Alghero, odissea opere pubbliche: “Piazza Pino Piras, cantiere deturpa il Centro Storico”

ALGHERO -“Oggi la Piazza Pino Piras, che era diventata uno degli spazi pubblici più prestigiosi e suggestivi della nostra città, è circondata da una recinzione di cantiere di plastica rossa, ormai obsoleta, che parte da Largo San Francesco e custodisce i detriti e i materiali di risulta del cantiere”, e ancora “tale recinzione, e l’attuale contenuto della Piazza Pino Piras, deturpano gravemente Largo San Francesco e provocano le proteste dei cittadini e dei turisti”. Cosi l’interrogazione del gruppo consiliare di Forza Italia di Alghero riguardo il pessimo impatto del cantiere in pieno centro storico.

“Una situazione che sta provocando notevoli disagi agli operatori commerciali, sia nella Piazza stessa che lungo la vicina Via Sassari, comportando una significativa riduzione dei flussi turistici e dei passanti, con gravi conseguenze economiche che incidono in modo pesante sull’economia cittadina”, per questo occorre mettere in campo in tempi rapidi un intervento riparatore coordinato da parte dell’Amministrazione e dell’impresa aggiudicataria dei lavori, che possa rappresentare non solo una risposta concreta ai bisogni della cittadinanza e delle attività locali, ma anche un segnale di attenzione verso il decoro urbano e l’accoglienza dei visitatori che sceglieranno Alghero nei prossimi mesi”.

Nello specifico, per i consiglieri Tedde, Ansini, Bardino, Peru e Caria, occorre ridurre le dimensioni della recinzione attualmente istallata, compatibilmente con le esigenze di sicurezza del cantiere, arretrandola in modo da non pregiudicare eccessivamente l’utilizzo del Largo San Francesco” e “installare pannelli decorativi che migliorino l’estetica dell’area e il decoro del prestigioso Largo San Francesco, poggiando sulla rete di recinzione immagini rappresentanti il “rendering” della Ex Caserma e della Piazza una volta ultimati i lavori o, in alternativa, elementi artistici e culturali legati alla città di Alghero”.

“Siccità nella Nurra, dramma per l’agricoltura: ora gli indennizzi”

ALGHERO – “Ieri, a Guardia Grande si è svolta l’ennesima riunione organizzata dal Consorzio di Bonifica della Nurra per comunicare agli agricoltori che acqua per irrigare non c’è. Presente alla riunione il Vice Presidente del Centro Studi Agricoli Stefano Ruggiu, mancava il Presidente del CSA Tore Piana, impegnato a Sassari in rappresentanza, alla festa della Polizia di Stato, nella riunione si è preso atto che nessuna proposta sia giunta dalla Regione e il Consorzio di Bonifica, appare sempre più lasciato solo nelle sue decisioni di decidere come distribuire la poca acqua irrigua agli agricoltori. Acqua che la stessa politica regionale ha sottratto al comparto agricolo per destinarla a usi civile. Ora a decidere chi privilegiare e chi sacrificare spetterà al direttivo del Consorzio di Bonifica con a capo il Presidente Gavino Zirattu”, cosi il Centro Studi Agricoli.

“Sarà una guerra fra agricoltori e consorzio, afferma Stefano Ruggiu, se non si adottano decisioni concrete. Come Associazione Agricola Centro Studi Agricoli, noi abbiamo da sempre avanzato le nostre proposte, come quella di bloccare per due mesi i lavori su una delle due condotte che portano l’acqua dal Coghinas, liberando così i 4 milioni di metri cubi acqua presenti nel bacino del Cuga. Continua Ruggiu. Ma in assenza di decisioni, come Centro studi Agricoli chiediamo che l’Assessore regionale all’agricoltura disponga urgentemente indennizzi incentrati sul mancato reddito delle aziende agricole, da elargire entro poco tempo. Non si pensi, continua Ruggiu di utilizzare la formula degli indennizzi in de minimis, che tra istruttorie e altra burocrazia, verrebbero pagati fra anni e con la spada delle regolarità contributiva INPS, conclude Stefano Ruggiu a nome del Centro studi Agricoli”

8 milioni per arginare lo spopolamento nel Sud

ROMA – Contrastare spopolamento e isolamento dei territori del Sud, attraverso interventi che contribuiscano a rallentare il processo di abbandono, a tracciare percorsi alternativi di sviluppo dando senso al “riabitare il Sud”, coinvolgendo attivamente le comunità locali ponendo le basi per la loro rivitalizzazione. Con questi obiettivi, la Fondazione Con il Sud lancia il nuovo bando “Riabitare il Sud”, che si rivolge a piccoli comuni e organizzazioni di Terzo Settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia e mette a disposizione 8 milioni di euro per sostenere almeno 4 territori in cui avviare interventi di sviluppo locale. Ogni progetto dovrà fare riferimento ad un’area di almeno tre comuni tra loro confinanti, in cui risiede una popolazione non superiore a 20.000 abitanti e in cui sia attivo un SAI (sistema accoglienza e integrazione).

Dal 2001 al 2023, il Mezzogiorno ha perduto già 730 mila residenti. Guardando alle stime dello scenario “medio”, dunque non quello peggiore, nel 2080 il Sud avrà perso 8 milioni di abitanti contro i 5,2 milioni del Centro-Nord, concentrati soprattutto nelle classi di età più giovani.

“Contrastare i processi di spopolamento delle regioni meridionali e favorire percorsi di rigenerazione demografica e sociale delle comunità è l’obiettivo strategico che la Fondazione Con il Sud ha deciso di perseguire nel prossimo triennio”, ha dichiarato Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione Con il Sud. “Non possiamo rimanere impassibili di fronte alla deriva demografica, nè possiamo accettarla come un destino già segnato senza rimboccarci le maniche. Crediamo invece che, attraverso la collaborazione con attori pubblici e privati e con le comunità, si possano mettere in campo strategie, prototipi di intervento e approcci trasversali capaci di cambiare le cose”.

Il bando si articola in due distinte fasi: la prima è finalizzata alla candidatura e alla selezione dei territori di intervento, mentre la seconda alla definizione dei progetti da realizzare.

Nel corso della prima fase i territori possono candidarsi formulando una “manifestazione di interesse”, specificando le informazioni sul “gruppo promotore” della candidatura, sulla strategia pluriennale di rivitalizzazione del territorio e sulle azioni progettuali che, nel breve e medio termine, si intende avviare per dare seguito alla strategia.

La presentazione della manifestazione di interesse è curata da un Ente di terzo settore con sede legale nel territorio candidato.

Le proposte dovranno essere inviate esclusivamente on line, entro il 16 luglio 2025 attraverso il portale Chàiros, raggiungibile dal sito della Fondazione.

Al termine della prima fase di valutazione delle manifestazioni di interesse saranno individuati i territori ammessi alla successiva fase di progettazione esecutiva dei progetti, che sarà coordinata da un “gruppo di coordinamento territoriale” composto dai referenti degli enti che hanno presentato la manifestazione di interesse e dai collaboratori della Fondazione con il Sud, compresi i consulenti esperti.

Gli interventi che la Fondazione sosterrà dovranno garantire il raggiungimento di risultati misurabili di rigenerazione demografica attraverso le quattro dimensioni del nascere, restare, tornare, accogliere. Più in generale, dovranno sviluppare una strategia rigenerativa integrata volta al miglioramento dei servizi (educativi, socio-sanitari, di mobilità) e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale territoriale, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di persone in condizioni di vulnerabilità, abbracciando diverse sfere e ambiti di intervento, come: la valorizzazione di beni comuni (es. scuole non utilizzate, spazi urbani, immobili storici, ecc.); di risorse ambientali (es. creazione di comunità energetiche sociali; recupero e utilizzo di terreni abbandonati, di parchi naturali, ecc); l’attivazione di servizi per la mobilità sostenibile; il miglioramento e l’innovazione dei servizi socioassistenziali; lo sviluppo di attività di imprenditoria sociale per favorire il reinserimento sociale e lavorativo di persone in difficoltà; il supporto alle comunità educanti; azioni per la digitalizzazione; servizi per il turismo sostenibile; azioni per favorire il «southworking».

Cacciotto, Pirisi e Piras a Vinitaly

ALGHERO – Al Vinitaly Il Sindaco Raimondo Cacciotto insieme all’assessora Ornella Piras Piras e al presidente del Consiglio Beniamino Pirisi per presentare l’Alguer Wine Week, l’appuntamento per gli amanti dei vini, della gastronomia, delle musica e della cultura e sostenere il grande lavoro degli organizzatori nella pianificazione di questa seconda edizione prevista dal 3 al 6 luglio.

“Alghero – ha detto il Sindaco nel corso della conferenza stampa di presentazione – vanta una notevole presenza di cantine e, nella produzione vitivinicola, esprime un’ampia vivacità e creatività, aspetti che rappresentano una grande opportunità per il nostro territorio, per creare curiosità e avvicinare le persone al mondo del vino. Ogni bottiglia racconta una storia unica di tradizione, innovazione, dedizione e passione per la viticoltura, sempre alla ricerca della qualità. Sono sicuro che questa seconda edizione dell’Alguer Wine Week sarà un successo e che l’evento potrà diventare negli anni un riferimento importante per celebrare le eccellenze enologiche della Sardegna e, in abbinata con l’evento gallurese Benvenuto Vermentino, una leva di promozione del nord Sardegna. A nome di tutta l’amministrazione Comunale esprimo massima soddisfazione nell’ospitare ad Alghero un evento così prestigioso”.

“Prigionieri della tangenziale”, nuovo appello del comitato: progetto da modificare | video

ALGHERO – Questioni cruciali per il territorio che avrebbero meritato più attenzione. E’ oggettivo quando si tratta di argomenti che stravolgono, anche in meglio, la vita dei cittadini, è necessario attuare dei percorsi realmente condivisi e partecipativi al fine di oliare tutte le criticità e incongruità che possono esserci e raggiungere l’obiettivo di fare crescere in maniera armonica la propria terra.

Treno a idrogeno, campo boe e circonvallazione – tangenziale, paiono, visto quanto sta emergendo in queste settimane, siano temi accomunati da tale vulnus che si riferisce in una mancata adeguata comunicazione alla popolazione e in particolare agli stakeholder di quanto si sarebbe realizzato. Ovviamente, il primo e nodale “filtro”, deve essere svolto dalla politica, ma, anche in questo caso, paiono esserci state alcune, troppe, “distrazioni”.

Tant’è. E dunque si arriva ad un opera, attesa da oltre 30 anni, qual è la “bretella” che collega l’area sud col nord di Alghero. Se il tratto comunale, ovvero la circonvallazione, non dovrebbe comportare troppi problemi, anche se paiono essere da realizzare alcune modifiche alla viabilità cittadina per immettere al meglio le varie rotonde, la porzione statale, ovvero in capo all’Anas, sta facendo emergere alcuni problemi connessi con urbanizzazioni già esistenti da svariati anni (il Carmine) e nuovi insediamenti abitativi (cosi detto Carmine 2, costruzioni Rinaldi).

Un progetto, quello della tangenziale, collegato alla “4 Corsie” che, nel tratto da Olmedo verso il centro catalano, sta procedendo celermente. Ciò significa che, intervenire sul tracciato, modificando le criticità che hanno fatto nascere anche un comitato, non sarà facile. Ma, giustamente, i residenti, resi a conoscenza della situazione, molto in ritardo, quasi fuori tempo massimo, non si arrendono e, come detto, hanno creato un organismo che abbiamo sentito nella sua rappresentanza di uno residenti del Carmine 2, Donato Capuano, presidente del comitato.

ECCO LE PAROLE DEL COMITATO PER LE MODIFICHE ALLA TANGENZIALE TRA CARMINE E ALGHERO NORD

Alghero ha perso 2mila residenti in 10 anni, declino da invertire: urgono forti politiche socio-economiche

ALGHERO – Mentre i dati demografici, natalità e dunque benessere (non parliamo dei redditi fermi da 30 anni e da paese povero), a breve vedremo i festeggiamenti per i dati riempimento degli hotel (gli stessi da 30 anni), case vacanze e b&b (crescita senza controllo), ma nessuno si preoccupa e dice qualcosa per fare in modo che tutta questa mole di turisti lasci economie strutturate e non solo, loro malgrado, problemi o quasi.

Salvo poi riempirsi la bocca di overtourism per nascondere assenza di servizi e politiche utili a creare lavoro e benessere per gli indigeni. Eventi, servizi, trasporti, etc, dovrebbero produrre ricadute dirette e strutturare e non esigue e occasionali. Basta pensare ad alcune cose: Palatenda, nuovi parcheggi, hotel, trasporti pubblici locali degni di questo nome e, soprattutto, gli strumenti pianificatori, ancora inesistenti. Condizione, che tra l’altro, come sanno anche i meno preparati, rendere il terreno fertile per situazioni non adeguate con uno sviluppo armonico e concorrenziale. Asset che dovrebbero essere già presenti da anni e invece siamo ancora alle parole, quando basterebbero queste due scontate situazioni per garantire un maggiori ricadute.

Questo, non per una critica sui generis, ma, dati alla mano, cosa confermata anche dalle parole del sindaco Cacciotto durante il recente congresso di Forza Italia, perchè c’è un declino demografico e dunque socio-economico che, sempre secondo studi Istat, vedrebbe perdere il 20& della popolazione nei prossimi 20 anni. Un drammatico e preoccupante trend che emerge dagli ultimi dati demografici che vedono Alghero regredire a 42.011 residenti (a cui vanno sottratte le unità di residenti con seconde case) a fronte del massimo raggiunto nel 2014 quando arrivò a 44.082 e con dei numeri che, fino alla prima decade degli anni 200 che erano sempre in costante crescita. Altro che i “chiacchierati” 48/50 mila residenti, la verità è molto diversa ed è ancora più deprimenti se si pensa che, invece, Olbia, nello stesso periodo, è cresciuta quasi del doppio della popolazione algherese arrivando a quasi 64mila abitanti, Olbia.

Riapre l’ufficio postale di Santa Maria La Palma

SASSARI – Riapre oggi, venerdì 4 aprile, nella nuova sede di via Sila l’ufficio postale di Santa Maria La Palma. Alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede, svoltasi questa mattina, erano presenti il Direttore provinciale di Poste Italiane Marcello Lepuri e il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto.

“L’apertura odierna della sede di Santa Maria La Palma nei nuovi locali di via Sila – commenta il direttore della filiale provinciale di Poste Italiane di Sassari Marcello Lepuri – conferma l’attenzione di Poste Italiane nei confronti delle esigenze della comunità della frazione algherese e più in generale si inserisce nell’ottica degli obbiettivi che qualificano il progetto Polis ovvero il mantenimento dei presidi aziendali e lo sviluppo dell’offerta nelle aree interne e nei comuni con meno di 15mila abitanti. Nel particolare di Santa Maria La Palma, siamo consapevoli di quanto questo nostro presidio sia importante per i cittadini e sin da subito abbiamo lavorato in stretta collaborazione e sinergia con l’Amministrazione Comunale di Alghero al fine di fornire ai residenti un nuovo ufficio postale, più moderno e in linea con i nuovi standard aziendali.”

Il nuovo ufficio postale di Santa Maria La Palma offre ai cittadini la possibilità di utilizzare i servizi con maggiore confort e sicurezza ed è dotata di due sportelli polifunzionali che garantiscono tutte le operazioni finanziarie e postali oltre a una sala al pubblico più ampia e accogliente, senza barriere architettoniche. La realizzazione degli interventi è avvenuta seguendo i nuovi standard “Polis – Casa dei servizi digitali”, con particolare attenzione al miglioramento del comfort ambientale, al risparmio energetico, alla facilitazione dell’accesso ai servizi per tutti i segmenti di clientela e all’aumento del livello di sicurezza.

In provincia di Sassari il progetto coinvolge 87 uffici postali di altrettanti comuni. A due anni dall’inizio del progetto, sono già 52 i cantieri completati mentre in 2 sedi gli interventi sono attualmente in corso di realizzazione. Per quanto attiene ai servizi della Pubblica Amministrazione, in 87 uffici postali della provincia si possono richiedere 3 certificati INPS (cedolino della pensione, certificazione unica e modello “OBIS M”), in 86 sedi i certificati anagrafici resi disponibili da ANPR e in 85 uffici è possibile effettuare la richiesta di prima emissione e di rinnovo del passaporto elettronico.

“La riapertura dell’ufficio postale di Santa Maria La Palma – commenta il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto – rappresenta un importante passo per migliorare i servizi essenziali alla cittadinanza e ridurre le distanze tra agro e centro città. È fondamentale garantire ai cittadini la presenza di uffici pubblici in borgata e rafforzare così il senso di comunità.”
La nuova sede, che si aggiunge all’offerta di servizi di Poste Italiane in provincia di Sassari dove è capillarmente presente con 122 altre sedi, sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle 13.45 e il sabato fino alle 12.45.

Colle del Balaguer, “Bene decoro e pulizia, ma occorre rilanciare l’area con asse pubblico-privato”

ALGHERO – “Grazie all’impegno profuso dagli operai dei progetti Lavoras, sapientemente guidati dai tecnici dell’Ufficio Ambiente, in questi giorni stanno riprendendo colore gli spazi di Piazza Balaguer e del Mirador Giuni Russo”, cosi Pietro Sartore, consigliere comunale del Partito Democratico.

“Si stanno, infatti, ultimando i lavori di sistemazione degli spazi verdi e quelli di tinteggiatura, che stanno restituendo l’immagine e il decoro che merita a uno spazio da troppo tempo in abbandono. Ora l’obbiettivo non può che essere quello di mantenerlo in ordine e soprattutto ridargli nuova vita.
Il Colle del Balaguer, infatti, è uno di quei luoghi della nostra città che possiedono un enorme potenziale, ma che non sono mai stati completamente valorizzati come meriterebbero”

“La sua completa valorizzazione non potrà che passare da una riqualificazione del locale della piazza, che risulta abbandonato da anni e che dovrà essere inserito in un progetto complessivo di rilancio dell’intero colle con una gestione in parternariato pubblico-privato che possa da un lato consentire al privato di fare degli utili e dall’altro al pubblico di vedere finalmente valorizzato l’intero spazio”.

L’Autismo va in Meta, il rugby per l’inclusione: presentazione all’Aeroporto

ALGHERO – Questa mattina, presso la Sala Executive dell’Aeroporto di Alghero, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento “L’Autismo va in Meta”, giunto alla sua quarta edizione. L’iniziativa, promossa dall’associazione Il mio amico speciale, si terrà il prossimo 12 aprile 2025, dalle ore 10:00 alle 16:00, presso il campo da Rugby di Maria Pia ad Alghero.

Promossa dall’associazione Il Mio Amico Speciale, l’iniziativa nasce nel 2019 da un’idea di Paco Ogert e Doriana Caria, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale attraverso lo sport, offrendo a bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico – e più in generale con sensibilità speciali – un ambiente accogliente, aperto e senza barriere.

La giornata prevede il coinvolgimento di numerose associazioni sportive, realtà del terzo settore e rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, che guideranno attività strutturate pensate per favorire il primo approccio al mondo dello sport, alla scoperta delle diverse discipline. L’evento è aperto a tutti: bambini, famiglie e chiunque desideri vivere un’esperienza di condivisione e inclusione, all’insegna del gioco, della partecipazione e del rispetto reciproco.

“L’Autismo va in Meta” si inserisce all’interno del più ampio impegno di SOGEAAL (Aeroporto di Alghero) e GEASAR (Aeroporto di Olbia) sul fronte della sostenibilità sociale, ambito in cui entrambe le società sono da anni attive nella promozione e nel supporto di iniziative che valorizzano l’inclusione, la consapevolezza e l’accessibilità. Per SOGEAAL e GEASAR, accogliere ogni individuo significa contribuire concretamente alla costruzione di una società più equa, rispettosa della diversità e attenta ai bisogni di tutti.

“Sangue raccolto ad Alghero va all’ospedale di Ozieri, fermare questo disagio”

ALGHERO – “Negli ultimi giorni, alcuni donatori e pazienti hanno segnalato una problematica rilevante riguardo alla destinazione del sangue raccolto dalle associazioni locali. È emerso che, nonostante la raccolta avvenga nel territorio di Alghero, il sangue venga erroneamente indirizzato alla struttura ospedaliera di Ozieri, come riportato sulle carte intestate degli esami.

Come Presidente della Commissione Consiliare alla Sanità, ho ritenuto doveroso approfondire la questione. A seguito di un’indagine, è stato confermato che il sangue raccolto ad Alghero da parte di un’associazione con il supporto dell’azienda Sanitaria e il personale medico dell’ospedale di Ozieri viene effettivamente inviato alla struttura di Ozieri, anziché restare nel centro trasfusionale di Alghero, il quale è un punto di riferimento fondamentale per il nostro territorio.

Il servizio trasfusionale dell’Ospedale Civile di Alghero rappresenta un pilastro per la salute della comunità locale. Con un’equipe di cinque medici, il centro garantisce non solo la raccolta e la gestione del sangue, ma anche altri servizi specialistici essenziali come gli ambulatori di talassamatologia, ematologia e terapia anticoagulante (Tao). Inoltre, Alghero ospita un numero significativo di pazienti talassemici, il cui trattamento dipende fortemente dalle risorse ematiche disponibili.

L’invio del sangue raccolto a Ozieri, bypassando il centro trasfusionale di Alghero, crea una situazione di disservizio che potrebbe compromettere la disponibilità di risorse per i pazienti locali. Questo comportamento non solo sembra inefficiente, ma potrebbe anche rappresentare un danno per l’efficienza e la sostenibilità del sistema sanitario algherese.

Ci auguriamo che tali pratiche non comportino un aggravio economico per il sistema sanitario e che vengano rispettati gli accordi esistenti, con la piena collaborazione tra il personale medico e infermieristico di Alghero e Ozieri. Inoltre, ci risulta che per il servizio di raccolta del sangue effettuato da personale di Ozieri, potrebbero esserci prestazioni aggiuntive che non sono giustificate dalla necessità.

Chiediamo, pertanto, un immediato intervento da parte delle autorità competenti affinché venga ristabilito il corretto flusso delle unità di sangue attraverso il centro trasfusionale di Alghero, evitando ulteriori disagi per i pazienti e garantendo il corretto utilizzo delle risorse sanitarie locali”.

Presidente della Commissione Consiliare alla Sanità
Comune di Alghero, Christian Mulas (Psd’Az)