Criminalità ad Alghero, Porta Terra sulla difensiva: “Non siamo noi gli interlocutori”
ALGHERO – “Per quel che riguarda sicurezza e Polizia di Stato, l’interlocutore del sindacato non era certo il Sindaco o l’Amministrazione comunale. La giusta rivendicazione di personale aggiuntivo è evidentemente rivolta al proprio dipartimento. Non può però un sindacato portare avanti le proprie rivendicazioni, per quanto legittime, sulla carenza di personale e sull’organizzazione del lavoro, utilizzando la città di Alghero per ottenere risposte”, così il Sindaco Raimondo Cacciotto sull’intervento della segreteria provinciale di Sassari del sindacato di Polizia Siulp. “In relazione alla presenza delle istituzioni democratiche sul territorio, che ha dato adito alle menti più illuminate di sbizzarrirsi – specifica – tengo a precisare che l’Amministrazione comunale lavora in stretta sinergia con le istituzioni dello Stato presenti sul territorio, a cominciare dal Prefetto, e il Sindaco partecipa attivamente al Comitato Ordine e Sicurezza. È recente, del mese di giugno, anche la firma del protocollo d’intesa con la Prefettura in materia di prevenzione amministrativa antimafia e iniziative nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione. Ciò che non è accettabile – sottolinea il Sindaco di Alghero – è che si parli di “vulnerabilità istituzionale”. Non permettiamo queste affermazioni, soprattutto a fronte del lavoro congiunto che il Comune di Alghero sta facendo in stretta collaborazione con la Prefettura e le forze dell’ordine. Con l’occasione ricordo tutto ciò che l’Amministrazione sta facendo per potenziare il comando di Polizia Locale, il presidio del territorio e rafforzare la sinergia con tutte le forze dell’ordine in uno sforzo comune e di ottimizzazione del lavoro di tutti. Non ci nascondiamo di fronte ai problemi, anche le ristrettezze di personale lo sono, ma li affrontiamo con le armi che l’Amministrazione possiede, e l’arma principale è rappresentata dalla collaborazione con lo Stato, che perseguiamo costantemente. Mi auguro che, tutti coloro che hanno a cuore realmente il tema della sicurezza connessa alla presenza di micro e macro criminalità, sia cittadini che associazioni, non si limitino a denunce a mezzo stampa o diffamazioni sui social, che affronteremo nelle sedi opportune, ma rappresentino ai magistrati gli elementi e le informazioni di cui sono in possesso. Così, realmente, si fa un servizio alla comunità. Diversamente si costruisce un quadro a tinte fosche che non giova alla città, agli algheresi e al nord ovest dell’Isola, e non restituisce dignità al lavoro di chi quotidianamente si spende per garantire la sicurezza sul territorio. La città di Alghero – conclude – è amministrata da persone serie, che rispettano le leggi e sono impegnate tutti i giorni al servizio delle istituzioni, con quella disciplina e onore che richiede la Costituzione del nostro Paese.” Tra le azioni dell’amministrazione in materia di sicurezza, da rilevare che recentemente è stato approvato il nuovo regolamento di polizia urbana, un atto fondamentale che non esisteva nel Comune di Alghero e che oggi contribuisce a definire le linee guida per una gestione equilibrata della città, nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini. Tra le misure adottate c’è anche l’integrazione del sistema di videosorveglianza, un intenso lavoro di contrasto all’abusivismo, dall’occupazione del suolo pubblico fino al pagamento dei tributi comunali, oltre all’acquisto di nuovi mezzi e dotazioni. Queste azioni si inseriscono in un progetto più ampio che vede una stretta collaborazione tra la Polizia Locale e le altre forze dell’ordine, per creare una rete di sicurezza sempre più forte e operativa, capace di affrontare le sfide quotidiane della città. Potenziato inoltre il servizio notturno, che prevede una presenza attiva nel corso dell’estate del corpo di polizia il venerdì e il sabato fino alle 04:00, così come si lavora per estendere l’orario di lavoro fino alle 22:00 nel periodo invernale per garantire sicurezza anche nelle ore più delicate della giornata”
Letture a Villa Edera, ultimo evento annuale per il format di Neria De Giovanni
ALGHERO – Lunedì 1 settembre alle ore 20,00 ultimo appuntamento di “Letture d’estate a Villa Edera”, via Biasi n.21, presentazione degli autori Nemapress con la direzione artistica di Neria De Giovanni, alla sua 14esima edizione.
La Rassegna è organizzata dalla Associazione Salpare con La Rete delle Donne di Alghero e la FIDAPA sez. di Alghero in collaborazione con ESI -Editori Sardi Indipendenti e l’Associazione Orion.
Apertura e chiusura con Elisa Ceravola al flauto traverso.
Conclude come sempre un brindisi offerto dagli organizzatori.
Ingresso libero e gratuito.
Poesia e saggistica saranno i protagonisti.
Raffaele Ciminelli con “L’amore non si ferma” come esplicitato, è una raccolta d’amore dedicata ad Adelina, la compagna di vita del poeta, con un ampia prefazione di Plinio Perilli e postfazione di Neria De Giovanni. Il volume presenta una strabiliante variazione al tema amoroso, restituendo l’universalità del messaggio che fa di due solitudini un unico perfetto. In questa raccolta trovano posto anche altre tematiche care a Ciminelli, come la descrizione della natura, intesa come mondo vegetale e mondo animale, che fanno da sfondo e cornice a questo sentimento che supera il tempo e ci introduce nella eternità.
Come le edizioni precedenti delle Letture d’estate a Villa Edera, a chiudere la Rassegna sarà Neria De Giovanni con il suo ultimo libro “Grazia Deledda, un Nobel in cucina”.
A presentare il libro e dialogare con l’autrice sarà Gilberto Arru, noto giornalista enogastronomico che ha firmato anche la prefazione del volume ricordando la nascita dei Menu deleddiani.
Grazia Deledda, un Nobel in cucina, è il terzo libro che Neria De Giovanni dedica alla cucina nell’opera di Grazia Deledda, poiché con “Il pranzo dell’ospite” (Maria Pacini fazzi editore in Lucca) del 2000 è stata la prima studiosa deleddiana ad occuparsi dell’argomento e nel 2008 è seguito “A tavola con Grazia” (Il leone verde editore di Torino) che ha vinto il Premio per i libri a tema durante il Salone Internazionale del libro di Torino.
Con questo nuovo libro Neria De Giovanni analizza undici famosi romanzi di Grazia Deledda: L’edera, Il paese del vento, Cosima, Marianna Sirca, Elias Portolu, Colombi e sparvieri, La via del male, Canne al vento, Cenere, L’incendio nell’oliveto, La Chiesa della solitudine, con le scene più significative dei piatti tipici sardi, usanze legate al mondo del cibo e della cucina, sempre rilevanti per capire meglio la sua opera e il suo mondo narrativo.
Sassari, gesti della disperazione: la Polizia salva tre persone
SASSARI – La Polizia di Stato a Sassari ha dimostrato, in appena una settimana, un’eccezionale prontezza e sensibilità, salvando la vita a tre persone che, in momenti di profonda disperazione, avevano manifestato l’intento di togliersi la vita. Questi interventi sottolineano l’impegno costante e la preparazione degli operatori di volante nell’affrontare situazioni di estrema delicatezza, che richiedono non solo coraggio, ma anche grande empatia, capacità di mediazione e di immedesimazione.
I primi due episodi si sono verificati sul ponte di Rosello. In entrambi i casi, il 20 e il 25 agosto, gli operatori delle volanti sono intervenuti prontamente, riuscendo con abilità e cautela a convincere due persone, in momenti distinti, a desistere dal loro intento, allontanandole dalla balaustra e affidandole poi alle cure dei sanitari.
Un altro intervento avvenuto nella notte del 27 agosto a Sassari testimonia in modo esemplare il sangue freddo e l’efficacia dell’azione degli operatori intervenuti. Un uomo, in un’abitazione privata, aveva manifestato l’intenzione di compiere un gesto estremo mettendosi in contatto tramite 112 NUE con la nostra Sala Operativa. Mentre l’operatore della Centrale Operativa (C.O.T.) intratteneva il soggetto al telefono, mantenendolo impegnato e fornendo preziose indicazioni sul luogo, la volante si è precipitata sul posto.
Gli agenti si sono trovati di fronte ad una scena drammatica: l’uomo si era arrampicato sul tetto della propria casa e aveva legato una corda al collo, assicurandola ad un comignolo. Senza esitare, uno dei due poliziotti ha iniziato a dialogare con la persona dalla strada, cercando di distrarla e guadagnare tempo prezioso. Contemporaneamente, il secondo operatore si è arrampicato sul tetto. Con un gesto fulmineo, ha slegato la corda dal comignolo e ha poi raggiunto il soggetto, mettendolo in sicurezza. In pochi istanti, anche il collega è salito sul tetto e, in squadra, sono riusciti a liberare l’uomo dalla corda che gli stringeva il collo.
Il dirigente dell’U.P.G.S.P. di Sassari, Virginia Rita Martinazzi, sottolinea come la Polizia di Stato non sia solo un’istituzione dedicata alla sicurezza pubblica e al contrasto della criminalità, ma un punto di riferimento e un baluardo per la tutela dei cittadini anche nei momenti più bui e di grave difficoltà.
La Polizia di Stato rinnova il suo impegno nel porsi al servizio della comunità, con la consapevolezza che ogni vita salvata rappresenta la più alta e nobile missione.
“Criminalità ad Alghero, basta far finta di niente”
ALGHERO – “Le gravi dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sindacato di Polizia SIULP che quotidianamente opera sul territorio per tutelare la sicurezza dei cittadini non possono passare inosservate. Quando le forze dell’ordine, in prima linea contro ogni forma di criminalità, lanciano un allarme pubblico sulla crescente presenza di criminalità organizzata ad Alghero, con episodi sempre più frequenti di intimidazione e segnali di una preoccupante “perequazione criminale”, la politica ha il dovere morale e istituzionale di reagire. Non è più tempo di silenzi o mezze parole. È tempo di assumersi pienamente la responsabilità del momento. In qualità di massimo rappresentante della comunità, il Sindaco ha il dovere urgente di chiedere la convocazione di un tavolo permanente per la sicurezza, da tenersi presso la Prefettura. Non possiamo più far finta di nulla. Se chi garantisce la nostra sicurezza chiede rinforzi e denuncia pubblicamente un clima sempre più pericoloso, le istituzioni locali devono dare risposte chiare e immediate. Se Alghero oggi è percepita come una città turistica a rischio, è necessario intervenire subito, con determinazione, coraggio e unità politica. Serve una politica che torni a guidare e non a inseguire i problemi. Serve un Sindaco presente, capace di agire, che assuma su di sé la responsabilità di affrontare questa emergenza. Le parole del SIULP sono chiare. Sono gravi. E soprattutto, sono un segnale d’allarme che non possiamo permetterci di ignorare. La sicurezza dei cittadini è un diritto. Garantirla è un dovere”
Christian Mulas consigliere comunale Psd’Az
“Infiltrazioni mafiose ad Alghero, è allarme. Sindacato Polizia: urgono azioni”
ALGHERO – La Segreteria Provinciale del SIULP di Sassari, per voce del Segretario Provinciale Massimiliano Pala, intende offrire un’analisi tanto rigorosa quanto inequivocabile della grave emergenza che affligge la città di Alghero. Un territorio esposto. Se da un lato Alghero continua a proporsi come polo turistico e culturale di rilevanza internazionale, dall’altro è divenuta teatro di un processo di progressiva penetrazione criminale, caratterizzato da episodi reiterati di violenza, minacce, atti incendiari e tentativi di infiltrazione nei settori economici e negli spazi decisionali locali.
Il centro catalano in parola rappresenta quindi un caso di studio emblematico: città dalla forte vocazione turistica, ma al contempo vulnerabile alla penetrazione di fenomeni criminali. Tale vulnerabilità discende da due fattori concomitanti: La cronica carenza organica del Commissariato di Pubblica Sicurezza, che riduce drasticamente la capacità preventiva e investigativa; La pressione crescente di gruppi criminali organizzati, che perseguono il controllo delle attività economiche e turistiche attraverso violenza e intimidazione. Episodi recenti: dalla contingenza alla struttura”.
“Gli eventi degli ultimi mesi vanno letti in sequenza, come indicatori di un processo in atto:
24 agosto, Hotel Baja di Conte: un dipendente viene selvaggiamente percosso da turisti, episodio che trascende il fatto occasionale e segnala la percezione di impunità in un contesto privo di deterrenza. Aprile, litoranea di Alghero: una ristoratrice riceve una lettera di minacce di morte, sullo sfondo di dinamiche riconducibili a tentativi camorristici di controllo delle concessioni demaniali. Ripetuti incendi di autovetture, lettere anonime e telefonate minatorie: manifestazioni cicliche di una strategia di intimidazione che alimenta un clima di silenzio sociale”.
“Il SIULP esprime per questo la massima preoccupazione per una situazione che non può più essere considerata episodica o marginale. Si tratta di un fenomeno che, se non affrontato con tempestività e mezzi adeguati, rischia di consolidarsi in modo irreversibile, creando un divario incolmabile tra la capacità di risposta dello Stato e la forza criminale. La conseguenza è chiara: lo Stato arretra proprio mentre la criminalità avanza. La società civile sotto pressione. Dal punto di vista sociologico, ad Alghero si assiste all’affermarsi della cosiddetta “legge del silenzio”: I commercianti tacciono non per complicità, ma per timore di ritorsioni. Gli imprenditori riducono le denunce per non esporre se stessi e le proprie famiglie a minacce o incendi. Alcune famiglie campane, già note alle cronache, hanno acquisito immobili e ristoranti, alterando progressivamente l’equilibrio economico locale. Il risultato è un clima di paura normalizzata, in cui la comunità si abitua a convivere con la presenza mafiosa come se fosse un dato inevitabile. Considerazioni conclusive e richieste. In termini accademici, si potrebbe affermare che Alghero rappresenta oggi il punto di intersezione tra una debolezza istituzionale e una pressione criminale crescente”.
“Il SIULP denuncia che questa congiuntura rischia di generare un divario incolmabile tra la capacità di risposta dello Stato e la forza di penetrazione delle organizzazioni criminali.
Per tali ragioni, chiediamo: Un rafforzamento organico strutturale e stabile del Commissariato di Alghero; L’attivazione di programmi straordinari di contrasto alle infiltrazioni mafiose, con strumenti investigativi dedicati; Una presenza tangibile dello Stato, che restituisca fiducia ai cittadini e libertà all’economia locale”.
“Il SIULP non intende limitarsi a una denuncia: intende formulare un atto di responsabilità pubblica.
Ad Alghero è in corso una battaglia silenziosa tra la legalità e la criminalità. Se lo Stato non interviene con decisione, non solo perderemo il controllo del territorio, ma consegneremo l’intero sistema economico e sociale a logiche delinquenziali sconosciute al territorio locale ma tipiche di aree geografiche ben distinte dell’Italia Meridionale riconducibili a gruppi criminali di tipo associativo”.
Addio di Ara, rottura vicina coi Civici: avviso per Cacciotto
ALGHERO – “La notizia del trasferimento del segretario generale, dottor Antonio Ara, al Comune di Oristano nei primissimi giorni di settembre, conferma purtroppo le preoccupazioni che avevo già espresso nei giorni scorsi.
L’abbandono di una figura apicale di tale rilevanza, onestà, correttezza e professionalità, dopo appena un anno, non può essere considerato un semplice passaggio fisiologico o una “progressione di carriera” come oggi viene raccontato dall’amministrazione in carica liquidando il fatto con un semplice “grazie e in bocca al lupo”. Al contrario, rappresenta un segnale preoccupante di squilibrio interno, soprattutto se si considera che il dottor Ara, in più occasioni e anche privatamente con alcuni consiglieri, aveva manifestato la volontà di rimanere ad Alghero, a condizione che fosse garantito un corretto rispetto dei ruoli e non una prevalenza costante e invasiva di un singolo dirigente su tutti gli altri, compreso il segretario generale.
Con il trasferimento del dottor Ara, infatti, il Comune di Alghero si troverà di fatto nelle mani di un’unica persona, che oltre alle proprie funzioni assumerà anche il ruolo di segretario, essendo attualmente il vice segretario facente funzioni. Si tratta di una concentrazione di potere senza precedenti, che desta particolare allarme soprattutto in relazione ad alcune pratiche di grande rilevanza, sotto la lente di ingrandimento dell’opinione pubblica, seguite dallo stesso dirigente, tra le quali: il bando per l’assegnazione del campo Mariotti, stranamente modificato alla scadenza del termine di presentazione delle domande; i concorsi pubblici per il personale; e la delicata vicenda della Secal, rispetto alla quale lo stesso dirigente aveva già manifestato l’intenzione di arrivare alla chiusura della società partecipata, con una delibera presentata nei primi mesi di questa consiliatura. Allo stesso tempo pare che da mesi non si riesca a far riparare un ascensore a Porta Terra!
Questi episodi, sommati alla situazione odierna, mostrano con chiarezza quanto sia fragile l’equilibrio interno dell’amministrazione comunale e quanto sia urgente intervenire. Il rischio concreto è che venga meno quel sistema di contrappesi che rappresenta la garanzia di trasparenza, equilibrio e imparzialità nell’esercizio di funzioni pubbliche essenziali.
Al di là delle rappresentazioni ufficiali, appare evidente che la perdita del segretario generale non è stata inevitabile, ma è maturata in un contesto in cui è stato favorito l’accentramento di potere in un singolo dirigente e che ha reso impossibile il mantenimento di un equilibrio sereno e condiviso.
Mi auguro che le sollecitazioni, giunte dalla componente civica proveniente dal precedente mandato (sempre più inascoltata e apparentemente addirittura spesso mal sopportata , seppur determinante per la vittoria del centrosinistra) della stessa maggioranza, di nominare al più presto un nuovo vice segretario generale, vengano immediatamente accolte dal sindaco. È responsabilità del primo cittadino garantire che nessun dirigente possa concentrare nelle proprie mani tutte le funzioni apicali del Comune, pena un grave danno non solo all’amministrazione ma all’intera comunità algherese.
La città ha bisogno di trasparenza, pluralità e rispetto dei ruoli. È compito del sindaco garantire questo equilibrio, senza ulteriori rinvii”.
Mario Conoci, ex sindaco di Alghero
“Ciottolato senza rispetto e regole, Centro Storico di Alghero deturpato”
ALGHERO – “Alghero è una città antica, ricca di dominazioni e di storia. Eppure, troppo spesso, le opere pubbliche vengono eseguite senza rispetto per le regole, inseguendo la logica del risparmio facile e dell’inganno. Un caso emblematico è quello del ciottolato del Centro Storico, uno degli elementi più caratteristici e identitari della città.
Secondo i metodi tradizionali e corretti, i ciottoli devono essere collocati in verticale, vicinissimi uno con l’altro, cercando di lasciare il minor spazio di via di fuga: ciò garantisce drenaggio naturale dell’acqua, maggiore stabilità e una durata nel tempo. Negli ultimi anni, invece, troppe ditte hanno lavorato nella nostra città scegliendo la via più rapida e meno costosa, posandoli in orizzontale e utilizzando cemento al posto della sabbia. Una pratica gravissima, che snatura la pavimentazione storica, impedisce il filtraggio dell’acqua e provoca scivolamenti e pozzanghere nel cuore della città.
Denunciamo con forza che ciò che è stato posizionato in modo scorretto – e addirittura con l’uso del cemento, assolutamente irregolare – deve essere considerato un vero e proprio abuso, un atto contro la storia e l’identità della nostra città. Non si tratta di semplici errori: è un danno deliberato al patrimonio di Alghero, che merita condanna pubblica e assunzione di responsabilità.
Non è soltanto una questione tecnica, ma un vero e proprio scempio storico e culturale, una sottrazione di autenticità alla città.
Per questo motivo proponiamo al nostro Sindaco di creare un comitato di controllo, anche se sicuramente esiste sempre un responsabile dei lavori: per questo chiediamo che venga effettuato un controllo reale sia da parte del responsabile della ditta esecutrice che da parte del Comune.
Occorre inoltre, per il bene della nostra città, che i cittadini segnalino spontaneamente al Comune eventuali irregolarità e vigilino sugli operati, perché questo è un problema non solo pratico ma anche identitario.
È però soprattutto un problema che riguarda l’intera comunità: l’immagine di Alghero, la sua identità e la sua storia. Per questo chiamiamo a raccolta i Comitati del Centro Storico, tutte le associazioni cittadine e la popolazione che ha a cuore la città.
Se Alghero è nata con determinate caratteristiche, la sua storia ci insegna che deve rimanere fedele a se stessa. Tutti i ciottoli posati in modo scorretto vanno ripristinati, restituendo dignità e autenticità al nostro centro.
Il nostro appello è chiaro: Miglioriamo Alghero, miglioriamo la nostra città.
Chiunque creda nel ripristino totale del ciotolato deturpato si unisca a questa battaglia di civiltà.
E rivolgiamo un appello diretto al Sindaco della nostra città: questi sono i casi in cui non devono esistere colori politici. Tutti insieme, uniti, per il bene di Alghero.
Chi ha rovinato i ciottoli, ha rovinato un pezzo della nostra storia. Ora è tempo di restituirlo alla città”.
Gianfranco Langella
Segretario Nazionale Destra Democratica
“Altro che nuovo parcheggio: polvere, fango e mondezza, intollerabile”
ALGHERO – “Il Comitato della Pivarada dice basta e chiede più rispetto e tempestività negli interventi per quanto riguarda la pulizia e il decoro del Quartiere. A scatenare le ire è la presenza di un
canneto presente a pochi passi dalla Chiesa di San Giovanni Bosco, in via Diez e che,
denunciano i membri del Comitato, sta diventando un vero e proprio mondezzaio.
Ormai non si contano più i rifiuti depositati – fanno sapere i componenti del Comitato -.
Capiamo che questo canneto si trova all’interno di una proprietà privata (anche se in utilizzo
per comodato d’uso al Comune di Alghero per due anni), ma la sua presenza non è di decoro
non solo per i residenti che abitano in quella zona, ma anche per i turisti che vi transitano in
modo particolare nella stagione estiva. Una situazione intollerabile, dato che con il caldo
aumenta il proliferare degli insetti, che potrebbero creare problemi dal punto di vista
sanitario, ma anche per gli incendi visto l’ammasso di sterpaglie che circondano i resti di un
immobile abbandonato e decadente e che, a detta di abitanti degli edifici antistanti, sta
diventando un luogo abituale di ritrovo da parte di tossici. E cosa succederebbe nel caso
l’incendio interessasse anche le auto parcheggiate?
Siamo a conoscenza che c’è stato un sopralluogo da parte di tecnici del Comune, ma non
siamo a conoscenza delle risultanze.
Riteniamo che per ragioni di salute pubblica, igiene, decoro e nel rispetto dell’ordinanza
sindacale antincendi si debba intervenire con urgenza e non attendere l’elaborazione di
programmi per l’affidamento di incarico per l’esecuzione dei lavori di bonifica.
Non diamo una bella immagine di decoro e pulizia alle persone che parcheggiano nello
sterrato e/o che transitano nelle vie perimetrali.
Si è intervenuti con lavori di pulizia e spianamento in tutto il terreno, ma non nell’area in cui
si trova il canneto e i residui di tale spianamento sono stati ammucchiati e non smaltiti,
vedasi in particolare quanto rimane in bella vista della scocca di una moto carrozzella.
Nell’effettuare i lavori di spianamento non si è valutato che tale intervento avrebbe causato
polvere con il passaggio degli autoveicoli che utilizzano il parcheggio.
Basta il semplice transitare di un’auto, nello sterrato, che viene sollevata una nuvola di
polvere. Gli abitanti dei palazzi siti davanti al perimetro del parcheggio sono costretti a
tenere le finestre chiuse e a continua pulizia degli infissi, dei davanzali e dei terrazzini; certo
che con la calura estiva è un godimento. Il parcheggio è gratuito ma quanto si spende per
far ripulire l’auto dalla polvere? Provate a lasciare un’auto parcheggiata per una giornata!
Sono state diverse le segnalazioni da parte del Direttivo e da singoli cittadini fatte
all’Amministrazione Comunale, ma nessuna attualmente ha trovato ancora risposta.
Ora, con il recente acquazzone l’area è diventata un pantano, si è passati dalle sabbiature
ai fanghi. Il lato positivo è che gli abitanti degli edifici attorno al perimetro potranno godere
momentaneamente di un periodo senza polvere in casa. Avevamo suggerito di posizionare dei cassonetti nell’area, quantomeno nei fine settimana, per evitare, come sta avvenendo, il rilascio di buste di spazzatura varia di cui qualcuno dovrà farsi carico di eliminare. Siamo stanchi di questa situazione e di pietirne la soluzione senza avere un riscontro di operatività che, ribadiamo, deve essere immediata”.
Comitato del Quartiere Pivarada
I componenti il Consiglio Direttivo
Nella foto quello che dovrebbe essere il “parcheggio” della Pivarada nel terreno lungo il “Canalone”
Bando nuove rotte, voli per tutti gli aeroporti: attesa per Alghero
CAGLIARI – Si è conclusa la finestra di 60 giorni per la presentazione delle offerte nell’ambito del bando “Nuove Rotte”, promosso dall’Assessorato regionale dei Trasporti, in collaborazione con l’Assessorato del Turismo e con la Società Finanziaria della Regione Sardegna (SFIRS). Complessivamente, hanno manifestato interesse quattro compagnie aeree, con proposte che coinvolgono i tre scali sardi di Cagliari, Alghero e Olbia. Alcune offerte includono anche la stagione Winter, altre riguardano la sola programmazione estiva; in ogni caso le nuove rotte prenderanno avvio nella Summer 2026.
“Registriamo una risposta da parte del mercato e un interesse distribuito su tutti gli aeroporti dell’Isola – dichiara l’assessora dei Trasporti, Barbara Manca –. È un passo importante verso l’obiettivo di ampliare e stabilizzare i collegamenti, sostenendo al tempo stesso la destagionalizzazione e l’accessibilità della Sardegna”.
Si apre ora la fase di valutazione tecnico-economica delle proposte per la successiva aggiudicazione, in coerenza con i criteri del bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), che prevede un contributo fino al 50% dei costi aeroportuali per favorire l’avvio delle nuove connessioni.
“Continueremo a monitorare attentamente l’iter del bando fino all’attivazione delle nuove rotte, che saranno operative a partire dall’estate 2026, a beneficio dei residenti, delle imprese e del turismo”, conclude Manca.