale Michele Pais (Lega) ha depositato un ordine del giorno in Consiglio comunale che propone l’intitolazione di una via, una piazza o uno spazio pubblico a Monsignor Mario Corrias.

“È sorprendente – osserva Carta – che una città così ricca di storia e di tradizioni non abbia ancora dedicato un luogo a un uomo che ha fatto tanto per la nostra comunità. Monsignor Corrias è stato un esempio di bontà, cultura e servizio al prossimo. Onorare la sua memoria significa riaffermare i valori civili e morali che devono guidare la nostra società.”
L’esponente della Lega conclude con un appello condiviso: “Diamo voce alla riconoscenza di un’intera città. L’intitolazione di uno spazio pubblico a Monsignor Corrias non è solo un atto simbolico, ma un gesto di amore e gratitudine verso chi ha saputo donarsi con umiltà e generosità. I tempi sono maturi per procedere col doveroso riconoscimento a queste illustre figura della comunità cittadina, perché la memoria è la radice della nostra identità.”

Altra maglia nera per la Sardegna: record nazionale per il gioco d’azzardo

CAGLIARI – La Sardegna è ai primi posti in Italia per spesa pro capite nel gioco on-line, con 1.663 euro per abitante, a fronte di una media nazionale di circa 1.350 euro. Allo stesso tempo, è tra le regioni con il maggior numero di famiglie composte da una sola persona: il 36% del totale, che supera il 40% nella fascia d’età oltre i 75 anni. È il quadro emerso nel corso della riunione del Consiglio generale di Anteas Sardegna, svoltasi oggi. “Sono numeri che parlano di un disagio silenzioso, di una solitudine crescente e di un tessuto sociale che va ricucito con urgenza. Dietro questi dati – ha detto Pier Luigi Ledda, segretario generale della CISL Sardegna, intervenendo ai lavori – ci sono persone, anziani soli, giovani disorientati, famiglie in difficoltà. La risposta non può essere solo assistenziale, ma deve essere comunitaria: ricostruire relazioni, prossimità, fiducia. È questo il ruolo del Terzo Settore e della rete Anteas, una vera e propria infrastruttura sociale dell’Isola.” 

Il presidente nazionale dell’associazione, Giuseppe Di Biase, presente ai lavori, ha richiamato il progetto “Mind the Gap”, promosso da Anteas nazionale e dedicato al tema del gioco on-line e delle nuove forme di dipendenza e isolamento sociale. Mind the Gap – ha ricordato Di Biase – ci invita a colmare i vuoti sociali, a riempire gli spazi di solitudine con relazioni autentiche, solidarietà e prossimità. È un impegno che riguarda tutti noi, soprattutto in una regione come la Sardegna, dove i fenomeni di fragilità e solitudine si intrecciano con le nuove povertà digitali”. Tra le esperienze positive è stato citato anche il Premio di Poesia e Prosa “Bonfanti” in lingua sarda, promosso da Anteas, FNP e IAL CISL, che valorizza le scuole e la cultura locale.

“Un’iniziativa che unisce memoria e futuro – ha aggiunto Ledda – perché anche la cultura è solidarietà: rafforza le radici, crea legami e avvicina le generazioni.” Il segretario generale ha poi richiamato le iniziative nazionali e regionali in corso, dalla Maratona per la Pace, che il 10 novembre farà tappa al Nuraghe Losa, alla raccolta di solidarietà della CISL per la Croce Rossa, fino al percorso ‘Agenda Sardegna’, che mira a sostenere un percorso di ripartenza economico e sociale della Sardegna e a rafforzare la presenza della CISL nei luoghi di lavoro e nei territori.“Il compito del sindacato – ha concluso Ledda – è colmare i vuoti e tessere legami.Il nostro modello di partecipazione parte dalle persone, dal lavoro, dalle comunità locali. Non si combattono il disagio sociale, la solitudine o la dipendenza dal gioco se non rimettendo al centro la relazione umana, la solidarietà e la responsabilità collettiva”.

“Cimitero, Cacciotto immobile: struttura ancora in degrado e abbandono”

ALGHERO – E’ veramente imbarazzante che il nostro cimitero si presenti in questo modo a dir poco sciatto anche in questi giorni in cui i familiari vi si recano per onorare i loro defunti per la ricorrenza dei Santi e dei Morti”, questo, il commento dei consiglieri Tedde, Caria , Ansini, Bardino e Peru di Forza Italia sulle condizioni del cimitero. “Basta passeggiare lungo i viali del cimitero per rendersi conto dello stato d’abbandono in cui versa: camminamenti disconnessi, pericolanti, intere sezioni coperte da una posticcia impalcatura da cantiere edile, blocchi di loculi interdetti al passaggio che impediscono ai cittadini di rendere omaggio ai propri cari, pericolo di crollo di alcune caditoie per la raccolta delle acque piovane, pozzetti di controllo delle condotte idriche rotti con grave rischio di caduta dei pedoni”.

“E’ una situazione simile a quella trovata quando nel 2019 si insediava l’Amministrazione di centro destra allorquando l’intera struttura, in completo stato d’abbandono, era priva di acqua a causa della scarsa manutenzione delle condotte idriche, mancavano nuovi lotti e sezioni ed alcune di quelle di nuova realizzazione erano perfino privi di camminamenti”.

“Durante il precedente mandato furino eseguiti i primi interventi manutentivi volti ad eliminare le perdite d’acqua, si realizzavano nuove linee, nuovi camminamenti, si acquistavano le scale per accedere ai piani più alti, si posizionavano nuove panchine per permettere ai cittadini di sostare più comodamente al cimitero durante le loro visite e, fatto importante, venivano realizzate nuove sezioni per accogliere i nostri defunti. Queste circostanze sono innegabili poiché negli uffici comunali son presenti gli atti a comunali a disposizioni di chiunque voglia verificare”, osservano i consiglieri di Forza Italia.

“Dall’inizio del mandato ad oggi, la Giunta Cacciotto in linea con il proprio proverbiale immobilismo e con un’azione amministrativa condita di sola propaganda ha prodotto, di recente, un documento di progettazione per l’esecuzione dei lavori di manutenzione. E’ assolutamente inaccettabile che, a distanza di quasi due anni, l’Assessorato alle Manutenzioni non riesca neppure a sostituire una vaschetta per la raccolta dell’acqua danneggiata”.

“E’ oltremodo inutile -secondo i consiglieri azzurri- che il cimitero in questo periodo venga abbellito con fiori perché questo servizio andrebbe eseguito tutto l’anno e non è sufficiente a risolvere i problemi manutentivi. Il detto “ stucco e pittura fa bella figura”, forse il più appropriato per questa Giunta Cacciotto, non fa più presa sui cittadini algheresi che vedono ben oltre l’apparenza. E’ arrivata l’ora che l’amministrazione Cacciotto capisca che i nostri defunti meritano rispetto. E che altrettanto rispetto meritano i loro cari”, concludono i consiglieri Tedde, Caria, Bardino Ansini e Peru.

Asl Sassari, a Ploaghe nasce l’Hospice San Giovanni Battista

PLOAGHE – La Asl di Sassari apre L’Hospice “San Giovanni Battista”: la struttura
realizzata a Ploaghe ospiterà i primi pazienti dal 17 novembre 2025.
La Asl n. 1, potenzia così la propria rete assistenziale territoriale con l’attivazione di un Hospice
residenziale che si integra alla rete delle cure palliative oncologiche domiciliari del Nord ovest
Sardegna.
All’Hospice, secondo il parere del Medico di Medicina generale o dei Medici ospedalieri, potranno
accedere i pazienti che si trovano in quella fase della malattia non più suscettibile di guarigione, e per
i quali non risultano adeguate le altre forme di assistenza (come i pazienti in fase avanzata e
avanzatissima di malattia, con una presumibile aspettativa di vita inferiore a sei mesi, e per i quali non
vi fossero le condizioni per garantire l’assistenza a domicilio). Sono 8 i posti letto che andranno ad
offrire un complesso integrato di prestazioni sanitarie assistenziali ed alberghiere, fornite in maniera
continuativa per 24 ore al giorno, per 7 giorni alla settimana da personale della Asl di Sassari.
Si pone l’obiettivo di mantenere accettabile la qualità della vita, alleviare il dolore dell’assistito ed il
senso di impotenza dei familiari.
Con l’attivazione dell’Hospice la Asl intende ridurre il numero di ricoveri e di giornate di ricovero in
strutture di degenza per acuti; inoltre punta a completare l’offerta assistenziale delle cure domiciliari
integrate nel territorio, e migliorare la qualità dei percorsi di continuità assistenziale.
La struttura
All’interno del compendio dell’Ex Fondazione San Giovanni Battista, la Asl di Sassari, con un
finanziamento Regionale di un milione di euro, ha ristrutturato una palazzina di circa 1.200 metri
quadri, destinandola all’Hospice.
L’edificio, su due piani, ospita al piano terra l’area dell’accoglienza, delle attività sanitarie
(ambulatori, sala riunione, sala per i colloqui, spogliatoi, palestra); al primo piano sono presenti sei
stanze singole e una doppia, per un totale di 8 posti letto, tutte dotate di bagno in camera e poltrona,
oltre all’area relax e soggiorno, con annessa cucina attrezzata che verrà a messa a disposizione dei
pazienti e dei lori parenti, e agli spazi dedicati alla guardiania e alla preparazione dei farmaci.

Cimitero di Alghero, caos personale: sciopero in vista

ALGHERO – “I dipendenti della Barbara b senza stipendio dal 15 del mese: a rischio sciopero al cimitero
comunale di Alghero Situazione difficile per i dipendenti della Barbara b, i lavoratori impegnati quotidianamente al cimitero comunale di Alghero. Dal 15 del mese corrente , infatti, non hanno ancora ricevuto la retribuzione dovuta, nonostante continuino a garantire la presenza e i servizi essenziali
all’interno del cimitero.
La mancata corresponsione dello stipendio ogni mese sta creando malcontento e
preoccupazione tra gli operatori, molti dei quali contano su quel compenso per far fronte alle
spese quotidiane. “Lavorano con impegno e rispetto, ma da giorni aspettano una risposta
concreta. Non chiedono altro che ciò che spetta”, spiega il Segretario Territoriale Fiadel Stefano
Delrio.
La cooperativa Barbara b, che da tempo gestisce il cimitero del Comune di Alghero, non ha
ancora fornito una comunicazione ufficiale sulle cause del ritardo. Anche dal Comune, al
momento, non sarebbero giunte rassicurazioni precise sui tempi di pagamento.
Di fronte al perdurare di questa situazione, i lavoratori e Sindacato stanno valutando la
possibilità di proclamare una giornata di sciopero, che si svolgerebbe nel pieno rispetto delle
normative e delle procedure previste dalle autorità competenti.
L’auspicio è che la questione possa essere risolta in tempi rapidi, nel rispetto dei lavoratori e
della continuità dei servizi cimiteriali, fondamentali per la cittadinanza.
Un richiamo, dunque, al dialogo e alla trasparenza tra le parti, affinché non si ripetano simili
episodi che ledono la dignità di chi, ogni giorno, svolge con dedizione un lavoro spesso invisibile
ma indispensabile”.

Stefano Delrio, Fiadel

Sistema viario arcaico, troppi incidenti e odissea Circonvallazione: cercasi strade moderne e sicure

ALGHERO – Tra le tante priorità di chi governa i processi, dalla politica alle rappresentanze di categoria, non può che esserci la vita delle persone. Non solo in termini di qualità e dunque di servizi (tutt’ora troppo assenti), ma proprio di sicurezza e salute. A parte il sistema sanitario che, come emerge ogni giorno è sempre in emergenza, ci sono molti altri aspetti a partire dal sistema viario.

La Sardegna, come emerso dai dati diffusi in questi giorni, ha il record di incidenti stradali. Un triste e preoccupante primato che dovrebbe allarmare tutti, in particolare i governanti che dovrebbero porre questo come primo punto, insieme a trasporti (da e per l’Isola) e Sanità, altro che feste e festicciole.

Del resto i dati parlano chiaro: in Sardegna ci sono stati, nel 2024, 3583. 192 più dell’anno precedente con una crescita del 5,7%. Aumentano anche i decessi: da 110 a 113. L’anno europeo della sicurezza stradale, il 2019, ha visto l’Isola andare in totale controtendenza con un valore che il più alto d’Italia: in sei anni ci sono stati 42 decessi in più.

Certo, su questi dati pesano velocità, distrazione, guide in stati alterati, ma è evidente a tutti, da tempo, che le strade sono spesso delle trappole: segnaletica lacunosa o assente, illuminazione inesistente, pochi guard-rail così come è raro trovare strade con carreggiate divise e più sicure. Senza considerare le carreggiate con pavimentazione sconnesse e insicure.

Basti pensare alla viabilità del territorio algherese che ogni anno registra una sequela disarmante di incidenti e , nonostante questo, siamo fermi ad collegamenti che praticamente sono identici a quelli di oltre mezzo secolo fa. Questo a fronte dell’aumento straordinario di traffico con mezzi molto più impattanti e mastodontici, in particolare quelli legati al mondo del lavoro.

Senza considerare i picchi di traffico durante i mesi caldi. Che vedono arterie, ad esempio come il collegamento dal Calich fino a Porto Conte, essere le medesime di inizio ‘900.  Oppure la “Due Mari”, arteria pericolosissima così come i vari collegamenti con l’aeroporto o, dall’altra parte, gli innesti tra agro e strada di Bosa, dove, anche qui, nonostante l’estate siano presi d’assalto da residenti e turisti, gli asfalti e la segnaletica sono risibili, per non dire peggio. Salvo poi, spesso, ritrovarsi tutti registrare ancora un incidente o, peggio, ennesima croce. Nel frattempo, come nell’opera di Godot, Alghero e gli algheresi attendono da oltre 30 anni la così detta “Circonvallazione”, opera che, almeno nella parte comunale, pare non vedrà ancora la fine. Una vera e propria odissea simbolo della stagnazione e dell’immobilismo del territorio.