Asl di Sassari, Bartolazzi smentisce Maieli e Pais: “Ci sono 20milioni in più, non in meno”

CAGLIARI – “Con una narrazione volutamente parziale e manipolatoria della realtà i consiglieri regionali Maieli, Sorgia e Pais continuano ad insistere su inesistenti tagli alla sanità sassarese e sul rischio che ne deriverebbe per i livelli di assistenza nel territorio: tesi destituite di ogni fondamento e che vengono reiterate nel palese e grave intento di creare un clima di sfiducia ed un ingiustificato allarmismo nei cittadini”. Così l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, replica ai consiglieri di opposizione.

“La verità è un’altra ed è ben diversa dai mantra dell’opposizione: non soltanto il sistema sanitario sassarese non subirà alcuna penalizzazione, ma vengono assegnati ben 20 milioni in più per Sassari, che andranno a beneficio dei servizi e delle cure al cittadino”, evidenzia l’assessore.

Come è ampiamente noto, i valori definitivi dei Bilanci consuntivi 2022 delle aziende sanitarie sarde sono stati inviati dalle stesse aziende solamente alla fine del mese di dicembre 2024. Si era rilevato solo allora, con i primi dati certi dei bilanci delle aziende sanitarie sarde che non venivano redatti da quattro anni, che per quanto riguarda la ASL 1 di Sassari la presunzione di costo iniziale si era rivelata molto superiore al dato reale in seguito riscontrato, con una stima iniziale fortemente sbilanciata. Tale sovrastima veniva canalizzata dall’Azienda a favore della spesa per il personale, particolarmente riferita al Piano delle assegnazioni 2025-27 con circa 600 previsioni assunzionali incrementali non sostenibili alla luce dei dati aggiornati.

La rimodulazione e il riequilibrio delle assegnazioni a tutte le aziende in tutto il territorio regionale, e non solo alla ASL 1 di Sassari, ha consentito per contro di sbloccare l’approvazione dei bilanci previsionali dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, la quale altrimenti non avrebbe potuto proseguire in nessuna attività né assumere personale per tutto il 2025.

“Occorre sapere – spiega l’assessore Bartolazzi – che all’interno di quest’ultima azienda ricade l’attività ad alta complessità dell’unico ospedale con DEA di II livello del Nord Sardegna, al quale è stata assicurata la prosecuzione dell’attività con l’assegnazione aggiuntiva di oltre 42 milioni che ricade sull’intero bacino di popolazione della provincia di Sassari, ed oltre. Il netto dell’assegnazione all’area Sassarese, perciò, è in realtà di 22 milioni in più, e non di 20 milioni in meno come pretestuosamente qualcuno va dicendo”.

“Spiace che una parte politica abbia tralasciato questi aspetti, non banali, avventurandosi nel merito di argomenti tecnici estremamente complessi di cui dimostra, ancora una volta, di non avere piena padronanza”, continua l’assessore, che poi conclude: “È ancora il caso di rilevare come il fabbisogno delle Aziende sanitarie, così come il loro buon funzionamento, non si esaurisca esclusivamente all’interno del piano di incremento assunzionale, e che una spesa prospettica per il personale prevista dalla Asl 1 di Sassari nel triennio pari ad oltre 172 milioni di euro, in crescita di circa 27 milioni di euro (incremento del 19% della spesa) appaia macroscopica rispetto alla spesa per il personale in servizio al 01.01.2025”.

“La Giunta Todde fa un regalo di 9milioni a Zedda”

CAGLIARI – “La Giunta Todde ha fatto un regalo di 9 milioni di euro all’Amministrazione amica della Città di Cagliari, guidata dal sindaco progressista. Una decisione vergognosa che, arbitrariamente, considera i cittadini di Cagliari come privilegiati a discapito di tutti gli altri sardi e dà uno schiaffo morale ai Comuni virtuosi che rispettano e fanno rispettare le regole, accollandosi i costi della gestione dell’abbandono selvaggio dei rifiuti e delle bonifiche”. Lo ha detto Cristina Usai, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, commentando un emendamento della Giunta regionale, in occasione della Finanziaria 2025, che ha autorizzato la spesa di 9 milioni di euro per il triennio 2025-2027 a favore del Comune di Cagliari, come “contributo relativo alla gestione dei rifiuti urbani del capoluogo della Regione”, facendo riferimento al fenomeno chiamato “littering” (abbandonare in strada piccole quantità di rifiuti urbani, non prodotti in sede domestica ma generati in un luogo pubblico).

“Oltre a dubitare della legittimità di tale norma, considerato che per legge il costo della Tari deve essere coperto dai versamenti dei cittadini, la relazione della Giunta è fortemente lacunosa. Infatti, i problemi derivanti dal ‘littering’ riguardano tanti altri Comuni, in particolare quelli costieri che durante la stagione estiva subiscono un pesante aumento del carico antropico dovuto alle presenze turistiche”, ha aggiunto Usai.

“Abbiamo chiesto di ritirare l’emendamento, in quanto ingiusto e punitivo nei confronti di Comuni e cittadini virtuosi, o in subordine di parametrare un adeguato contributo per tutte le Amministrazioni, ma il centrosinistra non ha accettato la nostra proposta. Un ingente regalo generato all’interno della stessa coalizione politica che, come si è ben capito dall’atteggiamento della maggioranza, fa parte di una promessa post elettorale”, ha concluso l’esponente di FdI.

Piste ciclabili, 12milioni per Cagliari, Sassari e Olbia: Alghero a piedi

CAGLIARI – “Promuovere la mobilità urbana multimodale sostenibile quale parte della transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio” è l’obiettivo specifico inserito all’interno della priorità “Mobilità Urbana Sostenibile” del Programma Regionale del Fondo europeo di sviluppo 2021 – 2027. Nello specifico l’azione “Promozione delle infrastrutture e dei servizi di mobilità ciclopedonale su scala urbana, suburbana e interurbana” è proprio indirizzata alla crescita della mobilità dolce attraverso la realizzazione di percorsi pedonali e di piste ciclabili attrezzate e sicure. Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Antonio Piu, la Giunta ha approvato la programmazione operativa delle risorse con una dotazione complessiva 12.091.429 di euro.

“L’approvazione di questa delibera – spiega l’assessore – va nella direzione del raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti. Con politiche e strategie di mobilità alternative all’auto privata verso la realizzazione di piste ciclabili e altre infrastrutture di supporto, da realizzarsi anche mediante il raccordo tra la rete ciclabile regionale e le reti urbane che attraversano i principali centri abitati dell’Isola. È importante sostenere e accompagnare gli enti locali nell’attuazione degli interventi per la promozione delle infrastrutture di mobilità e dei servizi di mobilità alternativa”.

La delibera prevede l’inserimento degli interventi per tre comuni. Il primo riguarda il territorio di Cagliari con la “connessione ciclopedonale tra i quartieri di Monte Mixi e La Palma e con l’itinerario ciclabile lungo il canale Terramaini”. I lavori sono finalizzati a creare un collegamento ciclopedonale tra la rete ciclabile urbana di Cagliari e la Ciclovia turistica della Sardegna.

Mediante un’opera di scavalco dell’Asse mediano di scorrimento in prossimità dell’innesto delle vie dei Salinieri e Tramontana sullo stesso Asse mediano, si creerà una connessione di mobilità sostenibile tra il sistema naturalistico composto dal parco di Molentargius e dalla spiaggia del Poetto e il parco di Monte Urpinu, mitigando così la criticità rappresentata dalla cesura che l’Asse Mediano rappresenta per le relazioni tra i quartieri di La Palma e Monte Mixi.

Il progetto permetterà di separare efficacemente i flussi ciclopedonali dal traffico di veicoli a motore che quotidianamente percorre l’Asse mediano. L’opera è completata dalla realizzazione di una connessione tra il parco di Terramaini e la pista ciclabile che si sviluppa in prossimità del padiglione Nervi, nel lungomare di Su Siccu, attraverso la creazione di un itinerario ciclopedonale lungo il canale Terramaini. L’importo complessivo dell’intervento è di 4.141.429 di euro.

Il secondo intervento riguarda il territorio di Olbia con la realizzazione degli itinerari ciclabili di “collegamento via Escrivà” e di “Completamento del tratto del centro urbano – teatro Michelucci”. I lavori consistono nel completamento della rete ciclabile cittadina di Olbia, attraverso la realizzazione di due percorsi che consentono di completare l’attraversamento urbano della Ciclovia della Sardegna migliorando l’accessibilità ciclopedonale del porto di Olbia Isola Bianca e dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda, ad oggi solo parzialmente realizzato.

Nel dettaglio, l’intervento consiste nella realizzazione di due nuove porzioni di rete, rispettivamente lungo via Escrivà e le vie Macerata, Orvieto e Pavese. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 3.750.000 di euro.

Il terzo progetto sarà realizzato nel territorio di Sassari con la “riammagliatura degli itinerari ciclabili esistenti di collegamento tra il centro urbano e i quartieri periferici”. L’intervento consente di completare e razionalizzare la rete ciclabile esistente nella città di Sassari, attraverso la realizzazione di itinerari ciclabili urbani che collegano il centro urbano con i quartieri periferici di Latte Dolce, Sant’Orsola, Sacro Cuore, Carbonazzi, Baddimanna e Caniga. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 4.200.000 di euro. L’attuazione dei tre interventi sarà demandata ai rispettivi comuni, quali beneficiari.

“Gli impegni internazionali assunti dall’Unione europea con l’Accordo di Parigi del 2015 – ricorda Piu – sono finalizzati a garantire entro il 2030 una riduzione del 55% delle emissioni climalteranti rispetto al 1990, arrivando entro il 2050 allo zero netto di emissioni. Per questo intendiamo, come Amministrazione regionale, di realizzare un sistema di mobilità locale più efficiente, equo, accessibile e sostenibile, da conseguire anche attraverso la creazione di percorsi pedonali e ciclabili sicuri e attrezzati. In ultimo aggiungo che l’Assessorato sta curando la progettazione e realizzazione della Rete Ciclabile Regionale con l’obiettivo di rendere la Sardegna percorribile in bicicletta sia in ambito urbano che extraurbano”.

Il Consiglio Regionale ha approvato la finanziaria, le parole di Todde e Meloni

CAGLIARI – Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato oggi la Legge di Stabilità 2025 e il Bilancio di previsione 2025-2027, segnando un importante traguardo per la crescita e lo sviluppo dell’Isola. Con una manovra da circa 10 miliardi di euro, la Legge rappresenta il primo bilancio organico dell’attuale Legislatura, frutto di un lavoro condiviso e orientato agli obiettivi del Programma regionale di sviluppo 2024/2029. Nonostante i tagli imposti dalla legge finanziaria nazionale, la Sardegna dimostra resilienza e capacità di programmazione, incrementando le risorse finanziarie in tutti i settori strategici e ponendo le basi per un nuovo ciclo di crescita e sviluppo.

Nel corso del dibattito consiliare, che si è svolto con toni costruttivi e con un ampio confronto tra le diverse forze politiche, sono emerse le principali sfide che il bilancio regionale deve affrontare, a partire dalla rigidità strutturale dovuta agli accantonamenti imposti dallo Stato e ai vincoli del patto di stabilità.

“Una legge finanziaria politica e non tecnica”, è il commento della presidente Alessandra Todde. “È una manovra che affronta le sfide coraggiosamente, con trasparenza e competenza, per costruire le basi di una ripresa solida”, commenta l’assessore del Bilancio e vicepresidente della Giunta, Giuseppe Meloni.

“Questa Legge di Stabilità nasce in un contesto complesso, ma dimostra la nostra volontà di agire con responsabilità e visione. Abbiamo ereditato un bilancio con vincoli stringenti: oltre 340 milioni di euro in accantonamenti imposti dallo Stato e 28 milioni per il rispetto delle regole europee sul contenimento della spesa. Nonostante queste difficoltà, abbiamo scelto di lavorare con rigore per ottimizzare ogni risorsa disponibile, garantendo servizi essenziali, tutelare i diritti e i bisogni dei Sardi, pianificare il futuro con investimenti mirati, perché la Sardegna non si fermi”, sottolineano la presidente e il vicepresidente della Giunta.

“In questo scenario – sottolinea Meloni – il Consiglio ha condotto una discussione seria e approfondita, segno di una volontà condivisa di affrontare le difficoltà senza sottrarsi alle responsabilità. Nonostante i margini ridotti, siamo riusciti a mantenere un’impostazione che garantisce la sostenibilità dei servizi essenziali, a partire dalla sanità, che assorbe oltre la metà delle risorse complessive. Abbiamo inoltre previsto misure importanti a sostegno degli enti locali, per rafforzarne la capacità amministrativa, intervenire su infrastrutture, servizi e digitalizzazione”.

“Fin dal nostro insediamento, come Giunta, abbiamo lavorato per colmare i ritardi ereditati dalla precedente amministrazione. Solo nell’ultimo anno abbiamo dovuto approvare due variazioni di bilancio per garantire la continuità dei servizi essenziali ai cittadini. Abbiamo sbloccato oltre 800 milioni di euro – risorse ferme da troppo tempo – restituendole ai Comuni, alla sanità e ai territori. E abbiamo siglato l’accordo sui 3,7 miliardi dei Fondi di coesione e sviluppo”, specifica Todde.

La manovra 2025, pur in un quadro di risorse fortemente vincolate, garantisce la copertura dei servizi fondamentali e punta su alcune priorità chiave. In ambito sanitario, si conferma il sostegno al sistema ospedaliero e territoriale, all’assistenza sociosanitaria e alla rete di emergenza-urgenza. Parallelamente, gli enti locali ricevono nuove risorse, con stanziamenti mirati per infrastrutture, manutenzioni, mobilità e transizione digitale.

Accanto a queste priorità, il bilancio prevede interventi per il sostegno sociale, con il rafforzamento del Fondo per la non autosufficienza e del Reddito di inclusione, e azioni mirate su cultura, formazione e sviluppo locale.

“Abbiamo potenziato il Reddito di inclusione sociale (Reis), stanziato oltre 20 milioni per la Continuità territoriale, e confermato la nostra priorità assoluta: la sanità, a cui destiniamo quasi la metà dell’intero bilancio. Accanto a questi settori chiave – evidenzia la presidente Todde – non trascuriamo cultura, turismo e scuola, che completano una visione organica di sviluppo e rinnovamento. Abbiamo destinato, inoltre, 80 milioni per le strade, gli edifici pubblici e la rigenerazione urbana, risorse per i medici di base nei territori, interventi per la Blue tongue e un incremento del Fondo unico per i Comuni, per dare maggiore stabilità e programmazione agli enti locali”.

Con l’approvazione della Legge di Stabilità 2025 e del Bilancio, la Sardegna si dota di uno strumento che consente di affrontare le difficoltà con equilibrio, garantendo stabilità e continuità ai servizi, accompagnando la ripresa e promuovendo coesione sociale e territoriale.

“Un cambio di passo netto, non più risorse distribuite senza visione, ma investimenti orientati verso obiettivi chiari, misurabili, con ricadute concrete per tutta l’Isola. Ogni euro speso dovrà fare la differenza. Non sprechi ma scelte”, sottolinea la presidente Todde.

“Ringraziamo sentitamente gli uffici dell’Assessorato al Bilancio e della Programmazione per l’impegno tecnico e operativo profuso in questi mesi, la Giunta per il lavoro collegiale svolto e tutti i consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione, che con le loro osservazioni e proposte hanno arricchito il dibattito, contribuendo a migliorare il testo finale. È stato un lavoro corale, che dimostra quanto la politica, se guidata dal senso di responsabilità, possa offrire risposte concrete ai cittadini sardi”, concludono la presidente e il vicepresidente della Giunta.

“Questa finanziaria è solo il primo passo”, conclude Todde, “ora possiamo guardare avanti, concentrandoci sulle sfide dei prossimi mesi: dal cambio di passo indispensabile per la sanità alla nuova Continuità territoriale, dall’Einstein Telescope fino alla vertenza con lo Stato, per recuperare i 1,7 miliardi di euro sottratti ai sardi tra il 2010 e il 2024”.

Regione, stanziati 3milioni per la pesca: bandi

CAGLIARI – Con la pubblicazione dei tre nuovi bandi del Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (FEAMPA), a cui possono presentare domanda di partecipazione le imprese del comparto ittico dell’isola, la Regione investe ulteriori 3 milioni di euro per una pesca più sostenibile, innovativa e competitiva.

Tra gli investimenti previsti nelle azioni 1, 3 e 5, oggetto dei bandi pubblicati tra il 31 marzo e 1° aprile, che hanno come obiettivo strategico quello di “Un’Europa più sostenibile”, troviamo quelli dedicati al miglioramento dell’efficienza energetica e riduzione delle emissioni di CO2 grazie alla sostituzione e ammodernamento dei motori dei pescherecci, previsti nell’azione 1, con il fine di mitigare gli impatti sui cambiamenti climatici “Questa è una misura molto attesa dai pescatori – spiega l’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta perché consente di sostituire i motori delle imbarcazioni con modelli più performanti e meno inquinanti. Sostituire un motore, infatti, rappresenta un costo importante soprattutto per le imprese della piccola pesca e con questa azione sosteniamo questi investimenti”.

Con i contributi previsti nell’azione 3 si intende incrementare la qualità delle produzioni e migliorare le condizioni di sbarco delle catture indesiderate e promuovere migliori condizioni di lavoro, salute e sicurezza degli operatori. Parte dei fondi sarà infatti dedicata a rendere sicura l’attività della pesca sia a bordo che nei luoghi di sbarco “Con questa misura si sostengono gli investimenti per la riduzione del consumo di energia, in apparecchiature per migliorare la navigazione o il controllo del motore, in tecnologie dell’informazione e in dispositivi di sicurezza – specifica Satta – Anche in questo caso si tratta di investimenti importanti volti a migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza. Rispetto ad una prima pubblicazione abbiamo semplificato i criteri del bando in modo da agevolare l’accesso ai fondi da parte degli operatori e consentire la spendita di tutte le risorse disponibili”.

Infine, con l’azione 5, si vuole investire nella promozione delle attività di acquacoltura sostenibile, rafforzando la competitività della produzione acquicola a lungo termine dal punto di vista ambientale. Questo sarà possibile grazie ad aiuti che prevedono un sostegno sempre maggiore alla ricerca, all’innovazione al miglioramento della conoscenza attraverso l’ottimizzazione delle risorse idriche per l’acquacoltura nelle acque interne, con il monitoraggio e gestione delle introduzioni di specie a fine di allevamento e con un maggiore sviluppo dell’occupazione. “Anche in questo caso si tratta di una misura molto attesa dagli operatori del settore che in Sardegna riveste un ruolo importante e in crescita con produzioni di qualità che rappresentano un’eccellenza a livello nazionale. Su alcune azioni – conclude l’assessore – lo stanziamento iniziale è limitato ma una volta che verrà appurato il fabbisogno degli operatori potremmo valutare la possibilità di stanziare ulteriori risorse per scorrere le graduatorie e finanziare quante più domande possibile”.

Piogge abbondanti in due giorni, apporti importanti al sistema idrigo-irriguo

CAGLIARI – Le abbondanti piogge cadute fra il 16 ed il 17 aprile nella Nurra, fanno sapere dalla Regione, hanno permesso ad ENAS di riattivare il pompaggio che permette di convogliare le acque dalle traverse di Padria all’invaso del Temo. Allo stato attuale le operazioni hanno consentito di trasferire oltre 200.000 mc al giorno di risorsa idrica. L’impianto, costituito da tre gruppi da 1 mc/s (metro cubo al secondo) e tre da 500 l/s (litro al secondo), attualmente funziona con 2 pompe grandi e una piccola, per una portata di 2,5 mc/s derivati verso l’invaso.

Su input dell’Assessorato dei Lavori pubblici, ENAS sta operando per mettere in funzionamento per la prima volta in assoluto, tutti i gruppi contemporaneamente, con alcuni adeguamenti impiantistici e la manutenzione di emergenza di una girante, rivelatasi fuori uso all’accensione per arrivare a derivare tutti i 2.5 mc/s, anche in previsione dei nuovi eventi di pioggia, attesi tra domenica e lunedì. Nella giornata di domani si potrà verificare la resa delle operazioni.

“Cimitero, subito sicurezza, decoro e un piano straordinario”

ALGHERO – “Dopo il grave incidente dei giorni scorsi e il sopralluogo effettuato con la Commissione cimiteriale, è chiaro che la situazione del cimitero comunale non può più essere ignorata. Non bastano interventi ordinari: serve una visione strategica e un piano straordinario.” Così Alessandro Cocco, capogruppo di Fratelli d’Italia ad Alghero, rilancia il tema con tre proposte concrete.

“Serve anzitutto un’azione immediata per garantire sicurezza e decoro – spiega Cocco –. Un primo segnale può venire dall’attuazione dell’ordine del giorno, proposto dal consigliere Salvatore e approvato all’unanimità, che impegna l’Amministrazione a installare nuove panchine per restituire dignità e accoglienza al cimitero.”

Ma non basta. “Alghero – continua Cocco – deve trasformare il suo cimitero storico in cimitero monumentale, come già avviene in città come Cagliari, Olbia, Verona o Milano. Un cimitero monumentale non è un’attrazione turistica nel senso stretto del termine, ma un bene culturale, visitabile, tutelato, inserito nei circuiti di valorizzazione della memoria e dell’identità urbana. È un modo per restituire dignità al luogo di sepoltura dei nostri cari e aprire allo stesso tempo nuovi canali di finanziamento per la sua manutenzione e gestione.”
“Non solo: il riconoscimento di cimitero monumentale – aggiunge il consigliere – comporta anche una diversa classificazione urbanistica delle aree limitrofe, liberando opportunità per la pianificazione della città.”

“Infine – conclude Cocco – bisogna pensare al futuro: Alghero ha bisogno di un nuovo cimitero cittadino, moderno, efficiente, da collocare in prossimità delle aree di Surigheddu e Mamuntanas, dove si immagina già un polo sanitario e di servizi. È tempo che la città affronti con visione e progettualità un tema troppo a lungo rimasto ai margini. La cura del cimitero non può essere rimandata solo perché non produce consensi immediati: è il modo più autentico per onorare l’alleanza tra chi non c’è più, chi c’è e chi verrà.”

Giornata del mare e della cultura marinara, AMP Capo Caccia Isola Piana e scolari protagonisti

ALGHERO – Si è svolta la “Giornata del mare e della cultura marinara” che ha visto protagonisti l’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana e gli alunni delle scuole di Alghero. Grande attenzione per i temi legati alla preziosa risorsa

Alghero ha celebrato la “Giornata del mare e della cultura marinara”. Negli scorsi giorni, con il coinvolgimento dell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, si è svolto l’appuntamento dedicato al rispetto e tutela di questa preziosa risorsa e alla valorizzazione di attività e tradizioni che vedono Alghero, storicamente, primeggiare.

Una celebrazione importante, organizzata e coordinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero, di cui anche il Parco di Porto Conte e l’AMP Capo Caccia Isola Piana sono stati protagonisti.

L’evento si è sviluppato dalla mattina con gli alunni di alcune classi della Scuola Primaria Maria Immacolata e della Scuola Secondaria “Grazia Deledda” di Alghero che si sono resi protagonisti del ricchissimo programma volto, come detto, a porre l’attenzione sui vari aspetti connessi alla tutela e fruizione del mare.

Ad accogliere i giovani partecipanti negli spazi della Capitaneria di Porto anche i biologi delle nostre aree protette, che hanno illustrato le attività di studio, monitoraggio svolte dall’AMP e le buone prassi per una corretta e sostenibile fruizione della nostra straordinaria “risorsa mare”.

La giornata è poi proseguita con una visita a bordo delle Motovedette del Corpo, presso la banchina Dogana del porto di Alghero, e del Motopesca ADELE – PT1432, per scoprire gli attrezzi da pesca comunemente impiegati dai pescatori professionali. Ma non solo, infatti, nel prosieguo dell’appuntamento, i ragazzi hanno assistito alla dimostrazione di una operazione di salvataggio in mare a cura della Guardia Costiera.

“Una preziosa occasione per continuare a costruire una vera cultura del mare, soprattutto nelle giovani generazioni, e una conoscenza sempre più approfondita di questa importante risorsa da preservare e tutelare”, così commentano dall’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana.

“La Todde taglia 20milioni all’Asl di Sassari, sanità del Nord Ovest a rischio”

SASSARI -“Nonostante le numerose segnalazioni e gli appelli lanciati nei mesi scorsi, l’Assessorato regionale alla Sanità ha deciso di andare avanti e tagliare ben 20.462.000,76 euro al bilancio della ASL n. 1, una scelta che comprometterà in modo irreparabile il diritto alla salute dei cittadini del nord ovest della Sardegna. Questa situazione, denunciata più e più volte ma rimasta inascoltata da parte dell’Assessore, rischia di compromettere seriamente servizi essenziali. Il Pronto Soccorso di Alghero, ad esempio, ha già paventato una chiusura temporanea, mentre il reparto di Anestesia e Rianimazione dello stesso ospedale versa in condizioni critiche per la mancanza di anestesisti, rianimatori ed infermieri.
Non è un caso isolato. Reparti fondamentali come il Pronto Soccorso, la Medicina Generale e la
Cardiologia di Ozieri, così come la Cardiologia, la Chirurgia Generale, l’Endoscopia, la Pediatria, la
Week Surgery e la Chirurgia Ambulatoriale di Alghero si trovano a operare con personale ridotto e
sotto costante pressione.
Con il limite del costo del personale ridotto a 155,5 milioni di euro per il 2025, ben al di sotto dei
168 milioni approvati dalla Giunta Regionale con la Delibera n. 40/18, si va incontro a un blocco
assunzionale che impedirà non solo nuove assunzioni, ma anche la non sostituzione del personale
che andrà in pensione.
Senza le già previste nuove assunzioni, rischiamo di chiudere interi reparti. La sanità non può
essere ridotta a un problema contabile. Trasformarla in un discorso puramente economico, e non
sociale, significa annullare il diritto alla salute dei cittadini, colpendo soprattutto le aree periferiche
e interne.
A questo punto è lecito chiedersi se questo taglio non nasconda un progetto più ampio: non
tanto un contenimento della spesa, quanto una vera e propria ridefinizione della rete
ospedaliera. Un taglio di tale entità potrebbe avere come conseguenza “logica” l’accorpamento
delle risorse umane in uno solo dei due ospedali di Alghero e Ozieri, riducendo così ulteriormente
l’offerta sanitaria nel territorio.
La popolazione del nord ovest della Sardegna non può accettare passivamente una simile
prospettiva. Chiedo all’Assessorato alla Sanità e alla stessa Giunta Regionale un immediato
ripensamento: servono investimenti, non tagli.
Serve una visione che metta al centro le persone, non solo i bilanci, perché la salute non è un
lusso e non è un privilegio, è un diritto costituzionale e difenderlo è un dovere di tutti”.

Piero Maieli consigliere regionale di Forza Italia

Cimitero, le criticità per il presidente della Commissione Mulas

ALGHERO – Si è svolto ieri il sopralluogo presso il Cimitero Comunale, convocato dal presidente della commissione consiliare cimiteriale, Christian Mulas. Presenti all’incontro anche il vicesindaco e assessore alle manutenzioni Francesco Marinaro, il dirigente Giuliano Cosseddu, i funzionari dell’Ufficio Manutenzioni e tutti i commissari della commissione preposta.

Durante il sopralluogo, la delegazione è stata accompagnata dal responsabile della manutenzione del cimitero nei pressi dell’area dove si è verificato un recente incidente. Il presidente Mulas ha messo in evidenza come il camminamento, risultato vuoto e instabile, rappresenti un serio pericolo per la sicurezza dei visitatori.

L’ispezione ha permesso di constatare direttamente una serie di criticità strutturali e manutentive che richiedono interventi urgenti. L’attenzione si è concentrata sia sulla sicurezza che sulla generale condizione di decoro dell’area cimiteriale.

A seguito del sopralluogo, il presidente Mulas porterà in commissione una serie di proposte concrete finalizzate alla riqualificazione e la messa in sicurezza del cimitero. L’obiettivo è restituire dignità al luogo, migliorare la sicurezza dei percorsi pedonali e garantire un ambiente decoroso per le famiglie che vi si recano a rendere omaggio ai propri cari.

“Il sopralluogo di oggi – ha dichiarato Mulas – è stato fondamentale per comprendere in maniera chiara le problematiche e individuare le priorità d’intervento. Lavoreremo in sinergia con l’Amministrazione per restituire al cimitero il decoro e la sicurezza che merita.”

Il presidente della commissione consiliare cimiteriale
Christian Mulas
[18:36, 16/04/2025] Christian Mulas: Dichiarazione del Presidente della Commissione Consiliare Cimiteriale, Christian Mulas

“Il sopralluogo odierno ha evidenziato una serie di criticità presenti all’interno del Cimitero Comunale, alcune delle quali necessitano interventi urgenti, soprattutto per garantire la sicurezza dei cittadini. È emersa chiaramente la necessità di una riqualificazione strutturale e funzionale dell’area cimiteriale.

Su mia proposta, e in considerazione del fatto che a breve verrà liberato un corposo avanzo di bilancio, verranno stanziati contributi importanti da destinare a interventi mirati per risolvere le problematiche riscontrate. L’obiettivo è quello di restituire dignità e decoro a un luogo che merita rispetto e attenzione, intervenendo su camminamenti, strutture e aree in stato di degrado.

Ringrazio tutti i commissari presenti, il vicesindaco Francesco Marinaro, i dirigenti e i tecnici che hanno partecipato al sopralluogo. La Commissione continuerà a monitorare con attenzione lo stato del cimitero e a lavorare affinché vengano attuati tutti gli interventi necessari nel più breve tempo possibile.”
[18:36, 16/04/2025] Christian Mulas: Criticità emerse dal sopralluogo della commissione:
* Diverse criticità sono state riscontrate a causa della mancanza di manutenzione negli anni. Tra queste, la condizione dei cipressi mai potati, le cui radici stanno lesionando i camminamenti.
* Presenza di lesioni strutturali importanti nella struttura delle colombaie.
* Le scale mobili che consentono l’accesso alla quarta fila non sono adeguate e non anorma. I camminamenti nella parte nuova risultano ancora da urbanizzare.
* Tunnel con infiltrazioni e presenza di muffa. Inoltre, è stato rilevato il riempimento delle fosse nel campo 15.
* Necessità di predisporre un servizio di trasporto “amico” per anziani e persone con disabilità.
* Rifacimento dei camminamenti principali in asfalto.
* Progettualità per la Casa del Custode, con proposta di trasformazione in archivio e sede degli uffici cimiteriali.

Christian Mulas, presidente commissione Servizi Cimiteriali