ATTUALITÀ
“Medici cubani non risolvono crisi della sanità”
CAGLIARI – “L’arrivo di medici cubani negli ospedali italiani rappresenta una soluzione tampone che non affronta i veri nodi della crisi della sanità pubblica. Dopo la Calabria – dove alcuni professionisti assunti si sono resi irreperibili non rientrando dalle ferie, mentre altri sono passati al privato o hanno scelto di andare all’estero – anche Molise e Sardegna hanno deciso di ricorrere a questa strada, che appare più come un intervento d’emergenza che come una risposta strutturale ai bisogni del Servizio Sanitario Nazionale. Ancora una volta – dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale UGL Salute – si sceglie la scorciatoia più rapida, piuttosto che valorizzare e trattenere i nostri professionisti sanitari, formati e altamente qualificati.”
“Non è accettabile – prosegue Giuliano – che in un Paese come l’Italia non si investa seriamente sul personale interno, preferendo ricorrere a soluzioni estemporanee. Servono contratti stabili, retribuzioni adeguate, migliori condizioni di lavoro e incentivi concreti, così da fermare la fuga all’estero e verso il privato di medici e infermieri italiani.”
“Al tempo stesso – aggiunge – riteniamo fondamentale che si giunga a un accordo Stato–Regioni che disciplini con chiarezza i requisiti del personale sanitario proveniente dall’estero. È una misura necessaria per garantire la qualità delle cure, la sicurezza dei pazienti e la salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza, che rappresentano il cuore della sanità pubblica.”
“L’UGL Salute – conclude Giuliano – ribadisce con forza la necessità di una strategia nazionale di assunzioni e valorizzazione del nostro capitale umano. Importare medici dall’estero non è la soluzione: occorre dare dignità, tutele e prospettive ai nostri professionisti, senza i quali non è possibile garantire un vero futuro al SSN.”
“Centro Storico mangiatoia, regole certe o complici dell’abusivismo”
ALGHERO – Domenica 17 agosto, in piazza Sventramento, si è svolta un’assemblea pubblica convocata dal Collettivo Dignitat e dal Collettivo Alghero Antifascista. Un momento di confronto aperto e partecipato, conclusosi con un pic-nic urbano: un gesto tanto semplice quanto radicale, che ha simbolicamente restituito uno spazio pubblico alla collettività. «L’atmosfera era rivelatrice: trovarsi in piazza era come sedersi nella sala di un ristorante — quello del padrone della piazza. Un padrone talmente sicuro della propria impunità da tentare di zittire, con arroganza e intimidazione, chi prende la parola pubblicamente per denunciare una situazione illegittima. È esattamente quanto accaduto durante l’intervento di una cittadina che, con chiarezza, segnalava l’assenza di autorizzazioni per alcuni tavolini sistemati su suolo pubblico, in particolare quelli affacciati su via Carlo Alberto. A quel punto, un collaboratore dell’azienda che gestisce quella che ormai viene comunemente chiamata la “mangiatoia della piazza” è intervenuto più volte, con atteggiamento aggressivo e ostile, tentando di interrompere e intimidire» si legge nella nota a firma delle associazioni.
E ancora: «Un comportamento grave e inaccettabile, che mostra quanto alcuni interessi privati si sentano ormai legittimati ad agire al di sopra delle regole, protetti da una rete di silenzi e complicità istituzionale. E non è un caso isolato. Parliamo dello stesso soggetto che, con la medesima arroganza, ha occupato il Forte della Maddalenetta, un bene storico pubblico “sequestrato” dalla economia malata che domina la nostra città. Anche in quel caso, l’impunità è stata garantita da una connivenza amministrativa evidente: il gioco delle tre carte, spostiamo da Piazza Civica e occupiamo forte della Maddalenetta. Questa impunità reiterata, di cui gode un singolo operatore economico, rappresenta uno schiaffo alla città e ai suoi abitanti. È il segno di un potere privato che si espande grazie alla debolezza — o alla complicità — delle istituzioni locali».
«Ma la piazza, domenica 17 agosto, non ha ceduto. L’assemblea ha reagito con fermezza e compostezza, e ha proseguito il confronto in un clima di solidarietà, determinazione e resistenza.
Esprimiamo piena solidarietà alla cittadina interrotta, e denunciamo pubblicamente l’arroganza di chi si comporta come se la piazza fosse proprietà privata. Ci chiediamo, inoltre, come sia possibile che nell’Albo Pretorio del Comune di Alghero non risultino pubblicate le autorizzazioni per molti dei tavolini che invadono quotidianamente lo spazio pubblico. Se queste autorizzazioni esistono, ne pretendiamo la pubblicazione immediata. In caso contrario, ci troviamo davanti a un’Amministrazione che non solo calpesta ogni principio di trasparenza, ma si rende complice dell’abusivismo e dell’espropriazione privatistica dello spazio pubblico. All’amministrazione comunale che distribuisce fioriere e che si affanna ogni giorno a vendere propaganda sui social chiediamo: dov’è finita la sua tanto sbandierata attenzione per la comunità? Mostri la stessa solerzia con cui si fotografa nei cantieri e pubblichi i permessi. Dimostri che quei tavolini non sono abusivi. In caso contrario, lo diciamo chiaramente: torneremo in piazza, e non da soli, per chiederne l’immediata rimozione.
Perché Alghero è di tutte e tutti, non proprietà di pochi. E chi pensa di fare affari sulla pelle della città, dovrà fare i conti con una cittadinanza che non ha intenzione di restare in silenzio»
conclude la nota.
“Riapertura Punto Nascita, ci hanno mentito spudoratamente”
ALGHERO – “Siamo ancora qui a sottolineare per l’ennesima volta i gravi disagi della sanità
cittadina. Non si può aspettare oltre, il recente episodio in cui una donna alla 33° settimana di
gravidanza che si è recata d’urgenza al reparto di Ostetricia dell’ospedale di Alghero per partorire
in condizioni di emergenza, attesta per l’ennesima volta le gravi criticità presenti nel nostro
sistema sanitario territoriale. Nonostante l’accordo stato regione con delibera del 2024 non è
ancora operativo lo STEN (Servizio di Trasporto in Emergenza Neonatale), ci chiediamo perché? Lo
STEN garantisce il trasferimento sicuro ed efficiente dei neonati in situazioni critiche, dal centro
inviante al TIN HUB (Terapia Intensiva Neonatale) di riferimento, con un’équipe altamente
specializzata. Ci hanno privato del Punto Nascita, mentendo spudoratamente sulla riapertura
annunciata per i primi mesi del 2024!!! Ricordiamo, che nell’ultima campagna elettorale, sia quella
regionale che quella comunale, i candidati hanno dichiarato l’impegno prioritario verso la sanità,
impegno che veniva garantito anche con l’importo di tre miliardi di euro disponibili per la sanità
sarda. Dove sono finite tali somme? Ci soffermiamo anche su un’altra criticità, quella relativa alle
prenotazioni al CUP per visite ed esami specialistici, (citiamo solo un esempio): per una visita
chirurgo vascolare con urgenza di 10 gg. non è possibile prenotarla in tutta la Sardegna, solo dai
privati. E ancora, il servizio di pediatria è attivo solo h12, significa che, se un bambino sta male
dopo le venti, deve andare a Sassari. Ci conforta sapere che l’oculistica, la chirurgia ortopedica e il
day surgery siano positivamente attive. Un plauso va a tutto il personale sanitario, infermieristico,
ecc. che lavora in maniera indefessa, nonostante le difficoltà che affrontano tutti i giorni.
Ricordiamo ai vertici ASL, corresponsabili nel renderci la sanità meno accessibile, che circa 10.000
famiglie sarde hanno deciso (lor malgrado) di non curarsi. Pertanto, chiediamo agli amministratori
locali di usare toni più forti e decisi per far sì che la sanità pubblica rimanga un diritto per tutti”.
Comitato fiocchi azzurri fiocchi rosa
Comitato uniti contro la chiusura dell’ospedale Marino
Comitato spontaneo a difesa della salute
Comitato nuovo ospedale
Treno a idrogeno, “La sinistra prende in giro i cittadini, a breve partiranno gli espropri”
“Marino, pazienti senza parcheggi”, denuncia dei sindacati
ALGHERO – Ancora problemi con viabilità, traffico, parcheggi e servizi ad Alghero. La raccolta firme, avviata nei primi giorni di agosto 2025, ha raccolto in appena una settimana oltre 1000 adesioni, evidenziando la significativa sensibilità della comunità locale rispetto a questa problematica. Le firme sono state trasmesse ufficialmente alla Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, all’Assessore regionale alla Sanità, Bartolazzi, al Commissario Straordinario dell’AOU Sassari, Dott. Palermo, al Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto e ai consiglieri comunali.
“Questa iniziativa rappresenta una importante battaglia di civiltà e di rispetto verso i pazienti oncologici – ha dichiarato Campus Antonio Oscar – garantire un accesso agevole alle cure è un diritto fondamentale, e il potenziamento delle aree di parcheggio dedicate è un passo necessario per tutelare la dignità di chi affronta quotidianamente una malattia complessa”. La UIL FPL, tramite il suo referente sanitario Campus Mariangela, sottolinea l’urgenza di un intervento concreto e invita le istituzioni competenti a fornire un riscontro tempestivo.
UIL FPL Sassari conferma “il proprio impegno nel tutelare i diritti dei pazienti e dei lavoratori della sanità, ponendo al centro dell’attenzione pubblica temi di fondamentale importanza sociale e sanitaria. La richiesta di aree di sosta riservate per i pazienti oncologici non è solo una necessità pratica, ma un segno di rispetto e umanità verso chi vive situazioni di fragilità. UIL FPL Sassari continuerà a monitorare la situazione, impegnandosi affinché questa importante richiesta di giustizia e rispetto non rimanga inascoltata”.
Bici e monopattini, vandali e disordine ad Alghero
ALGHERO – Sono trascorsi pochi giorni dalla presentazione dei servizi di mobilità tramite monopattini e bici elettriche. Eppure, come già avvenuto in passato, ma ancora di più oggi, giungono numerose segnalazioni da parte dei cittadini riguardo azioni vandaliche e anche un generale disordine nella fruizione dell’uso dei monopattini. Al netto dell’aumento dei controlli, forse c’è da rivedere qualcosa rispetto a questi servizi.
A parte le “gaffes” di averli posizionati in luoghi destinati ai posti per disabili e transito dei pedoni, ma, come detto, si fotografa un utilizzo piuttosto caotico che crea più disagi che vantaggi. Esperimenti che anche nel recente passato non hanno dato degli oggettivi e importanti positività al trasporto pubblico locale sempre piuttosto sottodimensionato e non certamente adeguato ai livelli di una località turistica moderna. Basti pensare al solito problema degli autobus, con scarse informazioni, e alla necessità di implementare il servizio taxi e navette anche nel litorale, agro e zone meno baricentriche, ma pur sempre molto frequentate, almeno l’estate.
Nella foto una bicicletta gettata sotto i bastioni ad Alghero
Inaugurato il Parco Caragol
ALGHERO – “Inaugurazione del nuovo parco urbano Caragol, presenti il Sindaco Raimondo Cacciotto il presidente del consiglio comunale Mimmo Pirisi, il vicesindaco Marinaro e gli assessori Daga, Selva, Sanna, numerosi consiglieri comunali, il comitato di quartiere e la Presidente Michela Pensè, il presidente della soc. House Luca Nurra, la direttrice Sarah Ceccotti, gli ex sindaci Mario Bruno e Mario Conoci”.
“Quello che oggi consegniamo alla comunità è uno spazio verde rinnovato, accessibile e vivo, pensato per rispondere alle esigenze delle persone, coniugando sostenibilità ambientale e qualità nel vivere li spazi pubblici” ha detto il Sindaco Raimondo Cacciotto ricordando l’iter che ha portato all’attesa apertura del polmone verde nel quartiere Caragol.
L’idea nata nei primi mesi del 2018 ha preso forma nel luglio dello stesso anno quando – nell’ambito del bando regionale LavoRAS – Programma integrato plurifondo per il lavoro, e in particolare della Misura “Cantieri di nuova attuazione” (L.R. n. 1/2018, art. 2) – l’amministrazione ha ideato e promosso una proposta che unisse intervento operativo, valorizzazione ambientale e occupazione. L’obiettivo era ambizioso: trasformare un’area storicamente sottoutilizzata in un parco urbano strutturato e multifunzionale, capace di generare valore per l’intero quartiere.
“Oggi il Parco, dopo i lavori svolti ottimamente e con grande professionalità dalla Alghero In House in sinergia con l’Ufficio Manutenzioni, è un nuovo spazio pubblico multifunzionale, un luogo pensato per tutte le età, dove il verde non è solo elemento decorativo, ma strumento
di benessere, inclusione, educazione e sostenibilità”.
“Ma il progetto non finisce qui – ha aggiunto il primo cittadino nel ringraziare i due sindaci che lo hanno preceduto, Mario Bruno e Mario Conoci – questa amministrazione ha stanziato 366 mila euro destinati per realizzare il campo polivalente di quartiere e aumentare la dotazione di giochi”. Lavori che verranno avviati a breve dal Settore Opere Pubbliche e Servizio Manutenzioni senza peraltro interferire con l’utilizzo e la fruizione dell’area. Il parco verrà intitolato a Marta Corbia, la piccola abitante del quartiere scomparsa nel 2022. Lo ha confermato il presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Toponomastica Mimmo Pirisi. “Abbiamo accolto con favore questa proposta, e l’intenzione della amministrazione – ha assicurato- è di procedere in tal senso”.
Capo Caccia, al via il servizio navetta da “ La Stalla”
ALGHERO – Nuovo servizio navetta per raggiungere Capo Caccia con parcheggio gratuito a Mugoni fronte ingresso “La Stalla” per evitare i forti disagi dei visitatori che devono raggiungere gli ingressi della Grotta di Nettuno e della Grotta Verde, recentemente aperta al pubblico. Da domani, mercoledì 30 luglio, con inizio alle 09:00, sarà avviato il nuovo servizio.
Importante iniziativa dell’Amministrazione Comunale per evitare le forti congestioni del traffico per Capo Caccia.
Come noto l’area di Capo Caccia nel periodo estivo è soggetta ad una forte congestione veicolare, a causa dell’incremento dei flussi turistici richiamati dalla Grotta di Nettuno e dalla recente apertura al pubblico della Grotta Verde. La congestione veicolare è acuita anche dalla circolazione di mezzi pesanti, quali autobus e pullman turistici e comporta rilevanti criticità legate alla mobilità veicolare, con conseguenti forti rischi per l’ambiente e per la sicurezza stradale, oltre che per l’incolumità delle persone. Queste criticità provocano conseguenti difficoltà di accesso agli ingressi delle due grotte a causa della mancanza di parcheggi disponibili, che induce i visitatori a sostare con i propri mezzi in zone non autorizzate (in particolare lungo la careggiata della strada provinciale) impedendo al traffico veicolare di defluire.
Al fine di eliminare questi disagi per la stagione 2025, non essendo stato possibile ultimare l’area di sosta programmata in prossimità di Casa Gioiosa a Tramariglio (intervento del Parco di Porto Conte), con specifica ordinanza dirigenziale il Comune di Alghero, in stretto raccordo con la Città Metropolina di Sassari, con Fondazione Alghero e con il Parco di Porto Conte, ha istituito un’area di sosta provvisoria e temporanea in località Mugoni, fronte ingresso “La Stalla”, lungo la SP 55, dalla quale area di sosta partirà, ogni ora, un servizio navetta per raggiungere Capo Caccia e le due grotte.
“Si tratta di una soluzione significativa per migliorare il servizio, decongestionate il traffico veicolare e incentivare a prediligere alternative di mobilità sostenibile per raggiungere i siti turistici di Capo Caccia, mete ambite da un numero sempre crescente di visitatori ” commenta il Sindaco Raimondo Cacciotto.
Il nuovo parcheggio ed il servizio navetta saranno attivati a partire da mercoledì 30 luglio ore 9.00 con inaugurazione presso la stessa area di sosta fronte ingresso “La Stalla”, alla presenza del Sindaco Raimondo Cacciotto e dei rappresentanti della Giunta comunale
Per il buon funzionamento dell’iniziativa è importante diffondere una corretta informazione a tutti i potenziali fruitori delle grotte che non sarà più consentita la sosta nella carreggiata lungo l’ultimo tratto della strada provinciale che porta a Capo Caccia. Ai visitatori delle grotte è vivamente consigliato di sostare con i loro mezzi presso il parcheggio della “Stalla” a Mugoni e raggiungere comodamente l’ingresso delle grotte con il servizio navetta.
Nessuna interruzione della strada è prevista e nessun divieto di transito sarà attivato. Sarà quindi consentito, come già avviene oggi, il transito normale dei veicoli fino alla sommità del promontorio, ma sarà tassativamente vietata la sosta lungo la carreggiata. I veicoli ed anche i pullman turistici potranno accedere alla sommità per operazioni di carico e scarico dei visitatori, ma non potranno sostare.
Sarà cura dei gestori delle grotte informare correttamente i visitatori delle grotte consigliando il nuovo servizio: la navetta che collega “La Stalla” (SP55) al Piazzale di Capo Caccia, dovrà diventare il modo più comodo, sicuro e raccomandato per raggiungere le stesse grotte evitando di incorrere nelle infrazioni della sosta non consentita lungo la carreggiata.
Riepilogo di come funziona il nuovo servizio: parcheggio gratuito per auto, moto, caravan e altri mezzi pesanti presso “La Stalla” a Mugoni; servizio navetta con partenze ogni ora al costo di 5 € A/R (bambini fino a 3 anni gratis); partenza prima navetta alle ore 8:00 – partenza ultima navetta da Capo Caccia alle ore 20.00; biglietto acquistabile a bordo, senza prenotazione; fermate intermedie navetta: Baia di Conte, Le Prigionette/Villa Romana, Casa Gioiosa/Tramariglio, Cala La Dragunara, Belvedere Foradada.
Terreni Punta Giglio e Capo Caccia, siglato l’atto notarile
ALGHERO – Un ulteriore passo avanti per la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale. Ieri mattina, infatti, è stato firmato l’atto di acquisizione al patrimonio pubblico dei circa 200 ettari di terreni a Capo Caccia e Punta Giglio, un’area di straordinario valore ambientale, già riconosciuta a livello europeo per la sua rilevanza ecologica. Il Comune di Alghero acquista così questi terreni da Borgosesia S.p.A. – società quotata all’Euronext Milan, che opera nel campo degli investimenti in asset alternativi – per un importo complessivo di 400.000 euro, con il cofinanziamento di 200.000 euro da parte del Parco di Porto Conte e altri 200.000 euro provenienti dai fondi di bilancio del Comune.
Questa acquisizione rappresenta un momento fondamentale nell’ambito del progetto “Intervento integrato di conservazione durevole della fascia costiera”, che, finanziato dalla Regione Sardegna nell’ambito del Programma PR FESR Sardegna 2021-2027, permette la realizzazione di un piano di conservazione che avrà impatti significativi sulla protezione della biodiversità e la conservazione delle aree naturali.
“Oggi abbiamo compiuto un passo decisivo verso un obiettivo che l’Amministrazione ha perseguito fin dal suo insediamento”, commenta il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto. “Restituire un patrimonio di tale valore alla proprietà pubblica è un atto di responsabilità, che segna l’inizio di una serie di azioni concrete per tutelare e valorizzare uno dei luoghi più iconici del nostro territorio. Grazie a questo intervento, rafforziamo la sinergia con il Parco di Porto Conte e apriamo a nuove opportunità di sviluppo e tutela, con prospettive di crescita per la nostra comunità. Attraverso la salvaguardia di queste aree non solo preserviamo l’ambiente, ma apriamo a nuove esperienze di turismo sostenibile, capace di attrarre visitatori in cerca di momenti autentici, nel rispetto della natura. Ci sarà inoltre grande spazio per attività educative e di sensibilizzazione, con il coinvolgimento delle scuole e dei cittadini, così che tutte e tutti possano conoscere da vicino questi luoghi e diventare protagonisti attivi della protezione del nostro patrimonio naturalistico”.
Il Presidente del Parco di Porto Conte, Emiliano Orrù, ha espresso grande soddisfazione per l’importante acquisizione. “Siamo molto lieti di aver concluso questo processo, che ci consente di rafforzare la protezione di un’area di estremo pregio all’interno del nostro Parco. Voglio ringraziare la Regione Sardegna e il Comune di Alghero per il grande impegno dimostrato. Questo passo ci permetterà di realizzare tre linee di intervento fondamentali. La prima riguarda la messa in sicurezza dell’area pinetata e boscata di Punta Giglio, con l’obiettivo di preservare la vegetazione e ampliare il bosco di querce. La seconda linea si concentra sul Piano di controllo e gestione delle specie di ungulati selvatici e domestici inselvatichiti, un intervento necessario per mantenere l’equilibrio ecologico. Infine, la terza linea, prevede il Piano di eradicazione del ratto nero, una specie invasiva che minaccia la biodiversità locale.”
“Con questa acquisizione, il Comune di Alghero e il Parco di Porto Conte dimostrano concretamente il loro impegno per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale, contribuendo a garantire un futuro sostenibile per l’intera comunità e per le generazioni future – spiega l’Assessore al Demanio Enrico Daga. “Duecento ettari di terreni di valore inestimabile con elementi identitari della nostra comunità di cui Alghero si riappropria per l’uso pubblico: è un risultato straordinario. Nonostante i vincoli esistenti tutelassero già le aree, finalmente questa importantissima porzione immobiliare potrà entrare a far parte del patrimonio del Comune, così da permetterci di migliorare lo stato di conservazione e di valorizzarlo al meglio”.
Davide Schiffer, Amministratore Delegato di Borgosesia, ha commentato: “Dopo molti anni in cui abbiamo avanzato, senza esiti, delle proposte che guardavano alla tutela delle esigenze pubbliche e private, siamo molto soddisfatti che oggi, un patrimonio paesaggistico e ambientale così importante per la Sardegna e riconosciuto a livello internazionale, rientri nella piena disponibilità di tutti. Siamo certi che la soluzione trovata andrà a beneficio della comunità locale, che potrà giovare delle bellezze di quest’area, in grado di richiamare visitatori da tutto il mondo, tutelando flora e fauna autoctone”.