“Punto Nascite di Alghero, l’Asl di Sassari rifiuta il confronto”

ALGHERO – “Da giorni cerchiamo di ottenere un confronto, ma assistiamo a un continuo gioco di rinvii e silenzi ingiustificati. Abbiamo seguito tutte le procedure istituzionali: contattato l’URP, inviato una richiesta formale via mail, seguito le indicazioni dell’ufficio stampa e sollecitato una risposta nei tempi ragionevoli previsti dalla legge. Ad oggi, nessuna risposta concreta.

Nel frattempo, la nostra petizione per la riapertura del reparto nascite ha superato le 2.000 firme, segno evidente che i cittadini vogliono risposte e non accettano più questo silenzio.
Link alla petizione: https://chng.it/mWSKvwPKH5

Ci chiediamo: è questa la trasparenza che i cittadini devono aspettarsi da chi gestisce la sanità pubblica?

Il reparto nascite è un servizio essenziale per la comunità, e il silenzio dell’ASL è un atto grave nei confronti dei cittadini. Non è accettabile che chi ricopre ruoli di responsabilità eviti il confronto, sperando che il problema venga dimenticato.

Il messaggio al direttore sanitario Flavio Sensi deve essere chiaro: o collabora con trasparenza e rispetto nei confronti della comunità, oppure verrà travolto dalla battaglia che sta per scatenarsi come conseguenze delle sue scelte. I cittadini non sono più disposti ad accettare risposte evasive o rinvii infiniti.

Se questo atteggiamento continuerà, valuteremo azioni legali per omissione di atti d’ufficio e chiederemo l’intervento della Regione. Nel frattempo, chiediamo ai media di dare voce a questa vicenda: i cittadini di Alghero hanno diritto a risposte, non a silenzi. Rimaniamo in attesa di una presa di posizione chiara da parte dell’ASL”.

Davide Sedona

Nurra a secco, l’assessore regionale Satta “bacchetta” il Consorzio della Bonifica

ALGHERO – Coldiretti e soprattutto Consorzio del Nord Sardegna, col presidente Zirattu, avevano chiesto più denari e un intervento della Regione. Ad essi, in particolare alla guida della Bonifica, tra l’altro importante esponente del Pd sassarese, arriva la replica, piuttosto piccata, dell’assessore regionale all’agricoltura Gianfranco Satta.

“Stiamo ancora aspettando che il Consorzio presenti un piano dettagliato rispetto all’orientamento produttivo, così come è stato fatto ai consorzi di altri territori che si trovano in situazioni d’emergenza” e ancora il delegato della Giunta Todde “come la Sardegna centrale, l’Ogliastra e il Sud Sardegna, perché è necessario fare un distinguo tra le colture pluriennali, che necessitano di acqua e vanno a tutti i costi salvate, e le colture stagionali, ad esempio quelle ortive: in questo caso l’obiettivo è fornire i ristori con fondi straordinari. Abbiamo chiesto ufficialmente questo piano al presidente del Consorzio della Nurra, attendiamo che arrivi e poi saremo pronti a fare la nostra parte. Ricordo anche che il Consorzio della Nurra ha a disposizione fondi per 115 milioni di euro per le manutenzioni e il monitoraggio con i contatori: sono risorse che vanno spese, sono interventi che vanno messi in atto

“Gli invasi Coghinas 1 e 2 per 4 mesi saranno fuori uso per effettuare una serie di interventi strutturali non rimandabili legati al Pnrr, ma speriamo di concludere prima del previsto. Abbiamo risolto la questione legata all’utilizzo acqua depurata del comune di Sassari: si tratta di10-12 milioni di metri cubi autorizzati da Abbanoa che possono essere messi in rete. E stiamo valutano anche la possibilità di utilizzare quel poco che c’è a disposizione a Surigheddu. È evidente che ci troviamo di fronte a una situazione fatta di interventi mai fatti, di perdite che superavano il 50% e di monitoraggi di contatori che portavano a conti forfetari. Oggi bisogna cambiare passo e impostazione”.

Abbanoa, a Porta Terra il nuovo presidente Sardu

ALGHERO – ll Sindaco Raimondo Cacciotto ha incontrato oggi a Porta Terra Giuseppe Sardu, neo Presidente del Consiglio di Amministrazione di Abbanoa Spa, per un dialogo sulla situazione in città relativamente al servizio e sulle criticità sulle quali riporre attenzione. Insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Marinaro, il Sindaco ha affrontato i temi dei lavori in corso per l’efficientamento della rete, della riduzione delle perdite, della pianificazione degli interventi in corso che dovranno interessare Alghero per tutto il 2025. L’Amministrazione sta inoltre occupandosi della situazione in cui versano diversi condomini che si trovano in situazioni di morosità e sui quali gravano ingiunzioni.

Azioni ritenute necessarie per garantire che la morosità non diventi un costo che grava sulle bollette di chi paga regolarmente il servizio. Raimondo Cacciotto ha chiesto l’avvio di un dialogo tra amministratori di condominio e Abbanoa con la mediazione del Comune di Alghero per trovare soluzioni che possano consentire di superare le criticità nell’ambito di quanto possa essere attuabile dal gestore del servizio idrico. Da parte del Presidente Sardu c’è stata massima apertura ad un tavolo di confronto che nei prossimi giorni verrà formalizzato per mettere insieme le parti per ogni verifica del caso.

Villa Maria Pia, grande valore storico, estetico e logistico: splendido “welcome” di Alghero

ALGHERO – Non si placano, e anzi perdurano lasciandoci presagire diverse puntate, le zuffe con oggetto le cose che si sarebbero potute fare, ma non sono state fatte e quelle che si dovrebbero fare, ma sarebbe meglio farle diversamente e viceversa. Dinamiche, tra l’altro, connesse ad una classe politica che, in ruoli diversi, è nell’amministrazione algherese (tra opposizione e maggioranza) da anni. Una litania, spesso, ma non sempre, utile a “macinare acqua” e poco più.

Nuovo pomo della discordia Villa Maria Pia. Luogo storico e di grande valore, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche geografico: la sua posizione all’ingresso nord di Alghero è, del resto, una sorta di porta e dunque rappresenta una prima accoglienza per chi giunge (la stragrande maggioranza di persone) dall’aeroporto, porto di Porto Torres e dalla 4 corsie e Due Mari. Una sorta di varco e via d’accesso obbligata che, potrebbe diventare, il principale “welcome” della Riviera del Corallo.

Tutto questo incastonato in un posto unico che dovrebbe fungere anche da collante con l’area sportiva di Maria Pia (e magari a breve pure parco e area ricettiva oltre che eventi) e perfino con il litorale pinetato e non solo che sorge a poche centinaia di metri. E cosa meglio della massima assise cittadina può rappresentare questo “benvenuto”? Certamente non solo lavori consigliari, ovviamente in attesa della fine dei lavori di Palazzo Civico in via Columbano, adunanze plenarie, commissioni, riunioni e, cosa forse più importante, spazi di grande levatura utili anche per ospitare manifestazioni culturali (artistiche, sociali, politiche, mercantili, etc). A questo, come già emerso, potrebbe aggiungersi, a pochi metri dalla laguna del Calich e come ingresso verso la baia delle Ninfe e Capo Caccia, e ne avrebbe ulteriore senso, anche una sede del Parco di Porto Conte utile non solo ad ospitarne le assemblee (visto che Tramariglio appare troppo lontano) ma anche uffici e soprattutto, anche in questo caso, “accoglienza” e “information point”.

“Una grande Alghero ha bisogno di spazi che tornino a vivere, di patrimonio che non sia solo memoria, ma opportunità per la comunità. Luoghi come questo devono essere parte di un disegno più grande. La bellezza, da sola, non basta. Servono visione e coraggio”, queste le parole dell’assessore Enrico Daga che, insieme al Presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi, altro convinto sostenitore di tale progettualità, cosi come l’intera Amministrazione Cacciotto, sta portando avanti la definizione della rinascita di Villa Maria Pia che, ricordiamolo, forse sarebbe potuta essere un ottima struttura ricettiva se la normativa e la volontà politica fosse andata più incontro ai privati, precedenti gestori

Ma, oramai, quello è il passato. Adesso lo splendido complesso, che rischiava di finire ancora più in abbandono e degrado, può avere nuova vita. La speranza è che non passi troppo tempo dalle parole ai fatti, ma non si dovrebbe andare oltre il mese di Aprile. A quel punto, la Città e suo Territorio vedranno riqualificato e rimesso in vita un immobile che, come giustamente indicato dallo scritto e studioso Marcello Farinelli (https://www.racocatala.cat/opinio/article/66793/vila-maria-pia-memoria-historica-lalguer?fbclid=IwY2xjawIeYotleHRuA2FlbQIxMAABHYWR4BfvSHhvPZJxu9r-xnRA4_vzQPlcZABS4A91zzn–mlWUr3qEXiEYg_aem_yERe3hkSuNZBml0NwjbYUw) rappresenta la memoria storica di Alghero.

Nella foto il presidente Pirisi in un recente sovralluogo a Villa Maria Pia

“Centro Storico invivibile, scellerata gestione dei suoli pubblici”

ALGHERO – “L’incendio avvenuto recentemente in un appartamento di via Majorca, situato nel cuore del centro storico, ci obbliga a riflettere sulle difficoltà dei mezzi di soccorso ad intervenire con tempestività a causa di una viabilità che non permette il passaggio di mezzi ingombranti e pesanti come quelli attualmente in dotazione ai vigili del fuoco. L’incendio ha causato gravi disagi nel quartiere sia per quanto riguarda, nello specifico, la stabilità dell’edificio coinvolto sia, più in generale, per problemi connessi alla sicurezza urbana, alla salute ed igiene pubblica, alla viabilità per la chiusura della via Majorca, unica strada che assicura l’accesso alla parte settentrionale del quartiere. Vogliamo cogliere l’occasione per confermare quanto denunciato in varie sedi riguardo la situazione delle vie e delle piazze nel centro storico, vie totalmente invase da tavolini, sedie ed ombrelloni. Tale annosa questione non riguarda solo la scellerata gestione del suolo pubblico, con i problemi ormai noti e dibattuti non solo dal nostro Comitato, ma il grave episodio sopra descritto (incendio) riporta all’attenzione l’esigenza inderogabile di tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini, residenti e non. Questa situazione di occupazione quasi totale degli spazi pubblici ci obbliga a chiedere come gli addetti alla sicurezza pubblica (vigili del fuoco) o gli addetti alla tutela della salute (ambulanze) potranno intervenire urgentemente in caso di criticità riguardanti tali materie. Non osiamo pensare al danno che potrebbe causare un analogo episodio in una delle numerose vie e piazze del Centro Storico in cui è impossibile accedere a causa dell’invasione di tavolini e sedie. I danni alle persone ed alle cose sarebbero incalcolabili. Questi problemi esistono sia nella stagione invernale, in quanto gli arredi degli esercizi pubblici (Bar e Ristoranti) vengono abbandonati in strada nonostante i locali siano chiusi al pubblico e, in maniera più preoccupante ed urgente nel periodo estivo, dove all’occupazione del suolo pubblico si aggiunge la presenza, numerosissima e concentrata, di turisti e visitatori. Occorre dunque ripensare sia all’assetto ed alle tipologie commerciali del centro storico che alle misure di sicurezza del quartiere. Alla luce dei fatti da poco avvenuti che hanno posto davanti ai nostri occhi scenari una volta solo ipotizzati, chiediamo alla S.V. di fissare urgentemente un incontro, possibilmente con la partecipazione di organi competenti per queste specifiche materie quali Prefettura, ASL e Vigili del Fuoco”.

Presidente del Comitato del Centro Storico, Gavino Scala

Nelle foto i Vigili del Fuoco lungo i bastioni per controllare l’incendio di via Maiorca

Crisi Alberghiero, rilanciare intesa ex-onorevoli Sechi, Bruno e Fois: nuovo istituto e restyling hotel

ALGHERO – “L’Istituto Alberghiero di Alghero, con il calo degli iscritti, sta mostrando tutti i suoi limiti. La scuola di Piazza Sulis, una delle più prestigiose della Sardegna, si trova in una condizione logistica e strutturale al limite della stessa funzionalità”, cosi il segretario cittadino della sezione di Alghero del Psd’Az (Tore Pintus) Giuliano Tavera che rispolvera un’intesa bipartisan tra gli allora consiglieri regionali, di centrosinistra e centrodestra, Bruno, Sechi e Fois, finalizzata a dare nuova vita all’Alberghiero tramite costruzione di nuovo moderno plesso con annesso convitto e vendita dell’attuale storica (e oramai desueta ai fini didattici) struttura di piazza Sulis che, invece, dovrebbe (ri)diventare un hotel di qualità ospitante le maestranze formatesi proprio nel nuovo istituto Alberghiero.

“Relativamente al citato calo degli iscritti, che potrebbe essere da alcuni addebitato unicamente al calo demografico, riteniamo che la situazione locale meriti una attenta lettura dalla quale si evince che le cause sono anche altre. È vero che le previsioni dell’Istat al 2035 non dipingono un quadro roseo. Si prevede una generale diminuzione degli studenti tra i 5 e i 14 anni del 22%, con punte del 26% al Centro e del 21,3% nel Mezzogiorno. Particolarmente critica la situazione in Sardegna, dove si stima una riduzione di oltre un terzo degli studenti di questa fascia d’età. I dati regionali dimostrano che, nonostante il calo demografico, vi sono, però, altre realtà nelle quali le iscrizioni sono costanti o, addirittura in crescita”.

“L’esempio più evidente è l’Istituto Alberghiero di Arzachena che ha goduto di diversi finanziamenti finalizzati alla realizzazione di una nuova e moderna scuola destinata alla formazione degli operatori del turismo nella ristorazione e nell’accoglienza. Tutto ciò è avvenuto negli ultimi 5 anni mentre da Alghero non veniva avanzata alcuna richiesta di finanziamento”.

“La collocazione attuale dell’Istituto Alberghiero di Alghero andrebbe ripensata: un nuovo istituto, con annesso convitto, palestra e tutti i servizi oggi necessari, darebbe sicuramente un nuovo impulso alle iscrizioni e permetterebbe la formazione di nuovi e qualificati operatori del turismo. È bene ricordare che nel 2011, nel collegato alla finanziaria, venne presentato dai tre consiglieri regionali Carlo Sechi, Pietrino Fois e Mario Bruno, un emendamento che così disponeva: «è autorizzata la vendita con evidenza pubblica dell’ex hotel Esit di Alghero, di proprietà del demanio regionale, con vincolo di destinazione d’uso alberghiero. Il ricavato è utilizzato per la costruzione del nuovo istituto statale professionale alberghiero, con annesso convitto». Tale emendamento, seppure
approvato, non ha mai avuto seguito e, a distanza di 15 anni la situazione è rimasta identica.

“Bene ha fatto il Consigliere Moro ad evidenziare la situazione in cui versa l’Istituto Alberghiero di Alghero. La nostra città sta pagando a caro prezzo le mancate scelte di una classe politica autoreferenziale che non ha ancora capito che in assenza di investimenti mirati, è destinata ad un inesorabile declino dal quale sarà difficile risollevarsi”.

Nella foto l’istituto Alberghiero (nato circa 70 anni fa) in piazza Sulis

E’ stato presentato “Lo Carraixali de l’Alguer”

ALGHERO – Presentato stamattina al Quarter il programma de Lo Carraixali de l’Alguer, i programma nelle giornate del due, otto e nove marzo. Tre appuntamenti ormai diventati caratterizzanti in Sardegna per la città di Alghero. Alla conferenza stampa hanno preso parte l’Assessora allo Sviluppo Economico Ornella Piras, il Presidente della Fondazione Alghero Graziano Porcu, i membri del consiglio direttivo Roberto Fiori e Elisa Finetti. Cresce l’attesa per i tre appuntamenti consolidati come il Carnevale dei bambini e la Pentolaccia e per l’evento che ha superato 25 anni di età come il carnevale delle borgate che accresce sempre più la sua suggestione. Eventi collaterali, inoltre, dal 22 febbraio al 2 marzo, nel quartiere di Sant’Agostino, nell’ex mercato e a Fertilia.

“Lo Carraixali del l’Alguer si attesta sempre più per il Carnevale dei bambini in Sardegna – afferma l’Assessora Piras – un evento che coinvolge tutta la comunità, comprese le borgate e che va a rafforzare il valore dell’offerta di prodotti identitari importanti da valorizzare”. Sul ruolo del Carnevale, il Presidente della Fondazione Graziano Porcu concorda sulla valenza della festa dei bambini “sulla quale – specifica – c’è un impegno che intendiamo portare avanti, apportando miglioramenti all’intera manifestazione. Abbiamo voluto chiudere la manifestazione nel Piazzale della Pace, sul porto, per fare una festa conclusiva capace di aggregare e arricchire l’evento, alla quale intendiamo dare un ruolo forte per la promozione del territorio in grado di creare ricadute nel sistema dell’economia cittadina”.

Nella foto la conferenza stampa di questa mattina

Alghero: la Asl n. 1 attiva un nuovo ambulatorio ecografico

SASSARI – La Asl di Sassari attiva ad Alghero un nuovo “Ambulatorio ecografico” presso la S.C. di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale “Civile”, rivolto a tutta la popolazione adulta munita di una impegnativa di ecografia addome completa o addome inferiore

L’ambulatorio, in questa fase di avvio del servizio, si prefigge di effettuare una ventina di esami al mese, tra ecografie addominali e renali, della vescica e prostata; un nuovo servizio reso possibile grazie all’acquisizione di un nuovo ecografo di ultima generazione in grado di potenziare l’attività diagnostica del reparto: “La non invasività, la rapidità e l’affidabilità della diagnosi sono caratteristiche principali dell’indagine, che consentiranno di accorciare i tempi d’attesa delle visite ecografiche”, spiega il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi.

“Un’indagine strumentale di fondamentale importanza al fine di diagnosticare patologie nefrologiche ed urologiche, anche in una fase di screening. La malattia renale cronica, soprattutto nella fase iniziale, nella maggior parte dei casi è silente: l’ecografia renale consentirebbe di fare una diagnosi tempestiva e precoce”, spiega il nuovo direttore della Sc di Nefrologia e Dialisi della Asl di Sassari, Massimino Senatore.

Per accedere all’ambulatorio, attivato in questi giorni, sito al II piano della Palazzina sede della S.C. di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale “Civile” di Alghero, è sufficiente contattare, muniti di impegnativa, il Centro unico di prenotazione regionale (Cup).

Siccità, “Dopo 20 anni il sassarese può usare le acque reflue”

SASSARI – Apprendiamo, come Centro Studi Agricoli, la notizia che l’amministrazione provinciale di Sassari , ha finalmente autorizzato l’utilizzo delle acque reflue prodotte dal depuratore di Sassari, un flusso di oltre 15 milioni di MC annui, che potranno essere utilizzate a scopi irrigui. In un anno dove il territorio del Nord Ovest della Sardegna è colpito da una drammatica siccità per l’assenza di piogge ha causato il quasi totale svuotamento dei bacini del Cuga e del sistemo Temo di Villanova Roccadoria, le cui acque vengono utilizzate anche per irrigare i campi serviti dal Consorzio di Bonifica della Nurra, questa autorizzazione è sicuramente una importante boccata d’ossigeno, per i coltivatori di Fragole, di ortaggi e di Mais e Erbai, affermano Tore Piana e Stefano Ruggiu, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Associazione Agricola , Centro Studi Agricoli, da sempre attiva alle problematiche del comparto agricolo Sardo. Oggi 10 Febbraio 2025, apprendiamo che la Provincia di Sassari con Autorizzazione N’ 01 del 21 Gennaio 2025 ha autorizzato l’utilizzo dei reflui del depuratore di Sassari, direttamente per scopi irrigui delle colture superficiali”.

“Peccato, continuano Piana e Ruggiu, di non poter immettere l’intero flusso dell’acqua depurata proveniente dal depuratore di Sassari , all’interno del bacino del Cuga, come si ricorderà, un provvedimento legislativo, dell’allora Governatore della Sardegna Renato Soru, dichiaro le acque del bacino del Cuga a duplice destinazione, uso civile e uso irriguo, vietando l’ammissione diretta nel bacino”.

“Oggi grazie ad alcuni lavori di By Pass della condotta in uscita del depuratore di Sassari è possibile immettere e utilizzare direttamente l’acqua nelle condotte del Consorzio di Bonifica della Nurra. Questo sempre secondo Tore Piana e Stefano Ruggiu limita l’utilizzo dei reflui ai soli mesi estivi, gettando a mare l’acqua del periodo invernale, parliamo di utilizzo di circa 4/5 milioni di litri di acqua nei mesi estivi, necessari a sopperire alle immediate emergenze, rispetto ai circa 15. Milioni prodotti dal depuratore di Sassari. Ecco perché come Centro Studi Agricoli, chiediamo A Regione, Provincia e Consorzio Bonifica della Nurra di riportare l’utilizzo delle acque del bacino del Cuga, esclusivamente a uso agricolo, preso atto che la città di Alghero e alcuni comuni, sono serviti dalle nuove reti di adduzione del Coghinas e dalla possibilità di un raccordo adduttivo, che bypass il cuga e porti l’acqua a uso civile direttamente dall’invaso del Temo di Villano Rocca Doria. Chiediamo ora, anche urgentemente l’impegno dell’Agenzia regionale LAORE per fornire assistenza agli agricoltori e nuovi piani di concimazione, coerenti con l’utilizzo dell’acqua depurata, concludono Tore Piana e Stefano Ruggiu

Giorno del Ricordo, drammatica pagina della nostra storia: Fertilia, un approdo

ALGHERO – “Oggi è il Giorno del Ricordo, una drammatica pagina della nostra storia recente, per molto tempo oscurata. Migliaia furono gli italiani trucidati nelle foibe dal regime comunista di Tito e, tra loro, anche tanti sardi, in particolare minatori giunti da Carbonia per lavorare nelle miniere istriane. Eppure in tale drammatico contesto, non mancarono grandi gesti di solidarietà e reciproco sostegno. In questo senso, il piccolo borgo di Fertilia ha rappresentato un sicuro approdo per tanti nostri fratelli italiani, scappati da morte certa. Per il solo fatto di essere italiani.
Una tragedia da non dimenticare affinché non accada mai più”.

Michele Pais, ex-presidente del Consiglio Regionale della Sardegna