Droga e armi, arresto dei Carabinieri ad Alghero

di diverso calibro, cocaina nascosta in una bottiglia, esplosivi artigianali e quasi 7.000 euro in contanti. È quanto hanno trovato i Carabinieri nel corso di una perquisizione condotta ieri mattina in un’abitazione alla periferia di Alghero.

L’operazione è stata condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna”, del Nucleo Cinofili di Abbasanta e della Compagnia di Alghero. L’attività rientra in una più ampia campagna di controlli per il contrasto alla detenzione illegale di armi e allo spaccio di stupefacenti.

Durante la perquisizione, l’uomo – arrestato in flagranza di reato – è stato trovato in possesso di una pistola a salve modificata in grado di sparare, con sei cartucce calibro 6.35 già caricate. Nella stessa abitazione sono stati rinvenuti anche 88 cartucce aggiuntive (calibro 6.35 e 9), quattro ordigni esplosivi artigianali senza codici identificativi e dodici petardi di categoria F4, classificati ad alto potenziale.

La perquisizione è poi proseguita in altri locali della casa, dove i Carabinieri hanno trovato 31 grammi di cocaina nascosti all’interno di una bottiglia di plastica tagliata strategicamente per celare la droga. Sequestrati anche due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento, sostanza da taglio e 6.900 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Il materiale esplosivo, considerato ad alto rischio, è stato distrutto sul posto dal Nucleo Artificieri del Comando Provinciale di Sassari.

L’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Sassari, è stato trasferito nel carcere di Bancali, in attesa dell’udienza di convalida.

“Centristi” contro Pd, 5 Stelle e Avs: “Nessun bavaglio, il Marino resti all’Aou”

ALGHERO – “In merito al comunicato diffuso da alcune forze politiche che ritengono di dover bacchettare, chi sulla sanità pretende chiarezza e confronto, accusandolo di aver “messo in discussione” la linea della maggioranza sul tema dell’Ospedale Marino, sentiamo il bisogno di restituire al confronto il giusto livello: quello del merito, non della propaganda.

Parlare pubblicamente del futuro della sanità territoriale non è una forma di sgarbo politico, ma un dovere civico e istituzionale, soprattutto quando le scelte assunte altrove appaiono poco trasparenti, scarsamente condivise e potenzialmente penalizzanti per la nostra comunità.

La decisione di trasferire la gestione dell’Ospedale Marino alla ASL di Sassari – al di là delle forme – non è mai stata realmente spiegata alla cittadinanza, né discussa nelle sedi rappresentative locali. A oggi mancano elementi essenziali: chi guiderà la struttura? Quali servizi verranno mantenuti, potenziati o accorpati? Che fine faranno le professionalità oggi attive nel presidio? Qual è la visione complessiva per il medio periodo? È su questi punti – concreti, non ideologici – che riteniamo giusto porre l’attenzione pubblica.

Non è l’unità a tutti i costi che rafforza la politica, ma la capacità di pretendere trasparenza, pretendere ascolto e difendere le specificità del proprio territorio. Alghero non può continuare a subire decisioni calate dall’alto come se fosse una succursale amministrativa di Cagliari. Abbiamo il dovere di difendere la nostra rete sanitaria, oggi più che mai fragile.

Per questa ragione, chiederemo formalmente all’assessore regionale alla sanità di derogare al trasferimento del marino alla Asl. I cittadini hanno diritto di sapere cosa cambierà nella sanità locale. In un momento così delicato, segnato da carenze strutturali e incertezze organizzative.
Il nostro intervento nasce dalla convinzione che la politica locale debba alzare la voce, non abbassare lo sguardo. Ribadiamo: difendere Alghero non è un errore. È un dovere”.

Gruppo consiliare
Noi Riformiamo Alghero

Nizzi verso la Provincia: Regione più vicina? Nuovo slancio della Gallura sicuro

ALGHERO – Mentre nel Nord Ovest la Città Metropolitana, come da regolamento, sarà guidata dal sindaco del comune più grande, dunque Mascia di Sassari, dall’altra parte, in Gallura, le elezioni di secondo livello andranno, quasi sicuramente a premiare, Settimo Nizzi. L’apprezzato, non solo dal centrodestra, Primo Cittadino di Olbia andrà, salvo sorprese, a guidare la ritrovata Provincia della costa est.

Un primo passo verso la candidatura a presidente della Regione? Forse. Del resto il suo mandato da sindaco è in chiusura e dunque, dopo due anni a capo dell’ente intermedio, potrebbe poi naturalmente essere colui che andrebbe a garantire una possibile vittoria nel dopo-Todde che, secondo i bene informati e alla luce delle note “pendenze giudiziarie”, dovrebbe palesarsi ben prima della prevista scadenza. Si parla già dall’anno prossimo, probabile. A quel punto, a cascata, anche i comuni guidati dallo stesso schema, vedi Alghero e la stessa Sassari, ma più la prima vista la “composita” maggioranza (già in forte fibrillazione), potrebbero avere dei riflessi con anche, non è escluso, un termine anticipato. Ma, come si sa, in politica può accadere tutto il suo contrario.

Per adesso, la Gallura, con la prossima guida di Nizzi, imprimerà sicuramente ancora di più un’accelerata verso processi di sviluppo, crescita e servizi al contrario di quanto sta avvenendo nella costa opposta.

“Marino: lavori fermi, sale come sgabuzzini, 5 Stelle e Sinistra hanno bloccato tutto”

ALGHERO – “Inaccettabile lo stato di incertezza in cui versa l’ospedale Marino. Milioni di euro stanziati dalla Regione di centrodestra sono oggi bloccati per responsabilità della Giunta Todde”. È l’accusa che arriva dal coordinamento cittadino della Lega ad Alghero, con Gabriella Fadda e Giorgio Gadoni che puntano il dito contro l’immobilismo della nuova maggioranza.

“Solo tra il 2022 e 2023 sono stati finanziati oltre 5 milioni di euro grazie all’interessamento dell’allora Presidente del Consiglio regionale Michele Pais – spiegano Fadda e Gadoni – che ha creduto fortemente nel rilancio del’Ospedale Marino, che era destinato alla chiusura. Fondi, questi ultimi, che si aggiungevano a quelli già utilizzati per la messa in sicurezza e dotazione tecnologica, destinati alla ristrutturazione integrale delle tre sale operatorie, all’adeguamento dei laboratori e all’installazione di un ascensore. Di questi, ne sono stati spesi solo 1.200.000 euro per una sola sala operatoria, che oggi garantisce l’unica attività chirurgica del Marino. Il resto è fermo. E oggi le due sale rimanenti sono usate come semplici ripostigli, mentre la sanità algherese aspetta risposte”.
A pesare, secondo la Lega, è “l’incertezza determinata da una riforma sanitaria pasticciata e senza logica, che ha gettato il sistema nel caos. La sinistra e il M5S hanno ereditato un progetto che finalmente stava portando risultati – sottolineano – basti pensare ai numeri record dell’équipe di ortopedia, finalmente messa in condizioni di lavorare e dare risposte in precedenza impensabili. E cosa hanno fatto? Hanno bloccato tutto. Hanno smontato pezzo dopo pezzo un percorso che con fatica stava dando i suoi frutti.
Non solo le sale operatorie. L’inadeguatezza gestionale si riflette anche su altri spazi già pronti ma inutilizzati. Esiste un’intera ala, quella del cosiddetto ‘Reparto Suore’, completamente ristrutturata e mai messa in funzione: 500 metri quadri che potrebbero essere immediatamente messi a disposizione della sanità algherese. E invece sono vuoti, abbandonati, come il resto dei lavori sospesi.”

“Oggi, anche una parte trasversale della politica e della cittadinanza riconosce la bontà e la lungimiranza della scelta sull’ospedale Marino, che ha dato impulso e dignità a una struttura sanitaria altrimenti destinata alla morte certa. Se oggi il Marino è ancora attivo e operativo, lo si deve proprio a quella visione e a quegli interventi concreti che ora la sinistra sta colpevolmente interrompendo.
È tempo che la Giunta Todde dica chiaramente cosa intende fare del Marino. Non possiamo permettere che una struttura fondamentale per il territorio venga abbandonata solo per ragioni ideologiche o per incapacità politica” concludono Gabriella Fadda e Giorgio Gadoni.

 

Nella foto l’ex-assessore alla sanità Doria al Marino di Alghero

“Todde, la Giunta dei record per leggi impugnate: danno per i sardi”

CAGLIARI  – “La Giunta Todde vuole stabilire il record, non invidiabile, del maggior numero di leggi impugnate dal Governo nel minor tempo possibile. E non si tratta di provvedimenti legislativi di poco conto, stiamo parlando di Energia, Sanità, Trasporti e Urbanistica. Per quanto riguarda il ‘Salva Casa’, in Aula abbiamo provato a dare il nostro contributo per il miglioramento di una legge regionale che non teneva conto del valore di un provvedimento nazionale finalizzato a dare risposte immediate e concrete alle esigenze di cittadini, imprese e professionisti, indispensabili per favorire e supportare il recupero del patrimonio edilizio. E avevamo denunciato come un mancato recepimento con una semplice circolare, come già fatto in altre Regioni, e le ulteriori modifiche apportate dalla Giunta avrebbero esposto la legge ‘Salva Casa’ all’impugnazione e così è stato”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha commentato l’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge regionale conosciuta come “Salva Casa”.

Salva Casa, ennesimo flop: “Giunta Todde dilettanti allo sbaraglio”

CAGLIARI / “Sulla pelle dei cittadini sardi si consuma l’ennesima figuraccia nazionale della giunta Todde.

I sardi si vedono privati dei diritti di tutti gli altri cittadini italiani per il velleitario e improvvido pressapochismo e per la demagogia di una giunta regionale di dilettanti allo sbaraglio.

Così il coordinatore regionale di Forza Italia Pietro Pittalis commenta l’impugnazione, da parte del Governo, della legge “salva casa” nella versione approvata, su indicazioni della giunta, dal Consiglio Regionale.

Legittimi investimenti e legittime aspirazioni di molte famiglie sarde, dice Pittalis, vengono ancora una volta vanificate a causa degli errori grossolani della giunta Todde, incapace da un lato di bloccare speculazioni energetiche, dall’altro di garantire ai cittadini i loro pieni e riconosciuti diritti”

Pietro Pittalis Segretario regionale Forza Italia Sardegna

“Sanità, Maggioranza Cacciotto spaccata: plauso ai Civici”

ALGHERO – “Che la sanità sia un tema serio è poco ma sicuro. Che le lezioni di serietà le voglia dare chi ha passato cinque anni a fare posizionamento personale sul tema della sanità sinceramente imbarazza.

Chiedere a Di Nolfo e Desiré Manca dei 5stelle.

Oggi voci autorevoli della maggioranza, come Alberto, criticano apertamenteme la retrocessione del Marino.

A sinistra pensano di poter bacchettare e mettere bavagli. Farebbero meglio a prendere atto dell’enorme sciocchezza che Todde e Bartolazzi stanno portando avanti.

Fa piacere vedere l’assenza delle forze Civiche fra le firme di questo pessimo comunicato della sinistra”.

Alessandro Cocco, Fratelli d’Italia

Sanità, Maggioranza Cacciotto spaccata: “Criticità ereditate dal passato”

ALGHERO – “Le difficoltà del sistema sanitario regionale, figlie di politiche inadeguate del passato, sono sotto gli occhi di tutti e rappresentano una preoccupazione legittima per ogni amministratore responsabile. Come maggioranza comunale siamo perfettamente consapevoli delle criticità e, in maniera corretta e coordinata, tutte le forze politiche della coalizione vigilano costantemente sulla situazione, mantenendo un dialogo costruttivo con la Regione per individuare soluzioni concrete”, cosi i partiti della compagine Cacciotto Movimento 5 stelle, PD, AVS, Città Viva e Futuro Comune riguardo la questione della sanità che, di fatto, palesa una spaccatura in maggioranza tra le forze “Centriste”, in questo caso nel “Campo Largo”, e le altre realtà riferibili alla guida regionale della Todde e all’opposizione del Governo Meloni. 

“Tuttavia, assistiamo con stupore al moltiplicarsi di comunicati stampa individuali che, pur affrontando tematiche serie come la sanità, sembrano più orientati alla ricerca di visibilità personale che alla risoluzione dei problemi. È evidente che questi approcci non contribuiscono minimamente al miglioramento della situazione sanitaria, ma rischiano solo di alimentare un teatrino che fa il gioco di chi vorrebbe vedere la nostra coalizione divisa e inefficace.

 

“La sanità è una questione troppo seria per essere ridotta a strumento di posizionamento elettorale personale. I cittadini hanno bisogno di amministratori che lavorino concretamente per trovare soluzioni, non di comunicati che si limitano a evidenziare problemi già noti senza proporre alternative praticabili. Il nostro impegno continua attraverso i canali istituzionali appropriati, con il dialogo responsabile e la pressione costruttiva verso la Regione. Questo è il modo serio di fare politica: lavorare insieme, non in ordine sparso. Le pressioni si fanno nei luoghi deputati, non sui giornali”.

“La sanità merita rispetto, competenza e coesione. Non passerelle mediatiche che indeboliscono l’azione collettiva di chi ha responsabilità di governo. In quest’ottica, riteniamo utile promuovere un incontro con i direttori della ASL e dell’AOU, per rafforzare il dialogo istituzionale e contribuire a una gestione più efficace delle criticità”.

 

Palazzo Bruciato, “la compagine Cacciotto smetta di attribuirsi meriti che non ha”

ALGHERO – “Anche oggi l’Amministrazione Cacciotto riserva agli algheresi la quotidiana dose di propaganda. Lo spunto è dato da un provvedimento che a seguito del dissequestro dell’immobile incendiatosi nel 2017, disposto dal Tribunale nel gennaio del corrente anno, di fatto consente alla ditta Risparmio Casa lo sgombero, la cernita e lo smaltimento di tutti I rifiuti presenti all’interno dei locali del primo sottopiano, e alla ditta Sofingi le operazioni di messa in sicurezza dell’area esterna ripristinando la delimitazione invalicabile sull’intero perimetro dell’edificio e provvedendo al puntellamento e messa in sicurezza del primo sottopiano. L’Amministrazione Cacciotto, col solito comunicato stampa “levantino”, piega la realtà alle proprie esigenze propagandistiche, contrabbandando un ruolo e un attivismo inesistenti nelle operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Come se a seguito di una concessione edilizia si attribuisse i meriti per la realizzazione di un immobile. Crediamo che bene avrebbe fatto l’Amministrazione Cacciotto a serbare un rigoroso silenzio. Quantomeno per il rispetto dovuto a tutte le famiglie che portano nelle loro menti e sul loro patrimonio i segni indelebili di quel disastro. Il rogo ha lasciato tracce fisiche e psicologiche profonde e ha provocato immensi disagi a tutti coloro che hanno dovuto abbandonare le loro case. Una ferita ancora aperta per la città e in particolare per le persone che hanno vissuto quel dramma”, lo hanno dichiarato Tedde, Caria, Bardino, Peru e Ansini del Gruppo di Forza Italia

Punta Giglio, 4,2 milioni al Parco: plauso di Selva

ALGHERO – La Regione, Assessorato alla Difesa dell’Ambiente, servizio tutela della natura e politiche forestali,  attraverso il ministero dell’Ambiente,  nell’ambito della accordo Mase Gov 2021-2027,  ha comunicato ieri che il progetto proposto dal Parco di Porto Conte è stato ammesso a finanziamento, con risorse paria  a 4,2 milioni di euro. È proprio la piena disponibilità al patrimonio pubblico dei terreni di Punta Giglio e di quelli recentemente acquisiti che ha consentito di ottenere il cospicuo finanziamento, che verrà utilizzato per il ripristino morfo funzionale della vegetazione e dei sistemi forestali costieri, anche in adattamento ai cambiamenti climatici. La scheda progetto elaborata di tecnici del Parco di Porto Conte prevede azioni mirate a diversi interventi collegati che andranno a interessare le coste sabbiose, le coste a falesia, l’entroterra, con una ridefinizione delle superfici di ginepro. E inoltre, una rinaturalizzazione delle pinete e litorali. “Ciò consentirà – spiega l’Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Raniero Selva –  anche di ampliare le attività previste per il compendio di Punta Giglio, ovvero la riqualificazione degli immobili in stato di abbandono e dei manufatti storici”. E ancora, la scheda progettuale premiata con il finanziamento prevede il ripristino morfo funzionale delle formazioni di quercus ilex presenti nel sito e consentirà di aumentare la capacità di sequestro del carbonio,  una delle finalità del progetto finanziato. Sarà possibile un incremento annuo del 300% del sequestro della co2. Un risultato importantissimo per la rivalorizzazione del compendio del Punta Giglio che partirà nel secondo semestre 2025 per concludersi nel secondo semestre 2029. “Un grazie alla struttura del Parco di Porto Conte e alla Regione, che stanno lavorando con dedizione per arrivare al risultato che va nella giusta direzione per la salvaguardia ambientale e per rendere maggiormente fruibile il sito, che insieme al compendio carsico di Capo Caccia rappresenta uno dei maggiori attrattori della Riviera del Corallo”, conclude l’Assessore Selva.