Forum transizione ecologica, il pensiero di Michele Pais

ALGHERO – “La sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili è la leva strategica della transizione ecologica. Grazie alle sue particolari caratteristiche, la Sardegna può accelerare su questo
percorso di sviluppo e raggiungere un modello di produzione e consumo energetico più
sostenibile. Ci sono molti elementi importanti che rendono la nostra Isola il laboratorio ideale per
puntare a un drastico cambiamento della produzione e del consumo energetico, con
benefici ambientali, sociali ed economici per tutto il territorio e l’intera comunità. Un
modello potenzialmente esportabile in Europa e nel mondo. Questo passaggio dovrà essere accompagnato dalla diffusione di tecnologie per l’ammodernamento dei sistemi di consumo finale (dalle pompe di calore per il riscaldamento alle piastre a induzione fino alla mobilità pubblica e privata), diffusione che però non dovrà essere a carico dei cittadini.

La Regione mira a eliminare gradualmente l’uso di fonti fossili per la produzione di energia
e ad aumentare la quota ricavabile da fotovoltaico ed eolico (attualmente al 7 e al 15%
rispettivamente) ed altre fonti.
A titolo di esempio, è di pochi giorni fa l’avviso pubblico dell’Assessorato dell’industria
“Hydrogen Valleys”, finalizzato alla selezione di proposte progettuali per la realizzazione di
impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, con una
dotazione finanziaria di 21 milioni di euro.

Nella Legge di Stabilità 2023 sono previsti una serie di altri interventi economici che vanno
in questa direzione:
 40 milioni a favore degli enti locali per l’efficientamento energetico dei propri edifici e
dell’illuminazione pubblica
 8 milioni per le scuole
 30 milioni per sostenere gli investimenti delle imprese per la transizione energetica
 40 milioni a favore delle famiglie per interventi volti a garantire il risparmio di energia
 La legge Regionale 3/22, inoltre, ha stanziato 7.5 milioni per promuovere le strategie
di crescita sostenibile attraverso il “Centro per il coordinamento delle attività di
preparazione alle politiche regionali della transizione energetica”
La Sardegna ha una delle più basse densità di popolazione in Italia (68 abitanti per kmq)
ed offre pertanto un contesto unico che si presta perfettamente alla cosiddetta
generazione distribuita, in cui tanti piccoli impianti alimentati da fonti rinnovabili danno vita
a una fitta rete multidirezionale di utenti, che sono contemporaneamente produttori e
consumatori di energia.

Sono le cosiddette Comunità Energetiche Rinnovabili, cioè associazioni costituite da pubbliche amministrazioni, aziende, esercizi commerciali e singoli cittadini che si dotano di impianti per la autoproduzione di energia sostenibile destinata all’autoconsumo, attraverso un modello basato sulla condivisione dell’elettricità prodotta, in cui tutti gli utenti collegati possono condividere l’energia non consumata con altri membri della comunità energetica. La Regione ha già approvato uno stanziamento di 2 milioni per il 2023 e 2 milioni per il 2024 destinati allo studio di fattibilità e all’avviamento delle comunità. La transizione ecologica nell’edilizia, nell’agricoltura e nei sistemi di produzione ci aiuterà a proteggere il nostro patrimonio ambientale, a ripristinare la biodiversità e a sviluppare un nuovo modello di economia in cui l’uomo non consuma il territorio bensì ne raccoglie i frutti collaborando alla conservazione del Creato”.

Michele Pais, presidente consiglio regionale Sardegna 

Igiene Urbana, invito a presentare proposte e test nuovi mezzi

Prosegue ad Alghero il percorso di condivisione che porterà alla redazione e approvazione del prossimo capitolato d’appalto per la gestione del servizio di igiene urbana della città. Pubblicata dall’Assessorato all’Ambiente la proposta relativa alle macro linee guida – disponibile online, nella sezione “notizie” dell’App Municipium – ed al fine di coinvolgere la cittadinanza, le associazioni di categoria e i comitati di quartiere sono invitate a trasmettere – entro il 10 marzo alla email ambiente.ecologia@comune.alghero.ss.it – le proprie osservazioni e proposte affinché possano essere valutate dalla Commissione Consiliare Ambiente. L’oggetto della mail dovrà essere il seguente: “Osservazioni proposte per il nuovo servizio di Igiene Urbana”. Tutte le osservazioni ricevute saranno raccolte dall’Assessorato e inoltrate al Presidente Mulas affinchè vengano inserite e discusse dai commissari. Tra le proposte presenti nel documento stilato dall’Assessorato è presente anche l’introduzione di nuovi mezzi di ultima generazione per il diserbo e per l’aspirazione, come quelli testati proprio mercoledì mattina nel centro storico, alla presenza dell’assessore Andrea Montis e dei referenti dell’ufficio Ambiente. Si tratta di strumenti elettrici e leggeri, che potrebbero rivelarsi utili soprattutto nelle zone del centro caratterizzate dalla presenza del ciottolato

Maxi bonifica a Sant’Efis, ripuliti chilometri di canali. Montis: “Evitate di conferire senza regole”

ALGHERO – Si avviano a conclusione in questi giorni gli interventi coordinati dal settore Ambiente del Comune di Alghero e avviati dal mese di novembre in diverse zone del territorio, tra cui il Rio Calvia, Rio Valverde, Rio Carrabuffas e Rio Calabona. Nelle ultime settimane gli operai sono stati impegnati nella pulizia del canale di contenimento delle acque meteoriche denominato Sant’Efis, che congiunge la strada per il Santuario di Valverde al Rio Calabona, ultimo degli interventi programmati per l’attuale annualità. Lavori su tratti di canale mai ripuliti in passato, nel corso dei quali sono stati rimossi quintali di rifiuti.
Nel canalone erano infatti presenti rifiuti di ogni genere, non solo conferimenti casuali di cittadini incivili, ma anche rifiuti provenienti da imprese irrispettose dell’ambiente, che scientemente hanno deciso di disfarsi, in spregio a tutte le regole, di ingombri derivanti dalle proprie attività. Ed ancora elettrodomestici, pneumatici, legname, carta ma anche numerosi condizionatori presumibilmente provenienti dalle attività di smaltimento rientranti nel cosiddetto Superbonus. L’importante attività di bonifica ha visto all’opera gli operatori del Settore Ambiente e i percettori del reddito di cittadinanza impiegati nei progetti utili alla collettività seguiti dall’assessorato all’Ambiente. E’ stato effettuato un eccellente lavoro di seperazione delle diverse frazioni, al fine di conferire quanto meno possibile in discarica: Un’attività precisa, ottenuta con il minor sforzo economico possibile. “Oltre il danno, la beffa” tuona l’assessore all’Ambiente del comune di Alghero Andrea Montis, che ricorda ai “furbetti del rifiuto” come ogni qual volta si ravvisi la necessità di recupero di rifiuti nelle campagne, si attivino costi supplementari importanti, che poi vengono caricati sulla collettività.
“Per questo bisogna avere massimo disprezzo per simili comportamenti e segnalarli sempre con tempestività alle autorità competenti. Si sta svolgendo un lavoro immenso – sottolinea Montis – e i cittadini sono invitati ad utilizzare le corrette forme di conferimento”. In città gli ecocentri sono sempre attivi (chiusi solo la domenica) ed alle due strutture operative a Galboneddu e Ungias-Galantè, presto si aggiungerà un terzo impianto in fase di realizzazione a Santa Maria la Palma. I lavori di rimozione proseguiranno nei prossimi mesi su tutto il territorio anche grazie ad un apposito progetto denominato “Alguer Lluenta“, che vede l’amministrazione titolare di un finanziamento regionale di 70mila euro. Inoltre – conclude l’assessore – tra marzo e aprile ripartirà l’iniziativa ideata dall’Assessorato e denominata “Desbarrassa“, giornate di raccolta ingombranti nelle quali i cittadini di Alghero e delle sue Borgate potranno disfarsi di ogni genere di rifiuto depositandoli comodamente in punti di raccolta ben stabiliti. Iniziativa già testata la scorsa primavera, che ha riscosso particolare apprezzamenti in città e nell’agro.

Ecoforum a Sassari, la gestione del rifiuto umido

SASSARI – Oggi, lunedì 27 febbraio 2023, gli spazi della sala conferenze della sede Ersu di Sassari al terzo piano di via Eugenio Coppino nr 18, hanno ospitato la terza attesa tappa della V^ Edizione dell’Ecoforum – Sardegna [I cantieri dell’Economia Circolare], evento patrocinato dalla Regione Sardegna e portata avanti da Legambiente e Comuni Ricicloni Sardegna.

Il punto di partenza è una analisi reale della situazione e delle circostanze, sviluppata poi su base scientifica in cerca di soluzioni e risposte in rapporto alle problematiche che il nuovo millennio presenta al pianeta, all’ecosistema, alle donne, agli uomini, alle nuove generazioni. Di questi temi, con spirito propositivo e positivo, hanno parlato diversi autorevoli relatori chiamati a sviluppare – nel corso dell’incontro odierno organizzato in sinergia importanti sponsor – il tema della “Gestione del Rifiuto umido nella Transizione Ecologica”. Moderatore dell’incontro il giornalista Giovanni Dessole.

Michele Meloni, responsabile rifiuti Legambiente Sardegna: “Io ho iniziato il mio percorso da ambientalista guardando un convegno sulle bio plastiche: mi si accese la lampadina. Avrei dovuto fare un intervento su prevenzione e riutilizzo, ma vi do esempio concreto. Parlo del centro riuso di Sassari gestito da Legambiente: con l’Angioy abbiamo chiuso un rapporto di Pcto, vi racconteranno la loro straordinaria esperienza. Alle parole però devono seguire i fatti: dare seguito alla prevenzione. La prevenzione ha un senso, da lì parte il ciclo dei rifiuti. Dalle politiche di educazione ambientale, ma andando anche oltre. Mi ricollego all’intervento di Fabrizio Pilo: le azioni vanno fatte in collaborazione e di sistema, quelle sport non servono. Il confronto, il tirar fuori metodiche per mitigare le criticità. Affrontiamo un sistema complesso, lo dobbiamo affrontare attraverso un approccio deciso e chiaro, contenuto nell’agenda 2030. Per migliorare la nostra vita, quella di tutti. Grazie ai ragazzi. Grazie agli insegnanti e all’istituto che ha risposto immediatamente alla chiamata. Grazie ancora al forum delle Associazioni studentesche: Asp (Associazione Scienze Politiche), RadioUniss, Eureka e Aja (Associazione Studenti Agraria). I comuni virtuosi? Complimenti ai cittadini sardi e agli Amministratori dei Comuni sardi. E complimenti alla Regione che ha innescato un meccanismo da implementare. Ci serve mantenere la curva in salita, possiamo essere virtuosi e di esempio per tutti”.

Tema: Il PNNR, un’opportunità per l’Economia Circolare in Sardegna

Laura Brambilla, responsabile nazionale Comuni Ricicloni: “A livello Nazionale la Sardegna. L’Isola è posizionata bene, la seconda in Italia sulla raccolta differenziata. Siete bravi. Siete diventati bravi. Ora dovete continuare così. Oltre a portarvi come modello in tutta Italia dico che serve lavorare sul mantenimento dei risultati, cercando di essere sempre più ambiziosi. Il Pnnr è una opportunità, un’isola: chiudere il cerchio dell’economia circolare all’interno della regione, rende tutelato e garantito un futuro sostenibile”.

Annalisa Columbu, presidente Legambiente Sardegna: “Grazie a chi è presente, in platea e al tavolo – dice mentre sullo schermo scorrono alcune slide –. Secondo il rapporto Ispraa la Sardegna è seconda in Italia dietro solo al Veneto in tema di raccolta differenziata . A seguito della pandemia la produzione è in crescita: più rifiuti ci sono da trattare più esiste un problema in termini di sostenibilità. La frazione organica è quella prevalente in Italia: 43,6% per la Sardegna – intanto le varie parti del dossier e tutti i dati passano in rassegna sul maxi schermo alle spalle del tavolo -. Il Pnnr? Finanziamenti rivolti alle future generazioni, quelle che faremo oggi devono essere quelli giusti. Due linee per l’economia circolare, investimenti pubblici e progetti privati. Già pubblicate due graduatorie in tal senso. I prossimi appuntamenti del 2023, ci porteranno a visitare gli impianti”.

Marco Porcu, assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna: “Grazie a Legambiente. La Sardegna si attesta al vertice nazionale per raccolta differenziata, merito della attività programmata e svolta a livello regionale. Siamo circa al 75% di raccolta differenziata, dietro solo alla regione Veneto. Obiettivo: arrivare a 80%, ma anche allora dovremo trovare nuovi sistemi per mantenere i risultati evitando la decrescita. Circa il 40% deriva dallo scarto alimentare: la Regione ha investito su realizzazione di impianti pubblici e privati per la raccoltaRaccolta umido e utilizzo compost in loco: riutilizzo umido e chiusura del ciclo. Importante per la fase di transizione ecologica l’utilizzo del biogas. Fondamentale la chiusura del ciclo: concentrati su recupero e riutilizzo, serve chiudere il cerchio. Sto verificando al momento l’impostazione di un nuovo sistema di premialità per i Comuni. Confidiamo nel miglioramento del dato di Sassari per migliorare la nostra posizione nazionale. La Regione ha impostato il piano rifiuti su alcune direttrici: importante in questa fase che tutte le parti in causa stiano vicine. Stiamo aprendo in modo importante alla sensibilizzazione delle nuove generazioni”.

Antonello Sassu, assessore Ambiente del Comune di Sassari: “Ringrazio in forma sostanziale, non solo formale, chi ci ha voluto: noi ci confrontiamo quotidianamente con Legambiente, cercando di mettere insieme percorso che possa dare risposte a quesiti che arrivano. Tema complesso Sassari. Cresciamo con percentuali del 2-2.5% l’anno, scolliniamo il dato del 60% ed è un dato positivo. Ma la raccolta rifiuti è servizio che pagano i cittadini: Sassari, in Sardegna, ha la tassa tra le più basse. A Cagliari circa il doppio. Pagamento maggiore, servizio superiore: questo va detto, e bisogna aiutare tutti a comprenderlo. Se vogliamo che la Sardegna primeggi, ci serve aiutarci a far comprendere il prospetto dei costi. Ancora: la città compatta è una cosa, Sassari è un’altra perché ha un agro vastissimo. Noi stiamo lavorando per riportare i dati già quest’anno ad un livello in linea che permetta di uscire dalla penalità che siamo costretti a pagare ogni anno. Siamo impegnati a risolvere le criticità, e breve ci saranno ulteriori novità”.

Vittorio Gazale, direttore del Parco Nazionale dell’Asinara: “Felici di essere coinvolti negli eventi di Legambiente. Piacere avere un confronto con assessori di riferimento locali e regionali. Noi facciamo un ragionamento dal nostro punto di vista: non abbiamo una competenza diretta sul tema dei rifiuti ma ce ne occupiamo eccome, lo raccontano i bilanci. Conservare la biodiversità? Si anche e proprio grazie al trattamento dei rifiuti. Il caso Asinara: è stata a lungo un carcere, ma la tutela dell’ambiente non era priorità. Poi diventa parco: passaggio traumatico, ci siamo trovati un’isola con situazione particolarissima e costellata di rifiuti. Una attenzione importante, oltre a l rifiuto umido, merita il rifiuto plastica: tema fondamentale per chi gestisce le aree protette su cui lavoriamo in rete all’interno del nostro sistema”.

Mariano Mariani, direttore Parco Regionale di Porto Conte: “Estendere il ragionamento alle aree protette è elemento di novità. Portiamo un angolo visuale ulteriore e particolare. Allargo l’orizzonte. Davanti a noi ci sono le nuove generazioni: dobbiamo tutti ragionare su una nuovo modello di sviluppo di gestione dei rifiuti della nostra Isola. Il vecchio modello era centrato sull’industrializzazione forte e linearità che nulla aveva. Che fare con la circolarità di cui parliamo oggi. Scuola ruolo molto importante ma ancora lontanissima dai temi ambientali: mica educazione ambientale nei programmi scolastici, e a riguardo mi rivolgo alle Istituzioni perché ragionino sul tema. Comunità energetiche, altro spunto interessante da affrontare. Nora: a livello locale serve arrivare a chiudere il ciclo, in primis dell’organico. E poi, ovviamente, il problema plastica”.

Tema: Innovazione e sostenibilità nel trattamento e recupero dei rifiuti organici

Marco Versari, presidente Consorzio Biorepack: “Un consorzio nazionale obbligatorio che si occupa del riciclo organico di imballaggi biodegradabili e compostabili, il primo consorzio al mondo che rioccupa di questo perché l’Italia è il paese che meglio e di più lavora e si impegna in tal senso. Milano è la città più grande che fa raccolta porta a porta della frazione organica: punto di riferimento per tutta l’Europa, e il mondo interoA livello nazionale e locale, Biorepack fa progetti per l’efficientamento della raccolta della frazione organica. Sull’Isola? La Sardegna pur avendo una efficace raccolta della frazione organica ha pochi Comuni convenzionali con Biorepack: appena il 14%, e mancano i principali comuni del territorio fra cui Cagliari, Sassari, Olbia e altri.. mezzo milione di euro che potrebbero arrivare in questi territori, per attivare campagne di sensibilizzazione e informazione, ma che non arrivano perché non ci sono le convenzioni. Il tutto per incentivare la raccolta dell’umido”.

Fabrizio Pilo, amministratore Verde Vita Srl: “Innovazione e sostenibilità parole dal peso specifico importantissimo, elementi che contribuiscono a raggiungere un obiettivo è arrivare allo sviluppo sostenibile – spiega prima di raccontare la sua esperienza aziendale – Verde Vita aveva appunto l’obiettivo di essere sostenibile e circolare, lo ha inseguito, ha lavorato a lungo e ha raggiunto risultati di rilievo. Il nostro impianto è a Porto Torres, conferiscono comuni del nord ovest della Sardegna. Trattiamo 18mila tonnellate, non solo di frazione organica ma anche scarti vegetali. Produciamo 4500 tonnellate l’anno di compost destinate alle aziende agricole prossime. Dalla terra.. alla terra, questo il progetto da cui eravamo partiti. Ora ragioniamo sul concetto: dalla terra per la terra, percorso che porta sino alla produzione di biogas e biometano utili allo sviluppo del nostro territorio. L’innovazione va più veloce della democrazia e va guidata. Nuovi impianti, nuove sfide, nuovi limiti da superare e traguardi da tagliare. In futuro lavoreremo 25mila tonnellate. Altra sfida: innovare tecnologie, processi e tecnologie.. ma anche di e-governance: per questo ho creato il termine waste-sharing. Quel che voglio e che vogliamo fare è operare una vera rivoluzione circolare”.

Tema: Il Futuro che Vorrei

Intervento affidato agli studenti e alle studentesse dell’Istituto Tecnico Industriale di Sassari “G. M. Angioy”: “Siamo Marco e Michele: insieme ai nostri compagni di classe prendiamo alcuni dispositivi rotti e già presenti a scuola o dal Banco di Sardegna e dall’Ispettorato del Lavoro. Sono non funzionanti, noi cerchiamo di renderli funzionanti. Una volta avuti in carico li sistemiamo e li riassembliamo e li portiamo al centro di riuso di via Montello dove vengono certificati e messi a disposizione di chi ha bisogno. Obiettivo principale non solo aggiustare, ma riciclare e dare una mano concreta e reale ove ci sia necessità”.

Tema: La situazione dei Comuni del nord Sardegna

Emilio Bianco, (Legambiente) curatore del dossier Comuni Ricicloni 2022: “Venti anni fa la Sardegna era agli ultimi posti a livello Nazionale. La Sardegna si è impegnata, ha fatto la sua parte ed ha scalato la classifica portando i suoi Comuni alla ribalta per virtuosa applicazione. Solo 8 Comuni sono al di sotto del 60%: ma si può migliorare, lo dice la storia recente dell’Isola. La Città metropolitana di Cagliari è quella più virtuosa d’Italia. La Sardegna è una terra virtuosissima”.

Esperienze dai Comuni Virtuosi della Sardegna: interventi rappresentanti del territorio

CastelsardoRoberto Fiori: “Inizia con gli Scout la mia formazione ambientale. Ora la porto avanti nel mio percorso politico amministrativo a Castelsardo. Serve una sensibilizzazione costante, martellante soprattutto con le giovani generazioni. Siamo molto attivi, grazie anche all’aiuto di Legambiente. Uno dei primi comuni ad aver fatto la convenzione con Biorepack. Investiamo nel circuito virtuoso, sensibilizziamo e cresciamo nel quadro del benessere della comunità”.

Perdasdefogu, Rita Melis: “Siamo molto contenti di esserci, l’Ambiente è Cultura! Siamo una Amministrazione molto giovane. Il mio primo gesto da assessore alla Cultura è stato convocare il dirigente scolastico chiedendo la disponibilità per l’organizzazione della prima giornata Legambiente – Puliamo il Mondo. Esperienza emozionante e fondamentale, ritengo. La ripeteremo in primavera. Oggi giornata di spunti e di elementi da trasformare in concreta realtà. Abbiamo raggiunto l’80% ma serve confermarsi e superare la soglia. Vale anche per un piccolo paese come il nostro”.

BurgosSalvatore Sechi: “Piacere essere qui. Il risultato ottenuto dalla nostra comunità è figlio di tanti attori che insieme, come in una grande catena ecologica, ci hanno aiutati ad entrare nel circolo dei comuni rifiuti free. Iniziato un percorso per sensibilizzare i nostri bambini a fare bene la raccolta differenziata. E la Cultura, strumento importante per ottenere obiettivi anche in questo ambito. Mai fermarsi, puntare sempre a migliorare”.

BerchiddaPierangela Mazza: “Bello aver avuto gli studenti oggi qui con noi, plaudo alla loro attività. Come Amministrazione ringrazio i miei cittadini perché da anni rientriamo nell’80% di raccolta, quest’anno siamo però retrocessi di qualche virgola: non dobbiamo addormentarci sui risultati. Il 2021 ha portato tantissima indifferenziata legata al periodo Covid. Portiamo avanti una forte sensibilizzazione sulla comunità intera ma soprattutto sui cittadini adulti. Una sottolineatura: il Comune è proprietario della rete di distribuzione di energia elettrica e sta lavorando per la creazione della comunità energetica”.

Riparte abbattimento dei cinghiali col coordinamento del Parco di Porto Conte.

ALGHERO – Con una riunione operativa svoltasi a Casa Gioiosa, sotto il coordinamento del Parco di Porto Conte e alla presenza del Corpo Forestale e di V.A. e dei rappresentanti delle associazioni dei coadiutori-cacciatori, dai primi di marzo ripartira’ l’attività di abbattimento dei cinghiali nel perimetro dell’area protetta regionale e della sua zona contigua. La ripresa delle attività è stata resa possibile da una proroga al piano quinquennale scaduto il 31 dicembre 2022, ottenuta dalla Provincia di Sassari fino al 30 giugno 2023, che è attivamente a lavoro anche per il nuovo piano quinquennale 2023-2027. A partire dai primi giorni di marzo prossimo quindi, verrà approntata l’attività sul campo con abbattimenti da posta fissa che vedrà impegnati una cinquantina di coadiutori-cacciatori fino al mese di giugno sotto il coordinamento del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Parallelamente si svolgeranno anche le operazioni di cattura con le gabbie nelle aree dove l’abbattimento con arma da fuoco non è possibile. Inoltre nelle zone appoderate, per proteggere le colture agricole, si proseguirà con l’intervento dei coadiutori direttamente in azienda previa istanza dell’agricoltore che si sente danneggiato alla Provincia di Sassari.

“Si tratta di tre importanti modalità di intervento che vogliamo utilizzare al meglio– riferisce il consigliere Adriano Grossi delegato del direttivo del Parco ad occuparsi del problema fauna selvatica- e che ad oggi sono quelle autorizzate dalla normativa vigente. L’impegno del Parco non e’ mai mancato in questi anni e con il prossimo piano quinquennale saranno ulteriormente potenziate le misure di contenimento per ridurre i gravi disagi che colpiscono automobilisti e agricoltori. L’obiettivo resta quello di ridurre drasticamente i numeri e riportare l’equilibrio ecologico della specie, ma per tutelare le attivita’ produttive dalle aggressioni della fauna selvatica, diventate una vera e propria calamita’ per la nostra agricoltura, servono misure e risorse straordinarie che vanno oltre gli sforzi del Parco e che devono essere assicurate utilizzando i fondi europei del prossimo piano di sviluppo rurale 2023-2027, per esempio con investimenti pubblici a sostegno della realizzazione di adeguate recinzioni e finanziando adeguatamente le misure di contenimento e di dissuasione.”

Risparmio energetico al Parco di Porto Conte, aziende e scolaresche a Casa Gioiosa |foto e video

M’illumino di meno”: il CEAS Porto Conte ha celebrato la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili con un’intensa mattinata dedicata agli studenti di Alghero.

La sede del Parco naturale regionale di Porto Conte ha aperto le porte alle classi del Corso di Elettrotecnica dell’Istituto di Istruzione Superiore “Roth” e della Scuola Primaria La Cunetta per un’attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione sul risparmio energetico. All’evento hanno collaborato due importanti aziende leader di settore ovvero Beghelli ed ELCOM, che per l’occasione hanno illustrato ai giovani partecipanti le buone pratiche da mettere in atto quotidianamente e li hanno omaggiati con una lampadina a Led.

Al termine dei lavori, gli studenti dell’IIS Roth, sono stati guidati dagli educatori del CEAS Porto Conte nell’area dell’Oasi Faunistica Le Prigionette alla scoperta della biodiversità e delle attività di ricerca in atto nell’area, per il monitoraggio dell’aria e del clima.

“E’ stata un ottima esperienza per i nostri studenti che hanno potuto apprendere in maniera diretta quelle che sono alcune delle azioni virtuose da attuare per cercare di ridurre il consumo energetico”, ha commentato il professore dell’Iti Bruno Costantino. Istituto di Via degli Orti che, tramite un progetto in essere, potrà essere capace di limitare il consumo di energia elettrica mediante l’installazione di un impianto, corredato da un misuratore e da un indicatore di produzione di corrente, visibile dall’esterno della scuola. Un progetto che vedrà ancora la collaborazione del Parco di Porto Conte.

Nell’ambito di questa ricorrenza nazionale, inoltre, il Ceas Porto Conte porterà avanti iniziative di sensibilizzazione fino alla fine di Febbraio ospitando una classe al giorno: le scuole interessate possono richiedere maggiori informazioni scrivendo alla email ceas@parcodiportoconte.it o contattando il numero 079 945005 (dalle ore 9 alle 13).

Litorale danneggiato al Marino, sopralluogo e proposte di Mulas e Montis

ALGHERO – Sopralluogo della Commissione Ambiente del Comune di Alghero, presieduta dal consigliere Christian Mulas, nel tratto di costa antistante l’Ospedale Regina Margherita di Alghero. Alla presenza dell’Assessore all’Ambiente Andrea Montis e dei consiglieri comunali, si è potuta constatare la condizione di degrado in cui versa quel tratto di litorale caratterizzato da bassi fondali e acque cristalline. Nel sito risulta presente una cospicua distesa di detriti che ad ogni mareggiata vengono sempre più messi in evidenza e trasportati nelle limitrofe spiagge urbane, arrecando disagi per la libera fruizione del litorale. A ciò si aggiunge che le opere marittime esistenti – un vecchio molo in cemento – risultano sempre più danneggiate e non più percorribili, a causa degli imponenti marosi che ultimamente si sono abbattuti sulla costa algherese.

Si tratterebbe di detriti e rocce da scavo, presumibilmente riconducibili ai lavori di demolizione e ricostruzione che nella prima metà degli anni 70 interessarono l’ospedale Marino di Alghero e che successivamente furono riversati negli spazi demaniali antistanti il nosocomio. Dalla Commissione di ieri è emerso che già nel mese di aprile 2021 l’Assessore Montis inviò una nota all’allora direttore generale della struttura ospedaliera, all’epoca ancora di competenza dell’Asl, sottolineando il degrado e la pericolosità dei luoghi. Spazi peraltro che, se resi sicuri e fruibili, potrebbero essere facilmente utilizzati per attività elioterapiche e riabilitative, a tutto vantaggio dei pazienti. Nel frattempo l’ospedale Marino è passato di competenza all’Azienda Ospedaliera Universitaria e la proposta in questione è stata di recente illustrata al direttore generale dell’Aou sassarese dal presidente della commissione Christian Mulas, trovando da parte dei vertici sanitari interessamento per la valorizzazione e riqualificazione dell’area.

Differenziata, Sassari maglia nera. Olbia e Alghero virtuose

CAGLIARI – “La Sardegna ha consolidato i risultati ottenuti finora nella gestione dei rifiuti urbani e si conferma, come negli anni passati, al secondo posto tra le Regioni italiane, dopo il Veneto, per la raccolta differenziata con il 74.9%. Un risultato frutto del continuo impegno dei cittadini e delle Amministrazioni comunali, che hanno contribuito a migliorare il servizio di raccolta e a renderlo sempre più efficace ed efficiente”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante la presentazione dei risultati della Raccolta differenziata 2021, validati dall’Arpas: 79,07% per la Provincia di Nuoro; 78,03% per quella di Oristano; 77,80% per il Sud Sardegna; 73,83% per la Città metropolitana di Cagliari; 71,19% per la Provincia di Sassari. Sono 120 i Comuni che hanno superato l’obiettivo dell’80% di raccolta differenziata, 150 quelli tra il 75% e l’80% e 80 quelli tra il 70% e il 75%.

In totale, 350 Comuni, corrispondenti all’86% della popolazione, che conseguiranno la premialità regionale – ha aggiunto l’assessore Porcu – I risultati raggiunti confermano l’efficacia delle azioni adottate dall’Amministrazione regionale per il conseguimento degli obiettivi. Però, il livello contenuto della crescita nel 2021 rispetto agli ultimi anni e la crescita esponenziale dei costi di gestione deve indurci a riflettere sulla necessità di dare nuovo e maggior impulso alle politiche sulla prevenzione e sul riciclo dei rifiuti, soprattutto per il mantenimento e il consolidamento degli obiettivi a lungo termine”.

“Per raggiungere migliori risultati in termini di benefici ambientali, ottimizzando l’aspetto economico e l’accettabilità sociale, è necessario un approccio integrato che, partendo da una visione complessiva, ipotizzi l’utilizzo di differenti metodi di raccolta e trattamento, anche con l’implementazione di sistemi informatici di controllo. Si devono approntare nuovi sistemi di gestione dei rifiuti, orientati verso un continuo miglioramento per aumentare la qualità e il rendimento del processo. Tra le novità, il completamento della transizione verso efficaci sistemi di raccolta differenziata; la promozione di filiere di riciclo; la promozione della collaborazione con enti di ricerca per realizzare filiere di riciclo innovative e sperimentali per categorie specifiche di rifiuto; l’efficientamento, l’ammodernamento e il completamento dell’infrastrutturazione impiantistica del territorio regionale; lo sviluppo di politiche integrate di controllo del territorio contro l’abbandono e la dispersione dei rifiuti

“Invasione cinghiali e daini, danni devastanti all’agricoltura: ora basta”

ALGHERO – “La sovrappopolazione di cinghiali e daini nell’area del parco di Porto Conte sta arrecando gravissimi danni all’agricoltura del territorio. Quello che oramai è diventato nel gergo locale il parco dei porci non accenna a smettere di creare disagi agli imprenditori agricoli delle borgate di Alghero che sono costretti a spendere migliaia di euro nel tentativo di tutelarsi dalla nursery per ungulati che gli amministratori hanno ricreato a nord di Fertilia. Le belle parole che periodicamente sentiamo proferire dalle bocche della dirigenza del parco di Porto Conte per risolvere il problema vanno a cozzare con la dura realtà dei fatti: problemi a non finire e zero luce in fondo al tunnel. Dal Parco sono poi anche capaci di risentirsi se vengono tirati in causa perché loro, di parole, ce ne stanno mettendo davvero molte da anni. Ribadiamo la necessità di indennizzare gli abitanti delle borgate per i soldi spesi per proteggersi da cinghiali e daini: recinzioni, reti elettrificate, dissuasori sonori e luminosi. Centinaia di migliaia di euro sborsati a fronte di un parco consapevolmente e  incredibilmente sordo di fronte alle richieste legittime dei residenti dell’area contigua”.

 

Amabile Simbula – Presidente Comitato di Borgata di Santa Maria la Palma

Antonio Zidda – Presidente Comitato di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà

Tonina Desogos – Presidente Comitato di Borgata di Maristella

Il Parco di Porto Conte ha celebrato la Giornata delle zone umide al Calich

ALGHERO –  Oggi, 2 Febbraio 2023, si è svolta anche ad Alghero la Giornata mondiale delle zone umide. Anche quest’anno il Ceas Porto Conte ha celebrato questa ricorrenza, dedicando un’intensa mattinata di attività ai piccoli studenti della classe IV della Scuola Primaria La Pedrera, coinvolti direttamente sul campo lungo le sponde della Laguna del Calich.
Uno scrigno di biodiversità, che i giovani partecipanti hanno potuto esplorare guidati dalla Responsabile del nostro Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità, Antonella Derriu, cimentandosi nel riconoscimento delle numerose specie vegetali e animali che popolano questo prezioso angolo del nostro territorio e scoprendo i motivi che rendono così speciale le zone umide della Terra per la mitigazione dei cambiamenti climatici e per i nostri ecosistemi.