Salvare il mare dalla plastica, è legge in Parlamento

ROMA – “L’approvazione della legge Salvamare mi rende particolarmente felice e orgogliosa”. È il commento a caldo della deputata del Movimento 5 stelle, nonché membro della Commissione Ambiente alla Camera e relatrice del provvedimento, Paola Deiana.

“Il testo, presentato per la prima volta nel 2019 grazie all’allora ministro Sergio Costa che ringrazio ancora una volta pubblicamente, rappresenta uno strumento fondamentale che oggi possediamo per salvare i nostri mari, fiumi, lagune e laghi dall’inquinamento causato dalla plastica”, afferma l’onorevole Deiana che parla anche del “lungo e intenso iter legislativo che ho seguito dal 2019 in tutti i suoi passaggi, dapprima come relatrice, reso ancor più complicato dalle emergenze causate dalla pandemia”.

“Il Salvamare contiene una grande rivoluzione – spiega la parlamentare – i pescatori potranno portare a terra i rifiuti accidentalmente finiti nelle reti, azione fino ad ora proibita dalla legge, e lasciarla nelle isole ecologiche. Nei porti, infatti, verranno allestiti appositi punti di raccolta, la gestione e il costo dei quali non graveranno sugli operatori ittici, ma verranno pagati attraverso la normale tassa sui rifiuti”.

La deputata Deiana ricorda altre importanti novità della legge Salvamare, tra cui “la regolamentazione della gestione delle biomasse vegetali spiaggiate, come ad esempio la Posidonia oceanica” e la grande attenzione che sarà “dedicata alla sensibilizzazione e alla promozione dell’educazione ambientale, soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado perché è fondamentale rendere consapevoli i cittadini sui danni che causa l’inquinamento da plastiche sulla fauna marina, e nello specifico sulle tartarughe”.

“Per questo traguardo, ottenuto con tanto impegno e perseveranza, non posso che ringraziare anche le colleghe Virginia La Mura, Rossella Muroni e Ilaria Fontana”, conclude la parlamentare del Movimento 5 stelle.

Porto, raccolta rifiuti: affidata gestione, servizio migliore

ALGHERO – Il servizio triennale di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti nelle aree portuali nel Comune di Alghero, Fertilia, Porto Conte e Tramariglio si sta per avviare alla fase operativa  affidato alla Cosir il Servizio. L’affidamento segue l’adozione da parte della Regione del Piano, formulato dalla Locale Guardia Costiera, che grazie a un lavoro di condivisione ha portato a tutta una serie di condizioni migliorative . Nel piano sono infatti dettagliati i doveri e gli obblighi sia del concessionario del servizio e sia dei singoli operatori portuali, così come nel tempo si arriverà a diverse modalità di conferimento che permettano una maggiore differenziazione dei rifiuti.

Novità importanti anche sul tema dei costi.  L ‘affidamento in questione, grazie al puntuale lavoro della locale Guardia Costiera con il supporto anche dell’Amministrazione Comunale, riporta costi inferiori per circa €.100.000 annui per un totale di circa € 300.000 che abbasseranno  di gran lunga i costi  sin ora sostenuti dai concessionari

“Montagne di posidonia a San Giovanni, altro che slogan”

ALGHERO – “Certo che, se gestire i processi fosse facile come coniare degli slogan o come fare manifestazioni, sarebbe tutto molto più semplice”, cosi il Centrosinistra riguardo la condizione del litorale di San Giovanni. “La, nel dicembre 2018, destra organizzò una manifestazione a San Giovanni per contestare contro l’Amministrazione dì Centrosinistra, e l’assessore Selva in particolare, che proprio allora lavorava per liberare San Giovanni dalla posidonia accumulata negli anni”.
Nella foto San Giovanni oggi (maggio 2022), con il sito di accumulo che ha ripreso a crescere in modo impressionante e sta diventando enorme. Il fenomeno della posidonia spiaggiata è sempre esistito nella nostra città (non l’avrebbero chiamata Alghero diversamente…). Per questo l’idea che alcuni ci abbiano costruito manifestazioni, slogan e fortune elettorali è piuttosto fastidiosa. Soprattutto ora che si possono vedere i risultati della loro azione…forse qualcuno dovrebbe chiedere scusa all’assessore Selva”, chiudono dal Centrosinistra.

Falchi pescatori a Capo Caccia, nasce il 3° pullo: famiglia al completo

ALGHERO – La famiglia di Falchi pescatori è finalmente al completo. Nella giornata di giovedi è nato anche il terzo pullo nel nido di Capo Caccia. Qui, dopo aver ritrovato casa ad inizio anno, la coppia di rapaci ha completato le fasi dell’accoppiamento fino ad arrivare alla deposizione di ben tre uova. “Un evento straordinario e dall’immenso valore naturalistico che certifica la qualità delle condizioni in cui si trova a vivere queste specie di uccelli nell’area protetta di Porto Conte e Amp”, commentano dall’Ente Parco. E, come già divulgato, ogni passaggio di questo eccezionale processo è stato ed è monitorato dalle telecamere presenti sul posto. Questo grazie ad una partnership nazionale tra il Parco di Porto Conte coi parchi toscani Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Parco della Maremma, Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, il Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina Protetta e la Regione Sardegna, nell’ambito del progetto di tutela del Falco Pescatore. Per restare sempre aggiornati sulle immagini della famiglia di falchi di Capo Caccia, si può scaricare l’app dell’Ecomuseo dal sito www.algheroparks.it

Sostegno alla pesca, incontro al Parco: iniziative in vista

ALGHERO – Partecipato incontro ieri a Casa Gioiosa sede dell’Area Marina Protetta. Il  Direttore Mariani insieme al funzionario Alberto Ruiu, gli Assessori Montis e Vaccaro, i presidenti di Commissione Mulas e Pulina e la consigliera Ansini, hanno incontrato una delegazione dei pescatori ( Leonardo Zinchiri, Carmelo Mura, Luca e Pietro Piga) facenti parte della Associazione Imprese di Pesca Banchina Millelire,  che da qualche tempo ha posto in evidenza le problematiche derivanti dalla chiusura della pesca durante il periodo invernale (ottobre marzo) nelle acque  di Porto Conte.

 Secondo i pescatori, pur comprendendone le finalità di tutela delle specie quale atto dovuto per la dirigenza dell’AMP,  la chiusura   metterebbe  in difficoltà tutte quelle attività appositamente autorizzate che da quelle acque, facilmente raggiungibili   e navigabili in sicurezza anche durante il periodo invernale, traggono sostentamento in quel periodo,  nel quale, diversamente, rimarrebbero senza reddito alcuno.
Hanno pertanto ribadito che la chiusura debba necessariamente passare attraverso una compensazione per il mancato reddito. Da canto loro, i rappresentanti istituzionali, hanno tutti convenuto sul fatto che un passo indietro rispetto alla chiusura invernale della pesca in A.M.P. non sia possibile o comunque di difficilissima attuazione dovendo esser sottoposta al vaglio del Ministero che, proprio in questi giorni, ha già (sotto richiesta della Direzione dell’Amp), regolarizzato diverse autorizzazioni di pesca in AMP per il periodo compreso tra aprile e settembre.
Assessori e Consiglieri  si son resi sin da subito disponibili  ad andare alla ricerca  di risorse economiche che potrebbero fungere da compensazione per quei pescatori autorizzati alla pesca in A.M.P. Trovare risorse per la compensazione, nell’immediato, sarà comunque difficile, posto che sarà necessario l’intervento della Regione o del Governo. A tal proposito nei prossimi giorni potrebbe arrivare un incontro con l’ Assessora Regionale alla Pesca Murgia, a cui sarà sottoposta la problematica, e sono in corso ulteriori interlocuzioni anche con i vertici tecnici ministeriali.
E’ quindi scaturita l’esigenza di trovare sin da subito delle soluzioni di compensazione che possano esser realizzate nell’immediato portando avanti contemporaneamente le interlocuzioni con Regione e Ministero che richiederanno tempi sicuramente maggiori.
Il contesto della pesca algherese e le sue problematiche riportano di attualità un tema che, vista la consistenza numerica della marineria tra le piu’ numerose in Sardegna, potrebbe essere attuale. Alghero, è stato detto, a differenza di tante altre località marittime d’Italia, non  offre una serie di eventi appositamente dedicati,  ad esempio  sagra o rassegna del pesce,   con cui i pescatori stessi, rendendosi parte attiva, potrebbero generare del reddito  compensativo rispetto allo stop invernale, con eventuale partecipazione di AMP e Amministrazione che potrebbero  farsi carico di accompagnare la categoria verso un risultato che possa esser soddisfacente.
I pescatori hanno mostrato interesse sulla proposta, che, partendo da esigenze di tutela ambientale, potrebbe giungere all’organizzazione di un calendario di manifestazioni dedicate alla cultura marinara e alla valorizzazione del prodotto Ittico con cui  promuovere  e sostenere le attività produttive in questione. “Stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per stare vicino alla categoria e questo potrebbe essere un ottimo inizio che ci darebbe il tempo di trovare soluzioni di più ampio respiro, auspichiamo che alla proposta segua un favorevole accoglimento della categoria” hanno ribadito  rappresentanti istituzionali presenti all’incontro.

Emozioni in Riviera entra nel vivo, si parte con “Recognize the plant”

ALGHERO – Entra nel vivo Emozioni in Riviera. Il format del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana che comprende varie iniziative oltre che le attrazioni comprese nell’Ecomuseo. Sabato 14 maggio si parte col primo di una serie di appuntamenti che saranno realizzati nei prossimi mesi nell’area protetta riferibile a Casa Gioiosa. “Recognize the plant”, questo il nome dell’evento naturalistico che apre il programma: una gara all’aria aperta, immersi nella natura per riconoscere più piante possibile del Parco. “Sei bravo a riconoscere fiori e piante? Crea la tua squadra, crea il gruppo Whatsapp, fotografa e riconosci le piante del parco! I più bravi vinceranno la cena messa in palio per il gruppo che avrà identificato il maggior numero di piante, fiori e alberi”, questa l’introduzione al “contest” che si svilupperà in un’unica giornata, previa l’organizzazione delle squadre, lettura del regolamento e adesione all’iniziativa.  L’appuntamento è a partire dalle 14:00 di sabato 14 maggio a Casa Gioiosa, dove verranno fornite le indicazioni tecniche, aperte le registrazioni pervenuta via mail e stabilite le aree di svolgimento dell’attività. Sarà anche possibile iscriversi, nella giornata di sabato, tra le 14:00 e le 15:20 compilando manualmente il modulo al tavolo di registrazione del point ufficiale Recognize the plant.

Il regolamento. Gli aderenti alla giornata si registrano sull’apposita scheda con nome, cognome e età; viene dato un nome alla squadra (es. Squadra “Bruco”); la squadra può essere composta da un minimo di 2 a un massimo di 5 partecipanti alla gara. Il giorno della manifestazione i componenti del “Gruppo Bruco”, scatteranno e nomineranno tutte le piante che riterranno di aver correttamente individuato. Gli scatti dovranno essere inviati al numero 3792628819 con il nome della pianta (o fiore, albero, arbusto ecc.) e relativo gruppo di appartenenza. (A titolo di esempio: fotografia seguito da un testo con scritto: “Mirto-Bruco”). Al tavolo della giuria verrà monitorata la chat e si procederà all’identificazione e a validare o meno il punto al team corrispondente. Non è consentito nominare il team con nomi di piante, alberi o arbusti per evitare equivoci interpretativi. Vince la gara la squadra che alle 17:30 (ora di fine gara) avrà individuato correttamente più corrispondenze. Al fine dello svolgimento della gara è consigliata, ma non obbligatoria, la creazione del gruppo wathsapp. La composizione della squadra si può variare fino al termine ultimo di inizio gara. Per tutti i partecipanti alla fine del contest verrà offerta una merenda preparata dall’azienda agroturistica Agave con i prodotti del Parco di Porto Conte.

Iscrizioni. Dal sito www.algheroparks.it  si può cliccare nell’home page al link dedicato a Recognize The Plant 2022, scaricare la scheda di iscrizione, compilarla con i dati richiesti e inviarla a sardiniaeventemeeting@gmail.comL’adesione alla giornata è subordinata all’acquisto del biglietto Unico dell‘Ecomuseo del Parco di Porto Conte; E’ possibile acquistarlo comodamente scaricando l’app ufficiale dell’Ecomuseo del Parco di Porto Conte (www.algheroparks.it o in alternativa alla biglietteria di Casa Gioiosa fino a 30 minuti prima dell’inizio di Recognize The Plant.

Il biglietto dell’Ecomuseo. Un unico biglietto integrato per la visita di tutti i principali attrattori che compongono l’Ecomuseo del Parco di Porto Conte. Il costo individuale è di € 8,00 (5 euro per i residenti) e € 16,00 (10 per i residenti) il biglietto family valido per genitori e figli sotto i 16 anni.  Il pacchetto dell’Ecomuseo del Parco che comprende gli ingressi a 5 aree tematiche: Casa Gioiosa e il suo museo della memoria e il tunnel emozionale dedicato agli ambienti marini; Museo M.A.S.E. dedicato a Antoine De Saint Exupèry;  M.A.P.S. incastonato nel promontorio di Punta Giglio; l‘oasi “Le Prigionette” da cui partono gli itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta; la villa Romana di “Sant’Imbenia”, recentemente inaugurata. “Recognize the plant” è un evento curato dall’associazione Sardinya Event&Meeting in collaborazione con ll’Azienda Speciale Parco di Porto Conte e rientra nel format “Naturalmente in Riviera 2022” inserito nel programma delle manifestazioni del progetto “Salude&Trigu” della Camera di Commercio di Sassari-Olbia.

Scoperta nuova specie di granchio nell’Amp di Alghero

ALGHERO – Una nuova importante novità si aggiunge alle specificità che stanno sempre più caratterizzando il territorio protetto del Parco di Porto Conte  e dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana. Dalle ultime appassionanti vicende della nascita dei pulli del falco pescatore, è di questi giorni una nuova importante scoperta naturalistica: il ritrovamento di un granchio mai segnalato primo in Sardegna. Tutti conoscono quei granchi verdastri (Pachygrapsus marmoratus) che si vedono correre sui moli e sulle rocce, soprattutto la sera, lungo la linea di marea.

Durante una serie di ricerche lungo le falesie dell’AMP di Capo Caccia-Isola Piana il naturalista e fotografo Marco Colombo ha scoperto e individuato invece una folta popolazione di una specie simile, il Pachygrapsus maurus, non nuova in assoluto (è presente in Francia, Spagna, Grecia, Turchia, etc.) ma mai ufficialmente segnalata finora in Sardegna.

Questo granchio è caratterizzato da un colore verde chiaro con disegni neri, dimensioni più ridotte rispetto al cugino portuale e una predilezione per habitat più conservati.

Insieme a Bruno Manunza, ricercatore e docente dell’Università di Sassari, la notizia è appena stata pubblicata sulla rivista scientifica internazionale “Mediterranean Marine Science”. Questa specie, seppur frequente negli estremi occidentale e orientale del Mediterraneo, ha pochissime segnalazioni recenti (dopo il 1923) nella porzione centrale del bacino.

È difficile stabilire se la scoperta giunga ora perché effettivamente l’arrivo del granchio sia recente (può infatti viaggiare attaccato a pezzi di legno alla deriva, ampiamente trasportati dai venti di maestrale) oppure se semplicemente sia passato inosservato finora, a causa dell’abitudine di nascondersi tra alghe coralline e in anfratti oscuri; non è nemmeno da escludere che questa bella specie sia presente in diverse altre zone della costa sarda, e ulteriori studi potranno gettare luce su questo nuovo interessante ritrovamento.

 

Evento straordinario al Parco, nasce un falco a Capo Caccia: foto e video con app

ALGHERO – “Con grande gioia e soddisfazione vi annunciamo il lieto evento”, così dall’Ente Parco riguardo la nascita del primo pullo della coppia di rapaci che ha nidificato, dopo alcuni anni, nel promontorio di Capo Caccia. Nelle scorse settimane grazie al monitoraggio h 24, reso possibile dalla partnership nazionale con i parchi toscani Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Parco della Maremma, Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli e con il Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina Protetta, nell’ambito del Progetto Falco pescatore, era stata documentata la deposizione di tre uova e ancora prima l’arrivo del maschio, che aveva creato il nido e atteso la femmina. Poi le fasi dell’accoppiamento e, come detto, la deposizione delle prima uova.

Da qui l’attesa e straordinaria nascita che fa ben sperare per la crescita all’interno dell’area protetta del nucleo familiare di falchi pescatori. Dopo la schiusa, il piccolo falco è stato alimentato dai genitori. Ora rimarrà al caldo sotto le ali di mamma falco e papà falco perché ancora non è in grado di termoregolare la sua temperatura corporea. Le eccezionali immagini possono essere visibili da tutti tramite l’app dell’Ecomuseo del Parco di Porto Conte e Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana. App che si può scaricare dal sito www.algheroparks.it

Salvamento a mare, 1,5milioni per i comuni costieri

CAGLIARI – “Anche quest’anno, la Regione intende garantire ai sardi e ai turisti la possibilità di usufruire in sicurezza delle spiagge e del mare isolano, perciò, in previsione dell’imminente stagione balneare, sono stati stanziati oltre 1,5 milioni di euro per le attività di salvamento a mare”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile, dopo l’approvazione della delibera che stanzia un importo complessivo di 1 milione 506mila 211 euro (1 milione 100mila euro dal Bilancio regionale e 406.211 euro trasferiti dallo Stato) da erogare a favore dei Comuni costieri per il sistema integrato di salvamento a mare.

“Le risorse saranno destinate alla predisposizione dei programmi di previsione e di prevenzione del rischio balneare – ha aggiunto l’assessore Lampis – A questo proposito, il ‘Piano regionale di protezione civile multirischio’, che sta per essere completato, rappresenta un importante strumento di pianificazione e consentirà di valutare l’indice di rischio connesso alla balneazione per ciascun Comune costiero, tenendo conto di vari parametri tra cui il numero di interventi di salvamento a mare, la mortalità e la presenza di stabilimenti balneari nelle vicinanze”.

“I fondi saranno ripartiti in modo da incentivare l’istituzione di adeguati presidi balneari sui litorali e tra i nuovi criteri, oltre al già considerato sviluppo lineare degli arenili fruibili alla balneazione, valutato al netto dei tratti di spiaggia con stabilimenti balneari per concessione, da quest’anno si prenderanno in considerazione anche la superficie balneare fruibile e programmabile, il numero di interventi di salvamento a mare (banca dati relativa agli ultimi dieci anni resa disponibile dalle Capitanerie di Porto della Sardegna) rapportati all’estensione lineare libera netta e, come elemento di premialità, l’efficacia del Piano di utilizzo dei litorali comunale o intercomunale”, ha concluso l’esponente della Giunta Solina

Parco e Amp, 5milioni di opere strategiche: passi avanti e avvio lavori

ALGHERO – Per l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte si profila un 2022 di grande rilevanza. Rilancio della completa operatività dei siti per la fruizione, grazie anche alla nuova app, all’unico biglietto per Ecomuseo e soprattutto all’avvio dei lavori di alcune importanti e attese opere

Con la recente approvazione del Bilancio previsionale 2022/2024 dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte da parte dell’Assemblea, possono proseguire con grande impegno, da parte dell’Ente insieme all’Amministrazione Comunale, i vari iter per avviare il lavoro entro l’anno di alcune opere strategiche che fanno capo a Casa Gioiosa. Dalla struttura turistico ricettiva extralberghiera presso Porticciolo alla Grotta Verde, per passare al “Parcheggio green” di Tramariglio e arrivare al progetto di tutela della Baia delle Ninfe e litorale di Mugoni tramite campo boe per chiudere con le opere di carattere geologico riguardanti il vasto promontorio di Punta Giglio. Nell’autunno del 2022 è previsto l’avvio dei lavori di tutte queste opere che, ad oggi, sono nella fase progettuale finale e autorizzativa. In totale si tratta di quasi 5milioni di euro di investimenti. Una cifra rilevante per il Parco, un investimento di grande importanza per il Comune di Alghero e l’area vasta viste anche le ricadute positive in termini di offerta culturale, naturalistica, turistica e di servizi.

“Nonostante il periodo di estrema difficoltà, per le note vicende sanitarie e internazionali, il Consiglio Direttivo insieme alla Direzione e agli Uffici dell’Ente Parco lavorano con grande impegno per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati e in particolare, vista la mia delega al settore delle opere, per avviare e si spera concludere, entro il nostro mandato, alcune tra le più importanti progettualità non solo del Parco ma anche dell’intero territorio”, commenta Adriano Grossi e prosegue “grazie al via libera dell’Assemblea al Bilancio previsionale possiamo proseguire con massima attenzione verso l’attività volta a fare in modo che, come detto, entro l’anno possano prendere il via i lavori di alcune opere strategiche e, come le Grotta Verde, attese da decenni”.

 

Parco di Porto Conte, entro il 2022 al via alcune importanti opere strategiche  (scheda informativa)

Immobile denominato “Porticciolo”: a seguito della “destinazione d’uso” approvata dall’Assemblea del Parco a fine 2021 è stato deciso l’atto di indirizzo rispetto al suo utilizzo. Per  fine maggio 2022 si prevede la gara per i lavori e dunque ragionevolmente entro fine estate si prevede l’avvio  dei lavori. L’edificio verrà adibito a struttura ricettiva extra-alberghiera destinata a soddisfare le esigenze di ospitalità dei fruitori dei beni ambientali e dei servizi del Parco di Porto Conte, con particolare riferimento ai percorsi di fruizione naturalistica, educazione e sostenibilità ambientale. 

Area di sosta green Tramariglio: il progetto “Valorizzazione del geo-sito di Capo Caccia: nuovi servizi per la fruizione, l’accessibilità sostenibile e l’interconnessione degli attrattori ambientali e culturali” prevede la realizzazione di un numero di 215 posti auto di cui 10 riservati ai disabili e 5 ai minivan. Stalli dove poter sostare le auto e bus e proseguire verso Capo Caccia tramite mezzi elettrici che saranno disponibili nel geosito oppure tramite il noleggio di biciclette. Un progetto diviso in quattro lotti che ha visto la definizione di un’unica autorizzazione al fine di poter abbreviare i tempi di realizzazione e avviare entro l’anno, come da fondi già disponibili, i lavori almeno dei primi due lotti. Si tratta di un progetto di 500mila euro (Lotto 1) più l’efficientamento energetico (Lotto 2), quantificato 190 mila euro. 

Grotta Verde: Dopo aver ottenuto la concessione del compendio a favore dell’Ente Parco da parte del Demanio dello Stato, nel corso del 2022 a seguito di Conferenza di servizi volta all’acquisizione di pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso da altre Amministrazioni e/o Enti, si procederà all’affidamento e contrattualizzazione di Operatore Economico per la realizzazione dei lavori che si dovrebbero concludere, come detto e salvo imprevisti, entro l’annualità 2023. Tali lavori di completamento delle opere infrastrutturali sono finalizzati alla conservazione, valorizzazione e fruizione della “Grotta Verde” a valere su un finanziamento pari a € 850.000,00 già assegnato dalla Regione Sardegna: POR FESR 2014-2020 Asse VI “Uso efficiente delle risorse e valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e turistici” – Azione 6.6.1. “Interventi per la tutela e la valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo”; anche in questo caso, grazie alle attività gestionali legate alla fruizione della grotta, notevoli ed importanti saranno le ricadute economiche che contribuiranno all’auto-finanziamento delle attività  dell’Ente Parco. 

Falesia 1 e Falesia 2: In questo caso si tratta di importanti opere di carattere geologico per la mitigazione rischio frane in una porzione del promontorio di Punta Giglio. Ma non solo, è prevista anche una generale “Riorganizzazione e valorizzazione del sistema di fruizione del complesso di Punta Giglio”. Queste progettualità sono già nella fase della conferenza di servizi e dunque, anche in questo caso, entro l’anno si prevede l’avvio dei lavori. 

 

Campo boe (Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana): Progetto di grande valenza ambientale e naturalistica realizzato che nasce con la finalità di tutela degli habitat esistenti dell’Area Marina Protetta. Nello specifico, tramite la disposizione di un “campo boe”, si eviterà che le barche possano ormeggiare nello specchio acqueo senza danneggiare il fondale e in particolare la flora marina, posidonia soprattutto. In totale saranno posizionate 80 boe che fungeranno da riparo per il fondale, ma non solo. Infatti, l’azione prevede anche la tutela del litorale di Mugoni, sempre più antropizzato, con la specifica attenzione delle specie autoctone vegetali esistenti.